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Imputati (procedimenti penali)

Austria

Scopo di un’indagine penale è accertare i fatti in maniera che le autorità responsabili dell’esercizio dell’azione penale possano decidere se si debba procedere all’incriminazione o se il caso debba essere archiviato. In caso di incriminazione, le indagini preliminari mirano, fra l’altro, a facilitare un rapido svolgimento del processo.

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Quali sono le fasi di un’indagine penale?

  • Scopo dell’indagine penale è accertare se sia stato commesso un reato e, in tal caso, chi ne sia l’autore.
  • È considerata indagata la persona sospettata di un determinato reato al termine dell’indagine condotta nei suoi confronti.
  • Nell’attività di indagine, l’autorità giudiziaria è tenuta a seguire determinate fasi. Deve ricostruire la dinamica del reato e gestire il cosiddetto “contraddittorio”. L’accusa e l’indagato, assieme al suo avvocato difensore, sono presenti durante tali procedure e possono rivolgere domande alla persona sottoposta a interrogatorio. Le autorità responsabili dell’azione penale possono altresì chiedere al giudice di assumere ulteriori prove, se ritengono che ciò sia necessario nell’interesse pubblico.
  • Le autorità responsabili dell’azione penale e/o gli organi inquirenti hanno la facoltà di avviare la maggior parte delle attività investigative di propria iniziativa, senza il consenso del giudice. Tra queste attività figurano, nello specifico, indagini e interrogatori, nonché l’identificazione di persone, perquisizioni, ecc.
  • Per disporre e prolungare una carcerazione preventiva occorre un provvedimento del giudice. Lo stesso vale per l’impiego di misure coercitive in relazione a diritti fondamentali (per esempio, perquisizioni di luoghi protetti da diritti di proprietà, accesso a conti bancari, intercettazioni telefoniche o analisi dei tabulati telefonici).
  • Le autorità responsabili dell’azione penale devono abbandonare le indagini se non è stato commesso alcun reato o se i fatti accertati sono insufficienti a giustificare la condanna della persona indagata. In tutti gli altri casi in cui i fatti sono stati sufficientemente accertati, le autorità responsabili dell’azione penale sono tenute a depositare un atto di accusa all’autorità giudiziaria competente.
  • La pubblica accusa può rinunciare all’azione penale (Diversion) nei casi che non possono essere interrotti, ma in relazione ai quali una condanna non pare necessaria in quanto l’indagato (nella maggior parte dei casi) paga un’ammenda. Non è possibile ricorrere all’istituto della “Diversion” se il reato in oggetto ha causato la morte di una persona o se rientra nella competenza di un tribunale collegiale composto da giudici onorari (Schöffensgericht) o da una giuria (Geschworenengericht) o, in altre parole, in casi punibili con una detenzione di oltre cinque anni (di norma).

I miei diritti durante le indagini

Gli indagati godono di diritti diversi a seconda delle varie fasi dell’indagine:

A prescindere dalla fase specifica del procedimento, l’indagato gode dei diritti seguenti:

  • dev’essere informato il prima possibile del fatto che sono in corso indagini che lo riguardano, del reato di cui è sospettato e dei principali diritti processuali a lui spettanti;
  • in ogni fase del procedimento, ha il diritto di nominare un difensore di fiducia o di richiedere il patrocinio a spese dello Stato (cfr. Scheda 1). In caso di complessità dei fatti o delle questioni di diritto, l’indagato può chiedere che il suddetto patrocinio gli sia concesso per l’intera durata del procedimento. Ciò accade prevalentemente nei procedimenti penali a carico di cittadini stranieri che non conoscono l’ordinamento giuridico austriaco. In tutti i casi che prevedono la cosiddetta difesa obbligatoria (notwendige Verteidigung), all’indagato viene assegnato un difensore anche qualora egli non ne nomini uno. In tal caso, l’indagato deve sostenere le spese dell’avvocato che gli viene assegnato se non è rappresentato da un avvocato d’ufficio (a spese dello Stato),.

Le fasi più importanti in cui l’indagato dev’essere affiancato da un avvocato difensore sono le seguenti: l’intero periodo della custodia cautelare, l’intera procedura per l’internamento di rei affetti da disturbi mentali, i procedimenti dinanzi a tribunali collegiali composti da giudici onorari o da una giuria, oppure dinanzi a un giudice monocratico se il reato può comportare una pena detentiva di oltre tre anni;

  • può consultare il proprio fascicolo;
  • può presentare le proprie osservazioni circa le accuse mosse contro di lui o tacere;
  • può chiedere l’assunzione di prove;
  • può impugnare i provvedimenti adottati dalle autorità responsabili dell’azione penale o dagli organi inquirenti, nonché le decisioni del giudice;
  • può chiedere l’assegnazione di un traduttore/interprete.

