- 1 Come è redatta la disposizione a causa di morte (con testamento, con testamento congiuntivo o con patto successorio)?
- 2 La disposizione a causa di morte deve essere registrata e, in caso affermativo, in che modo?
- 3 Esistono restrizioni alla libertà di disporre causa di morte (ad esempio: quota di legittima)?
- 4 In mancanza di disposizioni a causa di morte, chi eredita e in che percentuale?
- 5 Qual è l'autorità competente:
- 6 Breve descrizione della procedura per decidere una successione secondo il diritto nazionale (compreso lo scioglimento del patrimonio e la ripartizione degli attivi, con informazione se la procedura è iniziata su istanza di un giudice o d'ufficio da parte di un'altra autorità competente)
- 7 Come e quando si diventa eredi o legatari?
- 8 Gli eredi sono responsabili dei debiti del defunto e, in caso affermativo, a quali condizioni?
- 9 Quali sono i documenti e le informazioni che di solito sono richiesti al fine della registrazione di un bene immobile?
- 10 Quali sono i documenti tipicamente emessi secondo il diritto nazionale durante o alla fine del procedimento successorio che provano lo status e i diritti dei beneficiari? Essi hanno specifici effetti probatori?
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1 Come è redatta la disposizione a causa di morte (con testamento, con testamento congiuntivo o con patto successorio)?
Le disposizioni a causa di morte possono essere redatte solo mediante testamento. Sono vietati i testamenti congiuntivi e i patti successori.
Le disposizioni testamentarie si distinguono in:
- istituzione di erede, con cui il testatore dispone dell'intero patrimonio o di una sua quota senza specificazione dei beni oggetto del lascito;
- legato, con cui il testatore dispone di uno o più beni specificamente identificati.
2 La disposizione a causa di morte deve essere registrata e, in caso affermativo, in che modo?
La disposizione testamentaria non deve essere registrata, quale che sia la forma utilizzata.
Se si tratta di un testamento pubblico, cioè di un testamento redatto mediante atto notarile, il notaio - dopo la morte del testatore - dovrà trasferire il testamento dal repertorio degli atti di ultima volontà al repertorio degli atti tra vivi e registrare il verbale di trasferimento.
Se si tratta di un testamento olografo, cioè di un testamento redatto in forma privata, esso dovrà essere presentato ad un notaio - dopo la morte del testatore – affinché egli lo renda efficace mediante un verbale di pubblicazione che sarà registrato.
3 Esistono restrizioni alla libertà di disporre causa di morte (ad esempio: quota di legittima)?
Il testatore può disporre validamente dell'intero patrimonio. Al coniuge, ai figli e ai loro discendenti e - in assenza di figli - ai genitori spetta una quota di "legittima", cioè una quota minima dell'eredità loro riservata, ma un testamento che non rispetta questo diritto è ugualmente valido ed efficace, fino a che non venga impugnato dai legittimari. Se l'impugnazione non si verifica o se si rivela infondata, il testamento conserva pienamente i suoi effetti.
4 In mancanza di disposizioni a causa di morte, chi eredita e in che percentuale?
Se manca il testamento, operano le regole della successione legale previste dal codice civile. Può succedere che il testamento vi sia ma disponga solo di una parte del patrimonio: per la parte restante, opereranno le regole della successione legale in concorso con quella testamentaria. I soggetti che ereditano per legge sono il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle, i parenti fino al sesto grado. Le quote di eredità dipendono da quali tra i soggetti elencati siano effettivamente presenti. La presenza di figli esclude tanto i genitori quanto i fratelli e sorelle e i parenti meno prossimi.
5 Qual è l'autorità competente:
5.1 in materia successoria?
5.2 a ricevere una dichiarazione di rinuncia o di accettazione dell'eredità?
5.3 a ricevere una dichiarazione di accettazione o di rinuncia di un legato?
5.4 a ricevere una dichiarazione di rinuncia o di accettazione di una quota di legittima?
L'eredità si acquista mediante un atto di accettazione, mentre il legato si acquista automaticamente, salvo che vi si rinunci. L'accettazione dell'eredità non può essere parziale, e può avvenire in modo espresso - con apposito atto - o tacito (il che si verifica quando il soggetto chiamato all'eredità compie un atto che non potrebbe compiere se non in qualità di erede, come la vendita di un bene ereditario). La dichiarazione di accettazione o di rinuncia può essere compiuta mediante l'atto di un notaio oppure con un verbale del Cancelliere del Tribunale nella cui circoscrizione si è aperta la successione. Le stesse regole valgono nel caso del legittimario, che non può accettare o rinunciare solo alla quota di legittima. Egli può però rinunciare a far valere il suo diritto ad una quota ereditaria riservata nei casi in cui tale quota sia stata lesa. Se il legittimario è stato escluso dall'eredità o è destinatario di una quota ereditaria inferiore a quella che gli viene riservata, può agire solo per ricevere la quota riservata.
6 Breve descrizione della procedura per decidere una successione secondo il diritto nazionale (compreso lo scioglimento del patrimonio e la ripartizione degli attivi, con informazione se la procedura è iniziata su istanza di un giudice o d'ufficio da parte di un'altra autorità competente)
Non esiste una procedura unica definita per legge.
La successione si apre nel momento in cui il soggetto muore. Con riferimento a quella data, sulla base del testamento o delle regole di legge si identificano i soggetti chiamati all'eredità o destinatari di un legato. Spetta a questi soggetti attivarsi per compiere gli atti di accettazione o di rinuncia, per effetto dei quali si stabilisce a chi spetti, e in quali quote, la proprietà dei beni ereditari.
