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Procedimenti civili e amministrativi
Dopo il periodo pandemico, nei procedimenti civili l'uso delle connessioni audiovisive a distanza per lo svolgimento delle udienze in videoconferenza è stato introdotto permanentemente con la cosiddetta Riforma Cartabia (Decreto Legislativo 10 ottobre 2022, n. 149).
Lo svolgimento dell'udienza, anche pubblica, mediante collegamenti audiovisivi a distanza può essere disposto dal giudice quando non è richiesta la presenza di soggetti diversi dai difensori, dalle parti, dal pubblico ministero e dagli ausiliari del giudice.
La videoconferenza può essere utilizzata nei procedimenti minorili e commerciali, nei casi e nei limiti previsti dalle normative di settore.
Nei procedimenti davanti ai tribunali amministrativi, secondo una disciplina specifica prevista dall'art. 13-ter delle disposizioni attuative del Codice del Processo Amministrativo, il collegamento da remoto è previsto solo per udienze straordinarie dedicate allo smaltimento dell'arretrato.
Nei procedimenti civili, è espressamente previsto che l'udienza in videoconferenza si svolga in modo tale da salvaguardare il contraddittorio e garantire la partecipazione effettiva delle parti e, se l'udienza non è pubblica, la sua riservatezza. Il verbale attesta la dichiarazione di identità dei presenti, i quali garantiscono che non vi siano collegamenti con soggetti non legittimati nei luoghi da cui sono collegati. Il luogo dal quale il giudice si collega è considerato aula d'udienza a tutti gli effetti e l'udienza si considera tenuta nell'ufficio giudiziario davanti al quale è pendente il procedimento.
Nei procedimenti civili, la videoconferenza viene realizzata mediante il software Microsoft Teams, potendo avvalersi di dispositivi individuali per le riprese audiovisive (webcam)
Procedimenti penali
Dopo il periodo pandemico, nei procedimenti penali la partecipazione a distanza all'udienza, tramite sistemi audiovisivi, è stata modificata e ampliata con la cosiddetta Riforma Cartabia (Decreto Legislativo 10 ottobre 2022, n. 150).
Nei procedimenti penali, è espressamente previsto che il collegamento audiovisivo sia attuato in modo tale da salvaguardare il contraddittorio e la partecipazione effettiva delle parti all'atto o all'udienza e garantire la visibilità contestuale, effettiva e reciproca delle persone presenti nei diversi luoghi e la possibilità per ciascuna di esse di sentire quanto detto dagli altri. In caso di udienza pubblica, deve essere garantita un'adeguata pubblicità. I presenti mantengono attiva la funzione video per tutta la durata dell'udienza e sono vietate le registrazioni dell'udienza.
Le aule disponibili per la videoconferenza nei procedimenti penali sono complessivamente 1.300; di queste, 385 (elencate nella tabella consultabile al link Aule con impianti domotici MultiVideoConferenza (70 KB) ) sono attrezzate con infrastruttura domotica, per la gestione semi-automatizzata degli apparati (microfoni, videocamere, monitor, amplificatore audio) e il governo da remoto; esse sono classificate, per dimensione, in aule standard (258), estese (78), large (20), XL (20), XXL (8). A Lamezia Terme (provincia di Catanzaro) vi è altresì un’aula bunker, pari per dimensione a 5 aule XXL, anch’essa allestita con infrastruttura domotica: si estende su 3.300 mq ed è dotata di 470 microfoni, 180 telefoni VoIP per comunicazioni riservate con i difensori, 40 Monitor 50’’ e 40 diffusori acustici.
Nelle 385 aule allestite con domotica tutti gli apparati sono costantemente monitorati e l’assistenza tecnica interviene proattivamente quando il sistema di allarme automatizzato segnala un malfunzionamento, anche al di fuori delle sessioni in multivideoconferenza; viene inquadrato il parlatore attivo e nel caso di più microfoni attivi sono previste inquadrature a campo largo che consentono di inquadrare contemporaneamente i parlatori.
In tutte le 1.300 aule è disponibile il collegamento mediante il software Microsoft Teams.
Nelle 385 aule allestite con infrastruttura domotica è altresì possibile utilizzare, in alternativa a Microsoft Teams, il software Avaya Equinox, che consente collegamenti a circuito chiuso con regia centralizzata; tale modalità è destinata a casi particolari, quando sussistono esigenze di elevata sicurezza, ad esempio per collegamenti con detenuti sottoposti al regime previsto dall’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario (L. 26 luglio 1975, n. 354).
Nelle restanti 915 aule, non allestite con domotica e che non utilizzano Avaya Equinox, ma esclusivamente Microsoft Teams, per il collegamento audiovisivo vengono adoperati dispositivi Webcam Max Hub o Innex Cube.
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