Imputati (procedimenti penali)

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A) Se sono un cittadino straniero, questo influisce sulle indagini?

Se in qualità di accusato l'interessato dichiara di non parlare la lingua in cui si svolge il procedimento, egli ha diritto a un interprete-traduttore.

B) Quali sono le fasi di un'indagine?

i) Fase di raccolta delle prove / Potere d'indagine

Il procedimento relativo a un reato comincia con le fasi preliminari da svolgere prima dell'azione penale, che consistono principalmente nel ricevere i verbali o altri documenti relativi al reato, procedere alla verifica degli stessi e adottare una decisione sulle ulteriori azioni da compiere.

Se l'interessato è chiamato a deporre e in base a talune risultanze potrebbe aver commesso un reato, egli ha diritto di non rispondere e di ricevere l'assistenza di un legale.

Se vi sono motivi per avviare un'azione penale, il procedimento prosegue con la fase preliminare del procedimento penale. A seconda della gravità del reato, la fase preliminare del procedimento penale può comportare lo svolgimento di indagini, indagini sommarie o di quella che si chiama indagine "lampo".

Successivamente possono essere formulate delle accuse nei confronti dell'interessato. Queste devono essere notificate immediatamente all'interessato accusato dei fatti, il quale può sporgere una controdenuncia entro tre giorni lavorativi.

Quando le accuse concernono una persona, questa - in veste di accusata - gode di alcuni diritti, fra cui il diritto di rilasciare una dichiarazione sui fatti contestati e sulle relative prove, ma ha anche il diritto di non rispondere. Può rilasciare dichiarazioni su fatti, proporre, presentare e ottenere prove in sua difesa e presentare istanze, domande e ricorsi.

L'accusato ha il diritto di scegliere e consultare un avvocato, anche durante le fasi procedurali condotte dalle autorità di contrasto o dal giudice. Tuttavia in sede di interrogatorio non è permesso consultare il difensore per chiedergli come rispondere alle domande poste. La persona può chiedere che il proprio difensore sia presente durante l'interrogatorio e che partecipi anche ad altre fasi preliminari del procedimento penale.

L'interessato può esercitare i propri diritti personalmente o tramite il proprio difensore.

Se non si può permettere un avvocato difensore, ha diritto al gratuito patrocinio o a onorari ridotti. Tuttavia occorre dimostrare di aver diritto al gratuito patrocinio o a onorari ridotti.

Le autorità di contrasto e il giudice sono sempre tenuti a comunicare all'interessato i suoi diritti, fra cui l'importanza della confessione, e ad accertarsi che l'interessato possa pienamente esercitare i propri diritti.

ii) Fermo di polizia

Il fermo di polizia è una fase procedurale che comporta una breve restrizione della libertà personale della persona accusata di un reato.

In qualità di accusato, l'interessato può essere sottoposto a fermo di polizia nell'ambito di un procedimento penale qualora si configurino i presupposti per la detenzione preventiva e, in ragione dell'urgenza della questione, il provvedimento che sancisce la detenzione non può essere ottenuto anticipatamente. Il fermo di polizia è effettuato da un funzionario di polizia; egli deve informare l'interessato delle ragioni del fermo e interrogarlo quanto prima.

Nel caso si sia sottoposti a misura cautelare prima dell'inizio del processo successivamente, la richiesta deve essere presentata dal procuratore entro 48 ore (o 96 ore, in caso di reato di terrorismo). Successivamente il giudice è tenuto a pronunciarsi entro 48 ore, o 72 ore in caso di reati particolarmente gravi.

iii) Interrogatorio

Durante l'interrogatorio l'interrogato non può essere indotto a confessare in modo illecito.

In qualità di accusato, prima di essere interrogato la persona deve essere informata dei suoi diritti di rispondere alle domande o di non rispondere. L'accusato deve essere informato del fatto che nessuno può obbligarlo a confessare. Inoltre deve essere informato della possibilità di scegliere un avvocato difensore o di chiedere che gliene sia assegnato uno e che questi sia presente durante l'interrogatorio.

L'accusato deve poter formulare una risposta circostanziata alle accuse contro di lui e produrre la prova di quanto dichiarato.

L'accusato può essere interrogato ulteriormente per completare la testimonianza o chiarire le omissioni, le ambiguità e le incongruenze. Le domande devono essere formulate con sensibilità e in modo comprensibile. Non è ammesso formulare domande suggestive, fuorvianti o che contengono fatti da determinarsi sulla base della testimonianza resa dall'indagato. Le domande non devono essere indebitamente invasive della sfera privata dell'interrogato, se non quando necessarie a determinare le motivazioni dell'atto commesso.

iv) Custodia cautelare

L'indagato può essere posto in custodia cautelare unicamente se le accuse sono a suo carico, purché le risultanze dei fatti inducano a ritenere che si sia prodotto un fatto criminoso, che è stato commesso dall'interessato e che una delle ragioni della custodia cautelare è riferibile all'interessato. Tali ragioni comprendono il rischio di sottrarsi alla giustizia o fuggire, il rischio che l'interessato cerchi di influenzare i testimoni o i complici, ecc. o la reiterazione del reato.

