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Successioni

Germania
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European Judicial Network
Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

 

Questa scheda è stata preparata in cooperazione con il Consiglio del notariato dell'UE (CNUE).

 

1 Come è redatta la disposizione a causa di morte (con testamento, con testamento congiuntivo o con patto successorio)?

Un testamento può essere redatto in uno dei seguenti modi: come testamento olografo o come testamento pubblico.

Il testamento olografo può essere redatto unicamente da persone che hanno compiuto 18 anni, deve essere scritto a mano dall'inizio alla fine e deve essere sottoscritto. Se il testamento è stato scritto a macchina o al computer, se manca la firma o se è stato dettato (ad esempio su nastro), è invalido e, di conseguenza, solo gli eredi legittimi hanno diritto di ereditare il patrimonio, se non esiste un altro testamento valido che nomini un diverso erede. A fini probatori, è inoltre molto importante che il testatore firmi con il proprio nome per intero (ossia nome e cognome) per non ingenerare confusione sull'identità del soggetto che ha redatto il testamento. Si raccomanda infine caldamente di inserire nel testamento la data e il luogo al fine di indicare quando e dove è stato redatto detto documento scritto ufficiale. Ciò assume importanza in quanto un testamento anteriore può essere revocato – in tutto o in parte – da un nuovo testamento. In mancanza della data su uno o eventualmente su entrambi i testamenti, è spesso impossibile stabilire quale sia il più recente e debba essere considerato valido.

Le coppie sposate o i partner di un'unione registrata possono anche redigere un testamento olografo congiunto. In questo caso, il testamento olografo redatto a mano da uno o da entrambi i coniugi o partner deve essere firmato congiuntamente da entrambi (per maggiori dettagli si veda "Was ist ein gemeinschaftliches Testament?" ("Cos'è un testamento congiunto?") a pagina 28 del prospetto informativo intitolato "Erben und Vererben" ("Ereditare e disporre mortis causa") del ministero federale della Giustizia e per la tutela dei consumatori (Bundesministerium der Justiz und für Verbraucherschutz).

Se si desidera evitare di compiere errori nel redigere un testamento, è opportuno optare per un testamento pubblico (detto anche "testamento notarile"). Esso consiste nell'esporre verbalmente le proprie volontà e le proprie disposizioni testamentarie a un notaio che le registra per iscritto o nel redigerle in proprio e consegnarle al notaio in forma scritta (per maggiori dettagli, si veda "Das öffentliche Testament" ("Il testamento pubblico") a pagina 26 del prospetto informativo intitolato "Erben und Vererben" ("Ereditare e disporre mortis causa") del ministero federale della Giustizia e per la tutela dei consumatori). Anche i minori che hanno compiuto i 16 anni possono redigere tale tipo di testamento.

Per concludere un patto successorio entrambe le parti devono comparire contestualmente dinanzi a un notaio (v., per maggiori dettagli, "Der Erbvertrag" ("Il patto successorio") a pagina 34 del prospetto informativo intitolato "Erben und Vererben" ("Ereditare e disporre mortis causa") del Ministero federale della Giustizia e per la tutela dei consumatori).

2 La disposizione a causa di morte deve essere registrata e, in caso affermativo, in che modo?

Per far fronte al rischio che un testamento olografo sia nascosto, gettato o dimenticato è spesso opportuno (ma non obbligatorio) depositarlo presso il tribunale (Amtsgericht) locale – o in Baden-Württemberg, sino alla fine del 2017, presso un notaio (Notariat) – affinché possa essere ivi custodito al sicuro. Il testamento notarile è sempre custodito al sicuro. Lo stesso vale per il patto successorio salvo che le parti escludano specificamente la custodia ufficiale; in quest'ultimo caso il documento è depositato invece presso il notaio stesso. I testamenti e i patti successori custoditi al sicuro devono essere aperti dopo il decesso dell'autore delle disposizioni mortis causa ivi contenute (la legge lo definisce il "testatore").