Indagini e assunzione di prove (1)

Qual è l’autorità incaricata delle indagini?

Le autorità cui compete l’esercizio dell’azione penale che dirigono gli organi inquirenti sono responsabili dello svolgimento delle indagini. Gli organi inquirenti avviano le indagini di propria iniziativa, a seguito di denuncia sporta da un terzo alla polizia o con provvedimento dell’accusa.

Quali informazioni riceverò?

Le autorità responsabili dell’azione penale o gli organi inquirenti devono informare l’indagato del fatto che è sottoposto a indagini, specificandone il motivo. Inoltre, l’indagato deve sapere che, come tale, non è tenuto a rilasciare dichiarazioni e che, se decide di farlo, la dichiarazione può essere usata come prova contro di lui.

Se l’indagato è l’autore del reato di cui è accusato e confessa (si dichiara colpevole), ciò costituirà un importante elemento attenuante nel momento in cui il giudice decide la pena. Tuttavia, la dichiarazione di colpevolezza non influirà sul corso del processo.

Cosa succede se non conosco il tedesco?

L’indagato che non è in grado di comunicare in maniera adeguata nella lingua tedesca ha diritto di chiedere l’intervento di un interprete che sarà nominato e presterà gratuitamente i suoi servizi durante l’interrogatorio. L’indagato non è tenuto e non deve rispondere alle domande se l’interprete non è presente. L’interprete tradurrà le domande rivolte all’indagato in una lingua compresa da quest’ultimo. L’interprete tradurrà anche le risposte dell’indagato in tedesco.

L’interprete deve in ogni caso tradurre le informazioni e le istruzioni sulle questioni di diritto che l’indagato deve ricevere per legge. Se l’indagato lo desidera, l’interprete gli fornirà assistenza anche nei rapporti con l’avvocato difensore assegnatogli (ma non con l’avvocato di fiducia).

Se l’indagato riceve informazioni riguardo a un provvedimento delle autorità responsabili dell’azione penale o a una decisione del giudice, può altresì chiedere la traduzione di tali documenti. Se l’indagato desidera consultare il proprio fascicolo, un traduttore gli fornirà assistenza solamente in mancanza di un avvocato difensore e se è irragionevole supporre che l’indagato possa procedere personalmente alla traduzione delle parti pertinenti del fascicolo.

L’indagato può contattare un legale?

Non è necessario rivolgersi a un avvocato, salvo nei casi che richiedono la rappresentanza da parte di un avvocato difensore. Tuttavia, a prescindere dal fatto che l’indagato sia detenuto, egli ha il diritto di consultare un avvocato in ogni momento, se lo desidera. Inoltre, un interprete sarà a disposizione dell’indagato per i suoi rapporti con il difensore assegnatogli.

Se l’indagato è arrestato e conosce il nome dell’avvocato cui vuole affidare la propria difesa, può contattarlo direttamente tramite la polizia. Se l’indagato non conosce alcun difensore, può fare riferimento al servizio permanente dell’ordine degli avvocati (Scheda 1).

Quali sono le disposizioni relative al prelievo delle impronte digitali e di campioni di DNA?

La polizia può perquisire gli indumenti e gli oggetti personali dell’indagato. Per ulteriori esami fisici occorre il consenso del giudice e un successivo provvedimento della pubblica accusa.

Se necessario, la polizia può prelevare le impronte digitali dell’indagato per stabilirne l’identità. Gli organi inquirenti possono prelevare un campione di saliva per l’esame del DNA. Occorre il consenso del giudice per procedere all’analisi del DNA.

La mia abitazione, il mio ufficio e la mia automobile possono essere perquisiti?

Luoghi e oggetti possono essere perquisiti se si può supporre che vi si trovino persone sospette o prove nascoste. Occorre il consenso del giudice per perquisire luoghi tutelati da diritti di proprietà. La polizia può perquisire altri luoghi e altri oggetti su ordine della pubblica accusa.

Otterrò informazioni sulle prove contro di me?

L’indagato ha il diritto di consultare il proprio fascicolo. In questo modo potrà venire a conoscenza delle prove addotte contro di lui. In casi eccezionali, alcune parti del fascicolo potrebbero non essere consultabili. L’indagato ha il diritto di presentare le proprie prove in qualsiasi momento.

Quali sono i mezzi di ricorso di cui dispongo durante le indagini?

