Compensation schemes available in EU countries
Article 12 of the Compensation Directive requires that each EU country sets up a national scheme of compensation to all victims of violent intentional crime. According to this law all victims of violent intentional crime have access to a national compensation scheme from the country on whose territory the crime was committed.
Here you find information about the compensation scheme(s) available in the EU countries.
Some of the countries also provide access to compensation to its own nationals if the crime took place abroad. This aspect is not currently covered by the EU rules.
According to the Compensation Directive you can claim compensation from the EU country in which the crime was committed if you live in this State (national case) or if you live in another EU country (cross border case).
Therefore you are advised to look at the information of the country in which the crime was committed.
Please select the relevant country's flag to obtain detailed national information.
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Per le vittime del terrorismo, consultare il contenuto in calce alla presente pagina cliccando qui.
La Commission d'aide financière aux victimes d'actes intentionnels de violence (Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza) può concedere un sostegno finanziario alle vittime (e ai parenti delle vittime) di un atto deliberato di violenza verificatosi sul territorio belga.
Per le vittime del terrorismo si rimanda alle apposite disposizioni.
I tipi di danni considerati dalla Commissione variano in base alla categoria di appartenenza della vittima:
A. Le vittime dirette: le persone che hanno subito un danno di tipo fisico e/o psichico direttamente a seguito di un atto intenzionale di violenza commesso in Belgio.
Nel caso delle vittime dirette la Commissione può prendere in considerazione:
B. Le vittime indirette: i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima deceduta a seguito di un atto intenzionale di violenza.
Per questa categoria di vittime la Commissione può prendere in considerazione:
C. Le vittime indirette: i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima rimasta gravemente ferita a seguito di un atto intenzionale di violenza.
Per questa categoria di vittime la Commissione può prendere in considerazione:
Sì, i parenti (successibili) fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima deceduta direttamente a seguito di un atto intenzionale di violenza possono ricevere un sostegno finanziario.
Sì, i parenti (successibili) fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima non deceduta, ma rimasta gravemente ferita direttamente a seguito di un atto intenzionale di violenza, possono ricevere un sostegno finanziario.
Sì. L’aiuto finanziario della Commissione può essere ottenuto indipendentemente dalla cittadinanza o dal fatto di trovarsi legalmente o illegalmente nel territorio belga.
No, la Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza può intervenire solo in relazione a fatti avvenuti sul territorio belga.
C’è un’unica eccezione: quella degli atti terroristici commessi all’estero in cui siano coinvolte vittime di cittadinanza belga o aventi la residenza abituale in Belgio (cfr. la sezione “vittime del terrorismo”).
Sì, deve essere stata sporta denuncia alla polizia e ci si deve essere costituiti parte civile ai sensi della legge del 1º agosto 1985 che disciplina l’intervento della Commissione per l’aiuto finanziario.
Per quanto riguarda l’aiuto finanziario principale, il sostegno finanziario dello Stato può essere richiesto solo al termine del procedimento giudiziario e in base alla decisione giudiziaria definitiva dei giudici.
Esiste tuttavia, in determinate condizioni, la possibilità di ottenere un aiuto urgente prima di conoscere l’esito del procedimento giudiziario.
Sì. Se è stato identificato, la vittima deve essersi costituita parte civile nei confronti dell’autore del reato, tanto più che la Commissione interviene a titolo sussidiario e in ultima istanza.
Se al termine del procedimento giudiziario l’autore del reato è ancora sconosciuto o se il caso è stato archiviato essendo un procedimento contro ignoti, la vittima può richiedere il sostegno finanziario della Commissione. In questi casi la vittima deve almeno aver presentato una denuncia ufficiale (alla polizia o al pubblico ministero).
Una domanda di aiuto principale deve essere presentata entro 3 anni dalla decisione giudiziaria definitiva pronunciata sul caso oppure entro 3 anni da una decisione di archiviazione in un procedimento contro ignoti.
Nel caso delle vittime dirette la Commissione può prendere in considerazione:
Per le vittime indirette - i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima deceduta a seguito di un atto intenzionale di violenza -
la Commissione può prendere in considerazione:
Per le vittime indirette - i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima rimasta gravemente ferita a seguito di un atto intenzionale di violenza -
Il sostegno finanziario della Commissione è versato “una tantum” in un’unica soluzione.
La Commissione può tenere conto del comportamento che la vittima diretta di un atto intenzionale di violenza ha avuto al momento dell’atto e del suo ruolo nel danno subito.
La situazione finanziaria non viene presa in considerazione.
La Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza tiene conto del risarcimento versato dall’autore del reato e degli eventuali interventi di mutue o assicurazioni (principio di sussidiarietà).
Il sostegno finanziario è concesso secondo equità dalla Commissione, che è un’autorità giurisdizionale amministrativa.
Importo minimo: 500 euro
Importo massimo dell’aiuto principale (e dell’aiuto completo): 125 000 euro
Non è obbligatorio.
Sì, l’intervento della Commissione si basa sul principio di sussidiarietà: le somme risarcite dalle assicurazioni (oltre che dall’autore del reato) vengono prese in considerazione.
È possibile ottenere un aiuto urgente anche in assenza di decisione giudiziaria sul caso. Secondo la sua giurisprudenza, la Commissione può concedere un aiuto urgente solo per spese legate a cure mediche (minimo 500 euro) rimaste a carico della vittima (dopo l’intervento o il rifiuto di intervento delle assicurazioni).
L’aiuto urgente è limitato a 30 000 euro.
In caso di aggravamento del danno, è possibile chiedere un aiuto (finanziario) integrativo nei 10 anni successivi alla concessione dell’aiuto principale, a meno che la vittima non abbia già ottenuto il massimo dell’intervento dello Stato belga (125 000 euro). La vittima deve poter dimostrare l’aggravamento del danno (mediante documentazione medica circostanziata).
No.
La Commission pour l’aide financière aux victimes d’actes intentionnels de violence et aux sauveteurs occasionnels - SPF JUSTICE (Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza e ai soccorritori occasionali - Servizio pubblico federale della Giustizia).
Le domande devono essere inviate per posta in duplice copia (usando gli appositi moduli e allegando i documenti giustificativi) al seguente indirizzo:
Commission d'aide financière aux victimes d'actes intentionnels de violence
SPF Justice
Boulevard de Waterloo 115
1000 BRUXELLES
No. Non c’è l’obbligo di presenziare alle udienze della Commissione quando viene adottata una decisione sulla domanda.
Circa 18 mesi per un aiuto principale.
Non esiste una procedura per impugnare una decisione della Commissione. Può essere effettuato solo un ricorso per annullamento dinanzi al Conseil d'Etat (Consiglio di Stato) belga.
Sul sito internet della Commissione o telefonicamente.
Tel.: +32 2 542 72 07, +32 2 542 72 08, +32 2 542 72 44
Indirizzo e-mail: commission.victimes@just.fgov.be
No, occorre rivolgersi alla Commissione.
Il patrocinio a spese dello Stato può essere richiesto (in determinate condizioni) all’ordine degli avvocati dell’arrondissement judiciaire (circoscrizione giudiziaria) in cui hanno avuto luogo i fatti o del luogo di residenza della vittima.
Esistono servizi di assistenza che aiutano le vittime a presentare domanda di sostegno finanziario alla Commissione per l’aiuto finanziario.
In Belgio il sostegno alle vittime è di competenza delle Comunità e delle regioni.
Per maggiori informazioni (in particolare sui servizi riconosciuti che prestano attività di assistenza), consultare i seguenti siti:
Federazione Vallonia-Bruxelles: http://www.victimes.cfwb.be/
Fiandre: https://www.slachtofferzorg.be/
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La Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza può concedere un sostegno finanziario alle vittime (e ai parenti delle vittime) di un atto terroristico. I fascicoli riguardanti vittime di atti terroristici sono gestiti dalla sezione “Terrorismo” della Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza.
I tipi di danni considerati dalla Commissione variano in base alla categoria di appartenenza della vittima:
A. Le vittime dirette: le persone che hanno subito un danno di tipo fisico e/o psichico direttamente a seguito di un atto intenzionale di violenza commesso in Belgio.
Nel caso delle vittime dirette la Commissione può prendere in considerazione:
B. Le vittime indirette: i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima deceduta a seguito di un atto intenzionale di violenza.
Per questa categoria di vittime la Commissione può prendere in considerazione:
C. Le vittime indirette: i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima rimasta gravemente ferita a seguito di un atto intenzionale di violenza.
Per questa categoria di vittime la Commissione può prendere in considerazione:
Sì, i parenti (successibili) fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima deceduta direttamente a seguito di un atto terroristico possono ricevere un sostegno finanziario.
Sì, i parenti (successibili) fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima non deceduta, ma gravemente ferita direttamente a seguito di un atto terroristico, possono ricevere un sostegno finanziario.
Sì. L’aiuto finanziario della Commissione può essere ottenuto indipendentemente dalla cittadinanza o dal fatto di trovarsi legalmente o illegalmente nel territorio belga.
In caso di atti terroristici commessi all’estero che abbiano coinvolto vittime di cittadinanza belga o con la residenza abituale in Belgio, la Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza – sezione Terrorismo – può concedere un aiuto finanziario. Questi fatti devono tuttavia essere riconosciuti come atti terroristici dal governo federale belga mediante regio decreto.
No, ma è nell’interesse della vittima o dei suoi familiari farsi conoscere dalla polizia o dal Parquet Fédéral (procura federale) come vittima (di atto terroristico).
No.
No.
Sì. Il sostegno finanziario della Commissione per le vittime di atti terroristici è indipendente dal procedimento giudiziario.
La domanda di aiuto finanziario per atti terroristici deve essere presentata alla Commissione entro 3 anni dall’entrata in vigore del regio decreto che riconosce tali fatti come atti terroristici.
Nel caso delle vittime dirette la Commissione può prendere in considerazione:
Per le vittime indirette - i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima deceduta a seguito di un atto intenzionale di violenza -
la Commissione può prendere in considerazione:
Per le vittime indirette - i successibili fino al secondo grado e gli affini fino al secondo grado di una vittima rimasta gravemente ferita a seguito di un atto intenzionale di violenza -
la Commissione può prendere in considerazione:
Occorre sapere che nel 2018 la procedura di assistenza finanziaria alle vittime di terrorismo subirà delle modifiche.
L’aiuto finanziario della Commissione è versato “una tantum” in un’unica soluzione; la vittima può tuttavia ottenere assistenza finanziaria e un anticipo di quest’aiuto.
La Commissione può tenere conto del comportamento che la vittima diretta di un atto intenzionale di violenza ha avuto al momento dell’atto e del suo ruolo nel danno subito.
La situazione finanziaria non viene presa in considerazione.
La Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza tiene conto del risarcimento versato dall’autore del reato e degli eventuali interventi di mutue o assicurazioni (principio di sussidiarietà).
Il sostegno finanziario è concesso secondo equità dalla Commissione, che è un’autorità giurisdizionale amministrativa.
Importo minimo: 500 euro
Importo massimo dell’anticipo dell’aiuto: 30 000 euro
Importo massimo dell’aiuto principale (e dell’aiuto completo): 125 000 euro
Non è obbligatorio.
Sì, l’intervento della Commissione si basa sul principio di sussidiarietà: le somme risarcite dalle assicurazioni (oltre che dall’autore del reato) vengono prese in considerazione.
Sì, le vittime di atti terroristici possono ottenere un anticipo. L’aiuto urgente può essere concesso alle vittime di atti terroristici ricoverate e ai parenti delle vittime decedute a seguito dell’atto terroristico.
L’aiuto urgente è limitato a 30 000 euro.
In caso di aggravamento del danno, è possibile chiedere un aiuto (finanziario) integrativo nei 10 anni successivi alla concessione dell’aiuto principale, a meno che la vittima non abbia già ottenuto il massimo dell’intervento dello Stato belga (125 000 euro). La vittima deve poter dimostrare l’aggravamento del danno (mediante documentazione medica circostanziata).
No.
La Commission pour l’aide financière aux victimes d’actes intentionnels de violence et aux sauveteurs occasionnels – Division Terrorisme (Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza e ai soccorritori occasionali - sezione Terrorismo)
Le domande (con i relativi moduli e i documenti giustificativi) possono essere trasmesse in modalità elettronica o per posta:
Indirizzo postale:
Commission d'aide financière aux victimes d'actes intentionnels de violence – Division Terrorisme
SPF Justice
Boulevard de Waterloo 115
1000 BRUXELLES
Indirizzo e-mail: terrorvictims@just.fgov.be
No. Non c’è l’obbligo di presenziare alle udienze della Commissione quando viene adottata una decisione sulla domanda.
Per quanto riguarda l’anticipo, la decisione viene adottata nel giro di 4-6 settimane dalla presentazione della domanda, sempre che la domanda sia completa.
Quanto all’aiuto principale, la Commissione esamina la domanda solo dopo l’intervento delle assicurazioni e tenendo conto dei postumi permanenti delle vittime.
Non esiste una procedura per impugnare una decisione della Commissione. Può essere effettuato solo un ricorso per annullamento dinanzi al Conseil d'Etat (Consiglio di Stato) belga.
Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza - sezione Terrorismo
Indirizzo e-mail: terrorvictims@just.fgov.be
Commissione per l’aiuto finanziario alle vittime di atti intenzionali di violenza - sezione Terrorismo
Indirizzo e-mail: terrorvictims@just.fgov.be
Tel.: +32 471 123 124
No.
Esistono servizi di assistenza che aiutano le vittime a presentare domanda di sostegno finanziario alla Commissione per l’aiuto finanziario.
In Belgio il sostegno alle vittime è di competenza delle Comunità e delle regioni.
Per maggiori informazioni (in particolare sui servizi riconosciuti che prestano attività di assistenza), consultare i seguenti siti:
Federazione Vallonia-Bruxelles: http://www.victimes.cfwb.be/
Fiandre: https://www.slachtofferzorg.be/
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
Nella Repubblica di Bulgaria, è possibile ricevere un risarcimento da parte dello Stato per danni materiali sostenuti come conseguenza diretta dei seguenti reati:
Cfr. la risposta alla prima domanda.
Nel caso in cui la vittima sia deceduta a causa di un reato, il diritto al risarcimento si estende ai successori o al/alla partner/convivente della vittima.
No, non è possibile. I successori o il/la partner/convivente della vittima possono ottenere un risarcimento soltanto se la vittima è deceduta a causa di un reato.
Il risarcimento può essere concesso a cittadini stranieri nei casi previsti da un accordo internazionale del quale la Repubblica di Bulgaria è parte.
No, non è possibile. Il risarcimento viene pagato dall'autorità competente dello Stato membro in cui il reato è stato commesso.
Sì. Non viene concesso alcun risarcimento se la vittima non ha denunciato il reato alle autorità competenti, a meno che non sia stata in grado di farlo per motivi legittimi.
Sì. Le vittime di reato hanno il diritto di chiedere un risarcimento dopo che un procedimento penale è stato concluso da una decisione finale delle autorità giudiziarie, ossia in presenza di:
Sebbene non esista un tale requisito, il risarcimento non verrà erogato nel caso in cui la vittima sia stata risarcita altrimenti.
Cfr. risposta alla domanda: "Prima di presentare la richiesta occorre aspettare l'esito di eventuali indagini della polizia o di procedimenti penali?"
Le domande di risarcimento devono essere presentate non più di un anno dopo la data in cui la decisione pertinente dell'autorità giudiziaria è diventa definitiva.
Il risarcimento copre, solidalmente, i danni materiali subiti come conseguenza diretta del reato, tra i quali:
Le vittime devono presentare i documenti pertinenti comprovanti tutti i danni materiali asseriti.
Le vittime di reato hanno diritto a un unico pagamento compensativo da parte dello Stato.
Il risarcimento non sarà fornito nei casi in cui:
Tutte le vittime di reati godono dei medesimi diritti. La situazione finanziaria della vittima è ininfluente ai fini della richiesta di risarcimento da parte dello Stato.
Il risarcimento sarà erogato dallo Stato per reati commessi dopo il 30 giugno 2005 che rientrano nelle categorie specificate nella risposta alla prima domanda.
Le vittime devono presentare i documenti pertinenti comprovanti tutti i danni materiali asseriti.
Il risarcimento dovuto dallo Stato è un importo in contanti che non può eccedere la somma di 10 000 BGN. Quando viene concesso un risarcimento per il mantenimento di persone a carico di età inferiore ai 18 anni che sono successori di una persona deceduta a causa di un reato, il risarcimento per ciascuna persona a carico può ammontare a non più di 10 000 BGN.
Sì. Nella domanda di risarcimento, la vittima deve specificare l'importo del risarcimento e il danno materiale asserito.
Sì.
No, non è possibile.
No, non è possibile.
No, non ve ne sono.
Il Consiglio nazionale per l'assistenza e il risarcimento a favore di vittime di reati in seno al ministero della Giustizia della Repubblica di Bulgaria.
МИНИСТЕРСТВО НА ПРАВОСЪДИЕТО НА РЕПУБЛИКА БЪЛГАРИЯ (MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DELLA REPUBBLICA DI BULGARIA)
Национален съвет за подпомагане и компенсация на пострадали от престъпления (Consiglio nazionale per l'assistenza e il risarcimento a favore di vittime di reati)
Indirizzo: Slavyanska 1, 1040 Sofia, Repubblica di Bulgaria
Sito web: https://www.compensation.bg.
No.
La domanda di risarcimento viene esaminata non oltre un mese dalla data della sua ricezione. Se necessario, tale termine può essere esteso fino a tre mesi.
Le decisioni del Consiglio nazionale per l'assistenza e il risarcimento a favore di vittime di reati non possono essere impugnate.
Il modulo di richiesta standard per il risarcimento è disponibile presso il Consiglio nazionale per l'assistenza e il risarcimento a favore di vittime di reati, i governatori provinciali, gli investigatori e le organizzazioni di sostegno alle vittime. Un modulo elettronico di richiesta di risarcimento è disponibile sul sito web del Consiglio nazionale: https://www.compensation.bg.
Si rimanda al sito web del Consiglio nazionale per l'assistenza e il risarcimento a favore di vittime di reati: https://www.compensation.bg.
Le organizzazioni di sostegno alle vittime forniscono assistenza pratica alle vittime di reati, ivi compreso un aiuto per la preparazione della domanda di risarcimento.
Sì. L'Associazione bulgara delle organizzazioni di sostegno alle vittime.
Tel.: +359 29819300
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La Repubblica ceca fornisce assistenza finanziaria alle vittime di reati che hanno subito danni alla salute e ai superstiti di vittime decedute a seguito di un reato. Hanno inoltre diritto all'assistenza finanziaria anche le vittime di reati sessuali contro la dignità umana e i minori vittime di abusi.
L'assistenza finanziaria serve a superare il deterioramento della situazione sociale derivante dal reato, ma non sostituisce l'obbligo dell'autore del reato di risarcire il danno causato alla vittima.
I superstiti ricevono assistenza finanziaria sotto forma di una somma forfettaria; le vittime che hanno subito danni alla salute possono anch'esse richiedere tale assistenza forfettaria (il cui importo dipende dalla gravità delle conseguenze causate) oppure possono richiedere il rimborso delle spese per le cure o il risarcimento di mancati guadagni. Le vittime di reati sessuali contro la dignità umana o i minori vittime di abusi possono chiedere il rimborso del costo della terapia per alleviare il danno morale subito.
Sì, i superstiti di vittime decedute a causa di un reato hanno diritto all'assistenza finanziaria qualora si tratti di un genitore, del coniuge, del/della partner di un'unione registrata, di un figlio o di un fratello o di una sorella della vittima deceduta che coabitavano con la persona defunta al momento del suo decesso. Lo stesso dicasi nel caso in cui la persona sopravvissuta sia una persona dipendente dalla vittima deceduta o alla quale la vittima era tenuta a corrispondere obbligazioni alimentari.
In questo caso, non si ha diritto a beneficiare di assistenza finanziaria.
È possibile ottenerlo se si è residenti permanenti oppure se si risiede legalmente in un altro Stato membro dell'UE e si è stati vittima di un reato commesso nella Repubblica ceca, oppure se si risiede legalmente nella Repubblica ceca da più di 90 giorni e si è stati vittima di un reato commesso in questo paese, se si è presentata domanda di protezione internazionale nella Repubblica ceca o se sono stati concessi asilo o protezione sussidiaria oppure, se del caso, qualora si applichino le condizioni stabilite in un trattato internazionale.
Se si è cittadini della Repubblica ceca si ha diritto ad assistenza finanziaria da parte della Repubblica ceca, indipendentemente dal paese in cui è stato commesso il reato del quale si è stati vittima.
Sì, ciò è necessario.
Non è necessario attendere l'esito delle indagini; l'assistenza finanziaria può essere fornita se le indagini svolte dalle autorità incaricate dell'applicazione della legge mostrano che non vi è dubbio che sia stato commesso un reato e che sono soddisfatte le condizioni giuridiche per beneficiare dell'assistenza finanziaria.
Se non si chiede un risarcimento dei danni all'autore del reato, l'assistenza finanziaria può essere ridotta o persino non concessa.
In questo caso è necessario distinguere il caso in cui l'autore del reato è sconosciuto da quello in cui la persona perseguita per il reato non è stata giudicata colpevole, anche se è evidente che il reato è stato commesso (ossia, il reato è stato commesso ma potrebbe essere stato commesso da qualcun altro). In questo caso, si ha diritto a beneficiare di assistenza finanziaria. Tuttavia, se l'autore del reato è stato prosciolto perché l'atto perseguito non costituisce reato, non potete avere diritto all'assistenza finanziaria. Una domanda viene principalmente valutata sulla base delle prove materiali raccolte dalle autorità incaricate dell'applicazione della legge; la vittima ha l'onere di dimostrare la portata delle lesioni causate e, se applicabile, l'ammontare di qualsiasi danno che possa essere considerato (costi di cure e mancati guadagni).
La richiesta deve essere presentata entro due anni dal momento in cui si è venuti a conoscenza del danno, ma comunque non oltre 5 anni dalla data del reato. Allo scadere di uno di questi termini, il diritto all'assistenza cessa di sussistere.
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici (morali):
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici:
L'assistenza finanziaria è corrisposta come pagamento una tantum.
Gli eventuali precedenti penali non sono decisivi ai fini del diritto a beneficiare dell'assistenza finanziaria; tuttavia, se non si collabora con le autorità incaricate dell'applicazione della legge, non è possibile ricevere assistenza finanziaria. Inoltre non vi sarà garantita assistenza se avete partecipato al reato in veste di complice.
Se non si fornisce la collaborazione necessaria nel contesto del procedimento per l'assistenza finanziaria, detto procedimento potrebbe essere chiuso o la domanda potrebbe essere respinta.
L'assistenza finanziaria può essere rifiutata soltanto se risulta evidente che la situazione sociale della vittima non ha subito un deterioramento a causa del reato.
Se si è contribuito in qualche modo ai danni subiti, l'assistenza finanziaria può essere ridotta o non concessa affatto.
Le vittime che hanno subito un danno alla salute di minore entità possono richiedere un'assistenza forfettaria pari a 10 000 CZK.
Le vittime che hanno subito un danno alla salute grave possono richiedere un'assistenza forfettaria pari a 50 000 CZK.
Anziché un'assistenza forfettaria, le vittime che hanno subito un danno alla salute possono chiedere un'assistenza finanziaria fino a un massimo di 200 000 CZK, equivalente a spese di cure mediche e/o mancati guadagni comprovati.
I superstiti hanno diritto a un'assistenza finanziaria corrisposta in un'unica soluzione pari a 200 000 CZK, fatta eccezione per fratelli e sorelle, che hanno diritto a un'assistenza pari a 175 000 CZK.
Come vittima di un reato che ha subito danni alla salute o in veste di superstite, è possibile ricevere fino a 200 000 CZK; inoltre, in caso di decesso, l'assistenza finanziaria complessiva concessa a tutti i superstiti non può superare l'importo di 600 000 CZK e, qualora vi siano più superstiti, l'assistenza concessa viene ridotta in maniera proporzionale in modo da non superare l'importo massimo dell'assistenza finanziaria.
Sì.
Soltanto nel caso di un'assicurazione che copra l'obbligo dell'autore del reato di risarcire il danno causato, circostanza questa che, ai sensi del diritto ceco, è possibile nella pratica in caso di incidenti stradali e professionali.
Non sono previsti anticipi per il pagamento dell'assistenza finanziaria.
Sì, fino all'importo massimo consentito per l'assistenza finanziaria.
No.
Ministero della Giustizia.
Ministero della Giustizia.
No.
La decisione in merito alla domanda viene presa entro 3 mesi.
Promuovendo un'azione amministrativa dinanzi a un organo giurisdizionale.
Sul sito web del ministero della Giustizia, delle ONG che si occupano di vittime di reati, nonché sul sito del Servizio di mediazione e libertà condizionale.
No.
Sì, ma a spese della vittima.
L'associazione di dimensioni maggiori è Bílý kruh bezpečí (, Cerchio bianco della sicurezza). Inoltre, anche il Servizio di mediazione e libertà condizionale della Repubblica ceca aiuta le vittime.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
Lo Stato garantisce il risarcimento dei danni al richiedente in caso di violazioni del codice penale danese o della legge in materia di residenza, divieto di soggiorno ed espulsione, che abbiano comportato lesioni personali o il decesso della vittima. Questa disposizione discende dalla legge sul risarcimento delle vittime, in base alla quale, la violazione di leggi speciali, inclusa la legge sulla circolazione stradale, il codice penale militare e le ordinanze legali, non costituisce una base per garantire il risarcimento di danni. Per stabilire se un caso sia contemplato dalla legge sul risarcimento delle vittime, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato effettua una valutazione indipendente, per la quale è tuttavia solitamente utilizzata come riferimento l'analisi del caso condotta dalla polizia. Non è previsto il risarcimento dei danni se l'azione non è sanzionabile per ragioni quali l'autodifesa, lo stato di necessità o il consenso.
Il principale campo di applicazione della legge è quello delle lesioni personali. Il risarcimento dei danni materiali è infatti garantito soltanto in misura limitata. Per lesioni personali si intendono sia i danni fisici che quelli psicologici.
In linea di principio, il risarcimento viene corrisposto solo al richiedente che ha subito il reato in prima persona. Tuttavia, ai sensi della legge sul risarcimento delle vittime, possono ottenere un risarcimento dei danni anche coloro che si sono ritrovati in estrema prossimità dell'evento, benché non possano essere considerati vere e proprie parti lese. In aggiunta, i familiari hanno la possibilità di ricevere un risarcimento per le spese funebri, per la perdita della persona responsabile della principale fonte di guadagno, ecc. (cfr. di seguito).
In caso di lesioni personali è possibile ottenere il risarcimento dei danni per:
In caso di decesso del richiedente, è possibile ottenere il risarcimento per:
Nei casi in cui si siano verificati anche danni materiali sono risarciti gli indumenti e gli effetti personali che la vittima indossava o aveva con sé al momento della lesione personale, nonché i danni materiali causati da determinati soggetti, ad esempio le persone condannate per il reato.