Dal 1° gennaio 2012, i testamenti olografi e le disposizioni mortis causa redatte dinanzi a un notaio (testamenti e patti successori) che sono conservati al sicuro presso i tribunali locali – o in Baden-Württemberg, sino a fine 2017, presso gli uffici dei notai – sono registrati elettronicamente nel registro centrale dei testamenti presso la Camera federale notarile (Bundesnotarkammer). In caso di disposizioni mortis causa redatte prima di tale data e consegnate in custodia, le informazioni rilevanti degli uffici di Stato civile sono trasferite al suddetto registro.

Di tutti i decessi sul territorio nazionale è informata la Camera notarile federale, quale autorità del registro, che comunica al tribunale delle successioni competente (Nachlassgericht) le disposizioni che risultano registrate e il luogo in cui sono custodite per permettere l'apertura degli atti di disposizione mortis causa eventualmente tenuti in custodia.

3 Esistono restrizioni alla libertà di disporre causa di morte (ad esempio: quota di legittima)?

I parenti prossimi possono essere esclusi dalla successione mediante testamento. Tuttavia una situazione in cui il coniuge superstite, i figli, i figli dei figli o i genitori non ricevono alcuna quota dell'eredità, anche se, in mancanza di disposizioni testamentarie sarebbero stati eredi legittimi, è sempre stata percepita come ingiusta. In ragione dell'assunzione di reciproca responsabilità ufficialmente riconosciuta e legalmente sancita, lo stesso principio si applica anche al partner di un'unione registrata superstite dello stesso sesso. Per tale ragione, la legge riconosce a questo circoscritto gruppo di persone una cosiddetta "quota di legittima". I beneficiari di una quota di legittima hanno diritto di pretendere dall'erede o dagli eredi il pagamento in denaro di un importo corrispondente a metà del valore della quota di eredità loro spettante ex lege.

Esempio: al testatore sopravvivono il marito (con cui viveva in regime patrimoniale di comunione degli incrementi di proprietà) – in base al quale ciascun coniuge mantiene la proprietà dei propri beni ma l'incremento del valore netto combinato degli sposi nel corso del matrimonio è distribuito equamente – e una figlia. Nel suo testamento il testatore indica quale proprio erede unico il marito. Il patrimonio ha un valore di 100 000 EUR. La frazione da impiegare per stabilire la quota di legittima spettante alla figlia è ¼ (mentre la quota a lei spettante ex lege è pari a un mezzo, come quella dovuta al marito che viveva con il testatore in regime legale patrimoniale di comunione degli incrementi di proprietà). Per calcolare l'importo di denaro cui lei ha titolo, occorre moltiplicare la frazione della quota di legittima per il valore del patrimonio alla data dell'apertura della successione. Ciò significa che la figlia può chiedere al marito del testatore il riconoscimento di una quota di legittima pari a 25 000 EUR (¼ × 100 000 EUR).

I testatori non possono eludere tale diritto alla suddetta quota di legittima inserendo i relativi beneficiari nei loro testamenti ma riconoscendo loro meno della metà della quota spettante ex lege. In tali casi, il beneficiario della quota di legittima può richiedere un importo aggiuntivo così da ottenere, a titolo di quota di legittima, la metà della quota spettante ex lege.

Esempio: il testatore nomina eredi sua moglie (con cui viveva in regime patrimoniale di comunione degli incrementi di proprietà) e sua figlia, prevedendo che esse ereditino rispettivamente ⅞ e ⅛ del suo patrimonio. Il suo patrimonio ha un valore di 800 000 EUR. La frazione necessaria per determinare la quota di legittima della figlia è ¼ (= 200 000 EUR). Posto che è stata inserita nel testamento ed eredita così già 100 000 EUR (⅛ di 800 000 EUR), la figlia ha titolo soltanto di richiedere un importo aggiuntivo a copertura della differenza (100 000 EUR).

