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Per "alimenti" si intende tutto ciò che è necessario alla sussistenza, all'alloggio, all'abbigliamento e alle cure mediche.
Gli alimenti comprendono inoltre l'educazione e l'istruzione del creditore di alimenti laddove sia minorenne e anche laddove sia maggiorenne e finché non abbia terminato gli studi per una causa non a lui imputabile. In caso di scioglimento del vincolo coniugale, durante il procedimento di separazione o di divorzio, è possibile richiedere gli alimenti per i figli che vivono presso il domicilio familiare e che non sono ancora indipendenti finanziariamente.
Le spese legate alla gravidanza e al parto sono comprese negli alimenti se non sono coperte in altro modo.
Sono tenuti ad adempiere tale obbligo in modo reciproco e completo:
1 - i coniugi tra di loro;
2 - gli ascendenti e i discendenti.
I fratelli e le sorelle sono tenuti unicamente a prestarsi le cure necessarie alla vita in caso di bisogno, per tutti motivi che non sono imputabili al creditore di alimenti, incluse, se del caso, le cure necessarie alla loro educazione.
Per i figli, sino al raggiungimento della maggiore età, che – in Spagna – coincide con il compimento del 18° anno, salvo che il minore disponga in proprio di un reddito sufficiente. Raggiunta la maggiore età, l'obbligo continua a sussistere rispetto ai figli fintantoché essi non sono economicamente indipendenti, non hanno completato il percorso di studi o sono senza lavoro non per ragioni a loro imputabili. Per quanto attiene ai minori, occorre anche tenere conto degli articoli del codice civile sugli effetti congiunti della nullità, della separazione e del divorzio (articoli 90 e seguenti).
Durante la minore età gli alimenti hanno carattere preferenziale e costituiscono un obbligo prioritario e inevitabile.
La domanda deve essere presentata ai giudici ordinari in quanto rientra nella competenza oggettiva dei tribunali di primo grado.
Quali sono gli elementi chiave della procedura?
Si tratta di un procedimento orale. Se la domanda di alimenti è presentata a titolo complementare in caso di separazione o di divorzio o a titolo di misura genitore-figlio in caso di separazione della coppia, si applicano le relative procedure orali con alcune peculiarità.
Con la dichiarazione di stato di allerta (regio decreto 463/20, del 14 marzo 2020, per la gestione della situazione della crisi sanitaria dovuta alla COVID‑19 - RD 463/20 de 14 de marzo para la gestión de la situación de la crisis sanitaria originada por el COVID‑19), e in particolare la pubblicazione, nell'ambito dell'amministrazione della giustizia, del regio decreto 16/20, del 18 aprile 2020, relativo alle misure procedurali e organizzative volte a rispondere alla COVID‑19 (RD 16/20 de 18 de abril de medidas procesales y organizativas para hacer frente al COVID‑19), è stata creata una procedura speciale e sommaria in materia di diritto di famiglia durante il periodo dello stato di allerta (articoli 3, 4 e 5) per le domande di riesame delle misure definitive adottate in applicazione delle disposizioni previste all'articolo 774 della legge 1/2000, del 7 gennaio 2000, relativa alla procedura civile (Ley 1/2000, de 7 de enero, de Enjuiciamiento Civil) per quanto riguarda le modifiche della situazione familiare, gli assegni stabiliti tra coniugi e gli alimenti riconosciuti ai figli, laddove il riesame sia dovuto a una modifica sostanziale della situazione economica dei coniugi e dei genitori a seguito della crisi sanitaria dovuta alla COVID‑19, nonché per le controversie circa le domande volte a determinare o rivedere un'obbligazione alimentare, qualora tali domande si fondino sulla modifica sostanziale della situazione economica dei genitori tenuti a versare gli alimenti a seguito della crisi sanitaria dovuta alla COVID‑19.
Per tutte le questioni non previste da tali articoli, le disposizioni della legge 1/2000, del 7 gennaio 2000, relativa alla procedura civile si applicano a titolo suppletivo per lo svolgimento del procedimento orale.
La domanda deve essere introdotta dalla persona interessata stessa; solo ove si tratti di un minore il ricorso deve essere presentato dalla persona che ne ha la legale rappresentanza, dall'ufficio del pubblico ministero (el Fiscal) o dall'ente per la tutela dei minori. La domanda può tuttavia essere presentata avvalendosi di un rappresentante, a condizione che a quest'ultimo sia stata rilasciata una procura in presenza di un notaio, di un cancelliere o di un console presso una qualsiasi rappresentanza diplomatica all'estero.