Non è previsto alcun risarcimento per i danni finanziari, ad esempio quelli causati da reati di frode. Allo stesso modo non è corrisposto alcun risarcimento in caso di privazioni, perdite operative, mancati profitti e simili.
Sì. Come menzionato sopra, in caso di decesso della parte lesa è possibile ottenere il risarcimento dei danni.
Il risarcimento delle spese funebri spetta alla persona che ha pagato le esequie, indipendentemente dal fatto che si tratti o meno di un familiare.
Il risarcimento per la perdita della persona che percepiva la fonte di guadagno principale è corrisposto al coniuge/convivente e ai figli sopravvissuti, per i quali il defunto era la persona che percepiva la fonte di guadagno principale.
Laddove il defunto non lasci coniugi/conviventi, in circostanze specifiche può essere assegnata un'indennità transitoria a un altro superstite. Ad esempio, può trattarsi di un fratello o una sorella che hanno vissuto e condiviso il nucleo familiare con il defunto per molti anni.
Può altresì essere concessa un'indennità ai superstiti ai quali il defunto era particolarmente vicino, a partire da coniugi, conviventi, minori e genitori di questi ultimi.
I genitori possono essere ottenere un rimborso per le spese delle visite mediche sostenute per le visite ai figli vittime del reato.
Per i bambini e gli adolescenti può essere fondamentale, ai fini del miglioramento dello stato di salute, che la madre o il padre siano presenti in ospedale o partecipino alla riabilitazione. In questi casi particolari, la perdita di reddito della madre o del padre può essere risarcita interamente o in parte.
Sì. La legge sul risarcimento delle vittime non prevede l'obbligo di cittadinanza o residenza per ottenere il risarcimento, ma soltanto che il reato sia stato commesso in Danimarca. Se le condizioni della suddetta legge sono soddisfatte, il fatto che il richiedente sia uno straniero residente in Danimarca, un semplice turista o una persona che risiede nel territorio danese per un breve periodo non riveste alcuna importanza.
In genere, no. Esistono tuttavia possibilità limitate di ottenere un risarcimento da parte della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato anche se le lesioni personali sono state causate da un reato commesso all'estero. Il risarcimento è garantito solo se ragionevole. La possibilità di concedere un risarcimento è intesa per un ambito di applicazione ristretto e utilizzata solo in determinate situazioni, se suffragata da circostanze specifiche.
In certi casi il risarcimento è corrisposto per i danni causati da atti commessi al di fuori del territorio danese se il richiedente ha il domicilio in Danimarca, ha la cittadinanza danese o, al momento del reato, era distaccato all'estero in rappresentanza della Danimarca. Il risarcimento dei danni è garantito per le lesioni causate da aggressioni all'estero da parte di una persona che ha la cittadinanza danese o il domicilio in Danimarca nei confronti di un altro cittadino danese o di un'altra persona domiciliata in Danimarca. In questi casi il risarcimento è possibile soltanto quando il danno è stato causato in un contesto danese circoscritto, ad esempio nell'ambito di una gita scolastica. Se il fatto che vittima e autore del reato abbiano legami con la Danimarca è casuale, non è previsto alcun risarcimento.
Il risarcimento può essere garantito anche qualora la vittima degli atti sia un richiedente residente in Danimarca e all'estero per lavoro. Rientrano in questa fattispecie soltanto le attività professionali di breve durata all'estero, per le quali è plausibile che il richiedente o il datore di lavoro non abbiano stipulato un'assicurazione privata che risponda del danno. Il danno deve essersi verificato durante l'orario di lavoro.
I periodi di studio e i tirocini all'estero non sono considerati attività lavorative.
I richiedenti minori che risiedono all'estero per le attività professionali dei genitori hanno diritto a ottenere il risarcimento dei danni. In questo caso si porrà l'accento sulla situazione dei genitori.
Sì, per ottenere un indennizzo da parte dello Stato è fondamentale avere denunciato il reato alla polizia entro 72 ore.
Per denuncia si intende la richiesta avanzata alla polizia di indagare su un caso. Raramente nei casi più gravi occorre presentare una richiesta esplicita per l'avvio delle indagini, mentre è in genere necessario per i casi meno gravi. Pertanto, il fatto che la polizia fosse presente e abbia anche eventualmente parlato con la parte lesa non è sempre sufficiente affinché il reato sia considerato denunciato.
In determinate circostanze è possibile che il termine per la denuncia non venga applicato. Ad esempio, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato dispensa quasi sempre dall'obbligo di denuncia presso la polizia entro 72 ore nel caso in cui, nonostante il ritardo della denuncia, l'autore del reato sia arrestato e perseguito in giudizio con successo.
Secondo la legge, il timore di ritorsioni non è un valido motivo per astenersi dallo sporgere denuncia presso la polizia entro 72 ore.
Il termine di 72 ore è revocato nei casi di stupro, incesto, reati sessuali gravi di pedofilia e taluni reati sessuali commessi nei confronti di minorenni. La modifica della legge riguarda solo il termine di 72 ore, mentre la denuncia del reato alla polizia continua a essere considerato un obbligo. Il termine è stato abolito per le lesioni causate da reati commessi dopo il 1° aprile 2016.
Trattamento amministrativo
La domanda di risarcimento deve essere presentata alla polizia del distretto di polizia in cui è stato denunciato il reato, che la trasmette alla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato.
Laddove l'esame effettuato da polizia, procuratore o autorità giurisdizionale sia ancora in corso, la polizia invierà la domanda alla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato a caso concluso. Ciononostante, in alcune circostanze, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato può occuparsi del caso anche prima che sia portato a termine da polizia, procuratore o autorità giurisdizionale.
Ciò accade in casi estremamente rari, di norma connessi a reati molti gravi, solitamente casi di omicidio in cui, per il bene dei superstiti può esservi l'esigenza specifica di prendere una decisione sulla domanda di risarcimento o su una sua parte, anche se polizia o autorità giurisdizionale non hanno ancora completato l'esame del caso.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non può invece occuparsi di un caso finché non sarà chiuso dalla polizia o dall'autorità giurisdizionale, indipendentemente dalla sua gravità, qualora vi siano dubbi circa il fatto che sia stato commesso un reato, motivi oggettivi di impunità o ragioni per ridurre l'importo del risarcimento per responsabilità riconducibili al richiedente.
Procedimento giudiziario
La domanda di risarcimento può essere presentata nel procedimento penale dinanzi alle autorità giurisdizionali. In questo caso il giudice può scegliere se esaminare il merito della domanda oppure se rinviarla per l'esame della commissione danese per le vittime di reato o nell'ambito di un'azione civile. La decisione può dipendere dal fatto che l'autore del reato contesti o meno la richiesta.
Se la domanda è esaminata nell'ambito un procedimento penale, il richiedente può comunque presentarla alla commissione danese per l'indennizzo delle vittime di reato.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non concede indennizzi laddove i danni del richiedente siano rimborsati dall'autore del reato o coperti da un'assicurazione o da altre prestazioni a carattere risarcitorio. La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non prende una decisione finché non viene stabilito se i danni sono coperti da un'altra fonte.
Non è necessario cercare prima di ottenere il risarcimento dei danni dall'autore del reato, né che l'autore del reato sia stato identificato.
Sì. Lo Stato può provvedere al risarcimento anche qualora non sia possibile intentare una causa penale perché l'autore del reato non è noto o è irreperibile. A tal fine è tuttavia necessario che siano soddisfatte le altre condizioni legali.
In questi casi, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato effettua una valutazione indipendente per stabilire se le lesioni personali siano state causate da un reato.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non può esaminare una domanda presentata dopo più di due anni da quando è stato commesso il reato, a meno che non sussistano ragioni specifiche per farlo. Laddove il caso in questione sia stato oggetto di una sentenza, il termine decorre dal momento in cui la condanna penale è completata. Se, in seguito alle indagini sul caso effettuate dalla polizia non è stato avviato alcun procedimento penale, il termine decorre dal momento in cui la polizia ha deciso di chiudere l'indagine.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato può inoltre non esaminare una domanda qualora abbia già trattato domande di risarcimento dei danni presentate dallo stesso richiedente per lo stesso reato e il richiedente abbia presentato la nuova richiesta più di due anni dopo il momento in cui si è reso conto o avrebbe dovuto rendersi conto dell'esistenza del nuovo danno, a meno che non vi siano ragioni particolari per farlo.
La polizia ha l'obbligo di fornire indicazioni al richiedente in merito all'accesso al risarcimento ai sensi della legge sul risarcimento delle vittime. Laddove la polizia non onori tale obbligo, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non tiene solitamente conto del termine di due anni.
Se il richiedente era minorenne quando è stato commesso il reato, è più probabile che la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non tenga conto del termine.
Il risarcimento e i rimborsi assegnati dalla commissione verranno corrisposti all'incirca 14 giorni dopo la decisione della commissione. Il pagamento è effettuato dalla polizia del distretto di polizia in cui è stato denunciato il reato ed
è versato in un unico importo per le domande di risarcimento approvate da ogni singola decisione.
Le domande di risarcimento e di rimborso per le vittime di reato sono parimenti soggette alle norme generali in materia di risarcimento previste dalla legislazione danese, ivi comprese quelle relative alla riduzione e all'annullamento del risarcimento qualora il richiedente abbia partecipato al danno o abbia accettato il rischio di lesioni. L'accettazione del rischio può, ad esempio, applicarsi alle lesioni risultate da scontri tra bande (come i conflitti tra gruppi di motociclisti).
Le parti lese che non contribuiscano in misura sufficiente alle indagini sul caso possono perdere il diritto al risarcimento, ad esempio, qualora rifiutino di fornire spiegazioni alla polizia o all'autorità giurisdizionale.
Il risarcimento può anche essere ridotto o annullato se il richiedente non rispetta gli obblighi ordinari di limitazione delle perdite. In altre parole, chi ha subito un danno per la condotta illecita di un'altra persona ha l'obbligo, nella misura del possibile, di contenere la perdita causatagli del danno.
Al momento dell'esame della domanda non si tiene conto dei precedenti penali del richiedente. Non è prassi della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato richiedere i casellari giudiziali.
Il fatto che il richiedente non risponda alla richiesta della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato di presentare la documentazione per la domanda di risarcimento può invece incidere sul risarcimento corrisposto. È dovere del richiedente documentare in modo soddisfacente le richieste di risarcimento.
Una domanda può essere considerata prioritaria, ad esempio, se il richiedente è stato chiamato a comparire dinanzi all'ufficiale giudiziario, se sono disponibili informazioni su una preclusione oppure se il richiedente ha ricevuto lettere dalla banca in merito al mancato pagamento delle spese ordinarie.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato pone l'accento sulle domande riguardanti i mancati guadagni, consapevole della riduzione della fonte di reddito per il richiedente.
Oltre a quanto menzionato, la priorità a un caso non è assegnata soltanto in base alla situazione finanziaria del richiedente.
A parte ciò, la situazione finanziaria del richiedente non ha infatti alcuna incidenza sulla possibilità di ottenere un risarcimento né sull'importo del risarcimento.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non versa indennizzi se i danni del richiedente sono pagati dall'autore del reato o coperti da assicurazione o da altre prestazioni a carattere risarcitorio.
Il richiedente deve aver contribuito, nel miglior modo possibile e nella misura necessaria, alle indagini di polizia sul caso. L'occultamento deliberato di informazioni o una simile renitenza a contribuire alle indagini sul caso comportano solitamente il rifiuto del risarcimento.
Altro requisito per ottenere un indennizzo da parte dallo Stato è che, nel corso di un eventuale procedimento penale contro l'autore del reato, il richiedente presenti una domanda di risarcimento o la propria posizione in tribunale.
In base alle norme generali del diritto in materia di responsabilità civile, deve sussistere un nesso causale tra il reato commesso e il danno.
Il risarcimento è calcolato in base a ciascuna domanda e all'importo richiesto. Se il richiedente ha documentato in maniera sufficiente la domanda di risarcimento, i danni sono calcolati in base alla perdita subita. La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato calcola la perdita per ogni richiesta di risarcimento in base alle norme applicabili (ad esempio, i mancati guadagni sono calcolati come differenza tra il reddito previsto e il quello effettivo durante il periodo oggetto della richiesta). Se la documentazione fornita concerne soltanto una parte della richiesta, sarà versato un risarcimento soltanto per l'importo documentato. In alcuni casi, il calcolo della richiesta da parte della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato darà un importo stimato, ad esempio, qualora il richiedente non sia stato in grado di calcolare direttamente le richieste di risarcimento.
Il risarcimento è calcolato su base tariffaria. Diverse tariffe vengono aggiornate una volta all'anno, il 1° gennaio. A titolo di esempio, il risarcimento corrisposto per dolore e sofferenza è di 200 DKK (2018) per ogni giorno di malattia. Le lesioni permanenti sono calcolate in funzione del livello del danno e il risarcimento corrisposto dipende dal livello del danno, pari a 8 790 DKK (2018) per livello. Il risarcimento per gli illeciti civili e le violazioni gravi è calcolato in base alla gravità e alla natura dell'aggressione cui la vittima è stata esposta, incluso il tipo di reato in questione.
Non è fissato un limite generale per l'importo che può essere versato a titolo di risarcimento dei danni. Al momento la Danimarca non prevede un limite minimo per gli importi che possono essere concessi a titolo di risarcimento dei danni. Esiste invece un importo massimo nel caso di alcuni danni per i quali è possibile ottenere un risarcimento, presentati nel seguente elenco:
In casi eccezionali, i danni per lesioni permanenti possono essere valutati al 120%, sino a un importo massimo di 1 054 000 DKK (2018).
Non è necessario calcolare l'importo totale di tutte le richieste di risarcimento avanzate. Il richiedente dovrebbe indicare, oltre a ciascun elemento per cui può essere corrisposto un indennizzo, l'importo del risarcimento richiesto. Ad ogni modo, il calcolo di ogni richiesta non è un requisito necessario per ottenere il risarcimento.
Sulla prima pagina del modulo di domanda è possibile vedere come vengono calcolati i mancati guadagni. I richiedenti o potenziali richiedenti possono sempre contattare la commissione per informazioni su come calcolare e documentare le richieste di risarcimento dei danni. È altresì possibile ottenere indicazioni su quali fattori sono messi in evidenza per ogni elemento per cui può essere corrisposto un indennizzo.
Non è necessario calcolare il risarcimento dei danni psicologici, che verranno calcolati su base tariffaria in funzione dell'entità del danno.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non versa alcun indennizzo nel caso in cui i danni del richiedente siano ripagati dall'autore del reato o coperti da un'assicurazione o da altre prestazioni a carattere risarcitorio. Pertanto, in linea di principio, la questione non concerne, ad esempio, la deduzione del rimborso ricevuto dall'assicurazione al momento dell'esame della domanda da parte della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato esamina, ma piuttosto chi deve versare il risarcimento. Qualora si rilevi che la compagnia di assicurazione ha rifiutato di risarcire il danno, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato può occuparsi del caso.
Eventuali indennizzi per invalidità o per danni permanenti ricevuti da un'assicurazione privata contro gli infortuni stipulata dal richiedente non comporteranno una riduzione o l'annullamento del risarcimento per danni permanenti o per la perdita della capacità di guadagno. Il risarcimento non sarà ridotto neppure qualora il richiedente abbia ricevuto prestazioni sociali pubbliche per il danno subito del danno (ad esempio, una pensione, un'indennità salariale o altri sussidi).
Per i richiedenti che abbiano stipulato una polizza con una compagnia di assicurazione sanitaria, le spese per le cure mediche non saranno rimborsate nella misura in cui siano coperte dalla polizza assicurativa. Non è inoltre previsto alcun risarcimento nel caso in cui le cure possano essere effettuate gratuitamente tramite l'assicurazione sanitaria pubblica o altri servizi pubblici.
Per quanto concerne gli infortuni sul lavoro, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato può corrispondere soltanto il risarcimento per dolore e sofferenze, mancati guadagni e richieste di indennità differenziali, nonché per gli illeciti civili e le violazioni gravi, poiché tutti gli altri casi, incluso il risarcimento delle spese per il recupero, ecc., sono coperti dall'assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro del datore di lavoro.
Quale norma principale, il risarcimento dei danni non è corrisposto in anticipo, ma solo al momento dell'esame definitivo della domanda.
In alcuni casi, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato applica una procedura che prevede il versamento del risarcimento per lesioni permanenti. Di norma, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato attende che l'Erhvervssikring (istituto per l'assicurazione nel mercato del lavoro) si pronunci sul livello del risarcimento. Tuttavia, se è probabile che il richiedente abbia subito una lesione permanente sostanziale esclusivamente a causa del danno, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato può garantire un risarcimento dei danni a titolo di acconto.
Sì. Nel caso in cui, dopo la pronuncia di una decisione della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato, si accerti che il danno si aggrava, causando ulteriori perdite, è possibile fare esaminare tali perdite dalla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato. A tale proposito è opportuno ricordare che esiste un termine di due anni per presentare la domanda alla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato. Il termine è calcolato dal momento in cui il richiedente sapeva o avrebbe dovuto sapere che il danno aveva comportato ulteriori perdite.
Il risarcimento delle spese per il recupero e altre perdite future dovute a un danno è rappresentato da un indennizzo in capitale. Di conseguenza, i richiedenti che abbiano già ricevuto un risarcimento per le spese di recupero future, ecc., non possono ottenere un riesame del caso in un secondo momento, al solo scopo di ricevere un risarcimento supplementare per le spese di ristabilimento e altre perdite.
Il richiedente non è tenuto ad allegare alla domanda alcun documento giustificativo. La domanda è trasmessa alla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato dalla polizia, che la correda dei documenti inclusi nel fascicolo relativo alla causa penale.
Qualora ritenga che la domanda sia contemplata dalla legge sul risarcimento delle vittime, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato procederà a esaminare le richieste avanzate. Per esaminare la domanda, la commissione ha spesso bisogno di documenti differenti, a seconda delle domande di risarcimento presentate dal richiedente, e può accelerare l'esame del caso se il richiedente presenta, insieme al modulo di domanda, la documentazione per le richieste avanzate. Sarebbe inoltre conveniente per il richiedente presentare, assieme alla domanda, l'eventuale rifiuto della compagnia assicurativa di pagare il risarcimento dei danni.
La documentazione può ad esempio consistere nelle ricevute per le spese sostenute in relazione alla violazione del codice penale danese. In aggiunta, per determinare la portata del danno vengono spesso utilizzati certificati medici e cartelle cliniche. Per quanto concerne i mancati guadagni e la perdita della capacità di guadagno, il richiedente deve presentare la documentazione relativa ai guadagni precedenti e successivi il danno, con buste paga, dichiarazioni annuali e, se del caso, una certificazione salariale del datore di lavoro. In alcuni casi vengono utilizzati anche documenti comunali.
Qualora ritenga sia necessaria ulteriore documentazione per esaminare il caso, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato lo comunicherà al richiedente e chiederà di presentare gli altri documenti.
No. Non ci sono spese a carico del richiedente per il trattamento del caso da parte della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato.
In Danimarca le decisioni sul risarcimento dei danni delle vittime di reato sono prese da una commissione istituita dal ministro della Giustizia, la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato.
Le decisioni possono anche essere prese dai giudici danesi nell'ambito di un procedimento penale o in una successiva causa civile, ad esempio laddove la decisione della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato sia impugnata in sede giudiziaria.
La domanda deve essere trasmessa alla polizia competente nel luogo in cui è stato denunciato il reato. La polizia invia quindi il caso alla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato assieme al fascicolo relativo al caso penale.
Coloro che abbiano già un caso sottoposto all'esame della commissione dovranno trasmettere una copia cartacea della domanda alla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato all'indirizzo Toldboden 2, 2. sal, DK-8800 Viborg oppure via elettronica a erstatningsnaevnet@erstatningsnaevnet.dk.
Trattamento amministrativo
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato tratta le domande per iscritto. La decisione è formulata per iscritto e al richiedente è inviata una copia cartacea o digitale. Non è quindi necessario che il richiedente sia presente durante il procedimento.
Procedimento giudiziario
Se la domanda è esaminata dalle autorità giurisdizionali nel corso del procedimento penale o nell'ambito di una successiva azione intentata contro la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato, il richiedente ha l'opportunità di partecipare all'udienza principale. In tal caso, se rappresentato da un avvocato, il richiedente non è tenuto a essere presente e non è quindi citato a comparire per testimoniare in tribunale.
Il tempo di esame del caso da parte della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato può variare considerevolmente da caso a caso. A incidere su questo aspetto, tra gli altri fattori, vi è l'eventuale esigenza di ottenere ulteriori informazioni sul caso da polizia, medici o altre autorità, a seconda delle circostanze specifiche del caso. Analogamente, in caso di lesioni permanenti o perdita della capacità di guadagno, è possibile che il tempo di esame aumenti laddove sia necessario sottoporre il caso all'istituto per l'assicurazione nel mercato del lavoro.
Più del 50% dei nuovi casi pervenuti alla commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato è esaminato nell'arco di 50 giorni, in base a una procedura particolarmente rapida, utilizzata in casi non complessi, ad esempio quelli in cui la sentenza definitiva riguarda sia la questione della responsabilità, sia l'ammontare del risarcimento.
Se il caso non può essere risolto ricorrendo a questa procedura particolarmente rapida, il tempo ordinario di esame del caso da parte della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato è di massimo 18 mesi dal momento in cui riceve una nuova domanda di risarcimento.
È possibile accelerare l'esame del caso presentando alla commissione prove a sostegno della propria istanza. La documentazione può ad esempio consistere di ricevute dell'acquisto di farmaci, certificati medici per il periodo di malattia o una dichiarazione del datore di lavoro riguardo alla perdita di guadagno dovuta al danno.
La decisione della commissione danese per l'indennizzo degli infortuni penali non può essere impugnata presso altre autorità amministrative. Per una modifica della decisione occorre innanzitutto contattare la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato e spiegare le ragioni del dissenso. La commissione valuterà quindi se vi siano le basi per riaprire l'esame del caso. In genere il criterio utilizzato è che il richiedente abbia fornito nuove informazioni pertinenti importanti per l'esito del caso.
Laddove la commissione danese per il risarcimento delle vittime reato confermi la propria decisione, il richiedente può chiedere che la decisione della commissione sia riesaminata in sede giudiziaria.
È altresì possibile presentare ricorso rivolgendosi al difensore civico del parlamento.
È possibile trovare moduli e informazioni su come presentare domanda di risarcimento sul sito web della commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato.
I richiedenti che abbiano domande riguardo al risarcimento per le vittime di reato possono contattare la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato al numero telefonico: + 45 33 92 33 34 dalle 10:00 alle 15:00, dal lunedì al giovedì, e dalle 10:00 alle 14:00 il venerdì.
Sì. Le parti lese in un procedimento penale possono, a determinate condizioni, avere diritto alla nomina di un avvocato ad litem. L'avvocato ad litem ha il compito di fornire assistenza per la presentazione delle domande di risarcimento, sia nell'ambito di un procedimento penale che presso la commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato.
La commissione danese per il risarcimento delle vittime di reato non può nominare un avvocato per il richiedente. La nomina è disposta dall'autorità giurisdizionale del distretto giudiziario in cui è stato commesso il reato.
In Danimarca esistono inoltre diverse organizzazioni di assistenza legale.
Esistono associazioni di sostegno alle vittime che possano aiutarmi a chiedere un risarcimento?
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Legge sul risarcimento delle vittime di reati violenti
Legge sul risarcimento delle vittime di reati violenti in inglese
In linea di principio, qualsiasi fatto che costituisca un'aggressione intenzionale e illecita (ad esempio: percosse, aggressioni sessuali, attentati terroristici e omicidi) può dar luogo a un risarcimento ai sensi della Opferentschädigungsgesetz (OEG, legge sul risarcimento delle vittime). Il risarcimento può essere assegnato alle vittime e ai relativi superstiti.
Viene accordato un risarcimento non solo per tutti i danni alla salute, ma anche per le relative conseguenze economiche. Inoltre, anche i danni dal punto di vista mentale sono riconosciuti come danni alla salute. In questo caso si riconoscono soltanto i danni alla salute di una durata superiore ai sei mesi. Peraltro, non viene riconosciuto un indennizzo per i danni materiali. Inoltre, in base all'OEG non viene accordato un indennizzo per danni morali.
In alcuni casi il risarcimento viene corrisposto anche ai parenti superstiti di una vittima relativamente a spese mediche e alimenti. I parenti superstiti sono il coniuge e i figli della vittima e, in casi eccezionali, i genitori della vittima. Sono inoltre considerati alla stessa stregua dei figli, i figli adottivi, i figli del coniuge e i figli collocati in famiglie affidatarie.
I parenti di una vittima sopravvissuta possono, in determinate circostanze, ottenere cure mediche e assegni alimentari.
I cittadini stranieri di qualsiasi nazionalità vittime di reati violenti in Germania ricevono con effetto retroattivo al primo luglio 2018 gli stessi indennizzi delle vittime di violenza tedesche.
Ai sensi dell'articolo § 3a dell'OEG un risarcimento può essere concesso anche alle vittime di un reato violento commesso all'estero e residenti in Germania. Inoltre, si tratta di prestazioni particolari ed accessorie. Rispetto a tali prestazioni vengono dedotti i pagamenti corrisposti nei paesi nei quali i reati sono stati commessi.
Le persone che chiedono di beneficiare di prestazioni in base all’OEG sono tenute a collaborare nell'ambito della procedura per ottenere l'indennizzo. Ciò significa che devono contribuire al chiarimento dei fatti. In linea di principio, tale obbligo implica inoltre il deposito di una denuncia contro l'autore del reato. In alcuni casi, è possibile rinunciare al deposito di una denuncia (ad esempio, nel caso in cui ciò non possa essere imposto alla vittima).
No, le autorità competenti devono in generalmente prendere una decisione separata sulla domanda d'indennizzo ai sensi dell’OEG. Tuttavia, in alcuni casi, è necessario attendere il risultato di un'indagine o di un procedimento penale.
No.
Sì, è possibile ottenere l'indennizzo indipendentemente dalla condanna dell'autore del reato. La domanda dev'essere accompagnata con tutti i documenti che possono essere utili al chiarimento dei fatti e alla constatazione della gravità dei danni.
No, l'OEG non prevede un termine entro il quale depositare la domanda. Gli indennizzi tuttavia non possono essere corrisposti con effetto retroattivo salvo che per un periodo di un anno precedente il deposito della domanda.
Le lesioni fisiche e psichiche che risultano da un reato violento possono essere oggetto di un risarcimento. L’indennizzo delle vittime comprende pagamenti mensili. Inoltre, le conseguenze economiche di un reato violento possono dar luogo ad alcune prestazioni.
