- Valutazione delle esigenze di formazione
- Curricula innovativi o piani di formazione
- Metodologia innovativa della formazione
- Strumenti di formazione per favorire l'applicazione corretta del diritto dell'UE e la cooperazione giudiziaria internazionale
- Valutazione del rendimento dei partecipanti nella formazione/effetti delle attività di formazione
- Seminario europeo sulle buone pratiche in materia di formazione giudiziaria europea
- "Pratiche promettenti", "buone pratiche" e "migliori pratiche"
Valutazione delle esigenze di formazione
Metodologia innovativa della formazione
Curricula innovativi o piani di formazione
Valutazione del rendimento dei partecipanti nella formazione/effetti delle attività di formazione
Seminario europeo sulle buone pratiche in materia di formazione giudiziaria europea
"Pratiche promettenti", "buone pratiche" e "migliori pratiche"
Gli esempi di buone pratiche di formazione sono stati ripresi da diversi settori della formazione:
- valutazione dei bisogni della formazione;
- curricula innovativi o piani di formazione;
- metodologia innovativa della formazione;
- strumenti di formazione per favorire la corretta applicazione del diritto dell'UE e la cooperazione internazionale giudiziaria;
- valutazione del rendimento dei partecipanti nella formazione/effetti delle attività di formazione.
Gli esempi sono stati raccolti in quanto parte del progetto pilota sulla formazione giudiziaria europea proposta dal Parlamento europeo nel 2012, messo in attuazione dalla Commissione europea nel 2013-2014. Lo studio sulle buone pratiche di formazione è stato realizzato dalla Rete europea di formazione giudiziaria (REFG), mentre gli esempi sono stati raccolti da 23 istituti di formazione in quanto istituti di formazione giudiziaria nazionale, dall'Accademia di diritto europeo (ERA), dall'Istituto europeo di amministrazione pubblica (EIPA) e dalla medesima REFG.
Ogni scheda presenta le principali caratteristiche della pratica, i recapiti dell'istituto di formazione e altri osservazioni utili concernenti la trasferibilità della pratica.
Valutazione delle esigenze di formazione
Estonia |
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Procedura strutturata per stabilire i bisogni di formazione |
Romania |
Belgio |
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Valutazione del programma del tribunale della salute mentale nel suo complesso |
Inghilterra e Galles |
Valutazione delle necessità di formazione regionale |
Croazia |
Creazione di profili di competenza per giudici e pubblici ministeri |
Polonia |
Inghilterra e Galles |
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Esigenze di formazione, analisi e valutazione dell'impatto |
Accademia di diritto europeo (ERA) |
Valutazione delle esigenze individuali di apprendimento |
Istituto europeo di amministrazione pubblica (EIPA) |
Francia |
Curricula innovativi o piani di formazione
Germania |
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Inghilterra e Galles |
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Formazione data a giudici e pubblici ministeri insieme ad altre professioni |
Bulgaria |
Formazione data a giudici e pubblici ministeri insieme ad altre professioni |
Inghilterra e Galles |
Italia |
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Simulazione di situazioni in tribunale e programmi di simulazione dei ruoli |
Inghilterra e Galles |
Ungheria |
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Rigoroso monitoraggio di competenze di comunicazione, mediante l'utilizzo di simulazioni |
Francia |
Francia |
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Finlandia |
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Belgio |
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Inghilterra e Galles |
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EIPA |
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Paesi Bassi |
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Romania |
|
Francia |
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Accademia di diritto europeo (ERA) |
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Fornitura congiunta di programmi di formazione su larga scala di nuovi strumenti giuridici |
Portogallo |
Fornitura congiunta di programmi di formazione su larga scala di nuovi strumenti giuridici |
Polonia |
Bulgaria |
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Paesi Bassi |
Metodologia innovativa della formazione
Bulgaria |
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Paesi Bassi |
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Spagna |
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Approccio globale, multiforme di formazione nel settore del diritto UE |
Bulgaria |
Romania |
|
Portogallo |
|
Spagna |
|
Assunzione di formatori e valutazione del loro rendimento |
Romania |
Bulgaria |
|
Romania |
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Francia |
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Apprendimento in gruppi di grandi dimensioni– Metodologia a "palla di neve" |
Inghilterra e Galles |
Gruppi di piccole dimensioni – redazione di decisioni |
Paesi Bassi |
Estonia |
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Inghilterra e Galles |
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Il giudice nella società: deontologia, etica e relazioni con i media |
Spagna |
Autoriflessione sulle competenze in materia di comunicazione |
Estonia |
Germania |
Strumenti di formazione per favorire l'applicazione corretta del diritto dell'UE e la cooperazione giudiziaria internazionale
Portogallo |
|
Paesi Bassi |
|
GAIUS: migliorare la conoscenza da parte dei giudici del diritto UE |
Italia |
Spagna |
|
Ungheria (Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia) |
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Collaborazione permanente in rete (Reale e virtuale) |
Romania |
Rete europea di formazione giudiziaria (REFG) |
|
Rete europea di formazione giudiziaria (REFG) |
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Germania |
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Accademia di diritto europeo (ERA) |
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Garantire la visibilità del contenuto del diritto UE nei corsi di diritto nazionale |
Paesi Bassi |
Valutazione del rendimento dei partecipanti nella formazione/effetti delle attività di formazione
Belgio |
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Paesi Bassi |
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Valutazione di attività di formazione a lungo termine |
Germania |
Accademia di diritto europeo (ERA) |
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Istituto europeo di amministrazione pubblica (EIPA) |
Seminario europeo sulle buone pratiche in materia di formazione giudiziaria europea
Le buone pratiche di formazione sono state discusse e dibattute il 26-27 giugno 2014 nel corso di un seminario organizzato dalla Commissione per permettere ai formatori di scambiarsi idee per lo sviluppo ulteriore della formazione per operatori del diritto relativamente al modo di applicare il diritto dell'UE. Il seminario spiega inoltre come i fondi UE possono aiutare a introdurre nuove tecniche di formazione (generalmente per i progetti che comprendono la cooperazione transfrontaliera).
I video del dibattito possono essere visionati sul sito web del seminario.
"Pratiche promettenti", "buone pratiche" e "migliori pratiche"
Le pratiche di formazione descritte nella presente sezione possono essere definite come "promettenti", "buone", "migliori" o "non classificate", in base ai criteri definiti dalla REFG al momento della realizzazione dello studio.
Sono considerate "migliori pratiche" quei programmi o quelle strategie di formazione che hanno il massimo livello di comprovata efficacia e per le quali si svolgono attività oggettive ed esaurienti di ricerca e di valutazione.
Sono considerate "buone pratiche" quei programmi o quelle strategie di formazione che hanno funzionato all'interno di una o più organizzazioni e lasciano intravedere la possibilità di diventare "migliori pratiche", in quanto hanno basi obiettive che garantiscono efficacia e potenziale per essere ripetute presso altre organizzazioni.
Sono considerate "pratiche promettenti" (a volte soltanto in fase sperimentale) le pratiche di formazione giudiziaria che devono almeno dare indicazioni preliminari di efficacia o per le quali esiste un potenziale per generare dati che saranno utili a stabilire se possano diventare "buone pratiche o "migliori pratiche" per essere trasferite ad ambienti di formazione giudiziaria più ampi e diversificati.
Le pratiche efficaci sono considerate potenzialmente trasferibili ovunque (integralmente oppure in un formato adattato) a seconda delle circostanze.
Alcune pratiche non sono classificate, in quanto sono risultate interessanti ma erano disponibili soltanto dati insufficienti a classificarle secondo i criteri summenzionati.
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