These factsheets explain what happens when a person is suspected or accused of a crime which is dealt with by a trial in court. For information on road traffic offences, which are usually dealt with by a fixed penalty like a fine, go to Factsheet 5. If you are the victim of a crime, you can find full information about your rights here.
The Bulgarian criminal process has two stages – pre-trial and trial.
The trial ends with a court judgement, which either convicts and imposes a penalty on the defendant, or declares the defendant not guilty.
Details about all of these stages in the process, and about your rights, can be found in the factsheets. This information is not a substitute for legal advice and is intended to be for your guidance only.
Please note that the European Commission has no role in criminal proceedings in Member States and cannot assist you if you have a complaint. Information is provided in these factsheets about how to complain and to whom.
2 – My rights during the investigation of a crime
3 – My rights during the trial
5 – Minor road traffic offencessubpage:169:5
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Ottenere una consulenza legale indipendente è molto importante quando vi trovate in qualche modo coinvolti in un procedimento penale. Le note informative spiegano come e in quali circostanze avete diritto a essere rappresentati da un avvocato, e che cosa tale legale può fare per voi. La presente nota informativa generale spiega come trovare un avvocato e come affrontare le spese legali nel caso in cui non abbiate la possibilità di pagarle.
Se pensate di aver bisogno di un avvocato ma non ne conoscete uno, potete scegliere tra gli avvocati iscritti all’ordine nel foro in cui risiedete. Potete inoltre trovare i recapiti di 27 ordini degli avvocati in Bulgaria sul sito web del Consiglio superiore forense. Se siete stati arrestati avete diritto a incontrare un avvocato dal momento del vostro arresto. Dato che successivamente all’arresto avete altresì diritto a contattare un parente o un amico, potete chiedere loro di nominare un avvocato per voi.
Se scegliete un avvocato, pagherete il suo onorario nell'ambito di un accordo scritto firmato tra voi e l'avvocato.
Qualora non ve lo possiate permettere economicamente, ma desideriate comunque avere un avvocato, o quando le procedure giudiziarie lo richiedono, avete diritto al patrocinio legale gratuito. Questo può essere fornito su vostra richiesta o d’ufficio nel caso in cui la difesa sia obbligatoria. A seconda della fase del procedimento (cfr. Nota informativa 1), tale decisione viene presa dal pubblico ministero (durante la fase istruttoria) o dal tribunale (durante il processo) a seguito di una valutazione della vostra situazione patrimoniale.
Se dovete disporre per legge di una consulenza legale, il pubblico ministero o il tribunale trasmettono immediatamente il provvedimento adottato al Consiglio del relativo ordine degli avvocati per assegnarvi un difensore. Tenete presente che, in caso di condanna, dovrete rimborsare la somma percepita dall’avvocato assegnatovi.
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L’indagine serve a raccogliere prove per dimostrare o per negare la presunzione che una persona abbia commesso un reato. L’indagine può nascere dalla denuncia alle autorità inquirenti della commissione di un reato o dalle informazioni in possesso di dette autorità, le quali inducano a ritenere che sia stato commesso un reato. Anche la polizia può avviare un’indagine qualora colga una persona in flagranza di reato.
Di norma è la polizia che conduce tutte le fasi dell’indagine. Di alcuni casi si occupano i magistrati inquirenti – o procuratori – ma soltanto un procuratore può condurre e controllare un’indagine.
Indagine (tra cui accusa formale e interrogatorio)
Le autorità inquirenti mirano a raccogliere prove che dimostreranno o negheranno la commissione di un reato. Ove esse raccolgano prove sufficienti a sostenere l’ipotesi che una data persona abbia commesso un reato, l’organo inquirente dovrà comunicarlo per iscritto a quest’ultima, che firmerà la notifica. Immediatamente dopo, l’accusato viene interrogato.
Arresto
Nel caso in cui la polizia rilevi la presenza di prove che inducano a ritenere che una persona abbia commesso un reato, può arrestare e trattenere tale persona per un periodo massimo di 24 ore. Soltanto l’accusa può decidere se prolungare la detenzione, ma per non oltre 72 ore. In caso contrario, il detenuto dev'essere rilasciato. Scopo del fermo di polizia è stabilire se una persona debba essere accusata. La detenzione preventiva serve a garantire la prima comparizione dell’accusato dinanzi al giudice.
Udienza preliminare
In linea di principio, l’accusa determina quale misura imporre all’imputato per evitare che venga eluso il processo penale. Tuttavia, se l’accusa decide che tale misura debba essere la detenzione o gli arresti domiciliari, essa deposita tale richiesta al giudice e si assicura che l’imputato compaia dinanzi a esso.