La portata e l'importo delle prestazioni sono stabilite dalla legge federale tedesca sull'assistenza alle vittime della guerra.
Tali prestazioni riguardano:
Non verrà corrisposto un indennizzo per danni morali. In linea di principio, i danni materiali non possono essere rimborsati. Si applicano alcune eccezioni per i dispositivi sanitari come occhiali, lenti a contatto o protesi dentarie.
Le prestazioni accordate alle vittime e ai parenti superstiti per indennizzarli delle conseguenze mediche ed economiche per i danni causati alla salute vengono corrisposte mensilmente nella misura in cui soddisfino le condizioni per poterne beneficiare. Vengono corrisposte altre prestazioni se e nella misura in cui la sussistenza di tale bisogno è stata stabilita (ad esempio l'indennizzo per le spese).
Qualora la parte lesa stessa abbia causato il danno o qualora si tratti di un indennizzo ingiusto per altri motivi, in particolare per il comportamento della parte lesa, l'indennizzo verrebbe negato. Tuttavia, la semplice esistenza di un carico pendente non è sufficiente. I richiedenti sono tuttavia tenuti a fare il possibile per chiarire i fatti. Dal mancato rispetto di tale obbligo può derivare il rifiuto totale o parziale dell'assegnazione delle prestazioni.
Il risarcimento, ai sensi dell’OEG in genere viene corrisposto indipendentemente dai redditi o dalla situazione patrimoniale delle parti lese. La situazione finanziaria delle parti lese non può incidere sulla portata delle prestazioni destinata a risarcire la parte rispetto alle conseguenze dei danni economici e delle prestazioni per assistenza.
No.
L'importo delle prestazioni destinate a risarcire la parte per le conseguenze dei danni pe la salute viene calcolato in funzione della loro gravità.
L'importo delle prestazioni destinate a risarcire la parte per le conseguenze dei danni economici si basa sui danni economici causati.
No.
No. Non è necessario indicare un importo per l'indennizzo. Quest'ultimo va calcolato in funzione delle ripercussioni negative sulla salute e l'economia ed è fissato dall'autorità di decisione.
Le prestazioni per gli alimenti dovute per risarcire dalle conseguenze che comportano danni alla salute sono indipendenti dalle prestazioni corrisposte da altri organismi privati o pubblici. Tuttavia, tali prestazioni possono rientrare nel calcolo delle prestazioni destinate a indennizzare le conseguenze dei danni economici.
In base all’OEG non è prevista la possibilità di ottenere acconti. Tuttavia, talune prestazioni sanitarie possono essere corrisposte o effettuate prima che la decisione sulla domanda d'indennizzo sia stata presa.
In caso di peggioramento della salute, una richiesta d'indennizzo per «aggravamento della salute della vittima» può essere inoltrata in qualsiasi momento e si può richiedere un nuovo calcolo delle prestazioni. L’evoluzione della situazione dei redditi può essere presa in considerazione in qualsiasi momento in occasione del calcolo delle prestazioni destinate a risarcire per le conseguenze dei danni economici.
Tutti i documenti che possono contribuire a chiarire lo svolgimento dei fatti e alla constatazione delle conseguenze dei danni causati vanno allegati.
No.
Le autorità che decidono sono quelle di previdenza e di assistenza dei Land La competenza dipende dal Land nel quale la persona risiede.
Nel caso in cui la persona interessata che non ha domicilio in Germania sia vittima di un reato violento in Germania, la domanda può essere presentata presso l'autorità di previdenza e assistenza del Land nel quale si sono verificati i fatti.
Per evitare di dover effettuare una ricerca per individuare l'organismo competente, i richiedenti stranieri possono rivolgersi al punto di contratto centrale, vale a dire al ministero federale del lavoro e degli affari sociali (Bundesministerium für Arbeit und Soziales). Quest'ultimo trasmette la domanda di risarcimento all'autorità competente.
La domanda dev'essere inviata all'autorità di previdenza e di assistenza competente.
Per evitare di dover effettuare una ricerca per individuare l'organismo competente, i richiedenti stranieri possono rivolgersi al punto di contratto centrale, vale a dire al ministero federale del lavoro e degli affari sociali (Bundesministerium für Arbeit und Soziales).
No.
Non si può dare alcuna indicazione generale al riguardo. La durata del procedimento dipende in particolare dalla facilità o dalla difficoltà a chiarire i fatti e dalla necessità di ottenere una perizia medica.
È possibile presentare un ricorso per contestare la decisione. Nel caso in cui l'autorità competente mantenga la sua decisione nel procedimento d'opposizione, si può adire il tribunale del contenzioso sociale.
I formulari per le domande e le altre informazioni sono disponibili al seguente indirizzo:
http://www.bmas.de/opferentschaedigung
Si possono trovare informazioni qui:
http://www.bmas.de/victimscompensation
La lista delle istituzioni di aiuto alle vittime in Germania è disponibile sul sito https://www.odabs.org/
No. Le spese per un avvocato non sono considerate come prestazione per l'indennizzo e non possono essere rimborsate in base all'OEG.
Sì, esistono organizzazioni regionali e interregionali di assistenza alle vittime. La più grande organizzazione di assistenza a livello federale è il WEISSE RING.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
Le vittime di reati violenti e le persone a carico di tali vittime hanno diritto a un risarcimento. Un reato violento è un atto punibile ai sensi delle norme di procedura penale che viene commesso direttamente contro la vita o la salute di una persona, in seguito al quale la persona lesa muore o subisce un danno grave per la sua salute o è soggetta a un problema di salute della durata di almeno quattro mesi.
Avete diritto a un risarcimento se un reato violento ha provocato danni gravi alla vostra salute o un problema di salute della durata di almeno quattro mesi.
Un risarcimento di 448 EUR viene corrisposto alla persona che ha sostenuto le spese del funerale di una vittima di un reato violento. Occorre sottolineare che la persona che sostiene le spese funerarie non deve necessariamente essere un parente o una persona a carico della vittima.
Le persone a carico di una vittima deceduta a causa di un reato violento hanno diritto a un risarcimento pagabile dallo Stato alle vittime di reati.
Le seguenti persone rientrano tra le persone a carico:
Avete diritto a un risarcimento se, in seguito a un reato violento, la vittima ha subito danni gravi alla sua salute o un problema di salute della durata di almeno quattro mesi.
Le seguenti persone hanno diritto al risarcimento:
In Estonia il diritto al risarcimento non è legato alla cittadinanza.
Il risarcimento viene corrisposto dall'autorità competente del paese in cui è stato commesso il reato. Gli indennizzi vengono corrisposti in conformità con la legge del paese interessato.
Al fine di richiedere un risarcimento, è possibile rivolgersi ai seguenti soggetti:
Un reato violento deve essere denunciato alla polizia entro 15 giorni di calendario dal giorno in cui è stato commesso il reato.
Non è necessario attendere l'esito del procedimento per richiedere il risarcimento; è sufficiente che il reato sia stato denunciato alla polizia e il procedimento penale sia stato avviato. Il risarcimento può essere richiesto entro tre anni dalla commissione del reato.
Non è necessario chiedere innanzitutto un risarcimento all'autore del reato. Quando viene concesso un risarcimento, il diritto a richiederlo viene trasferito al Comitato delle assicurazioni sociali il quale si rivarrà sulla persona che ha causato il danno (l'autore del reato) per azione di rivalsa.
Avete diritto al risarcimento anche se la persona che ha causato il danno non è stata identificata o se il procedimento giudiziario non si è ancora concluso.
Per ottenere dallo Stato un risarcimento a favore delle vittime di reati, è richiesta la certificazione dell'avvio del procedimento penale emessa da un organo inquirente.
Qualora si richieda il rimborso di spese per trattamenti medici o di un indennizzo in caso di decesso occorre presentare le ricevute delle spese corrispondenti.
Le domande di risarcimento possono essere presentate entro tre anni dalla data di un reato o dalla data in cui si è venuti a conoscenza del reato commesso.
Il risarcimento copre:
– danni materiali (non psicologici):
– danni materiali (non psicologici):
danni psicologici:
I familiari di una vittima possono ottenere assistenza psicologica. Per ottenere un risarcimento per l'assistenza psicologica è necessario contattare un operatore che fornisce assistenza alle vittime, il quale preparerà la domanda da firmare. È necessario anche produrre un certificato rilasciato dalla polizia attestante l'avvio del procedimento e il fatto che voi siate una vittima o il rappresentante legale di una vittima. Il prestatore di servizi di sostegno a favore delle vittime vi aiuterà a ottenere un tale certificato dalla polizia.
Sarete informati in merito alla concessione del risarcimento per l'assistenza psicologica entro 10 giorni lavorativi. Successivamente è possibile rivolgersi a uno psicologo. L'importo del risarcimento per persona è pari al salario minimo mensile (584 EUR nel 2020).
Il risarcimento a favore di persone a carico è corrisposto in rate mensili. Le spese mediche sono rimborsate come somma forfettaria sulla base di ricevute di spesa.
Il risarcimento non viene corrisposto se:
Inoltre, il risarcimento può essere negato qualora il richiedente si sia rifiutato di cooperare con le autorità incaricate dell'applicazione della legge in relazione all'accertamento dei fatti relativi al reato, all'identificazione o al fermo dell'autore del reato o alla dimostrazione del danno.
La vostra situazione finanziaria non influisce sulla concessione o sul pagamento del risarcimento.
Gli importi ricevuti da una vittima o che quest'ultima ha diritto di ricevere in base al danno derivante da un reato violento avente un'origine diversa dalla persona responsabile del danno causato dal reato sono detratti dal danno che funge da base per determinare l'importo del risarcimento, ivi compresa l'indennizzo per la capacità lavorativa, corrisposti alla vittima. Nel determinare l'importo del risarcimento, vengono prese in considerazione tutte le somme corrisposte al richiedente dalla persona responsabile del danno causato dal reato prima della concessione del risarcimento.
Calcolo del risarcimento per inabilità di lavoro parziale o totale
L'importo del risarcimento viene calcolato sulla base del reddito medio per giorno di calendario. A tale fine viene preso in considerazione il reddito soggetto ai contributi sociali, percepito durante i sei mesi precedenti il reato.
Calcolo del danno risultante da inabilità di lavoro parziale o totale
Il reddito medio per giorno di calendario viene moltiplicato per trenta e dal risultato di tale moltiplicazione si deducono la pensione per incapacità lavorativa o l'indennità di abilità di lavoro concesse alla persona in questione. l risarcimento copre l'80 % del reddito perso. I dati sul reddito medio vengono ottenuti dalla direzione delle imposte e delle dogane.
Calcolo del risarcimento per decesso del familiare con il reddito più importante
1. Il reddito medio della vittima per giorno di calendario viene moltiplicato per trenta e dal risultato di tale moltiplicazione si deduce la pensione di reversibilità concessa alla persona in questione.
2. Si calcola quindi una percentuale dell'importo ottenuto, in base al numero di persone a carico:
Viene risarcito l'80 % dell'importo calcolato.
Non esiste un importo minimo; il risarcimento viene corrisposto fino a quando la persona avente diritto è idonea al risarcimento o fino al limite di 9 590 EUR.
Non è necessario indicare alcun importo nel modulo di richiesta.
Sì.
Le persone che si trovano in una situazione economica difficile possono richiedere un anticipo sul risarcimento qualora abbiano diritto al risarcimento ma la sua concessione venga posticipata.
Il pagamento anticipato di un importo fino a 640 EUR viene effettuato sulla base di una relativa domanda.
Se il pagamento anticipato supera l'importo del risarcimento successivamente concesso, la somma corrisposta in eccesso sarà recuperata.
Avete il diritto di presentare ulteriori fatture per le spese relative a cure mediche.
Il certificato di un organo inquirente.
Fatture per spese funerarie.
Fatture per spese relative a cure mediche, ricevute per medicinali, ecc.
Il certificato di morte della vittima.
No.
Il Comitato delle assicurazioni sociali. (il Sotsiaalkindlustusamet)
Opzioni per la presentazione delle domande:
Non è necessario essere presenti.
Una decisione viene presa entro 30 giorni dal deposito dell'ultimo documento.
È possibile presentare ricorso contro la decisione entro 30 giorni dalla ricezione della stessa. In alternativa, è possibile depositare una denuncia presso un tribunale amministrativo secondo la procedura prevista dal codice di procedura amministrativa.
I moduli di domanda e informazioni sulla presentazione di domande di risarcimento sono riportati sul sito web del Comitato delle assicurazioni sociali (Sotsiaalkindlustusameti kodulehelt).
Gli operatori che forniscono assistenza alle vittime possono essere contattati anche telefonicamente. I dati di contatto sono disponibili sul sito web del Comitato delle assicurazioni sociali (Sotsiaalkindlustusameti kodulehelt).
Sì.
Gli operatori che forniscono assistenza alle vittime forniscono assistenza anche in relazione alla richiesta di un risarcimento.
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La legislazione greca in materia di risarcimento delle vittime di reati violenti contempla i seguenti reati commessi nel territorio nazionale:
reati intenzionali violenti e reati di cui ai seguenti articoli del codice penale: articoli 323 bis (tratta di essere umani):
a) schiavitù o pratiche di lavoro simili alla schiavitù,
b) servitù,
c) costrizione della vittima a lavorare o a mendicare (sfruttamento del lavoro),
d) costrizione della vittima a commettere atti criminali,
e) prelievo di organi, tessuti o cellule della vittima,
f) costrizione della vittima a partecipare ad atti, pratiche o simulazioni sessuali o a lavori o servizi intesi unicamente a provocare eccitazione (sfruttamento sessuale) o
g) matrimonio forzato, 336 quando la vittima è un minore (reati contro la libertà sessuale o di sfruttamento economico della vita sessuale), 339, commi 1 e 3 (atti sessuali che coinvolgono minori o a loro danno), 342, comma 1 (abuso sessuale di minori), 348 bis (pedopornografia), 348 ter (adescamento di minori a fini sessuali), 348 quater (rappresentazioni pornografiche di minori) e 351 bis (atti sessuali che coinvolgono un minore dietro pagamento).
Per tutti i reati intenzionali commessi con violenza fisica o minaccia di violenza fisica e che comportano il decesso o una condizione fisica o mentale grave per la vittima e per tutti i reati intenzionali commessi con violenza o minacce di violenza fisica e puniti con la reclusione (kátheirxi).
Dal 1º gennaio 2010 i dipendenti delle strutture di detenzione vittime di azioni di violenza intenzionale commesse in Grecia e che hanno comportato per la vittima un'invalidità o menomazioni gravi, hanno diritto a un congedo di malattia retribuito ininterrotto, fino a che la commissione medica competente non li ritenga idonei al lavoro.
Possono beneficiare del risarcimento i familiari della vittima, ossia, il coniuge, la persona cui la vittima era legata da una relazione eterosessuale od omosessuale stabile e continuativa, il promesso sposo, i familiari per consanguineità o matrimonio in linea diretta, i genitori adottivi o i figli adottati, i fratelli e le sorelle, i coniugi o promessi sposi dei fratelli e delle sorelle, nonché le persone a carico della vittima, oltre ai figli e ai genitori a carico.
In questo caso ha diritto al risarcimento solo la persona direttamente lesa, ossia la vittima diretta.
L'Archí Apozimíosis (autorità greca competente in materia di risarcimenti) risarcisce le vittime di reati intenzionali violenti, se il reato è stato commesso in Grecia e se la vittima ha la residenza ufficiale (katoikía) o la residenza abituale (siníthi diamoní) in Grecia, nel territorio di un altro Stato membro dell'UE o in un paese terzo nei casi previsti dall'articolo 323 bis del codice penale. Non è fatta alcuna distinzione tra cittadini dell'UE e di paesi terzi.
Se il reato è stato commesso in un altro paese dell'UE, le vittime che hanno la residenza ufficiale o la residenza abituale in Grecia possono presentare domanda all'Archí Syndromís (autorità di assistenza greca) per ottenere un risarcimento, ragionevole e adeguato, dall'autorità competente in materia di risarcimenti dello Stato membro dell'UE in questione, in linea con le condizioni specifiche previste dalla normativa di tale Stato.
Sì, alla procura o alla polizia entro tre mesi. In caso contrario potrebbe non essere possibile localizzare l'autore del reato. Se non si è potuto denunciare il reato di cui si è stati vittima per motivi di forza maggiore, il termine di tre mesi inizia a decorrere da quando tali motivi cessano di essere validi.
Sì, perché il diritto al risarcimento ha inizio
a) nel caso in cui l'autore del reato non abbia le risorse necessarie per risarcire il richiedente, quando viene disposta l'esecuzione della sentenza definitiva,
b) nel caso in cui non si riesca ad appurare l'identità dell'autore del reato, quando il fascicolo del caso è iscritto nel registro delle notizie di reato a carico di persone ignote oppure
c) nel caso in cui l'autore del reato non possa essere perseguito o condannato, quando il fascicolo viene archiviato da un atto del pubblico ministero competente, da una sentenza definitiva di non luogo a procedere, da un'assoluzione definitiva o dalla chiusura definitiva del caso in base ad altre modalità.
Sì, perché nei casi di cui ai precedenti punti a) e c) (ossia laddove l'autore del reato non abbia le risorse necessarie per corrispondere il risarcimento o l'autore del reato non possa essere perseguito o condannato) la vittima può presentare una domanda di risarcimento di questa natura solo qualora non sia in grado, in nessun modo, di far valere la propria richiesta nei confronti dell'autore del reato, come stabilito da una sentenza definitiva.
Sì, se non è stato possibile appurare l'identità dell'autore del reato è possibile chiedere un risarcimento all'autorità competente in materia di risarcimenti una volta che il fascicolo del caso è stato iscritto nel registro delle notizie di reato a carico di persone ignote.
Le domande di risarcimento vanno presentate all'autorità competente in materia di risarcimenti dalla persona autorizzata o dal suo rappresentante entro un il termine di un anno dalla data in cui è sorto il diritto al risarcimento.
a) Per la vittima del reato:
Danni materiali (non-psicologici):
Danni psicologici (morali):
b) Per gli aventi diritto o i familiari di una vittima:
Danni materiali (non-psicologici):
In una volta sola.
Nel determinare l'importo del risarcimento si terrà conto di eventuali azioni illecite compiute del richiedente.
In aggiunta, il richiedente non avrà diritto ad alcun risarcimento laddove, durante il procedimento penale, non cooperi con le autorità decidendo senza giustificati motivi di non assisterle, specie qualora si sia rifiutato di testimoniare o abbia occultato o non abbia presentato elementi di prova, complicando di conseguenza l'identificazione dell'autore del reato.
La situazione finanziaria non ha influenza sul diritto al risarcimento o sull'importo che verrà erogato a favore del richiedente.
Il diritto al risarcimento non è garantito nei seguenti casi:
a) se l'azione ha interessato membri di un'organizzazione criminale, una banda di criminali o un gruppo terroristico,
b) se il richiedente ha omesso intenzionalmente di segnalare il reato di cui è stato vittima entro tre mesi, rendendo più difficile l'identificazione dell'autore del reato (tuttavia, se non è stato possibile denunciare il reato per motivi di forza maggiore, il termine di tre mesi inizia a decorrere da quando tali motivi cessano di essere validi),
c) se, durante il procedimento penale, il richiedente si rifiuti, senza giustificati motivi di assistere le autorità, specie qualora si sia rifiutato di testimoniare o abbia occultato o non abbia presentato elementi di prova, complicando di conseguenza l'identificazione dell'autore del reato, e
d) in ogni altro caso in cui, in considerazione delle circostanze specifiche al caso, la domanda di risarcimento costituisce un abuso di un diritto.
Nel determinare l'importo del risarcimento si terrà conto di eventuali azioni illecite compiute del richiedente, dei costi sostenuti dallo Stato greco per il ricovero ospedaliero e di altre somme percepite dall'autore del reato, dai servizi di previdenza sociale o da altre fonti.
L'importo del risarcimento è determinato in base alla legislazione greca, fatte salve disposizioni più specifiche.
Nessuno.
Sì, il modulo di domanda contiene un campo specifico da compilare.
Sì, nel modulo di domanda è necessario indicare l'importo del risarcimento richiesto e qualsiasi altro risarcimento percepito, al fine di tenere conto di tutte le spese sostenute dallo Stato greco per il ricovero del richiedente, nonché di tutti gli altri importi ricevuti dall'autore del reato, dai servizi di previdenza sociale o da ogni altra fonte.
Occorrerà inoltre fornire informazioni dettagliate sulla situazione comportata dal danno subito. A tal fine, si dovranno dichiarare e presentare tutti i giustificativi delle spese mediche, delle spese ospedaliere o delle spese funerarie, nonché di eventuali perdite o riduzioni del reddito, spese supplementari o incapacità a svolgere qualsiasi occupazione derivanti dal danno arrecato dal presunto reato.
Nessuno.
L'autorità competente in materia di risarcimenti non ha definito una disposizione esplicita riguardo a indennizzi complementari o aggiuntivi. Tuttavia, il diritto greco ammette tale possibilità in caso di cambiamento delle circostanze o di peggioramento delle condizioni di salute della vittima.
Dovranno essere allegati i seguenti documenti giustificativi a seconda dei casi:
Sì, 50 EUR prima che il caso venga esaminato dall'autorità competente in materia di risarcimenti. In caso di mancato pagamento, la domanda verrà respinta.
L'autorità competente in materia di risarcimenti.
All'autorità di assistenza o direttamente al segretariato dell'autorità competente in materia di risarcimenti.
Non necessariamente. Se necessario, l'interessato sarà invitato a presentarsi direttamente.
Laddove il richiedente abbia la residenza ufficiale o la residenza abituale nel territorio di un altro Stato membro, l'autorità competente in materia di risarcimenti chiederà all'autorità di assistenza competente di sentirlo, conformemente alla legge di quello Stato, e di inviare una relazione. L'autorità competente in materia di risarcimenti, in cooperazione con l'autorità di assistenza competente, può altresì condurre direttamente un'audizione, conformemente alla legislazione greca, per via telefonica o in videoconferenza. In quel caso, l'autorità competente in materia di risarcimenti non può obbligare il richiedente a essere sentito.
L'autorità competente in materia di risarcimenti è tenuta a esaminare il caso entro tre mesi dalla data di presentazione della domanda e a emettere la decisione definitiva entro tre mesi dalla data della valutazione della domanda.
Sia il richiedente che lo Stato greco hanno diritto a proporre ricorso avverso la decisione dell'autorità competente in materia di risarcimenti dinanzi al Dioikitikó Protodikeío (tribunale amministrativo di primo grado). Il termine è di quattro mesi.
Non esiste un numero di telefono specifico per presentare una domanda di risarcimento. https://ministryofjustice.gr/
Per le controversie transfrontaliere, l'assistenza legale è garantita nelle cause civili (o commerciali) qualora il richiedente abbia la residenza ufficiale o la residenza abituale in uno Stato membro dell'UE. L'assistenza legale può consistere anche in un appuntamento con un avvocato che possa fornire consulenza legale per cercare di risolvere la controversia in via stragiudiziale. Anche le persone che hanno la residenza (ufficiale) o la residenza abituale (effettiva) in Grecia ma chiedono assistenza legale per un procedimento o una fase processuale in un altro Stato membro dell'UE possono beneficiare dei servizi di un avvocato, in attesa di ricevere risposta a una domanda di accesso all'assistenza legale da parte dell'autorità competente dell'altro Stato membro.
KEThI (Centro di ricerca per l'uguaglianza di genere)
EKKA (Centro nazionale per la solidarietà sociale)
Genikí Grammateía Isótitas ton Fýlon (segretariato generale per l'uguaglianza di genere):
Ellinikó Symvoúlio gia tous Prósfyges (Consiglio greco per i rifugiati)
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Nel diritto spagnolo la normale procedura per chiedere il risarcimento delle lesioni o dei danni subiti prevede un procedimento penale, nel quale si stabiliscono le responsabilità civili contestualmente a quelle penali. Per tale ragione, il Juzgado de Instrucción (giudice istruttore) chiede alla parte lesa di manifestare la sua volontà di procedere con la domanda di risarcimento, dichiarando se opterà per l'esercizio in sede penale o se desidera riservarsi la facoltà di esercitare il suo diritto tramite una causa civile.
Qualora opti per la sede penale, la parte lesa può decidere di affidare l'esercizio della pretesa al pubblico ministero (come succede se non manifesta alcuna scelta) o di intervenire direttamente (per mezzo di un legale e del pubblico ministero).
Nel caso in cui decida di chiedere il risarcimento dei danni al di fuori del procedimento penale, la parte lesa dovrà intentare una causa civile, conformandosi alle norme procedurali del rito pertinente.
Nelle situazioni transfrontaliere, ad esempio quando un reato è commesso in uno Stato membro diverso da quello in cui risiede la vittima, quest'ultima può esigere il risarcimento del danno da reato da parte di chi lo ha commesso, conformemente al diritto nazionale, dinanzi al tribunale penale che si occupa del caso.
Il diritto spagnolo prevede regimi di risarcimento specifici per i reati violenti, i reati a sfondo sessuale e i reati di terrorismo.
Per i reati violenti e i reati a sfondo sessuale commessi in Spagna, che hanno comportato un decesso, lesioni fisiche gravi o danni alla salute fisica o mentale, la Spagna dispone di un sistema di indennizzi per tale fattispecie di reati deliberati (intenzionali) e violenti. L'indennizzo è erogato anche a favore delle vittime di reati a sfondo sessuale, anche se non violenti.
In genere si ha diritto al sostegno finanziario previsto per legge se al momento del reato:
In caso di decesso, i requisiti relativi alla cittadinanza o alla residenza di cui sopra si applicano ai beneficiari, non al deceduto.
In caso di lesioni fisiche gravi o di danni gravi alla salute fisica o mentale, sono beneficiari le vittime dirette, ossia coloro che hanno subito il danno o la lesione.
Le lesioni per cui è garantito un indennizzo finanziario sono quelle che compromettono l'incolumità fisica o la salute fisica o mentale e che causano un'inabilità temporanea alla vittima per un periodo superiore ai sei mesi o un'invalidità permanente di almeno il 33%.
Per i reati di terrorismo, sono previste diverse tipologie di aiuti di Stato destinate alle vittime per fatti di terrorismo per risarcire i danni causati da questa fattispecie di reato. Deve sussistere un collegamento diretto tra l'attentato terroristico e il danno subito.
Possono essere risarciti i seguenti danni e le seguenti lesioni:
Con l'eccezione delle lesioni fisiche, il risarcimento per i suddetti danni sarà secondario a quello previsto per le stesse circostanze da altri organi pubblici o a quello derivante da contratti di assicurazione. In questi casi, il risarcimento corrisponderà alla differenza tra quanto erogato dalle suddette amministrazioni pubbliche o società assicurativa e la valutazione condotta a livello ufficiale.