I diritti sulla quota di legittima devono essere azionati entro tre anni dal momento in cui il relativo beneficiario viene a conoscenza dell'apertura della successione e dell'atto di disposizione che lo danneggia e, in ogni caso, entro trent'anni dall'apertura della successione.

Gli eredi possono chiedere che la richiesta della quota di legittima sia differita se l'immediato soddisfacimento della domanda può arrecare loro ingiustamente un grave danno. La legge cita, a titolo di esempio, la necessità, in caso contrario, di dover vendere la casa di famiglia. Occorre tuttavia tener conto degli interessi del beneficiario o dei beneficiari. Differimento significa che la quota di legittima non deve essere versata immediatamente. Spetta al giudice decidere, di caso in caso, per quanto tempo possa essere differito il soddisfacimento della quota di legittima e se debba essere fornita una garanzia rispetto ad essa.

4 In mancanza di disposizioni a causa di morte, chi eredita e in che percentuale?

In mancanza di testamento e di patto successorio, si applicano le disposizioni della successione ab intestato.

In base al diritto successorio tedesco, sono classificati come eredi solo i parenti, ossia le persone che hanno i medesimi genitori, nonni o bisnonni del testatore oltre alle persone che condividono con il testatore un antenato ancora più lontano. In base alla definizione in parola, i rapporti derivanti da matrimonio non sono minimamente considerati come riferiti al testatore e sono così esclusi dalla successione legittima, ad esempio, la matrigna, il figliastro, il patrigno, la figliastra, la zia e lo zio acquisiti con matrimonio, ecc., in quanto essi non condividono con il testatore nessun antenato comune.

Il rapporto familiare può derivare anche dall'adozione (di un figlio) in quanto tale procedura crea un rapporto giuridico familiare di pieno diritto tra il figlio e l'adottante e i parenti di quest'ultimo, con tutti i diritti e gli obblighi ad esso associati. Ne consegue che i figli adottati hanno di norma gli stessi diritti dei figli biologici (sono previste condizioni speciali quando i "figli" adottati sono maggiorenni).

I coniugi costituiscono un'eccezione al principio della devoluzione dell'eredità ai soli parenti. Benché non siano di norma imparentati l'uno con l'altro e non condividano così nessun antenato comune, essi continuano a mantenere un autonomo diritto a ereditare dal coniuge. Se i coniugi sono divorziati, essi non vantano nessun diritto sull'eredità. A determinate condizioni, ciò vale anche per i coniugi che non sono ancora divorziati ma vivono separatamente.

In base al diritto successorio, i partner di un'unione registrata hanno gli stessi diritti dei coniugi. Di contro, le altre forme di coabitazione non fondano alcun diritto successorio.

Norme di diritto successorio attinenti ai parenti

Non a tutti i parenti sono riconosciuti gli stessi diritti successori. La legge li divide tra eredi di diverso grado.

Eredi di 1° grado

Tra gli eredi di 1° grado rientrano i discendenti del de cuius, ossia i figli, i nipoti, i pronipoti, ecc.

I figli nati al di fuori del matrimonio sono eredi legittimi della madre e del padre e dei rispettivi parenti (un'eccezione è prevista per le successioni in cui il testatore è deceduto prima del 29 maggio 2009, se il figlio era nato, fuori dal matrimonio, anteriormente al 1° luglio 1949 – v. note a pagina 11 e 15 del prospetto informativo "Erben und Vererben" ("Ereditare e disporre mortis causa") del Ministero federale della Giustizia e per la tutela dei consumatori).

In presenza di una persona rientrante in questo gruppo di parenti molto stretti, tutti i parenti più lontani non ricevono nulla e sono esclusi dalla successione.

Esempio: il testatore ha una figlia e numerosi nipoti. I nipoti non sono chiamati a succedere.

In figli dei figli (ossia i nipoti, i pronipoti, ecc.) sono chiamati a succedere se i loro genitori sono già morti o hanno rifiutato l'eredità.