Detenzione o rilascio
Nel caso in cui l’imputato compaia dinanzi al giudice, soltanto quest’ultimo può decidere se la misura per evitare che venga eluso il procedimento sarà la carcerazione o gli arresti domiciliari o se il detenuto debba essere rilasciato.
Preparazione del caso da parte dell’accusa
Al termine delle indagini, l’ufficiale inquirente invia le prove raccolte all’accusa, che le esamina e decide se sia stata dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio la presunzione della commissione di un reato. Soltanto allora l’accusa può depositare i capi di imputazione al giudice. Diversamente l’accusa pronuncia il non luogo a procedere.
Preparazione da parte della difesa
Una volta informati dei capi di imputazione, l’imputato e l’avvocato difensore possono produrre elementi di prova a favore dell’imputato. Al termine delle indagini, se richiesto dall’imputato e dall’avvocato difensore, l’ufficiale inquirente è tenuto a mettere loro a disposizione tutte le prove raccolte concedendogli il tempo necessario per esaminarle.
I miei diritti durante le indagini
Si tenga conto del fatto che le fasi di “arresto”, “udienza preliminare” e “detenzione” sono possibili ma non necessarie. I punti che seguono forniscono maggiori informazioni sui diritti dell’accusato in ogni fase.
In che misura sarò informato su quello che accade?
In presenza di prove sufficienti contro l’accusato, l’ufficiale inquirente convoca quest’ultimo e gli notifica per iscritto il reato di cui è imputato informandolo nel contempo dei diritti dell’accusato durante le indagini. All’accusato viene chiesto di firmare un documento in cui dichiara di essere stato informato dei suoi diritti.
Potrò usufruire dei servizi di un interprete se non conosco il bulgaro?
Sì. L’accusato può rifiutarsi di firmare la notifica dell’imputazione in assenza di interprete, che lo assisterà durante l’intero processo di indagine. Il servizio di interpretariato è gratuito per l’accusato.
In quale fase potrò parlare con un avvocato?
Al momento della convocazione per la notificazione dei capi di imputazione, l’ufficiale inquirente è tenuto a informare l’accusato che può presentarsi con un avvocato. L’ufficiale inquirente deve concedere il tempo sufficiente a contattare un legale. Il codice di procedura penale stabilisce i casi in cui la difesa è obbligatoria. Riguardo alla scelta dell’avvocato e al diritto al patrocinio gratuito, v. qui. L’accusato ha diritto di incontrare e di parlare in privato con il suo avvocato e può avvalersi del servizio di un interprete se non conosce il bulgaro.
Mi saranno chieste informazioni? Sono tenuto a fornirle?
Una volta informato delle imputazioni, l’ufficiale inquirente procederà con l’interrogatorio. L’accusato può rispondere o tacere riguardo alle imputazioni e può altresì fornire chiarimenti in qualsiasi momento nel corso delle indagini.
Cosa accade se dico qualcosa che potrebbe nuocermi?
La confessione dell’accusato potrebbe comportare una pena più leggera ma il silenzio non potrà peggiorare la situazione. Il giudice non può condannare l’accusato basandosi soltanto sulla confessione.
Provengo da un altro paese. Devo essere presente durante le indagini?
L’imputato dovrebbe essere sempre a disposizione delle autorità inquirenti. A tal fine potrà essergli imposta una misura per evitare l'elusione processo penale . Le indagini possono essere condotte senza che l’imputato sia presente nel paese se:
In questi casi, all’imputato sarà assegnato un difensore d’ufficio in base alla procedura qui descritta
L’accusato può essere sentito tramite videoconferenza se si trova fuori dal paese e se ciò non ostacola le indagini. In tale tipo di interrogatorio l’accusato possiede i suddetti diritti illustrati nella presente scheda.
Posso ritornare al mio Stato di origine?
Sì, ma alle condizioni indicate nel codice di procedura penale. È necessaria l’assistenza di un avvocato.
Sarò trattenuto in custodia cautelare o rilasciato?
L’accusato potrà essere trattenuto in custodia cautelare. Per ulteriori informazioni v. Udienza preliminare (3) e Detenzione o rilascio (4).
Posso lasciare il paese durante le indagini?
Sì, l'accusato può lasciare il paese se non è trattenuto in custodia cautelare ma è tenuto a informarne l'autorità inquirente, la quale, se ritiene che sussista il rischio di elusione delle indagini, può vietargli di lasciare il paese.
Mi saranno chieste le impronte digitali, campioni del mio DNA (per esempio capelli o saliva) o di fluidi corporei?