L'importo del risarcimento sarà determinato in funzione del danno subito (gravità delle lesioni e tipo di disabilità causata, decesso, ecc.).
Altre forme di indennizzo:
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale che comportano il decesso della vittima, le vittime indirette possono essere beneficiari se, nel momento in cui è stato commesso il reato, la vittima era cittadino spagnolo o di un altro Stato membro dell'UE oppure, in caso contrario, era normalmente residente in Spagna o cittadino di un altro Stato che garantisce ai cittadini spagnoli nel proprio territorio simili aiuti.
Le vittime indirette che possono beneficiare dell’aiuto sono:
In caso di decesso di un minore o di una persona disabile quale conseguenza diretta del reato, i genitori o i tutori del minore o disabile avranno diritto soltanto a un indennizzo per le spese funerarie sostenute effettivamente, sino al limite fissato dalla legge.
In caso di reati a sfondo sessuale che abbiano causato danni alla salute mentale della vittima, l'importo degli aiuti coprirà i costi della cura terapeutica scelta liberamente dalla vittima, fino a un importo massimo stabilito dalla legge.
In caso di reati di terrorismo, laddove abbiano causato il decesso della vittima diretta, possono beneficiare degli aiuti:
In caso di reato violento o a sfondo sessuale che abbia causato serie lesioni fisiche alla vittima o un grave danno alla sua salute fisica o mentale, solo le vittime dirette hanno diritto al risarcimento, ossia coloro che hanno subito le lesioni o il danno. Le vittime indirette possono essere beneficiarie degli aiuti solo in caso di decesso di una vittima diretta, nei casi previsti dalla legge e a condizione che siano soddisfatti i requisiti stabiliti dalla legge.
In caso di reati di terrorismo, si considerano beneficiari dei diritti e delle prestazioni previste dalla legge:
In caso di reati violenti o di reati a sfondo sessuale
Sì, se lo Stato di cui la vittima è cittadino garantisce aiuti analoghi agli spagnoli nel proprio territorio. Tale pratica di riconoscimento, in cui è fatto riferimento alla legislazione applicabile dello Stato di cui la vittima è cittadino, deve essere dimostrata e integrata ai documenti da allegare nella domanda di aiuto definitivo, ad esempio, per inabilità temporanea o lesioni invalidanti. L'amministrazione spagnola verificherà il contenuto e la validità del diritto straniero cui è fatto riferimento e determinerà se possa essere applicato ad ogni singolo caso.
In caso di reati di terrorismo, affinché sia possibile applicare il regime di aiuti, prestazioni o risarcimenti previsto dalla legislazione spagnola, l'attentato terroristico deve essere stato commesso nel territorio spagnolo o nell'area di competenza giurisdizionale spagnola dopo il 1° gennaio 1960.
Una vittima che subisca le conseguenze di un attentato terroristico commesso nel territorio spagnolo o nell'area di competenza giurisdizionale spagnola dopo il 1° gennaio 1960 ha diritto ad accedere agli aiuti previsti dalla legge, indipendentemente dalla sua nazionalità.
Il sistema di aiuti previsto dalla legislazione spagnola si applica anche nei seguenti casi:
cittadini spagnoli vittime all'estero di gruppi che operano solitamente in Spagna o di azioni terroristiche contro lo Stato spagnolo o gli interessi spagnoli;
vittime spagnole di attentati terroristici commessi al di fuori del territorio nazionale che non rientrano nel paragrafo precedente;
partecipanti alle operazioni di pace e di sicurezza appartenenti a contingenti spagnoli all'estero che sono stati oggetto di un attentato terroristico.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, le disposizioni della legislazione spagnola si applicano ai procedimenti provvisori e definitivi per la determinazione e l'erogazione di aiuti alle vittime dirette e indirette di reati, in base a quanto previsto dalla legge, qualora il reato sia stato commesso in Spagna e la persona che chiede l'aiuto abbia la residenza abituale in un altro Stato membro dell'UE.
In questi casi, se la domanda di aiuti pubblici previsti dalla legislazione spagnola è effettuata mediante le autorità di assistenza dello Stato in cui il richiedente ha la residenza abituale, l'autorità decisionale in Spagna [ossia la Dirección General de Costes de Personal y Pensiones Publicas (direzione generale per i costi del personale e le pensioni pubbliche) del Ministerio de Hacienda y Función Pública (ministero delle Finanze e dell'Amministrazione pubblica)] è tenuta a notificare al richiedente e all'autorità di assistenza:
Inoltre, in quanto organo decisionale, la direzione generale per i costi del personale e delle pensioni pubbliche può essere coadiuvata dall'autorità di assistenza dello Stato in cui il richiedente l'indennizzo ha la dimora abituale per tenere un'audizione con il richiedente o con chiunque altra persona ritenga necessario sentire.
A tal fine, potrà essere chiesto all'autorità di assistenza di fornire quanto necessario all'autorità inquirente per condurre direttamente l'audizione, in particolare per via telefonica o tramite videoconferenza, con la persona da sentire, purché questa abbia dato il proprio accordo.
Sì, in caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, anche se è possibile che le autorità competenti avviino un procedimento penale, di loro iniziativa, senza che sia necessario sporgere denuncia presso la polizia.
Come regola generale, la concessione dell'indennizzo è subordinata all'emissione di una sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non sono più esperibili altri mezzi di impugnazione. Mentre il procedimento penale è in corso, la legislazione prevede che siano erogati aiuti provvisori per affrontare le situazioni finanziarie precarie delle vittime di reato o dei loro beneficiari. Gli aiuti provvisori possono essere chiesti quando la vittima ha denunciato gli eventi alle autorità competenti o quando il procedimento penale è stato avviato dagli organismi competenti senza la necessità di sporgere denuncia.
Prima di presentare la richiesta occorre aspettare l'esito di eventuali indagini della polizia o del procedimento penale?
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, per presentare la domanda di aiuto finanziario occorre allegare una copia della sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non sono esperibili ulteriori mezzi di impugnazione, laddove si tratti di una sentenza, una sentenza in absentia, un'ordinanza di archiviazione del caso per decesso dell'imputato o una decisione di respingimento del caso.
In caso di reati di terrorismo, la condizione necessaria alla concessione degli aiuti e delle prestazioni previsti dalla legislazione spagnola è il fatto che alla vittima sia stato garantito l'accesso al risarcimento per responsabilità civile per gli atti in questione e le relative conseguenze, risarcibili in virtù di una sentenza contro la quale non sono esperibili ulteriori mezzi di impugnazione oppure che, nel caso in cui la sentenza non sia stata emessa, l'indagine giudiziaria al riguardo sia stata effettuata o il procedimento penale per i reati in questione sia stato avviato.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, per presentare la domanda di aiuto finanziario, occorre allegare copia della sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non sono esperibili ulteriori mezzi di impugnazione, laddove si tratti di una sentenza, una sentenza pronunciata in contumacia (in absentia), un'ordinanza di archiviazione del caso per decesso dell'imputato o una decisione di respingimento del caso.
Di conseguenza, se si intende presentare una domanda di aiuto finanziario, sarà necessario avviare un procedimento penale contro la persona accusata di essere responsabile del reato.
In caso di reati di terrorismo, una condizione essenziale per la concessione degli aiuti e delle prestazioni garantite dalla legislazione spagnola è che alla vittima sia stata data la possibilità di chiedere il risarcimento per responsabilità civile degli atti e le relative conseguenze risarcibili in virtù di una sentenza contro la quale non sono più esperibili ulteriori mezzi di impugnazione oppure, nel caso in cui la sentenza non sia stata formulata, che l'indagine giudiziaria al riguardo sia stata effettuata o il procedimento penale per i reati in questione sia stato avviato.
Pertanto, per chiedere gli aiuti e le prestazioni garantite dalla legge è necessario che il procedimento penale sia iniziato o per lo meno che l'indagine giudiziaria del caso sia stata svolta.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, se l'autore del reato non è stato identificato, non sarà possibile presentare una domanda di risarcimento, poiché uno dei requisiti è una copia della sentenza contro il presunto autore del reato che chiuda il procedimento penale e contro la quale non siano più esperibili ulteriori mezzi di impugnazione. Se il procedimento penale deve ancora essere chiuso - ossia non è ancora stata emessa una sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non sono esperibili ulteriori mezzi di impugnazione - è possibile presentare domanda per un aiuto provvisorio, purché vi siano elementi attestanti la situazione finanziaria precaria della vittima o dei suoi beneficiari.
Qualora il presunto autore del reato non si presenti in tribunale, alla domanda di aiuto dovrà essere allegata la pertinente sentenza in contumacia (in absentia).
Tra i documenti da trasmettere con la domanda di aiuto temporaneo occorre inviare una relazione del procuratore in cui si dichiari l'esistenza di elementi di prova evidenti (prima facie) per ritenere che il decesso, le lesioni o il danno siano stati causati da un atto violento e deliberato (intenzionale).
In caso di reati di terrorismo, è possibile presentare domanda per gli aiuti e le prestazioni previste dalla legislazione spagnola laddove siano state effettuate le opportune indagini giuridiche oppure sia stato avviato il procedimento penale.
In caso di reati violenti e a sfondo sessuale, il termine per presentare una richiesta di risarcimento è in genere di un anno a partire da quando è stato commesso il reato.
In caso di reati di terrorismo, il termine per presentare le domande di risarcimento per lesioni personali o danni materiali è in genere di un anno dalla data in cui si è subita la lesione o il danno.
- Danni materiali
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, gli aiuti sono concessi in caso di decesso, gravi lesioni fisiche gravi o danno grave alla salute fisica o mentale.
Per lesioni gravi si intendono le lesioni che compromettono l'integrità fisica o la salute fisica o mentale e che comportano un'inabilità temporanea o permanente della persona che le ha subite.
Le lesioni fisiche o i danni alla salute fisica o mentale dovranno essere di gravità tale da comportare un'invalidità permanente o una situazione di inabilità temporanea di durata superiore ai sei mesi, in linea con la legislazione spagnola in materia di previdenza sociale. L'invalidità permanente deve essere di almeno il 33%.
In caso di reati di terrorismo gli aiuti ordinari coprono le seguenti circostanze:
In aggiunta, nei casi applicabili, i beneficiari hanno diritto a:
le persone che hanno subito lesioni personali hanno diritto al rimborso delle spese sostenute per cure mediche, protesi e interventi chirurgici comportati dall'attentato terroristico, qualora ne sia dimostrata la necessità e non siano coperte da altri regimi di previdenza sociale pubblici o privati di cui sia beneficiario.
Si distinguono le seguenti situazioni:
In aggiunta, nei casi applicabili, i beneficiari hanno diritto a:
Per quanto riguarda la valutazione dell'indennizzo per gli effetti postumi, tra cui disabilità fisiche, intellettuali, sensoriali e biologiche, nonché i danni estetici dovuti alle lesioni, non curabili con il trattamento, il sistema istituito per le vittime degli incidenti stradali prevede, tra altri aspetti, la copertura delle spese di futuri trattamenti sanitari, protesi e servizi di riabilitazione a domicilio e in clinica nonché i costi dovuti alla perdita dell'indipendenza personale.
Contempla altresì un'eventuale inabilità temporanea causata alla vittima nel corso del trattamento sanitario, che gli impedisce di svolgere le attività professionali od ordinarie.
Analogamente, le vittime del terrorismo che hanno subito lesioni permanenti non invalidanti hanno diritto, ove applicabile, a:
In aggiunta, nei casi opportuni, le vittime hanno diritto altresì a un aiuto supplementare erogato a favore delle persone che hanno subito un'invalidità permanente o lesioni permanenti non invalidanti, ad eccezione per gli aiuti per l'istruzione.
Allo stesso modo, i beneficiari possono ricevere un indennizzo per le lesioni personali causate dal rapimento, oltre ad altri tipi di aiuti, quali:
I danni causati a beni pubblici non sono risarcibili.
I beneficiari hanno diritto a:
Risarcimento per danni all'abitazione:
Alloggi temporanei:
Indennizzo per danni a stabilimenti commerciali o industriali:
Risarcimento per danni a veicoli:
La responsabilità per il risarcimento delle vittime di attentati terroristici è assunta dallo Stato, che in casi eccezionali verserà l'indennizzo corrispondente alla responsabilità civile per decesso o per danno fisico o morale, relativamente alle seguenti circostanze: decesso, invalidità grave, invalidità permanente a svolgere qualsiasi professione, invalidità permanente a svolgere la propria professione ordinaria, invalidità permanente parziale, lesioni permanenti non invalidanti e rapimento.
- Danni morali
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, che abbiano causato danni alla salute mentale della vittima (danno morale), l'importo degli aiuti coprirà i costi del trattamento terapeutico scelto liberamente dalla vittima, fino all'importo massimo stabilito dalla legge spagnola.
In caso di reati di terrorismo, per quanto concerne i danni morali, le vittime di attentati terroristici riceveranno l'assistenza psicologica e psichiatrica, immediata e gratuita, necessaria per rispondere alle loro esigenze di cura, se ritenuta clinicamente necessarie per una ripresa più rapida ed efficace.
L'aiuto è esteso alle stesse vittime dirette, a quelle minacciate, nonché alle loro famiglie o alle persone con cui convivono.
b) Diritti delle persone o familiari delle vittime
- Danni materiali
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, i genitori di un minore deceduto in seguito a un reato sono considerati beneficiari quali vittime indirette.
In questi casi, l'indennizzo si limita al risarcimento delle eventuali spese funerarie effettivamente sostenute dai genitori o tutori del minore deceduto, entro i limiti fissati dalla legislazione spagnola.
Sono ammissibili al risarcimento le spese riguardanti la veglia, la rimozione, la sepoltura o la cremazione.
In caso di reati di terrorismo, lo Stato si farà carico delle spese di rimozione, esequie, sepoltura e/o cremazione delle persone decedute in seguito a un attentato terroristico, non coperte da una polizza assicurativa, fino ai limiti fissati dalla legislazione applicabile.
- Danni morali:
In caso di reati di terrorismo, gli aiuti erogati per l'assistenza psicologica e psichiatrica delle vittime dirette di attentati terroristici è esteso altresì ai familiari e ai conviventi, suscettibili di subire conseguenze psicologiche dovute agli attentati terroristici, che si manifestano in un secondo momento: hanno diritto al rimborso dei costi delle cure psicologiche dietro prescrizione medica, fino a un limite fissato per un trattamento personalizzato.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, l'importo dell'aiuto non può in genere superare l'indennizzo fissato dalla sentenza.
L'importo dell'aiuto è determinato applicando una serie di norme e non può superare l'importo fissato nella sentenza:
L'IPREM è un indice fissato ogni anno e utilizzato per stabilire l'importo di determinate prestazioni o la soglia per accedere a prestazioni, diritti o servizi pubblici.
L'importo dell'aiuto per le spese funerarie erogato a favore dei genitori o tutori di un minore o di un adulto disabile deceduto come conseguenza diretta di un reato copre i costi effettivamente sostenuti, fino a un massimo di cinque rate mensili dell'IPREM in vigore alla data del decesso.
L'erogazione dell'importo dell'aiuto garantito per le spese del trattamento terapeutico per i reati a sfondo sessuale che hanno causato danni alla salute mentale delle vittime sarà effettuata secondo i seguenti criteri:
Prima che venga emessa la sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non sono esperibili ulteriori mezzi di impugnazione, può essere concesso un aiuto provvisorio, a condizione vi sia una situazione economica precaria dimostrata della vittima o dei beneficiari. L'aiuto può essere erogato in un'unica soluzione o con rate periodiche.
Nel caso dei reati di terrorismo:
Per le spese di rimozione, esequie, sepoltura o cremazione delle persone decedute in seguito a un attentato terroristico non coperte da una polizza assicurativa, l'indennizzo è versato in un'unica soluzione fino a un importo massimo stabilito per legge.
Per il risarcimento delle lesioni permanenti non invalidanti, l'indennizzo è versato in un unico pagamento o in rate mensili, in base della scala prevista.
I danni causati a beni pubblici non sono risarcibili.
In generale, il risarcimento è erogato con un versamento unico degli importi specificati dalla legislazione applicabile, con l'eccezione dell'indennizzo per l'alloggio temporaneo. Questo ultimo è versato a scadenza mensile e l'importo dell'aiuto è calcolato su base giornaliera se la sistemazione è in una struttura alberghiera e su base mensile qualora sia un alloggio in affitto.
I beneficiari hanno diritto a:
Risarcimento per danni all'abitazione:
Alloggio temporaneo:
Indennizzo per danni a stabilimenti commerciali o industriali:
Risarcimento per danni a veicoli:
Il sistema di pagamento a rate è applicato ai casi di inabilità temporanea e di lesioni invalidanti causate da attentati terroristici nei limiti previsti dalla legislazione spagnola.
Nei casi in cui, a causa della gravità delle lesioni subite, sia ragionevole ritenere che in un secondo momento verrà dichiarata un'invalidità permanente a esercitare la propria professione, un'invalidità permanente a esercitare qualsivoglia professione o un'invalidità grave della vittima, potrà essere erogato un indennizzo a rate fino al limite stabilito dalla legge.
In casi eccezionali, lo Stato si assumerà la responsabilità di erogare l'indennizzo corrispondente in base alla responsabilità civile per decesso o per danno fisico o morale, per coprire le seguenti evenienze: decesso, invalidità grave, invalidità permanente a svolgere qualsiasi professione, invalidità permanente a svolgere la propria professione, invalidità permanente parziale, lesioni permanenti non invalidanti e rapimento. L'aiuto straordinario è solitamente erogato sotto forma di pagamento unico, ad eccezione dei casi di lesioni permanenti non invalidanti e rapimento.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, l'aiuto pubblico può essere negato o l'importo ridotto se la concessione, totale o parziale, è iniqua o contraria all'ordine pubblico nelle circostanze seguenti stabilite mediante sentenza:
Qualora a una persona deceduta in seguito al reato si applichi uno dei motivi di rifiuto o di riduzione dell'aiuto di cui sopra, i beneficiari possono accedere all'aiuto quali vittime indirette, laddove si trovino in difficoltà economiche.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, per determinare l'importo dell'aiuto da erogare, la situazione finanziaria viene valutata applicando i seguenti coefficienti di ponderazione:
Per stabilire se i beneficiari si trovino in una situazione di dipendenza finanziaria, che potrebbe comportare la concessione dell'aiuto in questione, è presa in considerazione anche la situazione finanziaria del richiedente. Se la situazione finanziaria è precaria, in conformità alla legislazione pertinente, possono essere concessi aiuti provvisori prima che sia emessa una sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non siano esperibili ulteriori mezzi di impugnazione.
Nel caso di reati di terrorismo, per stabilire il diritto all'indennizzo per decesso, si tiene conto della dipendenza finanziaria del beneficiario dal deceduto al momento del decesso causato dall'attentato terroristico, utilizzando i redditi annuali di ogni tipo percepiti.
No.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, l'importo dell'aiuto non può superare l'importo fissato nella sentenza per il risarcimento. L'importo esatto è calcolato applicando una serie di regole:
Al fine di determinare l'importo dell'indennizzo che dovrà essere percepito in questi casi, agli importi massimi di ciascun indennizzo pertinente vengono successivamente applicati i seguenti fattori di correzione:
Per determinare l'importo dell'indennizzo da percepire in questi casi, agli importi massimi di ciascun indennizzo pertinente vengono successivamente applicati i seguenti i seguenti fattori di correzione:
L'importo dell'aiuto per le spese funerarie erogato a favore dei genitori o tutori di un minore o di un adulto disabile deceduto come conseguenza diretta di un reato coprirà i costi effettivamente sostenuti fino a un massimo di cinque rate mensili dell'IPREM in vigore alla data del decesso.
Nel caso di reati a sfondo sessuale che causano danni alla salute mentale della vittima, l'importo dell'aiuto coprirà le spese relative a trattamenti terapeutici scelti liberamente dalla vittima, entro il limite di cinque rate mensili dell'IPREM in vigore alla data di emissione del rapporto medico forense che attesta i danni arrecati alla salute mentale della vittima trattabili per via terapeutica.
Prima che venga emessa la sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non sono esperibili ulteriori mezzi di impugnazione, può essere concesso un aiuto provvisorio, a condizione che sia dimostrata una situazione finanziaria precaria della vittima o dei beneficiari.
Nel caso dei reati di terrorismo:
I beneficiari dell'indennizzo avranno diritto a un aumento dell'aiuto di un importo fisso di venti rate mensili dell'IPREM in vigore alla data dell'attentato terroristico, per ciascuno dei figli o minori ammissibili che erano a carico della vittima al momento del decesso.
Sono considerate a carico del defunto le persone che, al momento del decesso, vivevano del tutto o in parte a sue spese e non percepivano redditi di qualunque natura superiori, su base annua, al 150% dell'IPREM annualizzato in vigore in quel momento.
Sono concessi aiuti anche per la rimozione, le esequie, la sepoltura e/o la cremazione delle persone decedute in seguito a un attentato terroristico, non coperte da una polizza assicurativa, fino ai limiti fissati per legge. Le spese saranno corrisposte dopo la presentazione delle relative fatture, cui dovrà essere allegata la polizza assicurativa che copre tali spese oppure una dichiarazione giurata che ne attesti la mancanza.
Per il risarcimento delle lesioni permanenti non invalidanti, l'indennizzo è versato in un unico pagamento o in rate mensili, in base della scala prevista.
I beneficiari avranno diritto all'aiuto fornito e all'aumento di tali aiuti con il versamento di un importo fisso di 20 pagamenti mensili dell'IPREM pertinente per ciascuno dei figli o minori coperti a carico della vittima al momento dell'attentato terroristico che ha comportato la lesione.
Nel complesso l'indennizzo non può essere superiore al valore del danno subito.
I danni causati a beni pubblici non sono risarcibili.
I beneficiari hanno diritto a:
indennizzo per danni all'abitazione:
alloggio temporaneo:
indennizzo per danni a stabilimenti commerciali o industriali:
indennizzo per danni a veicoli:
Per beneficiare dell'aiuto, non è possibile essere in possesso, né avere i requisiti legali necessari per l'ottenimento, di una qualifica di livello uguale o superiore agli studi per i quali è richiesto l'aiuto.
Nel caso dell'insegnamento delle lingue e del diploma di maturità oppure di studi equivalenti o di livello superiore, si applicheranno i requisiti accademici riguardanti l'iscrizione e il contenuto degli studi completati stabiliti dalla legislazione spagnola in materia di borse di studio e di aiuti per l'istruzione.
Tuttavia, per il calcolo dei risultati accademici minimi richiesti ai beneficiari degli aiuti per l'istruzione, il ministero dell'Interno applicherà un fattore di correzione dello 0,60 agli studenti con esigenze specifiche di sostegno educativo, che richiedono un adattamento del piano di studi o un tempo maggiore per completarli, a causa di un'invalidità fisica o mentale.
In casi eccezionali, lo Stato si assumerà la responsabilità di erogare l'indennizzo corrispondente in base alla responsabilità civile per decesso o per danno fisico o morale, per le seguenti evenienze: decesso, invalidità grave, invalidità permanente a svolgere qualsivoglia professione, invalidità permanente a svolgere la propria professione, invalidità permanente parziale, lesioni permanenti non invalidanti e rapimento.
L'importo del risarcimento sarà determinato come segue:
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, l'importo dell'indennizzo non può in genere essere superiore al risarcimento fissato dalla sentenza.
L'importo dell'aiuto è determinato applicando una serie di norme e non può superare l'importo fissato nella sentenza:
L'importo dell'aiuto per le spese funerarie erogato a favore dei genitori o tutori di un minore o di un adulto disabile deceduto come conseguenza diretta di un reato coprirà i costi effettivamente sostenuti fino a un massimo di cinque rate mensili dell'IPREM in vigore alla data del decesso.
L'erogazione dell'importo dell'aiuto garantito per le spese del trattamento terapeutico per i reati a sfondo sessuale che hanno causato danni alla salute mentale delle vittime sarà effettuata secondo i seguenti criteri:
Prima che venga emessa la sentenza che chiude il procedimento penale e contro la quale non sono esperibili ulteriori mezzi di impugnazione, può essere concesso un aiuto provvisorio, a condizione vi sia una situazione economica precaria dimostrata della vittima o dei beneficiari. L'aiuto può essere erogato in un'unica soluzione o con rate periodiche.
Nel caso dei reati di terrorismo:
Per le spese di rimozione, esequie, sepoltura o cremazione delle persone decedute in seguito a un attentato terroristico, non coperte da una polizza assicurativa, l'indennizzo è versato in un'unica soluzione fino a un importo massimo di 6 000 EUR.
I danni causati a beni pubblici non sono risarcibili.
In generale, il risarcimento è erogato con un versamento unico degli importi specificati dalla legislazione applicabile, con l'eccezione dell'indennizzo per l'alloggio temporaneo. Questo ultimo è versato a scadenza mensile e l'importo dell'aiuto è calcolato su base giornaliera se la sistemazione è in una struttura alberghiera e su base mensile qualora sia un alloggio in affitto.
I beneficiari hanno diritto a:
Risarcimento per danni all'abitazione:
Alloggio temporaneo:
Indennizzo per danni a stabilimenti commerciali o industriali:
Risarcimento per danni a veicoli:
Il sistema di pagamento a rate è applicato ai casi di inabilità temporanea e di lesioni invalidanti causate da attentati terroristici nei limiti previsti dalla legislazione spagnola.
Per i casi in cui, a causa della gravità delle lesioni subite, sia ragionevole ritenere che in un secondo momento verrà dichiarata un'invalidità permanente a esercitare la propria professione, un'invalidità permanente a esercitare qualsiasi professione o un'invalidità grave della vittima, potrà essere erogato un indennizzo a rate sino a un massimo di 18 030,36 EUR.
In casi eccezionali, lo Stato si assumerà la responsabilità di erogare l'indennizzo corrispondente in base alla responsabilità civile per decesso o per danno fisico o morale, per coprire le seguenti evenienze: decesso, invalidità grave, invalidità permanente a svolgere qualsiasi professione, invalidità permanente a svolgere la propria professione, invalidità permanente parziale, lesioni permanenti non invalidanti e rapimento.
L'importo del risarcimento sarà determinato come segue:
No.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, l'erogazione di un aiuto regolamentato dalla legge non è compatibile con il risarcimento di lesioni e danni stabilito da una sentenza.
Tuttavia, è possibile che l'aiuto regolamentato dalla legge sia erogato per intero o in parte laddove l'autore del reato sia stato dichiarato parzialmente insolvente. Ciononostante, l'importo percepito da entrambe le fonti non può mai essere più di quello stabilito nella decisione giudiziaria.
Pertanto, l'aiuto previsto dalla legislazione spagnola è incompatibile con:
Ciononostante, l'eventuale erogazione dell'aiuto regolamentato dalla legge può essere ritenuta appropriata per chi usufruisce di un'assicurazione privata se l'importo del risarcimento percepito dall'assicurazione è inferiore a quello stabilito nella sentenza, a condizione che la differenza da versare non superi i valori predefiniti.