Esempio: al de cuius è sopravvissuta una figlia oltre a tre nipoti nati da un figlio che è già deceduto. La figlia riceve metà dell'eredità mentre i nipoti devono dividere tra loro l'altra metà – ossia la metà che sarebbe altrimenti spettata al padre. Ciò significa che ciascun nipote riceve ⅙ dell'eredità.

Eredi di 2° grado

Eredi di 2° grado sono i genitori del de cuius e i loro figli e nipoti, ossia i fratelli e i nipoti del testatore. Ancora una volta i figli dei genitori sono chiamati a succedere solo se i genitori del testatore sono già deceduti. Essi possono ereditare la quota spettante al padre o alla madre defunti.

I parenti di 2° grado sono chiamati a succedere solo in assenza di parenti di 1° grado.

Esempio: al testatore sono sopravvissuti una nipote e un nipote. La sorella e i genitori del testatore sono già deceduti. La nipote e il nipote ereditano quindi una metà ciascuno del patrimonio.

Eredi di 3° grado e gradi successivi

La categoria degli eredi di 3° grado comprende i nonni e i loro figli e i figli dei loro figli (zia, zio, cugino, ecc.), mentre eredi di 4° grado sono i bisnonni e i loro figli, nipoti, ecc. La successione legittima si fonda essenzialmente sulle stesse regole previste per i gradi che precedono. Tuttavia, a partire dal 4° grado, se i figli dei nonni sono già deceduti, non sono più i loro eredi a subentrare; la persona o le persone che costituiscono i soli parenti più prossimi divengono così gli unici eredi (si passa qui da un sistema successorio basato sulla parentela – che comporta che si scenda lungo ciascuna linea (parentela) che trae origine da un antenato sino a individuare un erede – a un sistema basato sul grado di parentela (che implica l'individuazione del parente più vicino sulla base dei gradi di parentela)).

Trova applicazione sempre la seguente regola: è sufficiente che sia in vita un parente del grado anteriore per escludere tutti i possibili eredi di grado successivo.

Coniugi e partner di unioni registrate

A prescindere dal rispettivo regime patrimoniale applicato in costanza di matrimonio, la moglie, il marito o il partner in un'unione registrata sopravvissuti al de cuius hanno diritto a ottenere ¼ del patrimonio in presenza di altri discendenti o la metà dello stesso in presenza di eredi di 2° grado (ossia genitori, fratelli o nipoti del testatore) e di eventuali nonni.

Se i coniugi vivevano in "regime patrimoniale della comunione degli incrementi patrimoniali" (che costituisce il regime ordinario, salvo che i coniugi abbiano concordato un diverso regime di proprietà nell'ambito di un accordo prematrimoniale o successivo al matrimonio), la suddetta quota è aumenta di ¼. Lo stesso vale per i partner di un'unione registrata.

In mancanza di parenti di 1° o 2° grado e di nonni, il coniuge/partner è destinatario dell'intera eredità.

Esempio: al testatore sopravvivono la moglie (con cui viveva in regime patrimoniale della comunione degli incrementi patrimoniali) e i suoi genitori. La moglie riceve ¾ (½ + ¼) e i genitori – quali eredi di 2° grado – ciascuno ⅛ del patrimonio. Inoltre, se gli altri eredi sono parenti di 2° grado, come nel caso di specie, o i nonni, la moglie ha anche titolo a quello che è noto in Germania come il "Großer Voraus" che costituisce un diritto preferenziale che, nella maggior parte dei casi, copre tutti gli oggetti domestici e i regali di matrimonio (quando gli altri eredi sono parenti di 1° grado, il coniuge superstite che eredita come erede legittimo ha diritto a tali beni solo se ne ha bisogno al fine di un'adeguata gestione della casa).

Il diritto a succedere riconosciuto dalla legge allo Stato

Se non possono essere individuati coniuge, partner o parenti, erede legittimo è lo Stato. La sua responsabilità è però limitata al valore del patrimonio.

5 Qual è l'autorità competente:

5.1 in materia successoria?