È possibile che all’accusato venga chiesto questo tipo di campioni se non è possibile ottenerli in altra maniera. È obbligatorio fornirli. In caso contrario saranno prelevati forzatamente con l'autorizzazione del giudice. Qualora il prelievo richieda un intervento invasivo sul corpo umano, questo sarà effettuato da un medico. L’accusato ha il diritto di ottenere informazioni sul procedimento da parte dell’ufficiale inquirente.
Posso subire una perquisizione personale?
L’ufficiale inquirente può ordinare la perquisizione personale per raccogliere prove o sequestrare oggetti che potrebbero ostacolare l’indagine o agevolare la fuga dell'accusato. La perquisizione dev’essere approvata da un mandato del giudice o necessiterà dell’approvazione successiva. L’accusato ha diritto di constatare sia il verbale della perquisizione, sia la decisione del giudice.
La mia abitazione, i locali della mia azienda, la mia automobile, ecc., possono essere perquisiti?
V. sopra.
Posso dichiararmi colpevole di tutte o di alcune imputazioni prima del processo?
L’accusato può dichiararsi colpevole all’udienza preliminare dopo aver ascoltato le accuse. Si rimanda alle informazioni precedenti nella presente scheda per quanto riguarda la confessione e i diritti dell’accusato in tale ambito.
Le imputazioni possono essere modificate prima del processo?
Sì, se sono state raccolte nuove prove. Ogni nuova imputazione dev’essere notificata immediatamente all’accusato, che dovrà essere subito interrogato su di esse.
Posso essere accusato di un reato di cui sono già stato imputato in un altro Stato membro?
Sì, salvo disposto in maniera diversa ai sensi di un accordo internazionale di cui la Bulgaria è parte.
Saranno richieste informazioni sul mio certificato penale?
Sì, a prescindere che l'accusato lo voglia.
Cosa mi sarà detto su quello che accade?
L’arresto (fermo di polizia) è disposto da un ufficiale della polizia. L’accusato non può essere trattenuto per più di 24 ore. I motivi del fermo sono indicati nel mandato di arresto e l’accusato ha diritto di conoscerli, di leggere il mandato e di firmarlo. Le autorità di polizia sono tenute a rilasciare l’accusato non appena vengono meno i motivi della detenzione.
Usufruirò dei servizi di un interprete se non conosco il bulgaro?
Sì, l’accusato usufruirà gratuitamente dei servizi di un interprete se non capisce il bulgaro, in quanto ha diritto di conoscere immediatamente i motivi del suo arresto.
In quale fase potrò parlare con un avvocato?
Sin dal momento dell’arresto. V. qui per ulteriori informazioni.
Mi saranno chieste informazioni? Sono tenuto a fornire informazioni?
È probabile che all’accusato venga chiesto di fornire informazioni in relazione alla detenzione, che potranno essere fornite ma che non è obbligatorio comunicare.
Cosa succede se dico qualcosa che potrebbe nuocermi?
In questa fase, nessuna informazione fornita dall’accusato è accettata come prova e, pertanto, non può essere usata contro di lui. Soltanto le informazioni fornite durante un interrogatorio che si è svolto dopo la comunicazione delle imputazioni possono essere usate come prova. Per ulteriori particolari v. Indagine (tra cui accusa formale e interrogatorio) (1).
Posso contattare un familiare o un amico?
Sì. L’ufficiale di polizia è tenuto a informare immediatamente dell’arresto la persona indicata dall’accusato.
Posso farmi visitare da un medico se ne ho bisogno?
Sì. L’accusato ha diritto all’assistenza medica in caso di necessità e la polizia è tenuta a procurare un medico.
Posso contattare la mia ambasciata se sono cittadino di un altro Stato?
Sì. L’accusato può contattare l’ufficio consolare del proprio paese e l’autorità che provvede ad effettuare il fermo deve leggergli immediatamente questo diritto.
Posso subire una perquisizione personale?
Successivamente all’arresto, l’accusato subisce una perquisizione personale. In seguito, il giudice deve autorizzare l’impiego degli effetti personali riscontrati sull’accusato quali elementi di prova. L’accusato ha diritto di constatare il verbale della perquisizione.
Posso impugnare il fermo?
È possibile contestare la legittimità del fermo di polizia impugnandolo dinanzi al giudice, che si pronuncerà senza indugio in proposito.
Cosa accade se vengo arrestato in base a un mandato d’arresto europeo?
Nel caso in cui uno Stato membro emetta un mandato di arresto europeo nei confronti dell’accusato, questi può essere detenuto in un altro Stato membro e trasferito nello Stato membro emittente a seguito di udienza davanti a un magistrato. In sede di udienza, l’accusato ha diritto a un avvocato ed eventualmente a un interprete.
Perché ha luogo l’udienza preliminare?