In caso di lesioni o danni che causino un'invalidità permanente o il decesso della vittima, l'erogazione dell'aiuto sarà compatibile con il percepimento delle eventuali pensione pubbliche cui il beneficiario ha il diritto.
Gli aiuti per invalidità permanente sono incompatibili con quelli per inabilità temporanea.
Nel caso dei reati di terrorismo,, per quanto riguarda i danni materiali causati comportati alle vittime, il risarcimento per tali danni sarà secondario rispetto a quello erogato dalle autorità pubbliche o conseguente a contratti assicurativi, e verrà decurtato dell'importo ricevuto da queste fonti.
Per quanto riguarda i danni ai veicoli, sono risarcibili i danni causati a veicoli e quelli subiti dagli utenti del trasporto terrestre per persone o merci, ad eccezione di quelli di proprietà pubblica, a condizione che al momento dell'incidente la polizza assicurativa del veicolo sia aggiornata, se richiesta dalla legislazione specifica in materia. L'indennizzo erogato in questo caso è secondario rispetto agli altri eventuali aiuti garantito da autorità pubbliche o derivanti da contratti di assicurazione ed è decurtato degli importi percepiti attraverso queste forme di risarcimento.
Per quanto riguarda i costi di rimozione, esequie, sepoltura e/o cremazione di persone decedute in seguito a un attentato terroristico, il governo centrale spagnolo provvederà al pagamento a condizione che i beneficiari non siano coperti da un'assicurazione, fino a il limite stabilito per legge. Sara necessario allegare alle fatture pertinenti la polizza assicurativa che garantisce la copertura di tali spese oppure una dichiarazione giurata che ne attesti la mancanza.
Sì.
In caso di reati violenti e a sfondo sessuale, può essere concesso un aiuto provvisorio, prima della sentenza che conclude il procedimento penale e contro la quale non sono più esperibili altri mezzi di impugnazione, purché venga dimostrata la situazione economica precaria della vittima o dei beneficiari. La situazione finanziaria di una vittima o dei beneficiari è considerata precaria qualora, alla data della domanda di aiuto, né le vittime né i beneficiari stiano percependo redditi annuali di qualsivoglia natura superiori all'indicatore pubblico di redditi a effetti multipli (IPREM) in vigore al momento della domanda.
In ogni caso, per la concessione degli aiuti provvisori, è necessario dimostrare che il richiedente soddisfi i requisiti stabiliti dalla legislazione applicabile per potere essere beneficiario dell'aiuto definitivo pertinente.
In caso di reati terroristici, il ministero dell'Interno può erogare un importo in anticipo, fino al limite stabilito dalla legge, in attesa del ricevimento dell'aiuto definitivo, nei casi in cui per la gravità delle lesioni subite a causa dell'attentato terroristico sia ragionevole presumere che sarà in seguito dichiarata un'inabilità permanente a svolgere la propria normale occupazione, un'inabilità permanente a svolgere qualsiasi occupazione o un'invalidità grave della vittima.
Allo stesso modo, in caso di lesioni invalidanti o di inabilità temporanea, i periodi di assenza dal lavoro possono essere pagati su base trimestrale. L'importo corrisposto in rate è pari al doppio dell'IPREM in vigore alla data della lesione moltiplicato per i giorni di inabilità.
Sì.
In caso di reati violenti o reati a sfondo sessuali, se, dopo avere ricevuto un indennizzo per un determinato livello di incapacità o disabilità, si verifica un aggravamento della situazione che meriti un importo superiore oppure il decesso della vittima quale conseguenza diretta delle lesioni o del danno, sarà opportuno prevedere un contributo una tantum per l'aggravarsi delle conseguenze pregiudizievoli.
Il termine per presentare una domanda di nuovo aiuto è un anno dalla data della sentenza che stabilisce dell'aiuto iniziale, al fine di ottenere un riesame del grado di inabilità o di invalidità.
In caso di reati di terrorismo, benché il termine previsto per la trasmissione delle domande sia in genere di massimo un anno dalla data del danno, qualora si verifichi, quale conseguenza diretta delle lesioni subite a causa dell'attentato terroristico, un peggioramento delle conseguenze o il decesso della persona interessata, scatterà un nuovo termine di pari durata per chiedere la relativa differenza di importo.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, per la concessione di un indennizzo definitivo per inabilità temporanea e lesioni invalidanti, la domanda della vittima o del suo rappresentate deve essere presentata utilizzando il modulo ufficiale e includere le informazioni e i documenti seguenti:
In aggiunta, devono essere allegati i seguenti documenti:
Se la richiesta di aiuto è presentata per un'inabilità temporanea e la persona interessata era coperta da un regime pubblico di previdenza sociale, il certificato fornito deve inoltre attestare che l'interessato non possa beneficiarne per l'invalidità in questione.
Per la concessione dell'aiuto definitivo nei casi che hanno comportato il decesso della vittima, la domanda presentata secondo il modello ufficiale dalla vittima indiretta o dal suo rappresentante deve includere i seguenti dettagli e documenti:
In aggiunta, devono essere allegati i seguenti documenti:
Per addurre prove di una convivenza permanente analoga al matrimonio, è opportuno presentare un certificato rilasciato dall'apposito Registro de parejas de hecho (registro delle coppie di fatto);
Al fine di dimostrare il legame di parentela, i figli di un coniuge non legalmente separato o di una persona che conviveva con il deceduto nei termini previsti dalla legislazione applicabile devono fornire i certificati pertinenti della registrazione della nascita, rilasciati dal registro comunale di nascite, matrimoni e morti.
Allo stesso modo, sono tenuti a dimostrare che il loro genitore era coniugato o convivente del defunto, a meno che tali fatti non siano già stati dimostrati nella domanda di aiuto presentata dal genitore.
Inoltre, sia i figli del defunto che quelli del coniuge non legalmente separato o del convivente del defunto devono dimostrare di essere stati a carico del deceduto, apportando la documentazione seguente:
Per la concessione di un aiuto definitivo per le spese funerarie, la domanda deve essere presentata dai genitori o tutori di un minore o di un adulto incapace oppure dai loro rappresentanti utilizzando il modulo ufficiale e dovrà contenere le informazioni e i documenti seguenti:
In aggiunta, devono essere allegati i seguenti documenti:
Per la concessione di un aiuto definitivo per le spese dei trattamenti terapeutici in seguito un reato a sfondo sessuale, la vittima o il suo rappresentante dovranno presentare la domanda utilizzando il modulo ufficiale, assieme alle informazioni e ai documenti seguenti:
In aggiunta, devono essere allegati i seguenti documenti:
Per la concessione di un aiuto provvisorio per inabilità temporanea e lesioni invalidanti, la domanda della vittima o del suo rappresentante deve essere presentata utilizzando il modulo ufficiale e includere le informazioni e i documenti seguenti:
Per la concessione di aiuti provvisori nei casi che hanno comportato il decesso, la domanda deve essere presentata utilizzando il modello ufficiale per la vittima o il suo rappresentante e includere le informazioni e i documenti seguenti:
Appositamente per questo tipo di aiuto, una dichiarazione dei redditi di qualsiasi tipo percepiti dal richiedente nel corso dell'anno che precede la data della domanda, nonché una copia della dichiarazione dei redditi per l'ultimo esercizio finanziario o, nel caso in cui non sia stata compilata, un'attestazione di esenzione rilasciata dall'agenzia nazionale per l'amministrazione fiscale (AEAT).
Per addurre prove di una convivenza permanente analoga al matrimonio, è opportuno presentare un certificato rilasciato dall'apposito Registro de parejas de hecho (registro delle coppie di fatto);
Appositamente per questo tipo di aiuto, una dichiarazione dei redditi di qualsiasi tipo percepiti dal richiedente nel corso dell'anno che precede la data della domanda, nonché una copia della dichiarazione dei redditi per l'ultimo esercizio finanziario o, nel caso in cui non sia stata compilata, un'attestazione di esenzione rilasciata dall'agenzia nazionale per l'amministrazione fiscale (AEAT).
Al fine di dimostrare il legame di parentela, i figli di un coniuge non legalmente separato o di una persona che conviveva con il deceduto nei termini previsti dalla legislazione applicabile devono fornire i certificati pertinenti della registrazione della nascita, rilasciati dal registro comunale di nascite, matrimoni e decessi. Analogamente, sono tenuti a dimostrare che il loro genitore era coniugato o convivente del defunto, a meno che tali fatti non siano già stati dimostrati nella domanda di aiuto presentata dal genitore.
Inoltre, sia i figli del defunto che quelli del coniuge non legalmente separato o del convivente del defunto devono dimostrare di essere stati a carico del deceduto, apportando la documentazione seguente:
Per la concessione di aiuti provvisori nei casi che hanno comportato il decesso, la domanda presentata utilizzando il modello ufficiale per la vittima o il suo rappresentante deve includere le informazioni e i documenti seguenti:
Per la concessione di un aiuto provvisorio per le spese dei trattamenti terapeutici seguiti in caso di reati a sfondo sessuale, la domanda della vittima o del suo rappresentante deve essere presentata utilizzando il modulo ufficiale e includere le informazioni e i documenti seguenti:
Nel caso dei reati di terrorismo, il procedimento per la concessione dei diversi tipi di aiuti istituiti dalla legge è avviato con la presentazione di una domanda presentata utilizzando il modulo ufficiale dall'interessato o dal suo rappresentante, accompagnata dai seguenti documenti:
No.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, l'esame delle domande e le decisioni in merito agli aiuti previsti dalla legge sono di competenza della direzione generale per i costi del personale e delle pensioni pubbliche del ministero della Finanza e della Pubblica amministrazione.
In caso di reati di terrorismo, le decisioni sulla concessione o il diniego degli aiuti garantiti dalla legge sono responsabilità del ministero dell'Interno.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, le domande di aiuto devono essere trasmesse utilizzando il modulo ufficiale alla direzione generale per i costi del personale e delle pensioni pubbliche del Ministero delle finanze e della Pubblica amministrazione, al seguente indirizzo:
Avenida del General Perón, 38 (Edificio Master's II) - 28020 Madrid.
Per ricevere assistenza per la presentazione e l'invio delle domande di aiuto, i richiedenti possono rivolgersi agli uffici di assistenza alle vittime competenti, dove riceveranno informazioni sugli eventuali aiuti finanziari cui possono avere diritto e le diverse procedure.
Tali uffici sono presenti in tutte le comunità autonome, in quasi tutte le capitali di provincia e in altre città.
I recapiti delle sedi degli uffici di sostegno alle vittime di reato sono disponibili al link seguente.
In caso di reati di terrorismo, le domande di aiuto devono essere inviate utilizzando il modulo ufficiale alla direzione generale per l'assistenza alle vittime di terrorismo del ministero dell'Interno, al seguente indirizzo:
Subdirección General de Apoyo a Víctimas del Terrorismo, C/ Amador de los Ríos 8. 28010 MADRID
L'ufficio nazionale di informazione e sostegno alle vittime del terrorismo dell'Alta Corte nazionale fornisce informazioni generali sugli aiuti finanziari applicabili alle vittime di terrorismo. L'ufficio è ubicato al seguente indirizzo:
C/ Goya, 14, 5ª planta, 28071 MADRID.
Numero di telefono di contatto: + 34 91 400 74 02
In caso di reati violenti e a sfondo sessuale, una volta terminate tutte le indagini e prima che sia presa la decisione non definitiva sulla concessione o sul rifiuto dell'aiuto richiesto, il richiedente avrà diritto a essere sentito, conformemente alla legislazione applicabile, per presentare gli argomenti pertinenti.
Se il reato è stato commesso in Spagna e il richiedente ha la residenza abituale in un altro Stato membro dell'UE, quando la domanda di indennizzo è presentata attraverso l'autorità di assistenza dello Stato membro in cui il richiedente ha la residenza abituale, la direzione generale per i costi del personale e delle pensioni pubbliche del ministero della Finanza e della Pubblica amministrazione, in quanto autorità decisionale, può ottenere la cooperazione dell'autorità di assistenza pertinente per lo svolgimento della procedura per l'udienza del richiedente o di altre persone, qualora lo ritenga necessario.
Per condurre l'udienza, la direzione generale per i costi del personale e delle pensioni pubbliche del ministero della Finanza e della Pubblica amministrazione può chiedere all'autorità di assistenza dello Stato membro in cui il richiedente ha la residenza abituale di fornire quanto necessario in modo che l'organo inquirente responsabile della concessione o del rifiuto dell'aiuto possa condurre l'udienza direttamente, via telefono o videoconferenza, previo accordo del richiedente. Inoltre, l'autorità di assistenza che conduce la sentenza deve inviare alla direzione generale per i costi del personale e delle pensioni pubbliche del ministero della Finanza e della Pubblica amministrazione una relazione dell'udienza tenuta.
In caso di reati di terrorismo, si applicano le stesse norme applicabili per i reati violenti e i reati a sfondo sessuale, qualora il reato sia stato commesso in Spagna e il richiedente abbia la residenza abituale in un altro Stato membro dell'UE. Se la domanda di aiuto è presentata attraverso l'autorità di assistenza dello Stato membro in cui il richiedente ha la residenza abituale, è il ministero dell'Interno, attraverso la direzione generale per il sostegno alle vittime del terrorismo, in quanto autorità decisionale, a svolgere le attività descritte sopra relative all'audizione.
In caso di reati violenti e a sfondo sessuale, il termine per presentare una richiesta di indennizzo è in genere di un anno a partire dalla data in cui è stato commesso il reato.
I termini per l'emissione di una decisione per la concessione o il diniego dell'aiuto, in via definitiva o provvisoria, sono i seguenti:
Le domande sono da ritenersi respinte qualora non venga emessa alcuna decisione esplicita allo scadere del termine per l'emissione di una decisione tale.
Nel caso dei reati di terrorismo, in genere le domande devono essere presentate entro un anno da quando è stato arrecato il danno oppure dal momento della formulazione di una diagnosi che dimostri un nesso causale tra la conseguenza e l'attentato terroristico. Per quanto riguarda l'aiuto per l'istruzione, il termine è di tre mesi dall'iscrizione al corso.
Il termine per l'emissione e la comunicazione della decisione pertinente è di 12 mesi, fatta eccezione degli aiuti per l'istruzione, nel cui caso è di 6 mesi, e la domanda è considerata accolta se, allo scadere del termine, non è stata emessa una decisione esplicita.
Per i reati violenti e a sfondo sessuale, i richiedenti possono impugnare le decisioni del ministero della Finanza e della Pubblica amministrazione riguardanti gli aiuti fissati per legge entro un mese dalla notifica. Se la decisione non è impugnata entro tale termine, l'unica opzione è presentare ricorso per chiedere un riesame straordinario dinanzi al ministero competente.
Il ricorso può essere presentato al ministero della Finanza e della Pubblica amministrazione o alla Comisión Nacional de Ayuda y Asistencia a las Víctimas de Delitos Violentos (commissione nazionale di aiuto e assistenza alle vittime di reati violenti).
La Commissione nazionale è l'organo competente a decidere in merito ai ricorsi contro le decisioni del ministero della Finanza e dell'Amministrazione pubblica relativi agli aiuti garantiti della legislazione applicabile.
Se trascorrono tre mesi dall'impugnazione senza che la commissione nazionale raggiunga un accordo, il ricorso è considerato respinto e, in tal caso, è possibile presentare un ricorso amministrativo.
Nel caso dei reati di terrorismo, le decisioni emesse dal ministero della Finanza e della Pubblica amministrazione per l'applicazione di diverse tipologie di aiuto possono essere impugnate a livello interno oppure direttamente nell'ambito del sistema della giustizia amministrativa.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, per ricevere assistenza per la presentazione e l'invio delle domande di aiuto, i richiedenti possono rivolgersi agli uffici di assistenza alle vittime competenti, dove riceveranno informazioni sugli aiuti cui possono avere diritto e le diverse procedure di domanda.
Tali uffici sono presenti in tutte le comunità autonome, in quasi tutte le capitali di provincia e in altre città.
Le sedi degli uffici di sostegno alle vittime di reato sono consultabili al link seguente.
I moduli specifici per le domande di aiuto sono reperibili al link seguente.
In caso di reati di terrorismo, le domande di aiuto devono essere inviate utilizzando il modulo ufficiale alla direzione generale per l'assistenza alle vittime di terrorismo del ministero dell'Interno all'indirizzo seguente:
Subdirección General de Apoyo a Víctimas del Terrorismo, C/ Amador de los Ríos 8. 28010 MADRID
I moduli specifici per le domande di aiuto sono reperibili al seguente link.
L'ufficio di informazione e assistenza alle vittime del terrorismo del tribunale nazionale fornisce informazioni generali sugli aiuti finanziari garantiti alle vittime del terrorismo. L'ufficio è ubicato al seguente indirizzo:
C/ Goya, 14, 5ª planta, 28071 MADRID.
Numero di telefono di contatto: + 34 91 400 74 02
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, i moduli e i modelli per le diverse tipologie di aiuti sono disponibili al link seguente.
È possibile verificare la sede degli uffici di sostegno alle vittime di reato che potranno fornire informazioni sugli aiuti finanziari garantiti a ciascuna vittima e le diverse procedure da seguire per presentare domanda al link seguente.
In caso di reati di terrorismo, è possibile consultare il sito internet del ministero dell'Interno per informazioni sugli aiuti disponibili.
L'ufficio nazionale di informazione e sostegno alle vittime del terrorismo dell'Alta Corte fornisce informazioni generali sugli aiuti finanziari applicabili alle vittime di terrorismo.
Per i reati violenti e reati a sfondo sessuale, le vittime possono chiedere il patrocinio a spese dello Stato in conformità ai requisiti e la procedura prevista dalla legislazione applicabile.
In particolare, secondo la legislazione spagnola, le vittime di violenza di genere hanno diritto al patrocinio a spese dello Stato sin da prima di esporre denuncia e alla difesa e rappresentanza gratuita da parte di un avvocato, nonché all'assistenza di un rappresentante, in tutto il procedimento e nelle procedure amministrative dovute direttamente o indirettamente alla violenza subita.
In queste situazioni la difesa della vittima dovrebbe essere assunta da un solo gruppo di professionisti legali, purché ciò consenta di garantire adeguatamente il diritto della vittima alla difesa. Tale diritto è riconosciuto anche ai successori in caso di decesso della vittima, a condizione che non siano coinvolti nel reato.
In caso di reati di terrorismo, le vittime del terrorismo riconosciute dal diritto spagnolo hanno diritto all'assistenza legale in tutti i procedimenti giurisdizionali e nelle procedure amministrative sorte in seguito all'attentato terroristico, che ha comportato il loro riconoscimento in quanto vittime, indipendentemente dalle risorse finanziarie di cui dispongono e alle condizioni previste dalla legislazione in materia di patrocinio a spese dello Stato vigente in Spagna.
In ogni caso il patrocinio a spese dello Stato è garantito a tutte le vittime di attentati terroristici che ne facciano richiesta. Il diritto all'assistenza legale viene meno se lo status di vittima non viene riconosciuto oppure qualora sia emessa una sentenza di assoluzione non impugnabile oppure laddove non vengano prese ulteriori azioni nel caso, senza l'obbligo di rimborsare i costi di eventuali prestazioni ricevute sino a quel momento a titolo gratuito.
In caso di reati violenti e reati a sfondo sessuale, per ricevere assistenza per la presentazione e l'invio delle domande di aiuto, i richiedenti possono rivolgersi agli uffici di assistenza alle vittime competenti, dove riceveranno informazioni sugli aiuti cui possono avere diritto e le diverse procedure di domanda.
Tali uffici sono presenti in tutte le comunità autonome, in quasi tutte le capitali di provincia e in altre città.
Le sedi degli uffici di sostegno alle vittime di reato sono consultabili al link seguente.
L'ufficio di informazione e assistenza alle vittime del terrorismo del tribunale nazionale fornisce informazioni generali sugli aiuti finanziari garantiti alle vittime del terrorismo. L'ufficio è ubicato al seguente indirizzo:
C/ Goya, 14, 5ª planta, 28071 MADRID.
Numero di telefono di contatto: + 34 91 400 74 02
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Il richiedente deve dimostrare che il danno subito scaturisce da fatti, intenzionali o meno, che possono costituire un reato contro persone o beni. Quindi sia gli atti volontari sia i comportamenti imprudenti o negligenti possono dar luogo a un diritto al risarcimento, a prescindere dal fatto che l’autore del reato sia conosciuto o meno.
In caso di danni materiali, il fatto deve essere qualificato come furto, truffa, violazione di obblighi fiduciari, estorsione oppure distruzione, danneggiamento o deterioramento di un bene.
Esistono dispositivi specifici di risarcimento in caso di danni da atti di terrorismo, incidenti stradali avvenuti sul territorio francese, incidenti di caccia, esposizione all’amianto e distruzione di veicoli da incendio.
È possibile beneficiare di un risarcimento integrale per danni derivanti da gravi lesioni personali:
È possibile beneficiare di un indennizzo condizionato a determinate condizioni e soggetto a un massimale in caso di lesione personale minore oppure di danno ai beni:
Se si è parenti di una vittima e si sono subite lesioni personali a seguito di tale reato, è possibile ottenere un risarcimento.
Il risarcimento può essere concesso agli ascendenti (genitori, nonni), ai discendenti (figli, nipoti), al coniuge, nonché ai parenti in linea collaterale (fratelli, sorelle) o a qualsiasi persona che possa dimostrare un rapporto personale con la vittima.
Se si è parenti di una vittima e si sono subite lesioni personali a seguito di tale reato, è possibile ottenere un risarcimento.
Il risarcimento può essere concesso agli ascendenti (genitori, nonni), ai discendenti (figli, nipoti), al coniuge, nonché ai parenti in linea collaterale (fratelli, sorelle) o a qualsiasi persona che possa dimostrare un rapporto personale con la vittima.
Sì, è possibile essere risarciti se non si è cittadini di un paese dell’UE, a condizione che i fatti si siano verificati sul territorio francese.
Sì, è possibile essere risarciti nelle condizioni abituali se si è cittadini francesi ma il reato è stato commesso all’estero.
Se invece si è cittadini stranieri e gli eventi si sono verificati all’estero, non si può essere risarciti da un organismo francese.
No, per presentare una domanda di risarcimento non è obbligatorio aver presentato una denuncia alla polizia.
La domanda deve tuttavia contenere le informazioni utili ai fini dell’istruttoria della stessa. Deve essere corredata dei documenti giustificativi indicanti in particolare la data, il luogo e le circostanze del reato (la ricevuta della presentazione della denuncia, qualsiasi documento del procedimento penale, ecc.).
No, non è necessario attendere l’esito dell’indagine di polizia o del procedimento giudiziario per presentare domanda.
No, non è necessario chiedere prima un risarcimento all’autore del reato che sarebbe identificato in caso di gravi lesioni personali (cfr. 1.2).
In caso di lesioni personali minori o di danni ai beni (cfr. 1.2), occorre dimostrare che l’autore identificato del reato è insolvente o che non può risarcire l’intero danno. Più in generale, è necessario giustificare l’impossibilità di ottenere da una compagnia assicurativa o da qualsiasi altro debitore un risarcimento effettivo e sufficiente del danno subito.
Sì, è possibile essere risarciti anche se l’autore del reato è sconosciuto o non è stato condannato, purché vi sia stato reato.
La domanda deve tuttavia contenere le informazioni utili ai fini dell’istruttoria della stessa. Deve essere corredata dei documenti giustificativi indicanti in particolare la data, il luogo e le circostanze del reato (la ricevuta della presentazione della denuncia, qualsiasi documento del procedimento penale, ecc.).
La domanda va presentata entro 3 anni dalla data del reato. Il termine è prorogato di un anno dalla data della decisione penale definitiva.
Se l’autore del reato è condannato al risarcimento del danno, il termine decorre dal momento in cui il giudice penale ne dà comunicazione alla vittima. Se l’autore del reato è condannato al risarcimento del danno, il termine decorre dalla comunicazione da parte dell’organo giurisdizionale.
In caso di superamento del termine, è possibile tenere conto di un motivo legittimo addotto dalla vittima o dai suoi aventi diritto.
Il risarcimento copre ad esempio:
a) per la vittima del reato:
- danni materiali (non psicologici):
La perdita di opportunità professionali può essere indennizzata nell’ambito dell’incidenza professionale (cfr. punto precedente).
I costi dei procedimenti legati al reato non sono coperti dal risarcimento in sé. Il patrocinio a spese dello Stato può tuttavia essere concesso per beneficiare di una copertura parziale o totale, da parte dello Stato, degli onorari di avvocato e delle spese legali sostenute durante il procedimento nel caso di persone con risorse limitate. Per i reati più gravi (cfr. elenco articolo 9-2 della legge n° 91-647 del 10 luglio 1991 sull’assistenza legale), il gratuito patrocinio viene concesso senza condizioni di risorse.
Per quanto riguarda le lesioni personali, in linea di principio i danni materiali non vengono risarciti. Per i danni ai beni relativi ai reati di cui sopra (cfr. 1.2), il risarcimento è limitato a 4 575 EUR (massimale fissato dal 16 gennaio 2018) a determinate condizioni.
- danni psicologici (morali):
Nel danno morale si tiene conto di tutte le sofferenze fisiche e psichiche, nonché dei disturbi associati dal giorno dei fatti fino a quello della consolidazione. A partire dalla consolidazione, le sofferenze persistenti sono compensate come deficit funzionale permanente.
La perdita di opportunità personali può essere considerata nell’ambito del cosiddetto “préjudice d’établissement”, danno che si riferisce alla perdita della speranza o della possibilità di una persona di realizzare un progetto di vita familiare a seguito di una disabilità riportata.
Il danno estetico consente di tenere conto delle conseguenze personali dell’alterazione dell’aspetto fisico.
Può essere valutato anche il cosiddetto “préjudice d’agrément”, danno relazionale inteso a compensare l’impossibilità della vittima di riprendere un’attività sportiva o ricreativa.
- danni materiali (non psicologici):
Sono coperte le spese funebri e di sepoltura.
La maggior parte delle spese mediche, comprese quelle per i parenti, sono generalmente coperte dagli enti previdenziali. Le conseguenze patologiche sono altrimenti considerate nel danno affettivo (cfr. supra).
La perdita o la riduzione di reddito dei familiari della vittima a causa del decesso o dell’invalidità di quest’ultima può essere risarcita, soprattutto se i familiari sono costretti a garantire una presenza costante presso la vittima e ad abbandonare temporaneamente il proprio lavoro.
- danni psicologici:
Il danno affettivo risarcisce il danno morale subito dai parenti a seguito del decesso della vittima o alla vista del dolore e della sofferenza della vittima quando questa è gravemente disabile.