In base alla regola generale, competente è il giudice del luogo di residenza del soggetto tenuto a versare gli alimenti. In presenza di più debitori solidali (madre e padre), è competente il giudice del luogo di uno di questi. Se il debitore non risiede in Spagna, è competente il giudice dell'ultimo luogo di residenza in tale paese. In tutti gli altri casi, sono competenti i giudici del luogo in cui ha la residenza il beneficiario degli alimenti.
L'interessato deve essere presente al processo, essere difeso da un avvocato (abogado) ed essere rappresentato da un rappresentante legale (procurador).
In Spagna non sono applicate spese nei procedimenti diretti unicamente al riconoscimento degli alimenti, fatta eccezione per i costi addebitati da avvocati, rappresentanti legali e periti, se vi si fa ricorso.
Le spese addebitate da avvocati e rappresentanti legali sono quantificate sulla base del valore della domanda. È possibile ottenere un supporto economico a copertura delle spese se il ricorrente o la persona del cui mantenimento si discute sono privi di risorse finanziarie e possono avere accesso al patrocinio a spese dello Stato in linea con le tabelle contenute nell'articolo 3 della legge 1/1996, del 10 gennaio 1996, in materia di assistenza legale gratuita. L'assistenza consiste nella fornitura di servizi da parte di un avvocato o di un rappresentante legale nominato dal giudice per presentare un'azione legale; lo Stato si accolla inoltre tutte le altre spese, quali gli importi dovuti ai periti o le spese di pubblicazione.
Nella maggior parte dei casi sono fissati degli importi costanti che, per legge, devono essere versati in anticipo a cadenza mensile. È del tutto inusuale che si concordi un pagamento forfettario; ciò accade solo quando devono essere liquidati alimenti arretrati, quando il debitore è un soggetto privo di redditi stabili e tale previsione costituisce il modo migliore per garantire pagamenti futuri se il debitore non detiene beni sul territorio spagnolo (falta de arraigo), o in base a un accordo tra le parti. Nel calcolare l'importo effettivo dei pagamenti dovuti, il giudice ricorre a una norma giuridica astratta fondata sulla proporzionalità da tre punti di vista: le esigenze del beneficiario degli alimenti; le disponibilità economiche del debitore; e le disponibilità economiche di altre persone chiamate a contribuire al pagamento degli alimenti (condebitori) allo stesso livello del debitore principale. La decisione giudiziale che fissa l'importo degli alimenti deve indicare su che base saranno effettuati i futuri adeguamenti. Tale adeguamento avviene in modo automatico in ragione del decorso del tempo ed è la persona chiamata ad effettuare il pagamento a dover versare l'importo aggiornato. Se il debitore omette di aggiornare l'importo dovuto a titolo di alimenti, vi procede il giudice su richiesta dell'avente diritto. L'importo degli alimenti può essere adeguato (ancora una volta su richiesta della parte interessata) se si verifica una qualche variazione sostanziale nei fatti originariamente alla base della determinazione dell'importo: esso deve essere incrementato in caso di miglioramento della situazione economica del debitore o di peggioramento di quella del creditore e qualora si renda necessario un contributo maggiore (ad esempio, in caso di peggioramento di una malattia); l'importo deve essere ridotto in caso di peggioramento della posizione del debitore o di miglioramento di quella del creditore. Gli alimenti, infine, non sono più dovuti quando vengono meno le ragioni che ne sono alla base.
Il consiglio generale della magistratura spagnolo (Consejo General del Poder Judicial - CGPJ) ha predisposto delle tabelle per il calcolo degli alimenti che sono state aggiornate l'ultima volta nel maggio 2019. Si tratta di linee guida che si basano sui bisogni dei minori e tengono conto dei redditi dei genitori e del numero di figli della famiglia. Il calcolo non include le spese relative all'alloggio e all'istruzione. Pertanto l'importo definitivo degli alimenti dovrà essere adeguato tenendo conto di tali spese. Le informazioni sono disponibili al seguente indirizzo internet:
http://www.poderjudicial.es/cgpj/es/Servicios/Utilidades/Calculo-de-pensiones-alimenticias/
Di norma il pagamento avviene in denaro. Sono però previste due eccezioni: il debitore può scegliere di adempiere la sua obbligazione fornendo vitto e alloggio al creditore di alimenti nella propria casa, fermo restando che il ricorso a tale possibilità è sottoposto in giurisprudenza a rigorosi limiti quando manchi la garanzia di buoni rapporti tra le parti; il pagamento mediante trasferimento di beni o diritti è un'ipotesi eccezionale solo ove si tratti di saldare degli arretrati, in presenza di un rischio di sottrazione dei beni o quando il debitore non dispone di beni sul territorio spagnolo. Gli alimenti sono versati direttamente al creditore. Il metodo maggiormente impiegato è il bonifico bancario. Quando il creditore di alimenti è minorenne o non ha la capacità giuridica, il versamento è effettuato al suo legale rappresentante.