Nel momento in cui all’accusato vengono notificate le imputazioni, l’accusa può chiedere che l’imputato sia trattenuto in custodia cautelare o messo agli arresti domiciliari quali misure per evitare l'elusione del processo penale. Ciascuna delle suddette misure viene disposta dal giudice su richiesta della pubblica accusa. Poiché tale misura non può essere decisa in assenza dell’accusato, questi sarà portato dinanzi al giudice che deciderà al riguardo.
Quale ruolo svolge la pubblica accusa e quale ruolo svolge il giudice?
Il ruolo dell’accusa è garantire la comparizione dell'accusato dinanzi al giudice. Il procuratore può prolungare il fermo di polizia ma non oltre 72 ore. L’unico scopo del fermo è garantire che l’accusato compaia dinanzi al giudice entro il suddetto periodo di 72 ore. Il giudice ascolta l’accusato, esamina le prove raccolte e decide secondo la legge se confermarne la detenzione o disporne il rilascio.
In che misura sarò informato su quello che accade in questa fase?
L’accusato ha il diritto di essere informato dall’accusa sulle motivazioni dell’arresto e sulla data dell’udienza dinanzi al giudice.
Usufruirò dei servizi di un interprete se non conosco il bulgaro?
Se l’accusato non conosce il bulgaro può usufruire, gratuitamente, del servizio di interpretazione in udienza.
In quale fase potrò parlare con un avvocato?
L’accusato può contattare un avvocato prima dell’udienza preliminare. V. qui(2 Kb) sulla scelta di un avvocato e sul diritto al patrocinio gratuito.
Mi saranno chieste informazioni? Sono tenuto a fornire informazioni?
Il giudice chiede all’accusato di confermare i suoi dati personali. L’accusato ha diritto di essere ascoltato dal giudice sulla questione se debba essere detenuto o rilasciato e l’avvocato suggerirà cosa dire al riguardo.
Cosa accade se dico qualcosa che potrebbe nuocermi?
In questa fase nessuna informazione fornita dall’accusato è accettata quale prova; pertanto, qualsiasi cosa dica non potrà essere usata contro di lui.
Sarò informato sulle prove raccolte contro di me?
L’accusato e il suo avvocato hanno diritto di visionare le prove in base a cui l’accusa ha chiesto la detenzione. L’accusato disporrà del tempo necessario per esaminare le prove prima dell'udienza dinanzi al giudice.
Saranno richieste informazioni sul mio certificato penale?
Il giudice chiederà di vedere il certificato penale dell’accusato a prescindere dal suo consenso.
In che misura sarò informato su quello che accade?
Una volta che il giudice avrà esaminato il materiale raccolto e sentito l’accusa, l’accusato e il suo avvocato conosceranno la decisione che il giudice pronuncerà nella stessa udienza.
In sede di udienza preliminare, il giudice può:
In tale udienza il giudice non decide sulla fondatezza delle imputazioni.
Posso contattare un familiare o un amico?
Se il giudice dispone che l’accusato sia trattenuto in custodia cautelare, la famiglia ne verrà immediatamente informata.
Posso farmi visitare da un medico se ne ho bisogno?
L’accusato trattenuto in custodia cautelare ha diritto all’assistenza medica se ne ha bisogno.
Posso contattare la mia ambasciata se sono cittadino di un altro Stato?
Se l’accusato è detenuto il giudice disporrà che il ministero degli Esteri bulgaro ne sia informato senza indugio così che possa contattare l’ufficio consolare del paese dell'accusato.
Posso impugnare la misura detentiva?
Sì. L’accusato può impugnare la decisione del giudice sulla detenzione o il rilascio nel termine di 3 giorni dalla pronuncia. Il giudice valuta l’impugnazione entro 7 giorni dalla pronuncia della decisione di primo grado e la sua decisione sarà definitiva.
Qual è lo scopo di questa fase?
Questa fase segue quella delle indagini (v. qui per ulteriori informazioni sulle indagini). Lo scopo dell’accusa è esaminare le prove raccolte e decidere se la presunzione della commissione di un reato è stata dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio. Soltanto allora il caso può essere portato all’esame del giudice avviando così il processo penale.
Chi svolge il ruolo guida?
L’accusa. In questa fase l’accusa decide se avviare il procedimento penale e può altresì chiudere la fase predibattimentale nei casi previsti dalla legge. In tale circostanza non vi sarà alcun processo. L’accusa può inoltre sospendere la fase predibattimentale, se consentito dalla legge, fino a che persistono i motivi della sospensione, e quindi riprendere il procedimento. Qualora l'accusa ravvisi la presenza di scorrettezze nelle modalità di esame del materiale delle indagini da parte dell’imputato essa può inviare nuovamente il caso all’ufficiale inquirente affinché vi ponga rimedio o può provvedervi essa stessa.