L’importo può essere versato in un’unica soluzione o sotto forma di rendita vitalizia. Possono inoltre essere versati anticipi durante il procedimento, prima dell’indennizzo definitivo.
La colpa della vittima può giustificare l’esclusione o la riduzione del risarcimento, ad esempio in caso di insulti, partecipazione a una rissa o a un’attività criminale. La colpa è opponibile agli aventi diritto della vittima deceduta.
L’esistenza di precedenti penali della vittima è irrilevante.
Durante il procedimento per la richiesta di risarcimento la domanda deve contenere le informazioni utili all’istruttoria della stessa, oltre ai documenti giustificativi necessari. Occorre inoltre fornire le informazioni che verranno richieste in seguito e partecipare alle perizie che si dovessero rendere necessarie.
La situazione finanziaria non viene presa in considerazione ed è possibile ottenere il risarcimento totale del danno derivante da una lesione personale.
Vengono tuttavia prese in considerazione le prestazioni erogate dagli enti previdenziali, dalle mutue e dalle compagnie assicurative.
La situazione finanziaria viene presa in considerazione a tre livelli in quanto occorre:
No
Per le lesioni personali gravi, il principio è quello del risarcimento totale. L’indennizzo viene calcolato tenendo conto di tutte le voci di danno.
Il calcolo viene effettuato caso per caso in base alla situazione personale di ciascuna vittima e ai documenti giustificativi prodotti tenendo conto, per alcune voci di danno, di percentuali indicative.
Il calcolo dell’indennizzo del deficit funzionale permanente può essere effettuato, ad esempio, in funzione di percentuali indicative basate sulla percentuale di deficit determinata dal medico e sull’età della vittima.
No, non esiste un livello minimo.
Quanto alle lesioni personali gravi, non esiste un limite massimo (cfr. 1.2).
Per le lesioni minori o i danni ai beni (cfr. 1.2), l’indennizzo è limitato a un massimale di 4 575 EUR (importo massimo dal 16 gennaio 2018).
Sì, il modulo della domanda di risarcimento include l’importo richiesto, ma è un importo complessivo. Per determinarlo, è possibile essere assistiti da un avvocato o da un’associazione di sostegno alle vittime.
Si tiene conto delle prestazioni erogate dagli enti previdenziali, dalle mutue, dalle compagnie assicurative, ecc.
Sì, è possibile richiedere un anticipo sul risarcimento (“provision”) in qualsiasi momento del procedimento.
Sì, è possibile presentare una nuova richiesta di risarcimento in caso di peggioramento del danno o per qualsiasi altro motivo legittimo giustificato.
La domanda del richiedente indirizzata alla cancelleria della CIVI del Tribunal de grande instance interessato deve contenere le informazioni utili ai fini dell’istruttoria della stessa. La domanda deve essere corredata dei documenti giustificativi indicanti in particolare:
Se la domanda di indennizzo riguarda il risarcimento di lesioni personali minori o danni materiali derivanti da furto, truffa, violazione di obblighi fiduciari, estorsione oppure distruzione, danneggiamento o deterioramento di un bene, la domanda di risarcimento deve inoltre contenere:
Non ci sono spese. Non è obbligatorio farsi assistere o rappresentare da un avvocato. Gli onorari d’avvocato sono a proprio carico, a meno che non si benefici di diritto o a determinate condizioni del patrocinio a spese dello Stato. Le spese sostenute durante il procedimento dinanzi alla Commissione per il risarcimento delle vittime di reati (CIVI) sono coperte dalle spese legali e sono a carico definitivo dello Stato.
Sono le Commissioni per il risarcimento delle vittime di reati (CIVI) a decidere in merito al risarcimento delle vittime. Gli indennizzi stabiliti dalla CIVI sono versati dal Fondo di garanzia per le vittime di atti terroristici e di altri reati (FGTI).
In materia di terrorismo, il Fondo di garanzia per le vittime di atti terroristici e di altri reati (FGTI) risarcisce direttamente le vittime che ne fanno richiesta, il tutto sotto il controllo del giudice (Tribunal de grande instance) che può essere adito in caso di disaccordo.
Nell’ambito del Tribunal de grande instance (TGI, Tribunale civile di primo grado), è la Commission d’indemnisation des victimes d’infraction (CIVI, la Commissione di risarcimento delle vittime di reato) a decidere in merito alle domande di risarcimento presentate dalle vittime di reati o da loro aventi diritto.
La CIVI competente è quella del domicilio o del luogo dell’organo giurisdizionale penale adito per il reato, ove opportuno (Elenco). In caso contrario, se si è cittadini francesi residenti all’estero e i fatti sono avvenuti all’estero è competente la CIVI del Tribunale civile di primo grado di Parigi:
Tribunal de Grande Instance di Parigi
4 Boulevard du Palais
75055 PARIS CEDEX 01 – Francia
Nei casi di terrorismo, le domande vanno indirizzate direttamente al Fondo di garanzia per le vittime di atti terroristici e di altri reati (FGTI):
64, rue Defrance
94682 Vincennes Cedex – Francia
Non è obbligatorio essere presenti durante il procedimento o in udienza.
La cancelleria della CIVI trasmette con tempestività la domanda al Fondo di garanzia.
Quest’ultimo deve presentare alla vittima un’offerta entro due mesi dalla ricezione del fascicolo completo trasmesso dalla cancelleria della CIVI.
Se la vittima accetta l’offerta, il verbale di accettazione viene trasmesso per approvazione al presidente della CIVI. In caso di approvazione, il verbale può essere oggetto di esecuzione. La decisione viene notificata alla vittima e al Fondo di garanzia che provvede quindi al versamento.
In caso di rifiuto motivato del Fondo di garanzia, di rifiuto dell’offerta da parte della vittima oppure di mancata risposta della vittima all’offerta del Fondo di garanzia entro un termine di due mesi, il procedimento diventa giudiziario: a quel punto un giudice esamina la domanda e verifica le dichiarazioni e i documenti prodotti.
Il Procureur de la République (procuratore della Repubblica) e il Fondo di garanzia presentano le loro osservazioni entro 15 giorni dall’udienza. Il richiedente e il Fondo di garanzia devono essere convocati almeno due mesi prima.
Dopo un dibattimento in udienza non pubblica, la decisione relativa al risarcimento o al rifiuto della CIVI viene notificata al richiedente e al Fondo di garanzia, il quale provvede a versare l’indennità riconosciuta entro un mese dalla suddetta notifica.
Nei casi di terrorismo il Fondo di garanzia versa una somma a titolo di anticipo entro un mese dalla ricezione del fascicolo completo, ove ammissibile. Entro tre mesi il Fondo di garanzia provvede poi a presentare un’offerta di risarcimento alla vittima (quando il suo stato è consolidato) o ai parenti delle vittime decedute.
Se non si è soddisfatti della decisione della CIVI, è possibile chiedere un nuovo esame da parte della Corte d’appello da cui dipende la CIVI.
Le informazioni e i moduli sono disponibili ai seguenti siti Internet:
Le associazioni di sostegno alle vittime possono prestare assistenza durante l’espletamento delle formalità, oltre a fornire le informazioni necessarie.
La linea telefonica 116006 offre gratuitamente sostegno psicologico, informazioni sui propri diritti e, in generale, assistenza nelle pratiche 7/7 giorni, dalle 9:00 alle 21:00, al prezzo di una chiamata locale:
al numero 01.41.83.42.08
dalla Francia
+33.1.41.83.42.08 dall’estero
E-mail: 08victimes@france-victimes.fr
Sono disponibili i seguenti siti Internet:
Nel caso delle persone con risorse limitate, il patrocinio a spese dello Stato può essere concesso per beneficiare di una copertura parziale o totale, da parte dello Stato, degli onorari d’avvocato e delle spese legali sostenute durante il procedimento. Per i reati più gravi (cfr. elenco articolo 9-2 della legge n° 91-647 del 10 luglio 1991 sull’assistenza legale), il gratuito patrocinio viene concesso senza condizioni di risorse.
Alcune strutture di assistenza legale, come le Maisons de la justice et du droit (MJD) o i Points d'accès au droit (PAD), forniscono consulenze legali gratuite e possono anche prestare assistenza, indipendentemente dalla cittadinanza, nell’espletamento di qualsiasi pratica finalizzata all’esercizio di un diritto, oltre a fornire assistenza durante i procedimenti stragiudiziali.
Lo stesso vale per le associazioni di sostegno alle vittime, la cui assistenza è gratuita, soprattutto quella legale.
Le associazioni di sostegno alle vittime presenti negli uffici di sostegno alle vittime dei tribunali e nei loro propri locali possono fornire assistenza gratuita nella preparazione della domanda di risarcimento.
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Possono presentare una domanda di risarcimento le vittime di reati violenti intenzionali commessi nel territorio croato e che hanno comportato lesioni fisiche gravi, un danno grave alla salute o il decesso della vittima.
Sono reati violenti:
NO, la vittima non può chiedere un risarcimento alla Repubblica di Croazia se il reato è stato commesso nel territorio di un altro Stato. La Repubblica di Croazia provvede al risarcimento soltanto se le condizioni e i requisiti previsti dalla legge sono soddisfatti e se il reato violento è stato commesso nel territorio nazionale (in tal senso la Repubblica di Croazia non eroga alcun risarcimento per i reati commessi in altri paesi).
a) Per la vittima del reato:
- Danni materiali (non-psicologici)
- Danni psicologici (morali)
b) Per gli aventi diritto o i familiari della vittima
- Danni materiali (non-psicologici)
Le vittime indirette a carico della vittima diretta deceduta in seguito alle conseguenze di un reato violento hanno diritto a un risarcimento per la perdita del mantenimento previsto per legge. Il risarcimento è erogato in una sola volta, in base a calcoli attuariali a partire dalla pensione familiare minima ai sensi del Zakon o mirovinskom osiguranju (Legge in materia di assicurazioni pensionistiche), stabiliti in base a un periodo di assicurazione di 5 anni e il periodo previsto di mantenimento della vittima indiretta. Il risarcimento è concesso soltanto se le vittime indirette non hanno diritto alle indennità previste dall'assicurazione pensionistica obbligatoria. Il risarcimento massimo garantito è di 70 000 HRK per tutte le vittime indirette.
- Danni morali:
Republika Hrvatska
Ministarstvo pravosuđa
Ulica Grada Vukovara 49
10000 ZAGREB
Il ministero della Giustizia della Repubblica di Croazia, quale autorità di assistenza, provvede a tradurre la domanda nella lingua del paese cui è chiesto il risarcimento o in un'altra lingua scelta come lingua di comunicazione dal paese in questione.
Može na način da se zahtjev podnese Ministarstvu pravosuđa Republike Hrvatske neposredno ili preporučenom poštom.
Non vi sono spese amministrative o di altra natura da pagare nel procedimento in relazione alla domanda.
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E’ possibile ottenere l’indennizzo per tutti i reati dolosi commessi con violenza contro la persona e, in ogni caso, per il reato di cui all'articolo 603-bis del codice penale (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro), con esclusione dei reati di cui agli articoli 581 (percosse) e 582 (lesioni), salvo che ricorrano le circostanze aggravanti previste dall’articolo 583 del codice penale (cioè se da tali reati derivano conseguenze molto gravi specificamente previste).
E’ possibile ottenere l’indennizzo per le sole spese mediche e assistenziali, ad eccezione dei fatti di violenza sessuale, omicidio, lesione personale gravissima nonche' deformazione dell'aspetto mediante lesioni permanenti al viso, in favore delle cui vittime è corrisposto un indennizzo fisso (determinato da un decreto ministeriale) anche in assenza di spese mediche e assistenziali.
Hanno diritto all’indennizzo la persona offesa (la vittima in senso stretto) ovvero, in caso di morte, il coniuge superstite ed i figli; in mancanza del coniuge e dei figli, l'indennizzo spetta ai genitori e, in mancanza dei genitori, ai fratelli e alle sorelle conviventi e a carico al momento della commissione del delitto. AI coniuge è equiparata la parte di un'unione civile tra persone dello stesso sesso. In mancanza del coniuge, allo stesso è equiparato il convivente di fatto che ha avuto prole dalla vittima o che ha convissuto con questa nei tre anni precedenti alla data di commissione del delitto. Nel caso di concorso di aventi diritto, l'indennizzo è ripartito secondo le quote ereditarie.
Limiti soggettivi al diritto all’indennizzo:
Se la vittima è sopravvissuta, i familiari hanno diritto di agire direttamente contro l’autore del reato (artt. 2043, 2059 codice civile), per il danno indiretto (non patrimoniale) subito per le sofferenze inferte al congiunto; in questo caso, però, non c’è elargizione da parte dello Stato a sensi della legge vigente (legge n. 122 del 2016 come modificata dalla legge n. 167 del 2017). La normativa sulle vittime di reati violenti si applica in favore dei superstiti solo se la vittima primaria è deceduta.
L’indennizzo è riconosciuto sia ai richiedenti che siano residenti in uno Stato Membro UE diverso dall’Italia, sia ai richiedenti residenti in Italia.
Vittima può presentare domanda di indennizzo in Italia alle autorità di decisione italiane se il reato è stato commesso in Italia.
No, ma la domanda deve essere presentata nel termine di sessanta giorni dalla decisione che ha definito il giudizio per essere ignoto l'autore del reato o dall'ultimo atto dell'azione esecutiva infruttuosamente esperita, ovvero dalla data del passaggio in giudicato della sentenza penale.
Vedi sopra:
La domanda deve essere presentata nel termine di sessanta giorni dalla decisione che ha definito il giudizio per essere ignoto l'autore del reato o dall'ultimo atto dell'azione esecutiva infruttuosamente esperita, ovvero dalla data del passaggio in giudicato della sentenza penale.
Come sopra, la domanda di indennizzo deve essere corredata della documentazione attestante l'infruttuoso esperimento dell'azione esecutiva per il risarcimento del danno nei confronti dell'autore del reato o dall'ultimo atto dell'azione esecutiva infruttuosamente esperita, ovvero dalla data del passaggio in giudicato della sentenza penale.
Tale condizione non si applica quando l'autore del reato sia rimasto ignoto oppure quando quest'ultimo abbia chiesto e ottenuto l'ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato nel procedimento penale o civile in cui è stata accertata la sua responsabilità oppure quando l'autore abbia commesso il delitto di omicidio nei confronti del coniuge anche legalmente separato o divorziato, dell'altra parte di un'unione civile, anche se l'unione è cessata, o di chi è o è stato legato da relazione affettiva e stabile convivenza.
La domanda di indennizzo deve essere corredata della copia della sentenza di condanna per uno dei reati previsti dalla legge o del provvedimento decisorio che definisce il giudizio per essere rimasto ignoto l'autore del reato.
Come sopra, la domanda deve essere presentata nel termine di sessanta giorni dalla decisione che ha definito il giudizio per essere ignoto l'autore del reato o dall'ultimo atto dell'azione esecutiva infruttuosamente esperita, ovvero dalla data del passaggio in giudicato della sentenza penale.
Il risarcimento copre ad esempio:
- Danni materiali (non-psicologici):
- Danni psicologici (morali):
- Danni materiali (non-psicologici):
- Danni psicologici:
L’indennizzo, viene elargito, fatte salve le provvidenze già previste da altre disposizioni di legge per determinati reati, se più favorevoli, per la rifusione delle spese mediche e assistenziali, ad eccezione dei fatti di violenza sessuale, di omicidio, lesione personale gravissima nonche' deformazione dell'aspetto mediante lesioni permanenti al viso in favore delle cui vittime è corrisposto un indennizzo in misura fissa anche in assenza di spese mediche e assistenziali.
Gli importi dell'indennizzo in genere vengono corrisposti in un’unica soluzione, attingendo al Fondo di rotazione per la solidarieta' alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti, gestito dal Ministero dell’Interno e vengono corrisposti nei limiti delle disponibilita' finanziarie dell’anno in corso.
In caso di disponibilita' finanziaria insufficiente nell'anno di riferimento, e' consentito agli aventi diritto all'indennizzo, negli anni successivi, l'accesso al Fondo nella quota proporzionale dovuta nell'anno di spettanza ovvero nella parte residuale per la quale si potra' procedere all'erogazione, senza interessi, rivalutazioni e oneri aggiuntivi.
L'indennizzo è corrisposto a condizione che la vittima non abbia concorso, anche colposamente, alla commissione del reato ovvero di reati connessi al medesimo e che la vittima non sia stata condannata con sentenza definitiva ovvero, alla data di presentazione della domanda, non sia sottoposta a procedimento penale per uno dei reati di cui all'art. 407, comma 2, lettera a), del codice di procedura penale (devastazione saccheggio strage, guerra civile, associazione mafiosa, pericolo pubblica incolumità, omicidio, rapina, estorsione, sequestro di persona, terrorismo associazione sovversiva , banda armata., armi esplosivi ,associazione a delinquere stupefacenti, riduzione in schiavitù, prostituzione e pornografia minorile, tratta di persone, schiavitù, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni violenza sessuale di gruppo) e per reati commessi in violazione delle norme per la repressione dell'evasione in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto
Il reddito della vittima non ha alcuna incidenza sul diritto all’indennizzo.
L'indennizzo è corrisposto a condizione che la vittima non abbia percepito, per lo stesso fatto, somme di denaro di importo pari o superiore a quanto dovuto in base alle disposizioni di cui all'articolo 11 della legge 122 del 2016, da soggetti pubblici o privati. Se la vittima ha già percepito, in tale qualità e in conseguenza immediata e diretta del fatto di reato, da soggetti pubblici o privati, somme di denaro di importo inferiore a quello dovuto in base alle disposizioni di cui all'articolo 11 della legge 122 del 2016, l'indennizzo è corrisposto esclusivamente per la differenza.
L’indennizzo corrisponderà alle spese sostenute, entro i limiti previsti dalla legge o negli importi fissati dal decreto ministeriale che la recepisce
Il Decreto 22 novembre 2019 del Ministero dell'Interno e del Ministero della Giustizia di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (previsto dall'articolo 11 comma 3 della legge 7 luglio 2016, n. 122) prevede quanto segue:
1. Gli importi dell'indennizzo di cui all'art. 11 della legge 7 luglio 2016, n. 122, sono determinati nella seguente misura:
a) per il delitto di omicidio, nell'importo fisso di euro 50.000;
b) per il delitto dì omicidio commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, nell'importo fisso di euro 60.000 esclusivamente in favore dei figli della vittima;
c) per il delitto di violenza sessuale, salvo che ricorra la circostanza attenuante del caso di minore gravità prevista dall'art. 609 bis, terzo comma, del codice penale, nell'importo fisso di euro 25.000;
d) per il delitto di lesioni personali gravissime di cui all'art. 583, comma 2, del codice penale, e per il delitto di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso di cui all'art. 583 quinquies del codice penale nell'importo fisso di euro 25.000.
2. Per i delitti indicati nel comma 1, l'importo fisso dell'indennizzo è incrementato di una somma equivalente alle spese mediche e assistenziali documentate, fino a un massimo di euro 10.000.
3. Per i delitti diversi da quelli di cui al comma 1 l'indennizzo è erogato solo per la rifusione delle spese mediche e assistenziali documentate, fino a un massimo di euro 15.000.
L’ammontare delle spese mediche e assistenziali sostenute va specificato e documentato.
L'indennizzo è corrisposto a condizione che la vittima non abbia percepito, per lo stesso fatto, somme superiori all'importo dovuto in base alle disposizioni di cui all'articolo 11 della legge 122 del 2016, erogate a qualunque titolo da soggetti pubblici o privati. Se la vittima ha già percepito, in tale qualità e in conseguenza immediata e diretta del fatto di reato, da soggetti pubblici o privati, somme di denaro di importo inferiore a quello dovuto in base alle disposizioni di cui all'articolo 11 della legge 122 del 2016, l'indennizzo è corrisposto esclusivamente per la differenza.
No
No, forse sono possibili richieste successive ove vi siano spese mediche sopravvenute; la valutazione è rimessa all’autorità di decisione.
La domanda di indennizzo è presentata dall'interessato, o dagli aventi diritto in caso di morte della vittima del reato, personalmente o a mezzo di procuratore speciale e, a pena di inammissibilità, deve essere corredata dei seguenti atti e documenti:
a) copia della sentenza di condanna per uno dei reati di cui all'articolo 11 ovvero del provvedimento decisorio che definisce il giudizio per essere rimasto ignoto l'autore del reato;
b) documentazione attestante l'infruttuoso esperimento dell'azione esecutiva per il risarcimento del danno nei confronti dell'autore del reato, salvo il caso in cui lo stesso sia rimasto ignoto oppure abbia chiesto e ottenuto l'ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato nel procedimento penale o civile in cui è stata accertata la sua responsabilità;
c) dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà sull'assenza di condizioni ostative nonché sulla qualità di avente diritto;
d) certificazione medica attestante le spese sostenute per prestazioni sanitarie oppure certificato di morte della vittima del reato.
No
Ministero dell’Interno
Alla Prefettura Ufficio territoriale del Governo, competente in relazione al luogo in cui ha sede l'autorità giudiziaria che ha emesso la sentenza di condanna per uno dei reati previsti dall'art. 11 della legge 122 del 2016, ovvero in relazione al luogo di residenza dell'interessato o degli aventi diritto in caso di morte della vittima del reato, ovvero in relazione al luogo di residenza del procuratore speciale nel caso in cui la vittima o gli aventi diritto siano cittadini italiani o cittadini dell'unione europea non residenti in Italia.
L'elenco delle prefetture competenti è disponibile al seguente indirizzo web:
http://www.prefettura.it/portale/multidip/index.htm
No
L’autorità di decisione italiana è tenuta a provvedere “senza ritardo” una volta ricevute le domande.
Non sono previsti mezzi di impugnazione specifici, la decisione ha natura amministrativa e potrà essere impugnata secondo le regole ordinarie che riguardano i provvedimenti amministrativi nazionali emessi dalla stessa Autorità decidente.
L’autorità di assistenza fornisce le informazioni necessarie; autorità di assistenza italiana è la Procura della Repubblica presso il tribunale del luogo in cui risiede il richiedente. I formulari sono allegati al Decreto 23 dicembre 2008, n. 222 “Regolamento ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 204, recante attuazione della direttiva 2004/80/CE relativa all'indennizzo delle vittime di reato.
No
No, l’autorità di assistenza svolge questo ruolo.
Non a conoscenza di quest’ufficio.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
È possibile ottenere un risarcimento per taluni reati dolosi violenti, commessi nelle regioni controllate dalla Repubblica di Cipro e menzionati nel diritto nazionale (ad esempio, lesioni personali gravi, omicidio premeditato).
È possibile ottenere un risarcimento per lesioni fisiche gravi o problemi di salute che richiedano, in base a perizia medica, un ricovero ospedaliero e l'astensione dall'attività lavorativa per un periodo superiore agli 8 giorni.
Sì, possono ottenere un risarcimento le persone a carico delle vittima decedute in seguito a un reato, specificatamente il coniuge e/o i figli della vittima.
No, i familiari o le persone carico non possono ottenere un risarcimento qualora la vittima sia sopravvissuta al reato.
Sì, il risarcimento è riconosciuto anche ai cittadini di paesi terzi, purché siano cittadini di uno Stato membro del Consiglio d'Europa e abbiano la residenza permanente nella Repubblica di Cipro oppure siano cittadini di uno Stato parte della Convenzione europea sul risarcimento delle vittime di reati violenti.
No, non è possibile presentare domanda di indennizzo nel paese di cui si è cittadini o in cui si ha la residenza per un reato commesso in un altro Stato dell'UE. L'indennizzo è garantito solo per i reati commessi nelle regioni controllate dalle Repubblica di Cipro.
Sì, occorre denunciare il reato alla polizia entro cinque giorni dalla data in cui è stato commesso oppure, qualora non sia ragionevolmente possibile sporgere denuncia entro tale termine, entro cinque giorni dal momento ciò diviene ragionevolmente possibile.
No, la domanda di indennizzo deve essere presentata entro due anni dal reato, indipendentemente dal fatto che siano in corso indagini di polizia e/o un procedimento penale.
Sì, prima di presentare una domanda di indennizzo, si deve in primo luogo cercare di ottenere il risarcimento dei danni all'autore del reato, laddove sia stato identificato. In ogni caso, la domanda di indennizzo deve essere presentata entro due anni dalla data in cui è stato commesso il reato, a prescindere dal fatto che l'azione nei confronti dell'autore del reato sia ancora in corso.
Sì, si ha comunque diritto all'indennizzo anche se l'autore del reato non è stato identificato o condannato. Sarà necessario presentare un verbale della polizia relativo al caso, che attesti che l'autore del reato non è stato identificato.
Sì, il termine per presentare la domanda di indennizzo è di due anni dalla data di commissione del reato.
a) Per la vittima del reato
- Danni materiali (non-psicologici):
Gli istituti e i servizi di sanità pubblica garantiscono cure sanitarie gratuite sino all'importo di 1 709 EUR.
Incluso nel precedente importo.
In caso di inabilità permanente al lavoro è prevista una pensione di disabilità. L'importo della pensione è pari al calo percentuale della capacità di svolgere una professione, moltiplicato per la pensione di base completa prevista dalla legge in materia di previdenza sociale;
In caso di inabilità lavorativa temporanea è prevista un'indennità di malattia per un periodo di massimo sei mesi. L'importo è pari all'indennità di malattia di base completa erogata in conformità alla legge in materia di previdenza sociale.
Non applicabile.
Non applicabile.
Non applicabile.
Non applicabile.
- Danni psicologici (morali):
Non applicabile.
b) Diritti degli aventi diritto o dei familiari della vittima
- Danni materiali (non-psicologici):
È previsto un indennizzo per le spese funerarie. L'importo è pari al risarcimento per le esequie versato a norma della legge in materia di previdenza sociale;
Non applicabile.
È prevista l'erogazione di una pensione di reversibilità o di prestazioni per gli orfani. L'importo è pari alla pensione o alle prestazioni di base complete versate a norma dalla legge in materia di previdenza sociale.
- Trauma psicologico:
Non applicabile.
L'indennizzo viene corrisposto in un'unica soluzione, mentre la pensione di invalidità, la pensione di reversibilità e le prestazioni per gli orfani sono liquidate mensilmente.
L'indennizzo non sarà corrisposto se il richiedente è vittima di un reato di cui è l'autore, è implicato in attività di criminalità organizzata o è membro di un'organizzazione coinvolta in reati commessi con violenza, anche qualora non abbia partecipato all'atto criminale di cui è stato vittima o questo non sia pertinente.
La situazione finanziaria del richiedente non influisce sulla possibilità di ottenere un indennizzo.
Sì, laddove il richiedente non collabori o si rifiuti di collaborare pienamente con la polizia o altre autorità competenti.
L'indennizzo è calcolato nei modi spiegati nella risposta alla precedente domanda: "Quali perdite e spese copre il risarcimento?"
