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Uno dei due coniugi interessati era domiciliato in Irlanda alla data dell'avvio del procedimento
OPPURE
uno dei coniugi aveva la propria residenza abituale in Irlanda nell'anno precedente a tale data.
Articolo 39, paragrafo 1, lettere a) e b), del Family Law (Divorce) Act, 1996 (legge sul diritto di famiglia (divorzio), 1996).
Il giudice (la Circuit Court (Corte circondariale) in parallelo con la High Court (Alta corte) – articolo 38, paragrafo 1) deve verificare quanto segue.
Alla data dell'avvio del procedimento i coniugi hanno vissuto separatamente per un periodo o per periodi complessivamente pari almeno a quattro anni nei precedenti cinque anni,
E
non vi è nessuna prospettiva ragionevole di riconciliazione tra di loro
E
tale disposizione, che il giudice ritiene adeguata alle circostanze, esiste o sarà adottata per i coniugi e per ciascun membro della famiglia non autonomo.
Articolo 5, paragrafo 1, della legge.
Il matrimonio, oggetto del provvedimento, è in tal modo sciolto e la parte che lo aveva contratto è autorizzata a contrarre nuovamente matrimonio – articolo 10, paragrafo 1.
Nell'emettere un decreto di divorzio, il giudice può adottare un provvedimento diretto a definire i rapporti patrimoniali – articolo 14, paragrafo 1, della legge – le proprietà possono essere vendute, divise equamente o attribuite singolarmente o trasferite a nome di una sola delle parti.
Con l'emanazione di un decreto divorzio il giudice può dare le indicazioni che ritiene opportune in merito al benessere, alla custodia o al diritto di visita in relazione a ciascun minore della famiglia considerata, articolo 5, paragrafo 2, della legge. Il benessere del minore è un aspetto fondamentale.
Per maggiori dettagli, v. scheda informativa sulla "Responsabilità genitoriale - Irlanda".
Nell'emettere un decreto di divorzio, il giudice può disporre a favore di uno dei coniugi il versamento di un contributo di mantenimento, provvedimento questo che perde efficacia con il nuovo matrimonio del beneficiario – articolo 13 della legge.
Il giudice può inoltre emettere un provvedimento di perequazione della pensione a favore di uno dei coniugi – articolo 17 della legge.
Per maggiori dettagli, v. scheda informativa su "Controversie in materia di alimenti – Irlanda".
La separazione legale (giudiziale) agevola i coniugi separati nel riorganizzare le loro vite al fine di poter vivere stabilmente lontano l'uno dall'altro.
Il provvedimento di separazione giudiziale permette al giudice che lo emette di disporre ampi provvedimenti accessori in merito ai figli, ai versamenti a titolo di mantenimento, ai pagamenti in linea capitale, ai diritti pensionistici, alla casa familiare e alle altre proprietà. Il provvedimento di separazione giudiziale non scioglie il matrimonio. I coniugi separati che hanno ottenuto un provvedimento di "separazione legale" devono quindi ottenere un provvedimento di divorzio se intendono risposarsi.
Articolo 8 della Judicial Separation and Family Law Reform Act, 1989 (legge sulla separazione giudiziale e la riforma del diritto di famiglia, 1989).
Deve ricorrere una o più di una delle seguenti condizioni:
1. il coniuge ha commesso adulterio;
2. uno dei coniugi ha tenuto un comportamento irragionevole e compiuto atti di crudeltà;
3. il coniuge ha abbandonato il tetto coniugale per un anno;
4. i coniugi hanno vissuto separati per 1 anno ed entrambi acconsentono alla presentazione della domanda;
5. i coniugi hanno vissuto separati per 3 anni;
6. il matrimonio è fallito a tal punto che il giudice ritiene che non vi sia stata una normale relazione coniugale per almeno un anno.
(Articolo 2 della legge sulla separazione giudiziale e la riforma del diritto di famiglia, 1989).
La separazione legale fa venir meno l'obbligo di coabitazione senza sciogliere il vincolo matrimoniale. La moglie può continuare a usare il cognome del marito.
Dal punto di vista economico, resta fermo il dovere di assistere il coniuge e può essere dovuto un contributo di mantenimento anche se non può essere preso in considerazione nessun addebito. Tuttavia, come nel caso del divorzio, la sentenza implica la risoluzione e la liquidazione del vincolo matrimoniale.
Restano fermi i diritti ereditari, salvo il caso in cui il coniuge si è separato di fatto per sua esclusiva colpa.