In che modo sarò informato di ciò che accade?
Se l’imputazione viene depositata dinanzi al giudice, quest’ultimo invierà copia dell’atto di accusa all’imputato e, parimenti, qualora l’accusa chiuda o sospenda il procedimento, l’imputato riceverà copia di tale decisione.
Posso impugnare la decisione dell’accusa?
Sì. L’accusato può impugnare la decisione dell’accusa di chiudere il procedimento entro 7 giorni dal ricevimento della relativa copia. Il giudice di primo grado esamina l’impugnazione entro 7 giorni dalla data del suo deposito. La decisione del giudice è impugnabile dinanzi alla Corte d’appello che si pronuncerà in via definitiva. È altresì impugnabile dinanzi al giudice la decisione dell’accusa di sospendere il procedimento; in questo caso la pronuncia del giudice sarà definitiva.
Riceverò ulteriori informazioni?
Qualora l’accusa rilevi irregolarità nelle modalità in cui l’accusato ha esaminato il materiale delle indagini e rinvii il caso all’ufficiale inquirente per porvi rimedio, anche direttamente, l'accusato ha diritto di essere informato di tali ulteriori atti.
Qual è lo scopo di questa fase?
Scopo di questa fase è consentire all'accusato e al suo avvocato di esaminare tutte le prove raccolte nel corso delle indagini, una volta ultimate, tra cui il materiale a favore dell'imputato. In tal modo, quest'ultimo può conoscere le prove che l’accusa presenterà con il deposito delle imputazioni dinanzi al giudice e ciò serve all'accusato e al suo avvocato ad organizzare la difesa durante il processo.
In che misura sarò informato di quello che accade?
Al termine delle indagini e se l’accusato o il suo avvocato lo richiedono, l’ufficiale inquirente, prima di inviare all’accusa il materiale raccolto, comunica all’accusato e al suo avvocato il luogo, la data e l’ora per l’esame delle prove ed essi hanno diritto che venga concesso loro il tempo sufficiente per provvedere a tale esame.
Usufruirò dei servizi di un interprete se non conosco il bulgaro?
Se l’accusato non conosce il bulgaro, dovrebbe esaminare le prove in presenza di un interprete/traduttore senza che gli sia addebitato alcunché per tale servizio.
Mi saranno chieste informazioni? Sono tenuto a fornire informazioni?
In questa fase l'accusato non viene interrogato e non è tenuto a fornire informazioni sul caso.
Che genere di informazioni otterrò?
L’accusato può visionare tutte le prove raccolte e leggere tutte le testimonianze e il suo avvocato chiarirà il significato delle prove raccolte.
Quali sono i miei diritti dopo aver visionato le prove?
L’accusato, assistito dal suo avvocato, può chiedere nuove prove e formulare osservazioni ovvero obiezioni su atti relativi alle indagini. L’ufficiale inquirente annoterà le richieste, le osservazioni e le obiezioni mentre l’accusa deciderà se sono giustificate.
Cosa accade se le mie richieste, osservazioni e obiezioni sono giustificate?
L’accusa chiederà all’ufficiale inquirente di compiere altre indagini. L’accusato ha diritto di essere informato su tale azione e su eventuali nuove prove secondo la procedura sinora descritta.
All’accusato possono essere imposte misure coercitive se, sulla base delle prove raccolte, si può ragionevolmente ritenere che questi abbia commesso il reato ad esso attribuito. Tali misure mirano a evitare che l’accusato divenga latitante, commetta un nuovo reato ovvero ostacoli l’esecuzione di una possibile condanna.
Seguono le misure per evitare l’elusione del processo:
Una persona è trattenuta in custodia cautelare presso la polizia o in carcere.
L’accusato ha diritto di conoscere, firmandola, la misura per evitare l’elusione del processo penale che lo riguarda. L’obbligo di firma e la cauzione sono imposte dall’accusa mentre gli arresti domiciliari e la custodia cautelare sono decise dal giudice su richiesta dell’accusa. La misura si basa sulla gravità dell’imputazione, sulle prove e sulle condizioni personali dell’accusato. Sulla base di tali fattori è possibile decidere di non applicare alcuna misura preventiva.
Nessuna misura volta a evitare l’elusione del processo penale può essere imposta in assenza dell’accusato. Il giudice è tenuto a valutare ogni richiesta depositata da quest’ultimo affinché misure quali la custodia cautelare e gli arresti domiciliari vengano trasformate in misure più clementi.
Il fermo di polizia e la detenzione disposta dall’accusa fino a 72 ore sono misure preparatorie che la legge non considera preventive ai fini dell’elusione del processo penale.