L'indagato deve essere interrogato prima che sia adottato il provvedimento di custodia cautelare. L'indagato può ricorrere contro il provvedimento di detenzione, comparendo davanti a un tribunale di istanza superiore.

Il detenuto ha il diritto di presentare domanda di scarcerazione. Tale nuova richiesta di scarcerazione può essere presentata 30 giorni dopo l'emissione del provvedimento finale di custodia cautelare.

Nella fase preliminare del procedimento penale, l'indagato può essere sottoposto alla misura di custodia cautelare per un massimo di sette mesi (se accusato di un reato contravvenzionale), 19 mesi (se accusato di un reato) o 25 mesi (se imputato per un reato particolarmente grave).

C) Quali sono i miei diritti durante le indagini?

i) Qual è il mio diritto di avere un interprete-traduttore?

L'interessato ha diritto a un interprete se non parla la lingua in cui si svolge il procedimento. L'indagato ha il diritto di chiedere che sia usata una lingua che comprende durante il procedimento penale. Se occorre tradurre documenti, registrazioni o decisioni importanti, in sede di procedimento sarà presente anche un traduttore.

ii) Quali sono i miei diritti di informazione e accesso agli atti del processo?

Una volta completata la fase delle indagini o delle indagini sommarie, l'interessato e il suo difensore hanno il diritto di esaminare l'intero fascicolo. Possono quindi presentare richiesta per un supplemento d'indagine.

Durante la fase preliminare del procedimento penale e in sede di udienza, l'indagato e il suo avvocato difensore hanno il diritto di consultare il fascicolo, ricavare degli estratti e appunti e fare delle copie.

iii) Qual è il mio diritto di avvalermi di un difensore e di informare un terzo della mia situazione?

Se l'interessato è stato posto in custodia cautelare o è in stato di arresto, ha il diritto di fare una telefonata della durata di 20 minuti a una persona di sua scelta.

Ha il diritto di scegliere un avvocato difensore e di consultarlo durante le singole fasi del procedimento penale. Tuttavia non può consultare il difensore per chiedergli come rispondere a una domanda. Ha il diritto di chiedere che il proprio difensore sia presente durante l'interrogatorio e altre fasi del procedimento.

Se è stato posto in custodia cautelare o sta scontando la pena, l'indagato ha il diritto di parlare con il proprio difensore senza che siano presenti altre persone.

iv) Qual è il mio diritto di avere un difensore d'ufficio?

L'indagato può incaricare un avvocato difensore a sue spese. In taluni casi, egli ha diritto ad avere un difensore d'ufficio.

v) Cosa è importante sapere su:

a. la presunzione d'innocenza

Chiunque sia soggetto a un procedimento penale deve essere ritenuto innocente fino a sentenza definitiva pronunciata da un'autorità giudiziaria.

b. il diritto di non rispondere e non autoincriminarsi

Oltre al diritto di fare dichiarazioni durante il procedimento, l'interessato ha anche il diritto di non rispondere. Nessuno può costringerlo a testimoniare o a confessare.

c. l'onere della prova

Le autorità di contrasto hanno il dovere di ottenere delle prove. In quanto accusato, d'altro canto, l'interessato ha il diritto di ottenere delle prove, ma non è obbligato a farlo.

Le autorità di contrasto devono chiarire sia i fattori a carico che quelli a favore dell'accusato.

vi) Quali sono le tutele specifiche per i minori?

Il procedimento penale non può avere inizio né proseguire e deve essere interrotto qualora l'accusato non sia penalmente perseguibile perché minore.

Un rappresentante legale del minore può agire per conto dello stesso, ad esempio scegliendo un difensore e presentando istanze, domande e ricorsi. Il rappresentante legale ha diritto di essere presente durante tutte le fasi procedurali di cui è parte l'accusato.

Dopo la formulazione delle accuse, il minore deve avere un avvocato difensore; se il minore non è in grado di indicare autonomamente un difensore, gliene sarà assegnato uno d'ufficio.

In caso di minore sotto i 15 anni d'età al momento della commissione del reato, è necessario esaminare sempre la capacità dello stesso di riconoscere l'illiceità dell'atto e di controllare il proprio comportamento. Se le suddette condizioni non sono soddisfatte, il minore non è penalmente responsabile.

Anche se ci sono delle basi giuridiche, un minore può essere detenuto unicamente se lo scopo della detenzione non può essere ottenuto con altri mezzi.