Non esiste un importo minimo per l'indennizzo. L'importo massimo erogabile è menzionato nella risposta alla precedente domanda: "Quali perdite e spese copre il risarcimento?"
No, non è necessario.
Sì, vengono dedotti gli eventuali importi percepiti a titolo di risarcimento da altre fonti.
No, non è possibile.
No, non è possibile.
Alla domanda di indennizzo occorre allegare il verbale della polizia e un certificato medico. È possibile vengano chiesti uno o tutti i documenti seguenti:
No.
Il direttore dei servizi di previdenza sociale.
Il modulo di domanda va presentato di persona o per posta al seguente indirizzo: Servizi di previdenza sociale, 7 Lord Byron Avenue, 1465, Nicosia, Cipro.
No, non è necessario.
Per l'emissione di una decisione occorrono sei mesi dalla data in cui sono disponibili tutte le informazioni.
La decisione può essere impugnata presentando ricorso dinanzi al tribunale amministrativo entro 75 giorni dalla decisione.
È possibile trovare i moduli e le informazioni relative all'indennizzo – in greco e in inglese – presso gli uffici dei servizi di previdenza sociale oppure sulla pagina web dei servizi di previdenza sociale.
Non esiste un numero di telefono o un sito Internet specifico per presentare una domanda di risarcimento. È possibile ottenere informazioni contattando direttamente i servizi di previdenza sociale.
È possibile presentare una domanda di assistenza legale per il procedimento afferente al proprio caso, mentre non è prevista alcuna assistenza legale per la preparazione delle domande di risarcimentopresentate ai servizi di previdenza sociale.
È possibile ottenere informazioni e presentare la domanda di indennizzo contattando direttamente i servizi di previdenza sociale.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
La vittima ha diritto a un risarcimento statale se un reato commesso intenzionalmente ha provocato il decesso di una persona, se la vittima ha subito lesioni personali gravi o moderate, se la vittima ha subito violenza sessuale, se la persona è vittima di tratta di esseri umani o se è stata infettata da HIV, dall'epatite B o C.
Lo Stato risarcisce i danni morali, le sofferenze fisiche e i danni alle cose derivanti da un reato intenzionale.
Quando una persona decede a causa di un reato, ai fini del procedimento penale può essere considerato vittima un parente della persona deceduta (fidanzato o fidanzata, coniuge, genitori, nonni, figli, nipoti, fratelli o sorelle e le persone con le quali la persona in questione conviveva nello stesso nucleo familiare).
Quando una persona decede a causa di un reato o la vittima decede senza aver richiesto un risarcimento allo Stato o se lo ha richiesto ma non l'ha ricevuto, i parenti hanno diritto a riceverlo. Occorre tuttavia obbligatoriamente richiedere all'autorità preposta al procedimento (la polizia, il pubblico ministero, l'autorità giudiziaria) di essere riconosciuti come vittima nel procedimento penale.
Se la vittima di reato è sopravvissuta, i parenti o le persone a suo carico non hanno diritto al risarcimento, poiché tale diritto spetta alla vittima.
Coloro che non sono cittadini dell'UE possono ottenere un risarcimento statale.
Se il reato è stato commesso in un altro Stato membro dell'UE, la vittima può chiedere un risarcimento allo Stato membro dell'UE nel quale il reato è stato commesso, direttamente oppure tramite l'autorità competente per l'assistenza legale (Juridiskās palīdzības administrācija).
Occorre denunciare il reato alla polizia.
Per chiedere un risarcimento statale, deve essere stato avviato un procedimento penale ai fini del quale si è riconosciuti come vittima mediante una decisione dell'autorità preposta al procedimento (la polizia, il pubblico ministero, l'autorità giudiziaria).
Per richiedere un risarcimento statale non occorre attendere la decisione finale dell'autorità preposta al procedimento (la polizia, il pubblico ministero, l'autorità giudiziaria).
Affinché l'autorità competente per l'assistenza legale decida in merito alla concessione o meno del risarcimento statale, l'autorità preposta al procedimento (la polizia, il pubblico ministero, l'autorità giudiziaria) deve fornire le seguenti informazioni:
Non è obbligatorio chiedere il risarcimento prima all'autore del reato. Il risarcimento statale non pregiudica il diritto della vittima a chiedere un risarcimento nel procedimento penale. La vittima può presentare la propria domanda di risarcimento in qualsiasi fase del procedimento penale fino all'avvio della causa in primo grado e se ritiene di non essere stata completamente risarcita può agire in sede civile.
La vittima ha diritto al risarcimento statale anche se l'autore del reato o i suoi complici non sono stati identificati o non sono riconosciuti penalmente responsabili.
Occorre presentare la domanda di risarcimento statale allegando il riferimento fornito dall'autorità preposta al procedimento (la polizia) con le informazioni necessarie.
La richiesta di risarcimento statale deve essere presentata all'autorità competente per l'assistenza legale entro tre anni dalla data in cui si è riconosciuti come vittima o si viene a conoscenza di fatti che conferiscono il diritto a richiedere un risarcimento.
Il risarcimento statale copre i danni morali, la sofferenza fisica o la perdita di beni a seguito di un reato senza distinzione del danno che viene risarcito. L'ammontare del risarcimento statale è stabilito nella legge sul risarcimento statale delle vittime (Likums par valsts kompensāciju cietušajiem), in base alle conseguenze del reato.
Il risarcimento statale è versato in un'unica soluzione e la somma è trasferita sul conto della banca indicata nella domanda di risarcimento.
L'ammontare del risarcimento statale può variare in funzione del tipo di reato, ad esempio se il reato è commesso in uno stato di forte agitazione mentale, in violazione dei necessari limiti di autodifesa o delle condizioni per la detenzione di una persona. In tali casi, l'ammontare del risarcimento statale corrispondente alle conseguenze del reato viene ridotto del 50 %.
Se l'autorità competente per l'assistenza legale non riceve le informazioni dovute entro 15 giorni, può decidere di rifiutare il risarcimento statale. Tale decisione non impedisce alla vittima di ripetere la domanda all'autorità seguendo la procedura di richiesta.La situazione finanziaria della vittima non influisce sulla possibilità di ricevere un risarcimento statale né sull'ammontare del risarcimento.
Qualora la vittima abbia ricevuto un risarcimento dall'autore del reato o da un'altra persona in sua vece per i danni causati, l'ammontare di tale risarcimento è dedotto da quello riconosciuto dallo Stato.
La legge sul risarcimento statale delle vittime stabilisce altri criteri che possono influire sulle possibilità di ricevere un risarcimento e/o sul relativo importo. Ad esempio:
L'importo massimo del risarcimento statale da versare ad un'unica vittima di un reato è pari a cinque volte il salario minimo mensile vigente nella Repubblica di Lettonia. L'ammontare del risarcimento statale che deve essere pagato è calcolato considerando il salario minimo mensile vigente al momento in cui la persona è stata riconosciuta come vittima.
Il risarcimento è corrisposto nelle proporzioni seguenti:
L'importo massimo per il risarcimento statale corrisponde a cinque volte il salario minimo mensile vigente nella Repubblica di Lettonia; tuttavia l'importo minimo di tale risarcimento è pari al 50 % di quello massimo. Al variare del salario minimo mensile varia anche l'ammontare del risarcimento statale.
Non è necessario specificare l'importo nel modulo della domanda di risarcimento statale poichéla legge sul risarcimento statale delle vittime stabilisce tale importo.
Il risarcimento ricevuto da altre fonti (ad esempio, a titolo del regime di assicurazione privata o del datore di lavoro) non viene detratto dall'ammontare del risarcimento statale.
Non è possibile ricevere un anticipo sul risarcimento statale.
Se la vittima ha ricevuto un risarcimento statale e secondo la decisione finale le conseguenze del reato sono più gravi, lo Stato può versare la differenza tra l'ammontare corrisposto e quello dovuto.
Se al momento della domanda di risarcimento statale non è stata ancora emessa una sentenza definitiva, occorre aggiungere a tale domanda un riferimento fornito dall'autorità preposta al procedimento (la polizia, il pubblico ministero, l'autorità giudiziaria) che specifichi quanto segue:
Se al momento della domanda di risarcimento statale il procedimento penale si è già concluso e il risarcimento per i danni previsti nella sentenza definitiva non è stato corrisposto o è stato versato soltanto in parte, occorre allegare a tale domanda la sentenza definitiva dell'autorità preposta al procedimento.
L'esame delle domande di risarcimento statale è gratuito.
La decisione in merito alla concessione o meno del risarcimento statale spetta all'autorità competente per l'assistenza legale.
Per ricevere un risarcimento statale occorre inviare la domanda all'autorità competente per l'assistenza legale, al seguente indirizzo: Pils laukums 4, Riga, LV-1050.
La presenza della vittima non è necessaria durante l'esame della domanda di risarcimento statale né al momento della decisione in merito alla sua concessione.
L'autorità competente per l'assistenza legale decide in merito alla concessione o meno del risarcimento statale entro un mese dal ricevimento di una domanda e la decisione è inviata all'indirizzo indicato nella domanda stessa.
Qualora alla vittima o all'autorità preposta al procedimento (la polizia, il pubblico ministero, l'autorità giudiziaria) siano richieste ulteriori informazioni, il termine per l'adozione della decisione è sospeso fino al ricevimento di tutte le informazioni.
La decisione dell'autorità competente per l'assistenza legale può essere impugnata entro un mese dalla sua entrata in vigore presentando all'autorità medesima una domanda a tal fine che sarà trasmessa al ministero della Giustizia.
Il modulo di domanda di risarcimento statale e le informazioni per compilarlo sono disponibili a questo indirizzo:
È possibile utilizzare la linea di assistenza gratuita 116006 "Linea di assistenza per le vittime di reati" tutti i giorni dalle 12:00 alle 22:00, dalla quale le vittime di reato possono ottenere:
È possibile altresì consultare il sito web http://www.cietusajiem.lv/.
Per richiedere un risarcimento statale non è necessaria l'assistenza legale. L'autorità competente per l'assistenza legale fornisce l'assistenza necessaria per la presentazione di una domanda di risarcimento statale.
L'associazione "Skalbes" mette a disposizione una linea di assistenza gratuita 116006 "Linea di assistenza per le vittime di reato" (tutti i giorni dalle 12:00 alle 22:00), che fornisce sostegno emotivo e psicologico alle vittime di reati, informazioni sui diritti procedurali (ad esempio, diritti nel contesto di procedimenti penali, diritti al risarcimento dei danni, risarcimento statale ecc.) e sui servizi disponibili e di sostegno esistenti.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
È possibile ottenere l'indennizzo nei casi in cui il reato:
È possibile ottenere un indennizzo in caso di danno grave o non grave alla salute.
Se un reato violento ha causato la perdita di una vita umana, ha diritto a un indennizzo qualsiasi persona a cui un organo giurisdizionale abbia concesso un indennizzo per danni materiali e/o immateriali a seguito di tale reato violento.
Qualora l'indennizzo sia liquidato preventivamente, ossia prima della conclusione del procedimento penale, hanno diritto all'indennizzo il coniuge, i figli, i figli adottivi, i genitori, i genitori adottivi e le persone a carico del de cuius.
No, se sopravvissuta, la vittima di un reato violento è la sola persona ad avere diritto a un indennizzo.
Sì, ma soltanto nei due casi seguenti:
No, si ha diritto a un indennizzo soltanto per i reati violenti commessi nella Repubblica di Lituania.
Sì, al fine di poter chiedere un indennizzo, deve essere avviata un'indagine preliminare.
No, è possibile richiedere un anticipo sull'indennizzo nel corso delle indagini preliminari.
Sì, quando si chiede un indennizzo secondo la procedura ordinaria, l'indennizzo per i danni materiali e/o immateriali deve essere riconosciuto da un organo giurisdizionale. Quando si chiede un anticipo sull'indennizzo, si deve presentare una decisione giudiziale o un'ordinanza che confermi lo status di parte civile.
Sì, in tali casi si deve presentare la seguente documentazione:
Una domanda di indennizzo deve essere presentata entro 10 anni dalla data della sentenza giudiziale che dispone il pagamento dell'indennizzo per i danni subiti a seguito di un reato violento. Il termine può essere prorogato laddove la sua inosservanza sia dovuta a motivi impellenti.
Non è previsto alcun termine per la presentazione di una domanda di anticipo sull'indennizzo.
Il risarcimento copre ad esempio:
- Danni materiali (non-psicologici):
- Danni psicologici (morali):
- Danni materiali (non-psicologici):
- Danni psicologici:
L'intero indennizzo è normalmente corrisposto in un'unica soluzione. In casi eccezionali l'indennizzo può essere versato a rate, ma per un periodo non superiore a un anno a decorrere dalla data della decisione di liquidazione dell'indennizzo per danni subiti a causa di un reato violento.
Le succitate circostanze sono importanti soltanto quando si tratta di un anticipo sull'indennizzo. L'indennizzo non è riconosciuto:
La situazione finanziaria non ha alcuna incidenza in sede di esame dell'indennizzo.
No.
L'indennizzo è concesso sulla base dell'importo riconosciuto dall'organo giurisdizionale, che non può tuttavia superare gli importi massimi specificati di seguito.
L'anticipo sull'indennizzo per danni è calcolato sulla base della documentazione presentata a sostegno dei danni materiali.
In caso di omicidio l'indennizzo massimo per i danni materiali non può superare 3 800 EUR e l'indennizzo massimo per i danni immateriali non può superare i 4 560 EUR.
In caso di danno grave alla salute l'indennizzo massimo per i danni materiali non può superare 3 040 EUR e l'indennizzo massimo per i danni immateriali non può superare i 3 800 EUR.
In caso di altri reati violenti l'indennizzo massimo per i danni materiali non può superare 2 280 EUR e l'indennizzo massimo per i danni immateriali non può superare i 3 040 EUR.
Se viene corrisposto un anticipo per un danno subito a causa di un reato violento, gli importi massimi non possono superare la metà degli importi di cui sopra.
Sì, la domanda di indennizzo deve riportare l'ammontare richiesto che dovrebbe essere calcolato sulla base degli importi indicati nella decisione dell'organo giurisdizionale o nella domanda giudiziale.
Sì, gli importi ricevuti da altri soggetti a titolo di indennizzo per i danni saranno dedotti dall'indennizzo.
Sì, è possibile ottenere un anticipo sull'indennizzo per i danni subiti a causa di crimini violenti se:
No, tale possibilità non è prevista.
Al momento della domanda di indennizzo secondo la procedura ordinaria, si devono allegare i seguenti documenti:
Al momento della domanda di anticipo sull'indennizzo, si devono allegare i seguenti documenti:
No, la domanda è accettata ed esaminata a titolo gratuito.
Il ministero della Giustizia della Repubblica di Lituania (Lietuvos Respublikos teisingumo ministerija) decide in merito alle domande di indennizzo.
La domanda va inviata al ministero della Giustizia della Repubblica di Lituania (Gedimino pr. 30, LT-01104 Vilnius, Lituania; email rastine@tm.lt).
No.
La decisione sarà presa entro un mese dalla presentazione della domanda e di tutta la documentazione necessaria al ministero della Giustizia della Repubblica di Lituania.
Le decisioni adottate dal ministero della Giustizia della Repubblica di Lituania possono essere impugnate dinanzi alla Commissione per le controversie amministrative della Lituania (Lietuvos administracinių ginčų komisija) o al tribunale amministrativo regionale di Vilnius (Vilniaus apygardos administracinis teismas) entro un mese a decorrere dalla data in cui è stata comunicata la decisione.
Presso il ministero della Giustizia della Repubblica di Lituania o le unità dell'Ufficio per il patrocinio a spese dello Stato (Valstybės garantuojamos teisinės pagalbos tarnyba) e sui siti internet (cfr. informazioni seguenti).
Sì, si può chiedere il patrocinio a spese dello Stato primario presso le autorità esecutive del comune di residenza o presso le unità dell'Ufficio per il patrocinio a spese dello Stato.
Associazione lituana di sostegno alle vittime di reato (Lietuvos nusikaltimų aukų rėmimo asociacija) (Valakupių g. 5, LT-10101 Vilnius, Lituania);
Caritas Lituania (Lietuvos Caritas, https://www.caritas.lt, Papilio g. 5, LT-44275 Kaunas, Lituania).
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
Il risarcimento può essere ottenuto per qualsiasi tipo di reato che abbia causato un danno materiale o morale, a seguito di atti intenzionali aventi carattere materiale di reato o che costituiscono un reato di oltraggio al pudore o di stupro di cui agli articoli da 372 a 376 del codice penale.
- Danno materiale/economico
- Danno morale
Può presentare domanda di risarcimento al ministro della Giustizia un parente o una persona a carico della vittima deceduta a seguito di atti intenzionali aventi carattere di reato e che abbiano causato una lesione personale con conseguente decesso della vittima e un grave turbamento alle sue condizioni di vita (sofferenza psichica per la perdita di una persona cara) e se non è stato ottenuto alcun risarcimento effettivo e adeguato. Possono ottenere un risarcimento i familiari, i coniugi, i conviventi, i partner uniti da un patto civile di solidarietà o le persone particolarmente vicine alla vittima, a condizione che il danno subito sia un danno riparabile. In linea di principio il grado di parentela è irrilevante in quanto viene considerata solo la comunione effettiva e affettiva della vittima diretta. In pratica solo i familiari, e in particolare i componenti del nucleo familiare, possono di riflesso accedere allo status di vittima. Il nucleo familiare corrisponde a una famiglia composta da due adulti coniugati o meno, con o senza figli.
Può presentare domanda di risarcimento al ministro della Giustizia un parente o una persona a carico della vittima sopravvissuta ad atti intenzionali aventi carattere di reato e di atti che abbiano causato una lesione personale con conseguente invalidità permanente o una totale inabilità al lavoro per oltre un mese e un grave turbamento alle sue condizioni di vita e se non è stato ottenuto alcun risarcimento effettivo e adeguato.
Hanno diritto al risarcimento solo persone regolarmente residenti in Lussemburgo o cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea o del Consiglio d’Europa che al momento dell’infrazione si trovassero in Lussemburgo in condizione regolare o che siano state vittime di un reato di tratta di esseri umani. In caso contrario non viene concesso alcun risarcimento.
Una vittima che risieda regolarmente e abitualmente in Lussemburgo ma che abbia subito un reato intenzionale violento in un altro Stato membro dell’Unione europea ha diritto a chiedere un risarcimento a carico dello Stato lussemburghese, se non gode del diritto al risarcimento nell’altro Stato.
Conformemente alla legge del 12 marzo 1984 relativa al risarcimento di alcune vittime di lesioni personali, le condizioni da soddisfare sono:
No, per ottenere il risarcimento non è necessario che la vittima abbia denunciato il reato alla polizia.
No, la decisione del ministro della Giustizia sulla concessione di un risarcimento può essere antecedente al pronunciamento sull’azione penale.
Se l’autore del reato è stato identificato e la vittima si è costituita parte civile, l’autore del reato deve prima essere citato in giudizio. Se quest’ultimo è insolvente, la vittima può sempre presentare domanda di risarcimento al ministro della Giustizia.
Il ministro della Giustizia può ordinare il rimborso totale o parziale dell’indennizzo o dell’anticipo che è stato pagato alla vittima successivamente a titolo di risarcimento o di indennizzo effettivo del danno.
Autore non identificato
Se l’autore dell’aggressione non è stato identificato, il risarcimento può essere chiesto inoltrando la domanda al ministero della Giustizia. La domanda deve essere formulata in francese, tedesco o lussemburghese e deve indicare la data, il luogo e la natura esatta dei fatti subiti come vittima. I documenti giustificativi relativi ai fatti e al danno subito dalla vittima devono essere allegati alla lettera a sostegno della domanda. Devono inoltre essere soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 1 della legge del 12 marzo 1984 relativa al risarcimento di alcune vittime di lesioni personali a seguito di reato.
Autore non condannato
Per aver diritto a un risarcimento, l’autore del reato deve essere stato riconosciuto colpevole con sentenza definitiva. Su parere della Commissione preposta alla vittima, il ministro della Giustizia può infatti ordinare il rimborso totale o parziale dell’indennizzo o dell’anticipo. Può decidere in tal senso anche quando emerge, a seguito del versamento dell’anticipo, che l’indennizzo non era dovuto.
La domanda deve essere presentata entro due anni dal momento dei fatti. Quando l’autore del reato è citato in giudizio, il termine viene prorogato e scade solo dopo due anni dalla decisione definitiva del giudice che si è pronunciato sulla causa penale. Se dopo una decisione passata in giudicato in materia penale si ottiene una decisione sugli interessi civili, il termine viene prorogato di due anni da quando la decisione giudiziaria sugli interessi civili è diventata definitiva. Tuttavia, se la vittima è minorenne, il termine di decadenza decorre non prima del giorno in cui la vittima ha raggiunto la maggiore età, se i fatti sono punibili con pene criminali o sono previsti e repressi dagli articoli 372, 373, 375, 382-1 e 382-2, 400, 401bis, 402, 403 o 405 del codice penale.
Il risarcimento copre ad esempio:
a) per la vittima del reato:
danni materiali (non psicologici):
danni psicologici (morali):
b) per gli aventi diritto o i parenti della vittima:
danni materiali (non psicologici):
danni psicologici:
Il risarcimento è versato in un’unica soluzione e non si presenta sotto forma di rendita. Tuttavia, in caso di necessità debitamente dimostrata, durante l’istruttoria della domanda il ministro della Giustizia può concedere un anticipo al richiedente. Inoltre, se è stata concessa un’indennità alla vittima e se il danno è poi sensibilmente peggiorato, la vittima può chiedere un’indennità aggiuntiva entro cinque anni dal pagamento dell’indennità principale.
Il risarcimento può essere negato o ridotto in base al comportamento della vittima al momento dei fatti.
Qualsiasi vittima che abbia subito un danno e che soddisfi le condizioni di cui all’articolo 1 della legge del 12 marzo 1984 relativa al risarcimento di alcune vittime di lesioni personali ha diritto al risarcimento a carico dello Stato, indipendentemente dalla sua situazione finanziaria, se non ha ottenuto un effettivo e adeguato risarcimento o altro indennizzo.
Il risarcimento può essere negato o ridotto in base al rapporto della vittima con l’autore dei fatti.
La Commissione preposta alla vittima emette un parere in cui si pronuncia sulla fondatezza della domanda e sull’importo del risarcimento, che viene determinato in particolare in base alla gravità del turbamento alle condizioni di vita del richiedente. Il ministro della Giustizia decide poi se concedere o meno il risarcimento e in caso affermativo ne determina l’importo.
L’importo massimo del risarcimento che può essere concesso dal ministro della Giustizia non può superare il massimale determinato annualmente con regolamento granducale. Per il 2017 il massimale è stato fissato a 63 000 euro.
Chi presenta domanda di risarcimento nel Granducato di Lussemburgo non deve compilare nessun modulo particolare. È sufficiente presentare la domanda di risarcimento a mezzo lettera semplice precisando la data, il luogo e l’esatta natura dei fatti e allegare i documenti giustificativi a sostegno della domanda.
Il risarcimento dello Stato è dovuto solo se la vittima non può ottenere a qualsiasi titolo (ad esempio dal colpevole, dalla previdenza sociale o da un’assicurazione personale) un risarcimento effettivo e adeguato. La Commissione preposta alla vittima può tenere conto degli eventuali risarcimenti per perdite subite provenienti da altre fonti.
In caso di necessità debitamente dimostrata, durante l’istruttoria della domanda il ministro della Giustizia può concedere un anticipo.
Se è stata concessa un’indennità e se il danno è poi sensibilmente peggiorato, la vittima può chiedere un’indennità aggiuntiva entro cinque anni dal pagamento dell’indennità principale.
Quest’indennità aggiuntiva non può superare l’importo massimo di 63 000 euro, da cui verrà dedotta la somma già versata a titolo di risarcimento.
Devono essere allegati alla lettera a sostegno della domanda tutti i documenti giustificativi relativi ai fatti e al danno subito dalla vittima.
Elenco non limitativo:
No.
Ministère de la Justice luxembourgeois (ministero della Giustizia del Lussemburgo)
13, rue Erasme
L-2934 Lussemburgo
Tel.: (+352) 247 84527 / (+352) 247 84517
Fax: (+352) 26 68 48 61 / (+352) 22 52 96
E-mail: info@mj.public.lu
Sito internet: http://www.mj.public.lu/
Ministère de la Justice luxembourgeois (ministero della Giustizia del Lussemburgo)
13, rue Erasme
L-2934 Lussemburgo
Tel.: (+352) 247 84527 / (+352) 247 84517
Fax: (+352) 26 68 48 61 / (+352) 22 52 96
E-mail: info@mj.public.lu
Sito internet: http://www.mj.public.lu/
La Commissione preposta alla vittima è tenuta a convocare la vittima. Se quest’ultima si presenta, la Commissione deve sentirla sui fatti e sul danno subito. L’udienza non è pubblica e la vittima può farsi assistere da un avvocato.
Il ministro della Giustizia si pronuncia entro sei mesi dalla presentazione della domanda di risarcimento.
La vittima che non sia soddisfatta della decisione del ministro della Giustizia sul principio o sull’importo concesso può promuovere un’azione legale contro lo Stato rappresentato dal ministro della Giustizia. Il richiedente può scegliere se proporre l’azione dinanzi al tribunal d’arrondissement (tribunale circoscrizionale) di Lussemburgo o di Diekirch.
Le informazioni sulla procedura da seguire per presentare domanda possono essere ottenute presso:
Ministère de la Justice (ministero della Giustizia)
13, rue Erasme
L-2934 Lussemburgo
Tel.: (+352) 247 84527 / (+352) 247 84517
Fax: (+352) 26 68 48 61 / (+352) 22 52 96
E-mail: info@mj.public.lu
Sito internet: http://www.mj.public.lu/
Anche il Service d’Accueil et d’Information juridique (Servizio di accoglienza e di informazione giuridica) e il Service d’Aide aux victimes (Servizio di sostegno alle vittime) del Service Central d’Assistance Sociale (Servizio centrale di assistenza sociale) offrono aiuto e consulenza ai fini della presentazione della domanda.
Sito internet:
http://www.mj.public.lu/services_citoyens/indemnisation/index.html
https://justice.public.lu/fr/aides-informations/assistance-sociale/scas-service-aide-victimes.htmlUna persona che dimostri di non disporre di un reddito sufficiente ha diritto al gratuito patrocinio in base alle condizioni previste dalla legge. Viene nominato un avvocato chiamato a fornirle consulenza legale o rappresentanza in giudizio e le spese sono a carico dello Stato. Chiunque può rivolgersi agli organi di informazione e di consulenza legale o di mediazione e accedere al “Service d’Accueil et d’Information juridique” (Servizio di accoglienza e di informazione giuridica) per ottenere gratuitamente qualsiasi informazione di carattere legale.