Se l’imputato è accusato di aver commesso un reato punibile con la reclusione superiore a 5 anni, l’accusa può imporgli di non lasciare la Bulgaria senza previa autorizzazione. I posti di frontiera vengono immediatamente informati dell’obbligo di soggiorno. Questa misura è diretta a impedire che l’accusato sfugga alle indagini.
L’accusato o il suo avvocato possono chiedere all’accusa il permesso di lasciare il paese per una volta e per un determinato periodo di tempo. A tale richiesta sarà data una risposta entro tre giorni dalla data di ricevimento della medesima. In caso di diniego dell'autorizzazione, l'accusato potrà impugnarlo dinanzi al giudice, che lo esaminerà senza indugio non in udienza. Il giudice confermerà in via definitiva il diniego dell’accusa o l'autorizzazione a lasciare il paese per un determinato periodo.
Parimenti, l’accusato e il suo avvocato possono chiedere al giudice di revocare per intero l’obbligo di soggiorno in Bulgaria. Il giudice accoglie tale richiesta se decide che non vi è alcun rischio che l'accusato si nasconda all'estero.
Nei suddetti procedimenti, non si terrà conto dei motivi delle imputazioni presenti a carico dell'accusato.
Legge sul ministero degli Interni
Legge sull'estradizione e sul mandato d'arresto europeo
Regolamenti sull'applicazione della legge sul ministero degli Interni
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Il Codice di procedura penale stabilisce se la vostra causa sarà giudicata in primo grado da un tribunale circoscrizionale o regionale. Per maggiori informazioni sugli organi giurisdizionali, visitate il sito web del Consiglio superiore della magistratura.
In linea di principio, il processo è pubblico. Tuttavia, è possibile che l’intero processo o singole udienze siano tenute a porte chiuse. Questo avviene per tutelare segreti di Stato, la morale pubblica o l’identità segreta di un testimone protetto.
A seconda della gravità dell’accusa, la causa verrà decisa da un giudice o da una giuria composta da un giudice e due giurati. Gran parte dei reati più gravi vengono esaminati da una giuria di 2 giudici e 3 giurati. Il giudice e i giurati hanno lo stesso numero di voti al processo.
Ciò è possibile se, durante il processo, emergono nuovi fatti fino a quel momento sconosciuti alle autorità investigative che sostengono l’accusa. Le nuove accuse possono tuttavia essere introdotte solo se:
In presenza di una nuova accusa, potete chiedere una sospensione del processo per prepararvi.
Se vi dichiarate colpevoli di una delle accuse, potreste beneficiare di uno sconto della pena. Il tribunale non può tuttavia pronunciarsi solo sulla base della vostra confessione.
Se siete accusati di un reato punibile con una pena detentiva per un periodo non inferiore a 5 anni, dovete essere presenti al processo. Se venite da un altro paese e la vostra presenza è obbligatoria, il processo può svolgersi senza di voi solo alle condizioni qui specificate. In questi casi, vi verrà assegnato un avvocato d’ufficio nell’ambito della procedura qui descritta.
In linea di principio, non è consentita la partecipazione a un processo con un collegamento video. Se il tribunale ritiene che la verità non verrà ostacolata, può decidere, solo se non vi trovate nel paese, di procedere all’interrogatorio mediante collegamento video. La partecipazione obbligatoria significa che dovete essere fisicamente presenti per tutta la durata del processo. Se la vostra partecipazione non è obbligatoria, avete però il diritto di essere presenti. Qualora non parliate la lingua del luogo, avete diritto a un interprete gratuitamente.
Il Codice di procedura penale specifica i casi in cui dovete avere una difesa. Per quanto riguarda la scelta di un avvocato e il patrocinio legale gratuito, cliccate qui. Potete cambiare avvocato. Qualora siate detenuti, potete vedere il vostro legale e parlare con lui in privato. Potete essere assistiti da un interprete se non parlate la lingua del luogo.
Potete fare dichiarazioni durante il processo, ma non siete obbligati a farlo. Anche se non dichiarate la verità, non vi saranno conseguenze negative per voi. Dovete tuttavia confermare i vostri dati personali.
Potete contestare le prove presentate contro di voi. Potete dichiarare che non sono ammesse perché non sono state raccolte in modo legale o perché, seppure ammissibili, non sostengono l’accusa. Le prove vengono normalmente contestate alla fine del processo, quando l’avvocato presenta gli argomenti della difesa. L’ammissibilità delle prove può essere contestata anche nel corso del processo.
