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Chi contattare?
Sono molte le organizzazioni che forniscono servizi di mediazione. Le più importanti sono:
- Associazione federale dei mediatori familiari (Bundes-Arbeitsgemeinschaft für Familien-Mediation e.V., BAFM: Fritschestraße 22, 10585 Berlino)
- Associazione federale tedesca per la mediazione (Deutscher Bundesverband Mediation e.V., BM: Wittestr. 30K, 13509 Berlino)
- Associazione federale dei mediatori per l’economia e il mondo del lavoro (Bundesverband Mediation in Wirtschaft und Arbeitswelt e.V., BMWA: Prinzregentenstr. 1, 86150 Augusta)
- Centro per la mediazione (Centrale für Mediation GmbH & Co. KG) (CfM: Gustav-Heinemann-Ufer 58, 50968 Colonia)
- Associazione degli avvocati tedeschi (Arbeitsgemeinschaft Mediation im Deutschen Anwaltverein, Littenstraße 11, 10179 Berlino)
- Società tedesca per la mediazione (Deutsche Gesellschaft für Mediation, DGM, Friedrich-Ebert-Straße 10, 59425 Unna)
- Forum tedesco per la mediazione (Deutsches Forum für Mediation, DFfM, Hohe Str. 11, 04107 Lipsia)
- Centro internazionale per la mediazione in materia di controversie familiari e sottrazione di minori (Internationales Mediationszentrum für Familienkonflikte und Kindesentführung, MiKK e.V., Fasanenstraße 12, 10623 Berlino)
Queste associazioni professionali assistono le parti che intendono avvalersi di un mediatore nella ricerca di un mediatore adatto.
In quali settori è ammissibile e/o è più comune il ricorso alla mediazione?
In linea generale, la mediazione è permessa ogniqualvolta le parti siano autorizzate a ricorrere a metodi di risoluzione stragiudiziale delle controversie e di altre questioni. Gli ambiti in cui è più comune il ricorso alla mediazione sono il diritto di famiglia, il diritto di successione e il diritto commerciale.
Esistono disposizioni specifiche in materia?
Il 26 luglio 2012 è entrata in vigore in Germania la legge sulla mediazione (Mediationsgesetz - articolo 1 della legge sulla promozione della mediazione e di altri metodi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, Gesetz zur Förderung der Mediation und anderer Verfahren der außergerichtlichen Konfliktbeilegung, del 21 luglio 2012), pubblicata nella Bundesgesetzblatt I¸ p. 1577. Essa ha disciplinato legislativamente per la prima volta la mediazione in Germania. Questa legge recepisce inoltre la direttiva europea sulla mediazione (direttiva 2008/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa a determinati aspetti della mediazione in materia civile e commerciale, GU L 136 del 24.5.2008, pag. 3). L’ambito di applicazione della legge sulla mediazione tedesca va oltre i requisiti della direttiva europea. Quest’ultima si applica solo alle controversie civili e commerciali transnazionali, mentre la legge sulla mediazione tedesca comprende tutte le forme di mediazione attuate in Germania, indipendentemente dal tipo di controversia e dal luogo di domicilio delle parti.
La legge sulla mediazione tedesca stabilisce solo principi generali visto che i mediatori e le parti interessate devono godere di un margine di manovra significativo durante il processo di mediazione. La legge definisce in primo luogo il concetto di “mediazione” e di “mediatore”, al fine di distinguere la mediazione da altre forme di risoluzione dei conflitti. Ai sensi di questa legge, la mediazione è un procedimento strutturato nel quale le parti, con l’aiuto di uno o più mediatori, cercano di giungere volontariamente e sotto la propria responsabilità a una composizione della controversia. I mediatori sono soggetti indipendenti e imparziali, privi del potere di decisione, che orientano le parti nel corso della mediazione. La legge sulla mediazione non istituisce un codice processuale sulla mediazione, ma fissa una serie di obbligazioni in materia di pubblicità e di limitazioni all’esercizio dell’attività per proteggere l’indipendenza e l’imparzialità del mediatore. Inoltre la legislazione obbliga formalmente i mediatori a mantenere l’obbligo di riservatezza nei confronti dei clienti.