Se ci sono più comproprietari, a ciascuno di essi spetta il diritto di chiedere la divisione della comunione ereditaria, che può avvenire mediante contratto oppure chiedendo al Tribunale, con un giudizio civile ordinario, di emettere una sentenza di divisione.
7 Come e quando si diventa eredi o legatari?
Il legato si acquista automaticamente, salvo rinuncia. L'eredità si acquista mediante dichiarazione di accettazione espressa, oppure mediante un atto che determina accettazione tacita. I chiamati all'eredità che si trovano nel possesso di beni ereditari diventano eredi automaticamente una volta decorsi tre mesi dalla data di apertura della successione.
L'accettazione espressa - che deve essere compiuta entro dieci anni dall'apertura della successione - può essere pura e semplice oppure può essere compiuta con beneficio di inventario, al fine di limitare la responsabilità per i debiti del defunto.
I minorenni e gli altri soggetti incapaci di agire devono necessariamente accettare espressamente e con beneficio di inventario.
Gli effetti dell'accettazione dell'eredità o del legato retroagiscono fino al momento in cui si è aperta la successione.
8 Gli eredi sono responsabili dei debiti del defunto e, in caso affermativo, a quali condizioni?
Gli eredi rispondono di tutti i debiti del defunto, in misura proporzionale alla rispettiva quota di eredità. I legatari invece non ne rispondono.
L'erede puro e semplice risponde dei debiti ereditari senza limiti, anche con il proprio patrimonio personale, e quindi anche se i debiti fossero superiori all'attivo ereditario.
L'erede con beneficio di inventario, invece, risponde dei debiti del defunto solo fino a concorrenza del valore dell'attivo ereditario.
Per questo, nel caso di eredità con beneficio di inventario, deve essere redatto un verbale in cui si descrive e si indica il valore di tutti i beni compresi nell'attivo e di tutte le passività: l'erede dovrà essere autorizzato dal giudice a compiere atti di disposizione dei beni ereditari e l'autorizzazione sarà concessa solo se gli atti stessi rispondano agli interessi dei creditori ereditari.
9 Quali sono i documenti e le informazioni che di solito sono richiesti al fine della registrazione di un bene immobile?
Gli eredi e i legatari sono tenuti a presentare al fisco la Dichiarazione di Successione, che contiene l'indicazione di tutti i beni ereditari compresi gli immobili, con i rispettivi dati catastali. Una copia della Dichiarazione di Successione viene utilizzata per procedere alla voltura catastale, cioè alla intestazione dell'immobile a nome degli eredi o legatari che ne diventano proprietari.
Diversa è la procedura per procedere alla trascrizione dell'acquisto da parte degli eredi o legatari nei Registri Immobiliari. Se si tratta di un legato, la trascrizione avviene mediante una copia del testamento che lo contiene. Se si tratta di eredità, viene trascritto l'atto di accettazione espressa o l'atto che determina accettazione tacita.
9.1 La nomina di un amministratore è obbligatoria o diventa tale solo su richiesta? Se essa è obbligatoria o lo diventa su richiesta, quali sono i necessari adempimenti a tal fine?
La nomina di un amministratore non è obbligatoria.
Chi redige un testamento può nominare un esecutore testamentario, che amministrerà i beni solo per quanto sia necessario al fine dell'adempimento del suo incarico.
La legge indica a chi spetta l'amministrazione nel caso in cui l'eredità sia devoluta a soggetti incapaci di agire.
Se nessuno dei chiamati all'eredità accetta, è possibile chiedere al Tribunale la nomina di un curatore dell'eredità giacente, che amministrerà i beni ereditari fino al momento in cui interverrà un primo atto di accettazione, quando egli decadrà automaticamente dalla sua funzione.
9.2 Chi può eseguire una disposizione a causa di morte del defunto e/o chi può amministrarne il patrimonio?
Se un legato prevede un adempimento a cura degli eredi, spetta a questi il dovere di dare esecuzione alla disposizione.
Il testatore può nominare un esecutore testamentario incaricandolo di eseguire le sue volontà.
L'amministrazione spetta ai soggetti che devono curare l'esecuzione della disposizione, fino a quando essa non sia adempiuta.
9.3 Quali sono i poteri di un amministratore?
In generale gli amministratori hanno solo poteri di ordinaria gestione, finalizzati alla conservazione dei beni e del loro valore. Per il compimento di atti di disposizione o di straordinaria amministrazione occorre l'autorizzazione del Tribunale.
10 Quali sono i documenti tipicamente emessi secondo il diritto nazionale durante o alla fine del procedimento successorio che provano lo status e i diritti dei beneficiari? Essi hanno specifici effetti probatori?
I Comuni di nascita o di residenza del defunto emettono i Certificati di Morte, gli Estratti dell'Atto di Morte e i Certificati di Stato di Famiglia dai quali si ricavano le informazioni relative al decesso della persona, ai suoi dati anagrafici e ai rapporti di parentela.
Lo status si erede o di legatario non è attestato da documenti rilasciati da parte di Enti Pubblici.
Chi vuole affermare tali status può ricorrere ad un Atto di Notorietà, cioè alla dichiarazione resa davanti ad un notaio da due attestanti che non sono interessati alla successione, sotto responsabilità penale. Gli Enti Pubblici accettano anche di ricevere una Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà, redatta da parte del soggetto interessato, sempre sotto responsabilità penale.
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