In linea di principio, competente a conoscere delle questioni attinenti alla successione è il tribunale delle successioni presso il tribunale locale dell'ultimo luogo di residenza abituale del testatore (o in Baden-Württemberg, sino a fine 2017, la sede notarile competente).

5.2 a ricevere una dichiarazione di rinuncia o di accettazione dell'eredità?

La rinuncia all'eredità è compiuta mediante dichiarazione al tribunale delle successioni; la dichiarazione in parola deve essere messa a verbale presso il tribunale delle successioni o presentata previa certificazione da parte di un notaio (v. infra per maggiori dettagli).

La dichiarazione di accettazione non deve essere presentata nel rispetto di formalità particolari e non occorre una conferma di ricevimento. Il superamento del termine per la rinuncia è sufficiente a costituire accettazione.

5.3 a ricevere una dichiarazione di accettazione o di rinuncia di un legato?

L'accettazione o la rinuncia a un legato sono compiute mediante dichiarazione nei confronti dell'onerato (il cosiddetto sublegato). Si può trattare di un erede o di un legatario.

5.4 a ricevere una dichiarazione di rinuncia o di accettazione di una quota di legittima?

Il diritto tedesco delle successioni non prevede alcuna norma sull'accettazione o sulla rinuncia della quota di legittima.

6 Breve descrizione della procedura per decidere una successione secondo il diritto nazionale (compreso lo scioglimento del patrimonio e la ripartizione degli attivi, con informazione se la procedura è iniziata su istanza di un giudice o d'ufficio da parte di un'altra autorità competente)

Apertura del testamento

L'atto di disposizione testamentaria presentato al tribunale delle successioni o tratto dalla custodia è aperto ufficialmente dal tribunale delle successioni a seguito del decesso del testatore. Ne viene data comunicazione ufficiale agli eredi.

Procedura di richiesta di un certificato ereditario

Il certificato ereditario è emesso dal tribunale delle successioni (o in Baden-Württemberg, sino a fine 2017, dall'ufficio notarile) e indica l'identità dell'erede, la portata del suo diritto di successione e, se del caso, la nomina di eredi di grado successivo o l'esecuzione del testamento.

Il tribunale delle successioni emette il certificato ereditario su richiesta. Il richiedente deve dimostrare che le indicazioni richieste dalla legge sono tutte corrette o fornire una dichiarazione giurata attestante che non vi sono motivi di dubitare della loro correttezza. Il richiedente può rendere una dichiarazione giurata comparendo dinanzi a un notaio o al tribunale, salvo che la legge dello Stato federale considerato preveda che solo i notai possono occuparsi della questione.

Emissione di un certificato successorio europeo

La legge internazionale sui procedimenti in materia successoria (Internationale Erbrechtsverfahrensgesetz, IntErbRVG) disciplina le procedure per l'emissione del certificato successorio europeo. Il certificato successorio europeo è un certificato ereditario valido in quasi tutti i paesi dell'Unione europea (ad eccezione dell'Irlanda e della Danimarca). Esso è emanato anche su richiesta del tribunale delle successioni sotto forma di copia autentica con un periodo di validità circoscritto. Il certificato mira anzitutto a semplificare la definizione delle questioni in materia di proprietà all'interno dell'UE.

Distribuzione del patrimonio

In presenza di più eredi che vantano diritti sul patrimonio, quest'ultimo diviene loro proprietà comune. Ne consegue che i coeredi possono disporre dei singoli beni del patrimonio solo congiuntamente, ad esempio, quando si tratta di vendere un'autovettura del testatore che non è più utilizzata. Essi devono quindi gestire l'eredità insieme. Ciò è spesso causa di notevoli difficoltà, in particolare se gli eredi vivono distanti e non possono trovare un accordo. Questa "comunione forzata" è di norma oltremodo scomoda e, in linea di principio, ciascuno degli eredi può pretendere lo scioglimento della comunione ereditaria chiedendo che il patrimonio sia diviso. L'eccezione più importante è, a questo riguardo, il caso in cui il testatore abbia previsto, nel suo testamento, che il patrimonio deve restare indiviso per un determinato periodo per permettere, ad esempio, a un'azienda familiare di poter continuare a operare.