La legge introduce nei codici processuali (ad esempio nel codice di procedura civile) vari incentivi volti a promuovere la risoluzione amichevole dei conflitti. In tal modo quando le parti esercitano un’azione dinanzi a un tribunale civile esse devono indicare se hanno già esperito un tentativo di risoluzione stragiudiziale della controversia, ad esempio mediante la mediazione, o se secondo loro ostano a tal fine particolari ragioni. Il tribunale può proporre alle parti una mediazione o un altro procedimento stragiudiziale di risoluzione della controversia e, nel caso in cui le parti accettino detta proposta, può decidere la sospensione dell’azione. Attualmente non è previsto un sostegno finanziario per la mediazione. A norma dell'articolo 278, comma 5, del codice di procedura civile, per l'udienza di conciliazione e per altri tentativi di conciliazione, il giudice può rinviare le parti davanti a un giudice appositamente nominato e senza competenza a decidere (giudice della conciliazione). Il giudice della conciliazione può ricorrere a tutti i metodi di risoluzione dei conflitti, inclusa la mediazione.
Con la relazione del 20 luglio 2017 il governo federale ha assolto l'obbligo legale di presentare una relazione al Bundestag sull’impatto della legge sulla mediazione cinque anni dopo la sua entrata in vigore. La relazione è consultabile qui. Essa mostra che in Germania il ricorso alla mediazione come strumento di risoluzione dei conflitti è ancora inferiore a quanto sarebbe auspicabile. Dalla relazione non emerge la necessità immediata di misure legislative. Tuttavia, sulla base delle conclusioni della relazione, il governo federale esaminerà le modalità per migliorare la realizzazione dell'obiettivo di promuovere la mediazione, perseguito con la legge sulla mediazione.
Informazione e formazione
Informazioni generali possono essere reperite sul sito web del ministero federale della Giustizia (Bundesministeriums der Justiz).
Non esiste un profilo professionale del mediatore. Analogamente, l’accesso alla professione non è limitato. Il mediatore deve assicurare sotto la propria responsabilità, tramite un’adeguata formazione e l’aggiornamento professionale, di disporre delle conoscenze ed esperienza necessarie per poter orientare con sicurezza le parti durante la mediazione. La legislazione tedesca determina le conoscenze, le competenze e i metodi che una formazione adeguata deve normalmente permettere di acquisire. Chiunque soddisfi queste condizioni può esercitare la professione di mediatore. Non sono necessari un’età minima né una formazione con diploma di laurea.
Qualora desiderino una garanzia relativamente a una formazione di qualità e a un'esperienza sufficiente del mediatore, le parti possono ricorrere a una figura "certificata". A tal fine il ministero federale della Giustizia si è avvalso della facoltà di emettere regolamenti, adottando il "Regolamento sulla formazione e l'aggiornamento dei mediatori certificati" (Verordnung über die Aus- und Fortbildung von zertifizierten Mediatoren), in cui stabilisce disposizioni più dettagliate sulla formazione e l'aggiornamento dei mediatori certificati come pure sulle istituzioni che offrono formazioni e aggiornamenti.
Sino ad oggi non è previsto nessun procedimento formale.
La formazione alla professione di mediatore è fornita da associazioni, organizzazioni, università, imprese e da singole persone fisiche.
Quanto costa la mediazione?
La mediazione è un servizio a pagamento. L’onorario del mediatore è soggetto a un accordo stipulato tra quest’ultimo e le parti interessate.
Non esiste una norma che disciplina le tariffe del servizio di mediazione, né vi sono statistiche sulle spese ad esso correlate. Si considera realistico un costo orario compreso tra 80 e 250 euro.
L’accordo raggiunto in sede di mediazione è esecutivo?
In linea di massima, un accordo frutto di una mediazione può essere dichiarato eseguibile attraverso l’intervento di un avvocato (transazione) o di un notaio (atto notarile pubblico dall'articolo 796a fino all'articolo 796c, articolo 794, comma 1, punto 5, del Codice di procedura civile).
Link correlati
Associazione federale dei mediatori familiari (Bundesverband Mediation e.V.)
Associazione federale per la mediazione (Bundesverband Mediation e.V.)
Centro per la mediazione (Centrale für Mediation GmbH & Co. KG)
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