Avete diritto a presentare qualsiasi prova, ammessa per legge, a vostro favore. Potete chiedere che i testimoni della difesa vengano interrogati. Potete presentare prove in qualsiasi momento durante il processo. Le prove ottenute mediante un investigatore privato sono ammesse, purché raccolte legittimamente. Il vostro legale può valutare la situazione al riguardo.
Voi e il vostro avvocato potete porre qualsiasi domanda ai testimoni dell’accusa in loro presenza. La procedura d’interrogatorio dei testimoni protetti è invece più specifica. Potete contestare quanto dichiarato dai testimoni contro di voi. Ciò avviene normalmente alla fine del processo, quando l’avvocato presenta gli argomenti della difesa.
Il tribunale raccoglierà le informazioni relative ai vostri precedenti penali anche senza il vostro consenso. In caso di condanna con precedenti penali, la pena comminata potrebbe essere più severa. Le informazioni sono aggiornate alla data di chiusura del processo. Eventuali condanne precedenti in un altro Stato membro saranno prese in considerazione se sono state precedentemente riconosciute dal tribunale bulgaro.
Se il tribunale stabilisce che l’accusa è dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio, vi dichiara colpevole e vi commina una pena ai sensi di legge. In caso contrario, il tribunale vi dichiara “non colpevole”.
Sentenze possibili:
Come accusatore privato, la vittima sostiene l’accusa presentata dal pubblico ministero e chiede la vostra condanna. Come parte civile, la vittima vuole che siate condannati a pagare i danni causati dal reato. La vittima presenta un’istanza all’inizio del processo e svolge tali ruoli se il tribunale decide in tal senso.
Interrogatorio di un testimone protetto
Rendere una deposizione può mettere in pericolo la vita o la salute di un testimone, della sua famiglia o dei suoi amici. Il tribunale, se è convinto che il pericolo sia reale, può pertanto adottare alcune misure - su richiesta o con il consenso del testimone, per tutelare urgentemente la sua sicurezza. Una di tali misure può consistere nel non rivelare l’identità del testimone in pericolo.
Se un testimone protetto con identità segreta deve testimoniare, il tribunale lo interroga quando le parti del processo non sono presenti. Il tribunale deve per legge adottare tutte le precauzioni possibili al fine di mantenere segreta l’identità del testimone. Dopo l’interrogatorio, il tribunale fornirà immediatamente a voi e al vostro avvocato copie della deposizione non firmata. Voi e il vostro avvocato potete porre domande al testimone in forma scritta.
https://www.lex.bg/bg/laws/ldoc/2135560660Legge giudiziaria
http://www.vss.justice.bg/bg/vlast/1.htmConsiglio superiore della magistratura
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Una volta stabilita la colpevolezza o l’innocenza dell’imputato, il giudice emette il verdetto che sarà reso noto al termine del processo. Il codice di procedura penale stabilisce i casi in cui il giudice può pronunciare il non luogo a procedere senza emettere un verdetto. Il giudice pronuncia quindi una decisione. Possono essere impugnati sia il verdetto, sia la decisione.
L’impugnazione deve avvenire per iscritto e dev’essere firmata. Il giudice di primo grado provvede a trasmetterla al giudice dell’impugnazione. Qualora il giudice di primo grado sia un tribunale distrettuale, il giudice dell’impugnazione è il tribunale regionale. I verdetti e le decisioni di un tribunale regionale sono impugnati dinanzi al giudice dell’appello. Per ulteriori informazioni sugli organi giurisdizionali v. il sito internet del Consiglio superiore della magistratura. Le impugnazioni contro i verdetti si depositano entro 15 giorni dalla data della pronuncia. Le impugnazioni contro le decisioni si depositano entro 7 giorni dalla data in cui queste ultime vengono rese note.
L’impugnazione può riguardare le conclusioni del giudice in merito ai fatti che egli ha ritenuto siano stati dimostrati, l’applicazione di leggi pertinenti e la pena ingiusta. A prescindere dal numero e dalla natura delle censure, il giudice dell’impugnazione decide sulla correttezza del verdetto nel suo insieme.
Una volta ricevuta l’impugnazione, il giudice di primo grado ne trasmette copie alla pubblica accusa e alle altre parti in causa. Unitamente alle sue motivazioni sul verdetto, il suddetto giudice trasmette la causa e l’impugnazione al giudice dell’impugnazione. Qualora il giudice abbia disposto che l’imputato sia trattenuto in stato di custodia cautelare quale misura per evitare di eludere il processo penale l’impugnazione non comporterà ipso facto la libertà. Tuttavia, al giudice dell’impugnazione può essere chiesta una misura meno restrittiva. Il giudice si pronuncia sull’impugnazione in un’udienza distinta.