Il giudice competente può trasferire il caso al giudice nella cui circoscrizione risiede il minore o in un'altra circoscrizione in cui il procedimento potrebbe essere trattato alle migliori condizioni.

vii) Quali sono le tutele specifiche per le persone vulnerabili indagate?

Le persone vulnerabili nel contesto di un procedimento penale sono quelle che non sono in grado di comprendere il procedimento penale in ragione dell'età, o delle condizioni psichiche o fisiche e non possono quindi partecipare effettivamente a tale procedimento.

Non devono essere discriminate in nessun modo nell'esercizio dei loro diritti procedurali.

Le persone affette da gravi disabilità psichiche o fisiche/sensoriali devono essere considerate presunte vulnerabili.

Le persone vulnerabili e i loro rappresentanti legali (come ad esempio il tutore nominato dal giudice) o adulti aventi diritto (come i familiari) devono essere informati in caso di diritti procedurali speciali.

In sede di interrogatorio di polizia devono essere effettuate riprese video e audio.

La privazione della libertà delle persone vulnerabili prima di un'eventuale condanna deve essere considerata come ultima risorsa. Essa dovrebbe rispondere al principio di proporzionalità ed essere effettuata in condizioni adeguate con riferimento alle particolari esigenze di tali soggetti.

Durante tutto il procedimento penale, la vita privata, l'integrità personale e i dati personali di tali persone devono essere tutelati.

D) Quali sono i termini legali durante le indagini?

La persona ha diritto alla celebrazione del suo processo entro un ragionevole lasso di tempo.

Le indagini dovrebbero essere concluse entro due, quattro o sei mesi in caso, rispettivamente, di contravvenzione, reato o reato particolarmente grave. Tuttavia il rispetto di tali scadenze non è giuridicamente vincolante.

L'indagato può presentare reclamo al procuratore, chiedendo che sia posta sotto esame la condotta della polizia e che siano rimosse le cause di ritardo nelle indagini. Il procuratore è tenuto a informare l'interessato del risultato di tale esame.

E) Quali sono le fasi preliminari del procedimento penale, incluse le misure alternative alla custodia cautelare e le possibilità di trasferimento nello Stato di origine (ordinanza cautelare europea)?

Le fasi preliminari del procedimento penale fanno parte del processo penale che inizia con la formulazione dell'accusa fino alla presentazione dei capi d'imputazione, la proposta del patteggiamento o la sentenza definitiva nel merito pronunciata da un'autorità giudiziaria.

Le fasi preliminari del procedimento penale comportano principalmente la raccolta e la conservazione delle prove e la preparazione del materiale che formerà la base degli ulteriori provvedimenti.

L'azione penale inizia con l'emissione di un ordine che dà avvio all'azione penale o con l'esecuzione di una misura cautelare, non ricorrente o in via incidentale.

Le misure alternative alla custodia cautelare prevedono il rilascio su cauzione, la liberazione condizionale o l'affidamento. Tali alternative sono possibili unicamente in caso di detenzione imposta per il rischio di fuga e di detenzione preventiva. Il giudice può ricorrere a tali misure alternative se un'associazione di cittadini o una persona che gode di buona reputazione garantisce per la buona condotta dell'interessato, o se questo sottoscrive l'impegno di condurre una vita rispettosa della legge, o se lo scopo della detenzione può essere raggiunto tramite l'affidamento dell'interessato a funzionario addetto alla sorveglianza del detenuto in libertà vigilata.

Il giudice può anche accettare una garanzia in denaro (cauzione) quale misura alternativa alla detenzione quando sussista il rischio di fuga, o alla detenzione preventiva. Se l'indagato non rispetta le regole, la cauzione sarà confiscata dallo Stato e sarà posto in custodia cautelare.

Se all'indagato sono accordate misure alternative alla custodia cautelare, il giudice può imporre ragionevoli obblighi o restrizioni (come il divieto di lasciare il paese, o il domicilio coatto, il divieto di incontrare talune persone, di guidare, ecc.).

L'ordinanza cautelare europea ha lo scopo di migliorare la protezione del pubblico in generale consentendo al residente in uno Stato membro destinatario di un provvedimento penale in un altro Stato membro, di essere sottoposto alla tutela delle autorità dello Stato in cui ha la residenza in attesa del processo.

Si tratta di un'alternativa alla detenzione le cui misure cautelari sono monitorate dallo Stato membro di residenza. In caso di violazione, lo Stato membro provvede all'estradizione dell'indagato nello Stato membro d'origine.

Mentre tale decisione riguarda tutti i tipi di reato e non si limita a un particolare tipo di reato o livello di criminalità, le misure cautelari dovrebbero generalmente applicarsi ai casi di reati meno gravi.

Ultimo aggiornamento: 02/03/2022

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