Se il testatore ha nominato un esecutore, questi è responsabile della divisione del patrimonio. In caso contrario, gli eredi devono occuparsene personalmente. A tal fine, essi possono chiedere l'assistenza di un notaio. Se gli eredi non trovano un accordo pur avendo nominato un notaio quale intermediario tra loro, l'unica opzione resta l'avvio di un'azione legale.

7 Come e quando si diventa eredi o legatari?

Per dettagli sulla successione legittima, si veda supra.

Se il de cuius ha lasciato testamento, quest'ultimo prevale sulle disposizioni sulla successione legittima. Ne consegue che se il testatore ha disposto, nel proprio testamento, di tutti i propri beni, solo le persone ivi indicate sono chiamate a succedere nel patrimonio. Per dettagli circa le persone aventi diritto a una quota di legittima, si veda supra.

Alla morte del testatore, l'eredità trasferisce ex lege agli eredi (principio dell'acquisto automatico dell'eredità). Gli eredi possono però rifiutare l'eredità loro devoluta (v. infra).

Il testatore può altresì prevedere nel suo testamento un legato o un lascito, attribuendo, ad esempio, specifici beni o specifiche somme di denaro a persone determinate. In tali casi, il destinatario del legato/lascito (il "legatario") non è qualificato come erede ma può agire nei confronti del soggetto o dei soggetti da essi gravati per ottenere quanto gli è stato specificamente attribuito nel testamento.

8 Gli eredi sono responsabili dei debiti del defunto e, in caso affermativo, a quali condizioni?

Rinuncia all'eredità

Gli eredi non sono responsabili per le passività collegate al patrimonio se hanno rinunciato all'eredità nei termini previsti. Come principio generale, il rispettivo erede deve rinunciare all'eredità entro sei settimane dal ricevimento della comunicazione dell'avvenuta apertura della successione e del fondamento dell'acquisto del suo status di erede, mediante dichiarazione ufficiale da rendersi dinanzi al tribunale delle successioni. La rinuncia può essere messa a verbale dinanzi al tribunale delle successioni o presentata previa certificazione da parte di un notaio. In quest'ultimo caso è sufficiente la presentazione di una lettera fermo restando che l'autenticità della firma deve essere attestata dal notaio. L'accettazione o la rinuncia all'eredità sono di norma vincolanti.

Responsabilità in caso di accettazione dell'eredità

Se gli eredi accettano l'eredità loro devoluta, essi rivestono essenzialmente i panni del testatore dal punto di vista giuridico. Ciò significa che essi ne ereditano anche i debiti e sono chiamati, in linea di principio, ad attingere anche ai propri beni per farvi fronte.

Tuttavia, gli eredi possono limitare la loro responsabilità per i debiti ereditati a quella che è nota come "massa ereditaria" ("Erbmasse"). Ciò significa che ogni creditore del de cuius può soddisfarsi per quanto gli è dovuto sulla massa ereditaria ma i beni personali degli eredi sono protetti rispetto ai terzi. Gli eredi possono ottenere questa limitazione della responsabilità in due modi: essi possono presentare al tribunale delle successioni un'istanza chiedendo che venga disposta l'amministrazione del patrimonio per conto dei creditori o possono chiedere l'apertura di una procedura fallimentare sul patrimonio presentando richiesta in tal senso al tribunale locale competente a operare come tribunale fallimentare.

Gli eredi possono ottenere una limitazione della loro responsabilità anche se il patrimonio non è nemmeno sufficiente a coprire le spese per la sua amministrazione per conto dei creditori o le spese del procedimento concorsuale. Se un creditore fa valere i propri diritti, gli eredi possono opporre la mancanza di capienza del patrimonio. Gli eredi possono quindi rifiutarsi di adempiere le obbligazioni del patrimonio se quest'ultimo non è sufficiente a soddisfarle. Essi sono tuttavia tenuti a consegnare ai creditori i beni che costituiscono il patrimonio.