L’indagato può difendersi contro provvedimenti adottati dagli organi inquirenti o dalle autorità responsabili dell’azione penale nel corso delle indagini presentando un ricorso (non soggetto a termini specifici), se ritiene che sia stato violato un suo diritto.

Il giudice si pronuncia sul ricorso, salvo che le autorità responsabili dell’azione penale confermino il parere dell’indagato. La decisione del giudice può essere impugnata dinanzi al tribunale regionale superiore (Oberlandesgericht). Il ricorso deve essere presentato alle autorità responsabili dell’azione penale.

L’indagato ha il diritto di impugnare le decisioni del giudice dinanzi al tribunale regionale superiore, specialmente se tali decisioni hanno conseguenze sui diritti fondamentali.

Le impugnazioni possono essere presentate sia presso le autorità responsabili dell’azione penale sia presso il tribunale di primo grado entro 14 giorni.

Devo essere presente durante le indagini?

L’indagato non è tenuto a rimanere in Austria per tutta la durata delle indagini. Il difensore può anche garantire il rispetto dei diritti dell’indagato durante le indagini (se quest’ultimo lo desidera).

L’indagato deve recarsi in Austria per l’interrogatorio. Non vi sono disposizioni tecniche relative alla trasmissione video del procedimento investigativo, né ciò risulta tecnicamente fattibile.

Arresto e custodia cautelare (tra cui mandato d’arresto europeo) (2)

Per quali motivi potrei essere trattenuto in custodia cautelare?

L’indagato può essere trattenuto in custodia cautelare soltanto se è fortemente sospettato di aver commesso un reato e se sussiste un motivo per la detenzione (rischio di latitanza, rischio di distruzione delle prove oppure rischio di commissione di un reato). Per procedere all’arresto (da parte di ufficiali degli organi inquirenti) occorre il consenso del giudice (salvo l’indagato sia colto in flagranza di reato o vi sia pericolo immediato).

La carcerazione preventiva dev’essere disposta dal giudice e deve svolgersi in un istituto penitenziario. Gli organi inquirenti possono trattenere l’indagato per massimo 48 ore prima di rinviarlo al giudice senza eccessivo ritardo.

La legge non precisa se e le modalità con cui l’indagato può informare la famiglia o gli amici della sua detenzione. In ogni istituto penitenziario sono a disposizione i servizi sociali per fornire assistenza su questioni di questo genere.

Quali informazioni mi devono essere trasmesse se sono trattenuto in custodia cautelare?

La decisione che dispone la custodia cautelare dev’essere letta all’indagato, eventualmente con l’assistenza di un interprete. L’indagato deve riceverne una copia scritta. La decisione deve precisare la natura del reato di cui l’indagato è fortemente sospettato. Essa deve inoltre riportare i fatti che, secondo il giudice, giustificano la detenzione.

L’indagato deve essere rappresentato da un avvocato difensore per tutto il periodo della custodia cautelare. Se l’indagato non ne nomina personalmente uno, gliene sarà assegnato uno d’ufficio.

La decisione del giudice di imporre la custodia cautelare è adottata in sede di udienza.

L’indagato, entro tre giorni, può impugnare presso il tribunale regionale superiore la decisione che dispone o che, in un secondo momento, prolunga il periodo di custodia cautelare.

Quanto posso essere trattenuto in custodia cautelare?

Le decisioni che riguardano la custodia cautelare hanno una durata di tempo limitata. La decisione di disporre la custodia cautelare ha validità di quattordici giorni. La decisione che proroga la custodia cautelare per la prima volta ha validità di un mese. Ogni successiva decisione di proroga di tale misura cautelare è ha validità di due mesi.

La custodia cautelare non può avere durata superiore a sei mesi in totale, ma può essere prorogata in ragione della gravità del reato. Per maggiori informazioni si rimanda a questa pagina.

Posso ricevere visite e cure mediche durante la custodia cautelare?

Chiunque sia trattenuto in custodia cautelare ha il diritto di ricevere visite due volte alla settimana. L’avvocato dell’indagato può fargli visita in ogni momento durante la detenzione, indipendentemente dal regolamento per i visitatori.

L’assistenza medica è disponibile in ogni istituto penitenziario. La legge stabilisce che i detenuti possono ricevere cure sanitarie da parte di specialisti in caso di necessità.

Posso contattare la mia ambasciata se sono cittadino di un altro paese?

Sì; gli indirizzi sono disponibili qui. Se l’indagato lo desidera, la polizia e le autorità responsabili dell’azione penale sono obbligate a contattare il suo rappresentante diplomatico.