Nei casi di procedimenti di scioglimento del vincolo coniugale o dei rapporti genitori-figli, i giudici accettano tra i metodi di pagamento degli alimenti il pagamento diretto al creditore di alimenti di determinate spese per il figlio minore (quali le spese scolastiche, l'assicurazione e l'assicurazione sanitaria).
In tal caso il creditore di alimenti può presentare una richiesta di esecuzione della decisione giudiziaria con cui è stata dichiarata l'esistenza di un diritto agli alimenti. In Spagna esistono le seguenti forme di esecuzione: il pignoramento dello stipendio (salvo un importo minimo di sussistenza stabilito dal giudice); la trattenuta dei rimborsi fiscali; il sequestro dei conti correnti; la trattenuta di prestazioni di sicurezza sociale; il pignoramento di beni e la loro vendita al pubblico incanto; in taluni casi, il mancato pagamento degli alimenti può integrare una fattispecie di reato e il responsabile può essere condannato alla pena della reclusione.
Rispetto ai debiti alimentari non sono previsti limiti quantitativi per il sequestro dei conti del debitore o dei suoi beni, diversamente da quanto accade per altre tipologie di debiti. I procedimenti volti a ottenere l'adempimento delle obbligazioni che ne derivano non possono essere avviati decorsi cinque anni.
In caso di crediti alimentari vantati da minori o da persone prive di capacità giuridica, l'ufficio del pubblico ministero può offrirsi di rappresentarli.
Il "fondo di garanzia del pagamento degli alimenti", istituito dalla legge n. 42/2006 del 28 dicembre 2006 e disciplinato dal decreto reale n. 1618/2017 del 7 dicembre 2007, è un fondo senza personalità giuridica, destinato a garantire ai figli minori il pagamento degli alimenti riconosciuti e non pagati stabiliti da un accordo approvata dai giudici o da una decisione giudiziale nei procedimenti di separazione, divorzio, annullamento del matrimonio, filiazione o alimenti a mezzo di un diritto equivalente a un anticipo.
Al fine di avere diritto agli anticipi del fondo, è indispensabile che la decisione che riconosce gli alimenti sia stata emessa da un giudice spagnolo.
Sì, in base alle disposizioni del diritto dell'Unione Europea e delle convenzioni internazionali in materia di alimenti ratificate dalla Spagna, un creditore può chiedere l'assistenza dell'autorità centrale spagnola, presso il ministero della Giustizia.
È possibile utilizzare tutti i seguenti recapiti: Subdirección General de Cooperación Jurídica Internacional (Sottodirezione generale per la cooperazione giuridica internazionale) del ministero della Giustizia. Calle San Bernardo n 62, 28071 Madrid. Telefono: 00 34 91 3902228/2295/4437; Fax: 00 34 91 3904457
Un creditore residente in un altro Stato membro può contattare l'autorità centrale di quello Stato, fornendo prova dell'intervenuto riconoscimento del diritto agli alimenti, e chiedere che tale autorità contatti l'autorità centrale spagnola affinché quest'ultima dia inizio al procedimento esecutivo in Spagna. Ciò deve avvenire nel rispetto delle disposizioni del diritto dell'Unione europea e delle convenzioni internazionali in materia di alimenti ratificate dalla Spagna.
In base alle condizioni previste dalle autorità dello Stato considerato.
Sì, l'Unione europea (e quindi, la Spagna) ha ratificato il protocollo l'8 aprile 2010.
In base al regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari, le parti di una controversia ai sensi del regolamento in parola hanno un accesso effettivo alla giustizia in un altro Stato membro, ivi comprese le procedure di esecuzione e di ricorso, alle condizioni previste nel relativo capo Inoltre, lo Stato membro richiesto concede il patrocinio a spese dello Stato per tutte le domande relative a obbligazioni alimentari derivanti da un rapporto di filiazione nei confronti di una persona di età inferiore a 21 anni presentate da un creditore a norma dell'articolo 56.
Alla legge n. 1/1996, del 10 gennaio 1996, sull'assistenza legale gratuita è stato aggiunto il capo VIII dal titolo "assistenza legale gratuita nelle controversie transfrontaliere nell'Unione europea", che disciplina detto diritto in relazione alle persone fisiche, siano esse cittadini dell'Unione europea o cittadini di uno Stato terzo residenti in uno Stato membro.
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