Gli eredi che non vogliano trovarsi di fronte a debiti di cui non avevano conoscenza, devono semplicemente avviare una procedura di evidenza pubblica ("Aufgebotsverfahren") nell'ambito della quale possono chiedere al tribunale delle successioni che tutti i creditori del testatore gli comunichino – entro una determinata data – l'importo del debito residuo del testatore nei loro confronti.   Il creditore che omette di dichiarare il suo credito tempestivamente si soddisfa su quanto residua dell'eredità al termine della procedura. La procedura di evidenza pubblica permette anche di chiarire agli eredi se vi sia motivo per assoggettare il patrimonio ad amministrazione ufficiale chiedendone l'amministrazione o l'apertura su di esso di una procedura concorsuale.

9 Quali sono i documenti e le informazioni che di solito sono richiesti al fine della registrazione di un bene immobile?

È necessario presentare istanza di rettifica del libro fondiario fornendo prova attestante che le sue risultanze sono errate cosicché l'erede del titolare del bene può essere ivi intavolato come proprietario. Ai fini della presentazione di un'istanza di rettifica del libro fondiario a seguito del decesso del proprietario intavolato, il richiedente deve prima fornire prova del suo status di erede.

Per ottenere la rettifica del libro fondiario, il richiedente deve comprovare, in tali casi, il suo status di erede presentando un certificato ereditario o un certificato successorio europeo.

Se la successione si fonda su una disposizione mortis causa contenuta in un documento pubblico (un testamento notarile o un patto successorio), è sufficiente presentare all'Ufficio del libro fondiario (Grundbuchamt) l'atto di disposizione e il verbale ufficiale della sua apertura.

In caso di legato di bene immobile, ai fini del trasferimento della proprietà a favore del legatario deve sempre essere presentato un atto notarile a prescindere dalle disposizioni in materia di successioni applicabili. Tale atto notarile deve attestare che il legatario ha titolo ad acquisire la proprietà del bene immobile.

Altri documenti possono essere richiesti a seconda della natura del caso considerato. Ad esempio, per registrare come erede una società commerciale, il richiedente deve fornire prova dei suoi poteri di rappresentanza (ad esempio, mediante estratto ufficiale dal registro delle imprese).

9.1 La nomina di un amministratore è obbligatoria o diventa tale solo su richiesta? Se essa è obbligatoria o lo diventa su richiesta, quali sono i necessari adempimenti a tal fine?

In base al diritto tedesco delle successioni, l'amministrazione del patrimonio a nome dei creditori può essere impiegata per evitare che i debiti siano azionati a carico del patrimonio dell'erede. Il tribunale delle successioni può ordinare che il patrimonio sia posto sotto amministrazione solo su richiesta di una persona autorizzata (erede, esecutore, creditore del patrimonio, acquirente dell'intera eredità o erede successivo).

L'amministratore è un soggetto nominato ufficialmente. Benché responsabile di amministrare l'insieme dei beni di un terzo, mantiene lo status di parte in proprio nome nel caso di una controversia legale. Egli svolge i propri compiti nell'interesse privato ad amministrare i beni di un terzo nell'ottica di soddisfare gli interessi di tutte le parti coinvolte (eredi e creditori). L'attività di amministrazione del patrimonio che l'amministratore può (e deve) svolgere non è diretta soltanto a mantenere e incrementare il patrimonio, ma primariamente a soddisfare i creditori della massa. Il compito principale dell'amministratore consiste nell'assicurare che le responsabilità del patrimonio siano chiarite.

9.2 Chi può eseguire una disposizione a causa di morte del defunto e/o chi può amministrarne il patrimonio?

Accanto agli eredi effettivi, all'amministratore (fallimentare) (v. sopra) e all'esecutore (v. sotto), ampi poteri possono essere riconosciuti anche al curatore del patrimonio.