Il giudice dell’impugnazione non è soggetto ad alcun termine ultimo per fissare una data per l’udienza; ciò dipende da quando è possibile redigere la motivazione del verdetto e dal carico di lavoro del giudice dell’impugnazione.
Al giudice dell’impugnazione è possibile proporre nuove prove giacché egli può accertare la presenza di nuovi fatti. Le norme in materia di prove valide per il giudizio di primo grado valgono anche in sede di impugnazione.
Non è obbligatorio presentarsi all’udienza. L’appellante, unitamente al suo avvocato, può rendere una dichiarazione verbale circa i motivi dell’impugnazione. Le altre parti presenti hanno facoltà di esprimere la loro opinione in merito all’impugnazione.
Il giudice dell’impugnazione può:
Il verdetto o la decisione del giudice dell’appello possono essere impugnati dinanzi alla Suprema corte di cassazione. Nel caso in cui il giudice dell’appello sia un tribunale regionale, è possibile ricorrere dinanzi al giudice supremo soltanto se il tribunale regionale ha emesso un nuovo verdetto.
La Corte suprema di cassazione non rileva nuovi elementi di fatto e, pertanto, non accetta nuovi elementi di prova. Tale giurisdizione può unicamente esprimersi sulla corretta applicazione della legge e sull’equità della pena comminata. La Corte suprema di cassazione si limiterà ad esaminare i motivi del ricorso presentato dinanzi a essa.
La persona condannata ha diritto al risarcimento dei danni soltanto in caso di capovolgimento della sentenza e qualora un giudice dell’impugnazione emetta un verdetto di “non colpevolezza”. Per ulteriori informazioni, v. la legge speciale sul risarcimento qui. Nell’eventualità in cui, nonostante l’impugnazione, la colpevolezza non venga meno e ne consegua una condanna più lieve, questa risulterà sul certificato penale. Un verdetto di assoluzione, invece, non vi sarà registrato.
Una volta esperiti tutti i mezzi di impugnazione disponibili dinanzi a un giudice dell’impugnazione e alla Suprema corte di cassazione, non sono consentite altre impugnazioni. Il verdetto diviene definitivo se non è impugnato oppure se contro di esso viene proposto ricorso dopo il termine previsto per l’impugnazione ovvero dopo la decisione della Suprema corte di cassazione.
Sì, è possibile. Talvolta ciò avviene anche in caso di disaccordo della persona interessata. Il trasferimento non ha luogo immediatamente dopo l’esecutività della pena, bensì al termine di una procedura specificamente descritta nel codice di procedura penale. È richiesta l’assistenza di un legale.
La legge vieta che una persona possa essere processata per un reato per cui è già stata condannata. Tale divieto vale anche in caso di condanna in un altro Stato membro.
Informazioni su imputazioni/condanna
Le informazioni sulle imputazioni a carico di una persona sono conservate presso gli archivi della polizia. In caso di assoluzione è possibile chiedere alla polizia che tali informazioni vengano cancellate.
Le informazioni sulla condanna sono inserite nel certificato penale, che è conservato presso il relativo tribunale distrettuale oppure, per le persone che non sono nate in Bulgaria, presso il ministero della Giustizia.
Il certificato penale di una persona viene eliminato soltanto al compimento dei 100 anni della stessa. Esso viene microfilmato e quindi distrutto. Non è richiesto l’assenso alla conservazione del certificato penale, né è previsto il diritto di opporsi alla conservazione di tali informazioni.
Legge sulla responsabilità dello Stato e degli enti locali per i danni (causati ai cittadini)
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Le violazioni minori al Codice della strada relative a eccesso di velocità, divieto di sosta, ecc. sono considerate infrazioni amministrative. Sono pertanto gestite a livello amministrativo. Eventuali sanzioni possono consistere in un’ammenda o nella sospensione della patente di guida per un determinato periodo. Per infrazioni più gravi, possono essere comminate entrambe le sanzioni.
Le violazioni vengono accertate e sanzionate dalla polizia stradale. Potete presentare ricorso contro un verbale di sanzione amministrativa emesso nei vostri confronti presso il tribunale circoscrizionale competente entro 7 giorni dalla data di notifica del verbale. Avete il diritto di essere difesi da un avvocato. Le ammende fino a BGN 50 non sono soggette a ricorso.
Il tribunale circoscrizionale può confermare o annullare la sanzione. È possibile presentare ricorso contro una decisione di un tribunale circoscrizionale presso il tribunale amministrativo competente, la cui decisione è definitiva. Per maggiori informazioni sugli organi giurisdizionali, visitate il sito web del Consiglio superiore della magistratura.
La medesima procedura si applica alle violazioni commesse da cittadini di altri Stati membri.
Questo tipo di reato non compare sul certificato penale.
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