Cosa accade se sono trattenuto in custodia cautelare in base a un mandato di arresto europeo?

Se uno Stato membro emette un mandato di arresto europeo, l’indagato può essere arrestato in un altro Stato membro e quindi estradato nel paese di emissione del mandato. La legge austriaca prevede la custodia cautelare fino al momento dell’estradizione. Un giudice emetterà un provvedimento a tal fine. All’udienza, l’indagato ha diritto a un avvocato difensore e, se necessario, a un interprete.

Imputazioni (3)

Al termine delle indagini, le autorità responsabili dell’azione penale possono concludere a favore di una probabile condanna. In tal caso, saranno formulate le imputazioni contro l’indagato dinanzi al giudice competente.

Le imputazioni devono essere formulate sotto forma di un atto d’accusa motivato dinanzi a una corte d’assise, se il reato comporta una pena detentiva di oltre cinque anni. Per i reati puniti con pene più brevi, le autorità responsabili dell’azione penale devono solamente depositare le imputazioni per iscritto, e senza motivazioni, dinanzi a un giudice monocratico di un tribunale regionale o dinanzi a un tribunale distrettuale.

Secondo quali modalità posso difendermi dalle accuse?

L’imputato può impugnare l’atto d’accusa entro quattordici giorni dalla sua pubblicazione. Il tribunale regionale superiore deciderà al riguardo (per ulteriori informazioni sui motivi del ricorso si rimanda a questa pagina). L’imputato può presentare l’impugnazione per iscritto o verbalmente.

Se il tribunale regionale superiore ritiene che l’impugnazione sia fondata, può sospendere il procedimento o ordinare alle autorità responsabili dell’azione penale di continuare le indagini.

Se l’impugnazione è respinta o in assenza di impugnazione da parte dell’imputato, le imputazioni formulate contro di lui divengono valide e il giudice adito deve preparare il processo.

Se l’azione contro l’imputato viene avviata sotto forma di incriminazioni, l’imputato non impugnare. Tuttavia, la legge impone al giudice adito di esaminare la validità delle imputazioni. Se il giudice stabilisce che le imputazioni non trovano fondamento in uno dei motivi previsti dalla legge, può decidere di interrompere il procedimento.

Preparazione del processo da parte della difesa (4)

Cosa accade prima del processo?

Una volta formulate le imputazioni, non è più possibile limitare l’accesso al fascicolo. A questo punto, al più tardi, l’imputato può accedere al fascicolo completo che è anche a disposizione del giudice. Quest’ultimo appronta lo svolgimento del processo.

Se l’imputato lo desidera, può richiedere le prove che lo agevolino nella preparazione del processo. In particolare, egli può chiedere che siano assunti testimoni. Nella richiesta di prove, l’imputato deve specificare i fatti che intende dimostrare mediante le prove in questione. L’imputato potrebbe essere tenuto a dichiarare la ragione per cui ritiene che le prove richieste siano adeguate.

In che modo dovrei collaborare con il mio avvocato difensore?

In presenza di un atto d’accusa, l’imputato deve essere rappresentato da un avvocato difensore durante il processo. In tal caso, se non ha provveduto personalmente, gli verrà assegnato un avvocato difensore.

Non è obbligatorio nominare un avvocato difensore nei processi per imputazioni che si svolgono dinanzi a un giudice monocratico o a tribunali distrettuali. Tuttavia, l’imputato può essere rappresentato da un avvocato difensore di fiducia in ogni momento o chiedere che gliene sia assegnato uno se il caso comporta particolari difficoltà. Di norma, ciò avviene con i cittadini stranieri che non conoscono con l’ordinamento giuridico austriaco.

L’imputato deve informare l’avvocato difensore di ogni prova che ritiene di avere a disposizione la quale potrebbe sollevarlo dalle accuse. Il difensore provvederà a depositare le necessarie richieste di prove in maniera adeguata.

Cosa accade se sono stato precedentemente assolto o condannato per il reato di cui sono accusato in un altro Stato membro

Se un tribunale di uno Stato membro ha già emesso una sentenza definitiva riguardo alle stesse imputazioni, queste ultime non possono essere nuovamente formulate contro l’imputato in un altro Stato membro.

L’imputato deve presentare richiesta in proposito al più presto (durante le indagini). Viceversa, se l’imputato è stato condannato o assolto da un reato in Austria non può essere nuovamente citato a comparire dinanzi a un giudice per il medesimo reato in un altro Stato membro.

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Legge in materia di compensazione penale

Ultimo aggiornamento: 22/06/2018

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