Il tribunale delle successioni nomina ufficialmente un curatore quando vi è un'effettiva esigenza in tal senso in un momento in cui l'identità dell'erede responsabile è incerta o quando non è noto se egli abbia o meno accettato l'eredità. La curatela del patrimonio mira a salvaguardare e mantenere il patrimonio nell'interesse dell'erede ignoto.

Il tribunale delle successioni fissa l'ambito delle responsabilità del curatore in linea con quanto richiesto in ogni singolo caso. La portata può essere piuttosto ampia o concentrarsi semplicemente sull'amministrazione di determinati beni del patrimonio. Il curatore della massa è di norma responsabile dell'individuazione degli eredi ignoti nonché della tutela e del mantenimento del patrimonio.

In linea di principio, la curatela di un patrimonio non mira a soddisfare i creditori dello stesso, in quanto essa è primariamente diretta a tutelare gli eredi. In via eccezionale, i compiti del curatore possono anche comprendere l'uso di risorse del patrimonio per adempierne le obbligazioni se ciò risulta necessario a garantire un'amministrazione e un mantenimento corretti o al fine di evitare perdite o danni, in particolare, i costi che potrebbero derivare da inutili controversie legali.

9.3 Quali sono i poteri di un amministratore?

Il testatore può, nelle sue disposizioni mortis causa, nominare uno o più esecutori. Egli può anche autorizzare un terzo, l'esecutore o il tribunale delle successioni a designare un (altro) esecutore. Gli obblighi dell'esecutore iniziano nel momento in cui la persona designata accetta la propria nomina a tale ruolo.

In base alla legge, compito dell'esecutore è dare esecuzione alle disposizioni testamentarie del testatore. In presenza di più eredi, l'esecutore è responsabile della divisione del patrimonio.

L'esecutore è chiamato ad amministrare il patrimonio. In particolare, prende possesso del patrimonio e dispone dei beni che lo compongono. In questa ipotesi, gli eredi non hanno alcun potere di disposizione su nessuno dei beni rientranti nel patrimonio oggetto di amministrazione da parte dell'esecutore. L'esecutore può altresì assumere obbligazioni in nome del patrimonio a condizione che ciò sia necessario per la sua corretta amministrazione. Egli può disporre di beni a titolo gratuito solo se sussiste un obbligo morale in tal senso o per rispetto della comune coscienza.

Il testatore può tuttavia, se lo reputa opportuno, limitare i poteri riconosciuti all'esecutore rispetto a quanto previsto nelle disposizioni di legge. Il testatore può anche fissare il termine entro il quale deve essere data esecuzione al testamento. Egli può, ad esempio, limitarsi ad autorizzare l'esecutore a gestire il patrimonio e a dividerlo entro un breve periodo. D'altro canto, può anche decidere di fornire istruzioni nel suo testamento o patto successorio prevedendo che il patrimonio sia oggetto di un'esecuzione a lungo termine. Di norma, esecuzioni a lungo termine possono essere previste per un periodo massimo di 30 anni, a decorrere dalla data di apertura della successione. Tuttavia, il testatore può dare istruzione che l'amministrazione continui sino alla morte dell'erede o dell'esecutore o sino a quando si verifica un determinato evento rispetto a uno o l'altro di essi. In tali casi, l'esecuzione della successione può durare oltre 30 anni.

10 Quali sono i documenti tipicamente emessi secondo il diritto nazionale durante o alla fine del procedimento successorio che provano lo status e i diritti dei beneficiari? Essi hanno specifici effetti probatori?

Se l'erede desidera, ad esempio, ottenere il trasferimento a proprio nome di un terreno o di un conto aperto a nome del testatore, deve di norma presentare un certificato di eredità o un certificato successorio europeo atto a provare il suo diritto all'eredità. In presenza di un testamento pubblico (v. supra), in tali casi può non essere richiesta la presentazione di un certificato di eredità o di un certificato successorio europeo.

 

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Ultimo aggiornamento: 11/03/2024

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