Le parti possono chiedere al giudice di revocare il decreto. Il giudice provvede in tal senso quando accerta che è intervenuta una riconciliazione e che le parti intendono riprendere la coabitazione.
Conversione della separazione legale in divorzio
Su richiesta di uno dei coniugi, una sentenza di separazione legale può essere convertita ipso jure in divorzio se la separazione legale è durata tre anni. In tal caso, il giudice accorda il divorzio e ne disciplina le conseguenze.
Se la separazione legale era stata concessa su richiesta congiunta, essa può essere convertita in divorzio solo a fronte di una richiesta congiunta in tal senso.
L'annullamento del matrimonio comporta che ciascuna parte del matrimonio annullato si trova nella posizione in cui si troverebbe se non fosse mai stata sposata.
Deve sussistere una delle seguenti condizioni:
e
Il matrimonio si considera come se non avesse mai avuto luogo. Ciascuna parte è libera di risposarsi. Le parti non hanno diritti successori reciproci e non sono tenute a prestare contributi di mantenimento o a sostenere l'altro. I figli eventualmente nati dalla coppia in costanza di matrimonio sono considerati come figli naturali.
Le questioni economiche e patrimoniali e quelle attinenti ai figli a carico possono essere definite in sede di mediazione senza ricorrere al giudice, ma solo quest'ultimo può emettere un provvedimento di separazione giudiziale o un decreto di divorzio.
La Corte circondariale, in parallelo con l'Alta corte, è competente a decidere sulle domande di divorzio/separazione giudiziale/annullamento.
La domanda di divorzio/separazione giudiziale proposta dinanzi alla Corte circondariale è introdotta mediante ricorso civile dinanzi alla sede competente della Corte circondariale e la procedura è disciplinata dall'Order 59, rule 4, dei Circuit Court Rules 2001 (regole di procedura della Corte circondariale del 2001).
La domanda di divorzio/separazione giudiziale proposta dinanzi all'Alta corte è avviata mediante provvedimento speciale di convocazione emesso dal Central Office (Ufficio centrale). La procedura è disciplinata dall'Order 70A dei Rules of the Superior Courts (regole di procedura delle Corti superiori) (SI n. 343 del 1997). La domanda di annullamento dinanzi all'Alta corte è avviata presentando un ricorso all'Ufficio centrale. La procedura è disciplinata dall'Order 70 delle regole di procedura delle Corti superiori.
Si – attraverso il Legal Aid Board (Consiglio per il patrocinio a spese dello Stato), previa verifica delle risorse.
La decisione dell'Alta corte su un appello proposto avverso una decisione della Corte circondariale pronunciata in un procedimento in materia di divorzio/separazione giudiziale/annullamento è definitiva, conclusiva e non impugnabile – articolo 39 del Courts of Justice Act, 1936 (legge del 1936 sugli organi giurisdizionali).
L'impugnazione contro tutte le decisioni pronunciate dall'Alta corte in un procedimento di divorzio/separazione giudiziale/annullamento avviato dinanzi a tale giudice deve essere presentato dinanzi alla Supreme Court (Corte Suprema).
In Irlanda è necessario rivolgersi al giudice (della Corte circondariale o dell'Alta corte) ai sensi dell'articolo 29, paragrafo 1, lettere d) ed e) del Family Law Act 1995 (legge sul diritto di famiglia del 1995) per ottenere una specifica dichiarazione. La richiesta è presentata dinanzi alla Corte circondariale mediante ricorso civile. La richiesta dinanzi all'Alta corte è avviata mediante un provvedimento speciale di convocazione.
Dinanzi ai giudici irlandesi, posto che è il Constitutional Status of Divorce (disposizioni costituzionali in materia di divorzio) a stabilire se un divorzio pronunciato all'estero possa o meno essere riconosciuto in Irlanda – ossia da parte dell'Alta corte o della Corte circondariale.
Le condizioni per ottenere un divorzio in Irlanda sono quelle indicate nell'articolo 38 della legge sul diritto di famiglia (divorzio) del 1996.
Il coniuge che non risiede in Irlanda o non è cittadino irlandese può chiedere il divorzio in Irlanda se soddisfa le condizioni elencate nell'articolo 39, paragrafo 1, lettere a) e b), della legge sul diritto di famiglia (divorzio), 1996. La competenza dell'Irlanda in materia di divorzio si basa sulla residenza e non sulla cittadinanza.
Courts Service Ireland (Servizio giudiziario irlandese)
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