- Service d’aide aux victimes, Service central d’assistance sociale
Edificio Plaza Liberty, Ingresso A
12-18, rue Joseph Junck
L-1839 Lussemburgo
Tel.: (+352) 47 58 21-627 / 628
Cellulare: (+352) 621 32 65 95
E-mail: scas-sav@justice.etat.lu
- Service d’Accueil et d’Information juridique:
a Lussemburgo
Cité judiciaire – Edificio BC
L-2080 Lussemburgo
Tel.: (+352) 22 18 46
a Diekirch
Justice de Paix (ufficio del giudice di pace)
L-9211 Diekirch
Tel.: (+352) 80 23 15
a Esch-sur-Alzette
Justice de Paix (ufficio del giudice di pace)
L-4239 Esch-sur-Alzette
Tel.: (+352) 54 15 52
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Per un reato doloso violento contro una persona.
Per danni (fisici o psicologici) che richiedono più di otto giorni per essere risolti.
Sì. Oltre alla vittima, gli ascendenti o i discendenti della vittima, i genitori adottivi o affidatari, i figli adottivi o in affido, il coniuge o il/la partner di un'unione civile possono ricevere un risarcimento se vivevano con la vittima nello stesso nucleo familiare al momento della commissione del reato; possono chiedere un risarcimento anche le persone a carico della vittima. Può altresì ottenere un risarcimento la persona che ha sostenuto le spese funerarie per la vittima deceduta.
Sì, il decesso della vittima non è una condizione per il risarcimento per le persone a carico o altre persone aventi diritto.
Sì, se state soggiornando legalmente nell'UE o se siete stati riconosciuti come vittime della tratta di esseri umani.
Il risarcimento da parte dello Stato ungherese può essere chiesto solo nel caso di reati commessi sul territorio dell'Ungheria, tuttavia se il reato è avvenuto in un altro paese, è possibile presentare la domanda di risarcimento in Ungheria. In tali casi le autorità ungheresi trasmetteranno la domanda allo Stato membro in cui è stato commesso il reato.
Sì, l'apertura di un procedimento penale in relazione all'atto commesso è una condizione per il risarcimento.
No, il risarcimento può essere richiesto immediatamente dopo l'apertura di un procedimento penale.
La presentazione di una domanda di risarcimento contro l'autore del reato non è una condizione per chiedere il risarcimento da parte dello Stato.
Sì, è possibile presentare una domanda di risarcimento anche se l'autore del reato non è stato identificato o condannato. In tali casi devono essere presentati anche i documenti attestanti l'entità del danno e il rapporto causa-effetto tra il danno e l'atto (ad esempio fattura, ricevuta, preventivo o altro documento).
Di norma il risarcimento può essere chiesto entro un anno dalla commissione del reato.
Ad esempio, il risarcimento coprirà:
a) per la vittima del reato:
b) per gli aventi diritto o i parenti della vittima:
Il risarcimento può essere richiesto in un unico pagamento o sotto forma di un'indennità mensile.
Il risarcimento da parte dello Stato non è dovuto se è stato accertato in una decisione giudiziaria finale che il comportamento della vittima ha contribuito al reato o ne è stato la causa, oppure che il danno è stato causato da un comportamento illecito della vittima o che tale comportamento vi ha contribuito. Nel procedimento penale aperto sulla base del reato che dà luogo al risarcimento, il rifiuto di testimoniare, il rifiuto dell'obbligo di collaborare o l'assenza di una mozione privata costituiscono ulteriori motivi di esclusione. Inoltre la vittima non può ricevere un risarcimento se, nel procedimento penale avviato sulla base del reato che dà luogo al risarcimento o correlato a tale reato, essa ha commesso reati di calunnia, induzione in errore delle autorità, falsa testimonianza, corruzione di testimoni, intralcio ai procedimenti ufficiali o coercizione in procedimenti ufficiali, occultamento di circostanze esimenti, favoreggiamento, violazione di sigilli, aggressione nei confronti dell'autore del reato o di un suo familiare o reati che comportino un pericolo collettivo, e la commissione di tali reati è stata accertata da una decisione giudiziaria finale.
Le esigenze sociali non sono una condizione per il risarcimento da parte dello Stato.
La normativa ungherese specifica i casi in cui la vittima è esclusa dal risarcimento (ad esempio la vittima ha già ricevuto l'aiuto nel caso in questione o non ha restituito allo Stato l'aiuto finanziario già ricevuto ai sensi della legge citata, pur essendo tenuta a farlo).
Una vittima di reato può chiedere il versamento di una somma forfettaria in denaro a titolo di risarcimento totale o parziale della perdita economica subita a causa del reato. L'importo del risarcimento forfettario non supera quindici volte l'importo di base (nel 2021: 158 168 HUF).
Una vittima di reato può chiedere un risarcimento parziale sotto forma di pagamenti periodici per la perdita del proprio reddito abituale se il reato ha causato la sua inabilità al lavoro per un periodo stimato di oltre sei mesi.
L'importo del risarcimento sotto forma di indennità è pari: al 75 % della perdita di reddito sostenuta da prove se la vittima ha meno di 18 anni o dipende dall'assistenza di terzi e il 50 % della perdita di reddito corroborata da prove se la vittima non dipende dall'assistenza da parte di terzi.
Non esiste un importo minimo. L'importo della compensazione non supererà quindici volte l'importo di base (nel 2021: 158 168 HUF), che nel 2021 equivaleva a 2 372 520 HUF. L'importo massimo mensile del risarcimento che può essere richiesto sotto forma di indennizzo è l'importo di base che nel 2021 era 158 168 HUF.
L'ammontare del danno deve essere menzionato nella domanda. Qualsiasi importo recuperato da altre fonti deve essere detratto dall'ammontare del risarcimento.
Lo Stato rimborserà l'ammontare dei danni corroborati da prove, anche se potrebbe essere recuperato da un'altra fonte. Se il danno viene successivamente recuperato presso un'altra fonte, l'ammontare versato a titolo di risarcimento deve essere restituito fino a concorrenza dell'importo da recuperare. In questo caso il risarcimento erogato dallo Stato costituisce un anticipo.
No. Il risarcimento può essere concesso una volta soltanto.
No, la presentazione della domanda è gratuita.
L'ufficio governativo del Comune di Budapest (Budapest Főváros Kormányhivatala) è l'autorità di decisione competente in materia di risarcimento da parte dello Stato.
La domanda può essere presentata presso il servizio di assistenza alle vittime di qualsiasi ufficio governativo di contea (autorità di assistenza) o direttamente all'autorità di decisione (ufficio governativo del Comune di Budapest — Budapest Főváros Kormányhivatala).
No.
La scadenza per il trattamento delle domande è di massimo 60 giorni.
Contro la decisione pronunciata in primo grado è possibile avviare un procedimento amministrativo dinanzi agli organi giurisdizionali.
http://igazsagugyiinformaciok.kormany.hu/aldozatsegito-szolgalat
Áldozatsegítő Vonal (Linea di assistenza telefonica di sostegno alle vittime 24/7): 06-80-225-225 in ungherese e in inglese, e il sito internet http://www.vansegitseg.hu/
Sì, il personale dei servizi locali di assistenza alle vittime e quello dei centri di assistenza alle vittime forniscono assistenza nella compilazione della domanda oltre che consulenza legale nei casi più semplici. Negli altri casi è possibile ottenere assistenza legale sulla base della legge LXXX del 2003 sul patrocinio a spese dello Stato.
I servizi che forniscono assistenza alle vittime per consentire loro di affermare i loro interessi sono messi a disposizione dalle unità organizzative del servizio di assistenza alle vittime, vale a dire dagli uffici governativi di contea e di Budapest e dai centri del servizio di assistenza alle vittime, dove consulenti specializzati in materia forniscono assistenza pratica (ad esempio: assistenza nella compilazione di domande) e informazioni alle parti interessate. Le vittime possono inoltre rivolgersi a organizzazioni della società civile (ad esempio: Fehérgyűrű (Anello bianco), Baptista Szeretetszolgálat (Aiuto battista ungherese) ecc.)
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I tipi di reati per i quali è possibile ottenere un risarcimento sono lo stupro con violenza, l'istigazione di minori alla prostituzione, l'omicidio volontario, lesioni personali gravi o incendio doloso che mette in pericolo la vita.
È possibile ottenere un risarcimento per eventuali danni subiti a causa di uno qualsiasi dei reati dolosi violenti di cui sopra.
È possibile ottenere un risarcimento se si è parenti o persone a carico della vittima deceduta a causa di un reato. Le "persone a carico" sono coloro alle esigenze dei quali provvedeva il de cuius e coloro alle cui esigenze il de cuius era tenuto a provvedere.
Non è possibile chiedere un risarcimento se si è parenti o persone a carico di una vittima sopravvissuta.
Si può comunque essere idonei a percepire un risarcimento anche se l'autore del reato non è stato identificato o condannato. La prova che occorre presentare è la denuncia alla polizia.
Il risarcimento coprirà:
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici (morali):
- danni materiali (non psicologici):
Ad assoluta discrezione del Funzionario preposto alla gestione delle domande.
- danni psicologici:
Ad assoluta discrezione del Funzionario preposto alla gestione delle domande.
Il risarcimento viene corrisposto come pagamento di una somma forfettaria, piuttosto che come una pensione periodica. Tuttavia, il Funzionario preposto alla gestione delle domande può emettere una decisione provvisoria e posticipare la decisione finale nel contesto di un caso nel quale viene ritardata una valutazione medica finale delle lesioni.
Il Funzionario preposto alla gestione delle domande può trattenere o ridurre il risarcimento qualora ritenga che:
Non sarà corrisposto nessun risarcimento in base al presente regime se:
La situazione finanziaria della vittima può influenzare l'importo riconosciuto.
Non vi sono altri criteri oltre a quelli di cui sopra.
Il risarcimento sarà calcolato mediante valutazione discrezionale.
Nessun importo versato ad alcun richiedente può superare la somma di ventitremilatrecento EUR (23 300 EUR) e tale somma non può essere superata qualora vi sia più di una domanda di risarcimento per il medesimo reato.
Sì, occorre indicare l'importo nel modulo ed è possibile ricevere istruzioni su come calcolarlo o su altri aspetti.
L'importo del risarcimento ricevuto per la perdita da altre fonti può essere detratto dal risarcimento versato dall'autorità.
Il Funzionario preposto alla gestione delle domande avrà la facoltà di prendere tutti gli accordi ritenuti opportuni dallo stesso per l'amministrazione del denaro da riconoscere a titolo di risarcimento.
Non è possibile ottenere un risarcimento supplementare o aggiuntivo in seguito alla decisione principale.
I documenti sono:
In tale caso non vengono addebitate spese amministrative o di altro tipo.
L'autorità è il Funzionario preposto alla gestione delle domande (Claims Officer) che opera in seno all'Ufficio dell'avvocato generale (Attorney General).
La domanda deve essere inviata al funzionario responsabile dell'assistenza, presso il ministero della Giustizia, 14-16-18 Triq is-Suq, Floriana.
Non è necessario essere presenti.
Da uno a due mesi, a seconda delle circostanze.
Non è possibile impugnare la decisione.
Possono essere ottenuti richiedendoli al dipartimento di Giustizia oppure consultando il sito web: https://eforms.gov.mt/pdfforms.aspx?fid=pjd010e
Sì, è possibile ottenere assistenza legale.
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Per tutti i reati dolosi: maltrattamento, minaccia con violenza e/o con armi, omicidio con o senza premeditazione, furto con violenza e violenza sessuale (aggressione e stupro). Può inoltre essere accordato un indennizzo anche ai familiari di una vittima di omicidio colposo.
La somma è versata come risarcimento per le sofferenze subite (danno morale) e per eventuali perdite economiche che ne conseguono, come ad esempio le spese mediche sostenute per il trattamento delle lesioni arrecate dal reato, o per la perdita di reddito a causa della provocata incapacità lavorativa. Non si tratta di un risarcimento integrale a copertura di tutte le perdite, ma di una somma una tantum fissa e non differenziata versata come contributo per il danno subito.
Possono ottenere un risarcimento: il coniuge, il partner, il partner nell'ambito di un'unione civile o un genitore, i figli, i fratelli e le sorelle della persona offesa deceduta. Queste categorie di persone possono ricevere un risarcimento per il danno subito: per la sofferenza come familiare superstite, per le spese funerarie e per la perdita del sostentamento a causa del venir meno del reddito della persona deceduta.
Sì, lo Schadefonds può accordare un importo ai familiari delle vittime che hanno subito lesioni gravi permanenti a causa di un atto violento. Sono considerati familiari il coniuge, il partner, il partner nell'ambito di un'unione civile, un genitore, i figli, i fratelli e le sorelle della persona deceduta.
Sì, lo Schadefonds può accordare un importo per il danno morale subito da chi è stato testimone di un reato doloso violento o ha dovuto direttamente far fronte alle conseguenze di un reato doloso violento (ad esclusione dell'omicidio colposo). La concessione del risarcimento è subordinata alla dimostrazione della sussistenza di gravi danni psicologici causati dal reato. A tal fine è necessaria una diagnosi effettuata da un professionista qualificato.
Sì, a condizione che il reato subito sia stato commesso sul territorio dei Paesi Bassi. La cittadinanza della vittima non è un fattore pertinente.
No. Lo Schadefonds può concedere un risarcimento solo se il reato è stato commesso sul territorio dei Paesi Bassi.
No. Per il trattamento della domanda da parte dello Schadefonds non occorre aver denunciato il reato alla polizia. Nella pratica tuttavia la denuncia e la conseguente indagine penale sono importanti elementi di sostegno della domanda. In mancanza di una denuncia, l'attendibilità della domanda deve poter essere stabilita in base ad altre dichiarazioni cosiddette "oggettive", laddove con "oggettive" si intendono informazioni provenienti da fonti affidabili e imparziali.
No. Possono tuttavia esservi specifici casi in cui lo Schadefonds ritiene necessario attendere l'esito di eventuali indagini della polizia o di procedimenti penali per stabilire l'attendibilità della richiesta.
No.
Sì. In queste situazioni, per provare la fondatezza della richiesta, valgono le stesse condizioni applicabili ai casi in cui l'autore del reato è noto.
Sì. La domanda deve essere presentata allo Schadefonds entro dieci anni dalla data della commissione del reato. Per i familiari questo termine decorre dal giorno del decesso della persona offesa.
Il risarcimento dello Schadefonds non distingue specifiche poste di danno. Si tratta di una somma una tantum fissa e non differenziata versata come contributo per le sofferenze subite (danno morale) ed eventuali perdite economiche che ne conseguono, come ad esempio le spese mediche sostenute per il trattamento delle lesioni arrecate dal reato, o per la perdita di reddito a causa della provocata incapacità lavorativa.
Anche per i familiari si tratta di un risarcimento per i danni morali (il dolore provocato dal decesso di un prossimo congiunto), e per le spese mediche sostenute, ad esempio per la cura di problemi psicologici causati dal decesso di un prossimo congiunto e per la perdita di reddito a causa della provocata incapacità lavorativa. Oltre a ciò può venire concessa una somma distinta per le spese funerarie e per compensare la perdita di sostentamento a causa del venir meno del reddito della persona deceduta.
In una volta sola.
Per vedersi accordato un risarcimento da parte dello Schadefonds, è importante non essersi resi colpevoli del reato. Ciò significa che il richiedente non deve essere stato all'origine del reato e non deve avervi avuto alcun ruolo. Se il richiedente ha una parte di responsabilità nel reato, lo Schadefonds può respingere la richiesta o ridurre l'importo del risarcimento.
La situazione finanziaria del richiedente non influisce in alcun modo sull'ammissibilità al risarcimento del danno.
L'ammontare del risarcimento si basa sulla gravità del pregiudizio subito o sulle circostanze del reato.
Lo Schadefonds ha definito sei categorie di danno, a ciascuna delle quali corrisponde una somma fissa. La somma spettante alle vittime è compresa fra i 1 000 euro (categoria 1) e i 35 000 euro (categoria 6).
No.
Sì, nella misura in cui tali risarcimenti riguardano il danno morale, le spese mediche e la perdita di reddito.
Sì, lo Schadefonds può accordare un anticipo nella forma di versamento provvisorio. La condizione è che la richiesta soddisfi i requisiti di legge (ossia che sia certa l'ammissibilità alla concessione del risarcimento), e che lo Schadefonds non possa adottare a breve una decisione definitiva. La richiesta di anticipo viene esaminata solo se presentata per iscritto e accompagnata dalla giustificazione della sua necessità e urgente importanza. Si pensi ad esempio a una situazione in cui il richiedente non dispone di risorse finanziarie sufficienti che gli permettano di sottoporsi alle cure di cui ha bisogno a seguito delle lesioni subite. Il mero fatto che il richiedente si trovi in ristrettezze finanziarie non è tuttavia motivo sufficiente per la concessione di un anticipo.
È possibile presentare una richiesta complementare qualora, dopo la comunicazione di una decisione di concessione del risarcimento, il pregiudizio subito risulta avere un livello di gravità sensibilmente superiore a quello di cui si è tenuto conto ai fini della decisione sulla richiesta iniziale. Un familiare può anche presentare una richiesta complementare per le spese funerarie e per la perdita del sostentamento.
No.
Schadefonds Geweldsmisdrijven (Fondo risarcimenti per reati violenti)
Schadefonds Geweldsmisdrijven
No.
Al massimo 26 settimane, ma solitamente i tempi sono più brevi.
È possibile contestare la decisione per iscritto, entro sei settimane dalla sua adozione, rivolgendosi allo Schadefonds. La decisione relativa alla propria contestazione può essere impugnata presentando ricorso dinanzi al tribunale amministrativo dei Paesi Bassi.
Tutti i moduli e le altre informazioni sono disponibili sul sito internet dello Schadefonds.
È possibile visitare il sito internet dello Schadefonds Geweldsmisdrijven.
Il recapito telefonico dello Schadefonds Geweldsmisdrijven è il seguente: 0704142000
Non è prevista assistenza legale alle vittime per la presentazione di una domanda allo Schadefonds. Se si necessita di assistenza a tal fine si può comunque usufruire del supporto gratuito di Slachtofferhulp Nederland ("Assistenza alle vittime - Paesi Bassi") .
Se si necessita di assistenza nella presentazione della domanda di risarcimento è possibile usufruire del supporto gratuito di Slachtofferhulp Nederland.
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Ai sensi della Verbrechensopfergesetz (legge sulle vittime di reati, VOG), BGBl. (Gazzetta ufficiale della Repubblica d'Austria) n. 288/1972, un risarcimento è concesso alle persone fisiche quando è probabile che abbiano subito lesioni fisiche o danni alla salute a causa di un atto illecito e intenzionale che ha portato a una condanna a più di sei mesi di detenzione alla data in cui viene adottata la decisione.
Per un atto illecito e intenzionale che porta a una condanna a più di sei mesi di detenzione derivante da lesioni fisiche o danni alla salute.
Sì. I familiari a carico della vittima deceduta ai sensi del diritto civile (figli, coniuge) hanno diritto a un risarcimento.
Sì, se la vittima è stata gravemente ferita. Il reato deve inoltre aver causato uno shock al familiare (figli, genitori, coniuge, fratelli/sorelle), con conseguenti difficoltà psicologiche di rilevanza clinica.
Sì. Il reato deve essere stato commesso in Austria dopo il 30 giugno 2005. Solitamente i richiedenti devono essere residenti regolari al momento del reato.
Ai sensi della legge sulle vittime di reati, i cittadini austriaci e dell'UE (se il loro luogo abituale di residenza era in Austria prima del reato) hanno inoltre il diritto, in linea di principio, al risarcimento per le lesioni subite all'estero.
Ai sensi dell'articolo 2 della direttiva 2004/80/CE del Consiglio, il risarcimento è erogato dall'autorità competente dello Stato membro nel cui territorio è stato commesso il reato.
La vittima e le persone a carico sopravvissute devono fornire assistenza all'indagine sul reato e alla ricerca del suo autore, altrimenti qualsiasi domanda di risarcimento può essere respinta.
No.
No.
Non è necessario che l'autore del reato sia stato identificato o condannato. È sufficiente che sia probabile che si sia verificato un reato.
La maggior parte delle domande deve essere presentata entro tri anni dal reato al fine di ricevere un'assistenza retroattiva. Se la domanda viene presentata successivamente, l'assistenza viene corrisposta a partire dal mese successivo alla domanda.
Può essere fornita l'assistenza specificata in appresso:
1. risarcimento per mancato guadagno o perdita di sostentamento;
2. cure terapeutiche:
a) assistenza medica;
b) medicazione;
c) ausili medici;
d) assistenza istituzionale;
e) cure dentali;
f) misure per rafforzare la salute [articolo 155 della Allgemeines Sozialversicherungsgesetz (legge sulla previdenza sociale generale), Gazzetta ufficiale della Repubblica d'Austria n. 189/1955];
2a. copertura del costo di interventi di emergenza da parte di psicologi e psicoterapeuti clinici e sanitari;
3. cure ortopediche:
a) impianto di protesi, dispositivi ortopedici e di altra natura, loro riparazione e sostituzione;
b) rimborso dei costi per la modifica di oggetti di uso quotidiano e l'installazione di stanze da bagno per disabili;
c) sovvenzioni per coprire i costi di modifica dei veicoli multitraccia per un conducente disabile;
d) aiuti per l'acquisto di veicoli multitraccia;
e) eventuali spese di viaggio e trasporto sostenute;
4. riabilitazione medica:
a) alloggio presso istituti sanitari che si concentrano principalmente sulla riabilitazione;
b) assistenza medica, medicinali e ausili medici se richiesti in relazione diretta o in connessione con il punto a);
c) eventuali spese di viaggio e trasporto sostenute;
5. reintegrazione nell'attività lavorativa:
a) formazione professionale per riconquistare o migliorare l'idoneità al lavoro;
b) formazione per una nuova occupazione;
c) sovvenzioni o prestiti (articolo 198, terzo comma, della legge sulla previdenza sociale generale, ASVG 1955);
6. reintegrazione sociale:
a) sovvenzione a copertura del costo per ottenere una patente di guida qualora la disabilità della persona sia tale da fare sì che non sia ragionevole aspettarsi che utilizzi i trasporti pubblici;
b) indennità transitoria (articolo 306 dell'ASVG 1955);
7. assegni di assistenza, assegni per non vedenti;
8. rimborso delle spese funerarie;
9. prestazioni aggiuntive con accertamento delle fonti di reddito;
10. risarcimento forfettario per dolore e sofferenze.
Varia.
Sono previsti pagamenti mensili (risarcimento per mancato guadagno/perdita di sostentamento, prestazioni aggiuntive con accertamento delle fonti di reddito, assegni di assistenza e assegni per non vedenti) e pagamenti singoli (come il rimborso delle spese funerarie, risarcimento forfettario per dolore e sofferenze).
La legge sulle vittime di reati specifica i motivi per i quali il risarcimento può essere rifiutato (ad esempio, colpa grave, coinvolgimento in una colluttazione).
Per la maggior parte dell'assistenza, la situazione finanziaria delle vittime è irrilevante. Il mancato guadagno e la perdita di sostentamento sono misurati secondo i criteri sanciti dal diritto civile, senza accertamento delle fonti di reddito.
No.
Caso per caso. Il risarcimento continuo per mancato guadagno e per la perdita di sostentamento è calcolato secondo i criteri sanciti dal diritto civile.
Non esiste un importo minimo per il risarcimento.
Esistono limiti di reddito o importi fissi per tipi specifici di assistenza.
No. Spetta all'autorità in questione determinare l'importo; tuttavia, la vittima deve collaborare al procedimento e fornire le informazioni richieste.
Le prestazioni concesse dallo Stato (quali quelle di disoccupazione) e quelle di previdenza sociale (pensioni di invalidità, ecc.) saranno prese in considerazione e ridurranno il risarcimento per mancato guadagno conformemente alla legge sulle vittime di reati.
Sì. Qualora vi sia una necessità urgente di assistenza finanziaria. Deve essere probabile che la domanda sia ben fondata.
Sì
Di solito alle domande di assistenza occorre allegare i seguenti documenti:
I documenti saranno richiesti anche dall'autorità stessa.
No.
Bundesamt für Soziales und Behindertenwesen - Sozialministeriumservice (Ufficio federale degli affari sociali e delle persone con disabilità, ministero per gli Affari sociali).
Babenbergerstraße 5, A-1010 Wien (Vienna)
Tel.: 0043 158831
FAX: 0043(0)10599882516
e-mail: post.wien@sozialministeriumservice.at
Al Bundesamt für Soziales und Behindertenwesen - Sozialministeriumservice (Ufficio federale degli affari sociali e delle persone con disabilità, ministero per gli Affari sociali).
Babenbergerstraße 5, A-1010 Wien (Vienna)
Tel.: 0043 158831
FAX: 0043(0)10599882516
e-mail: post.wien@sozialministeriumservice.at
Potrebbe essere necessario il coinvolgimento della vittima nel procedimento (per la valutazione da parte di un esperto, per rispondere a domande, ecc.), tuttavia, di norma non è necessaria la presenza delle vittime.
Dipende dal tipo di risarcimento richiesto. Solitamente la decisione viene presa entro pochi mesi.
È possibile presentare ricorso al Bundesverwaltungsgericht (tribunale amministrativo federale) contro la decisione del ministero per gli Affari sociali [i ricorsi possono essere presentati anche alla Verfassungsgerichtshof (Corte costituzionale) e alla Verwaltungsgerichtshof (Corte suprema amministrativa)].
Non è necessario compilare un modulo per presentare una domanda di risarcimento. Le informazioni sono fornite dal ministero per gli Affari sociali e sono disponibili sul suo sito web (unitamente ai moduli pertinenti).
Sozial Ministerium - Sozialentschädigung (ministero per gli Affari sociali - Risarcimento sociale)
Sozial Ministerium - Verbrechensopfer (ministero per gli Affari sociali - Vittime di reati)
Il ministero per gli Affari sociali fornisce informazioni giuridiche. Non sono in grado di fornire o pagare un avvocato.
Sì. ad esempio: Weisser Ring.
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È possibile ricevere un risarcimento se si è vittima di un reato che determina lesioni personali gravi, compromissione del funzionamento di un organo o danni alla salute, che in ciascun caso durano più di sette giorni. È irrilevante che il reato sia stato doloso o meno oppure violento o meno. Ciò che è rilevante è se ha avuto gli effetti di cui sopra.
Se la vittima di un reato è deceduta, i sopravvissuti possono chiedere un risarcimento se tale vittima era:
Il fatto che tali sopravvissuti fossero o meno a carico della vittima è irrilevante.
In tal caso, soltanto la vittima di un reato ha diritto al risarcimento.
La possibilità di ottenere un risarcimento non dipende dalla cittadinanza della vittima, bensì dal suo luogo di residenza permanente. È possibile ottenere un risarcimento se il luogo di residenza permanente della vittima si trova in Polonia o in un altro Stato membro dell'UE.
La vittima può chiedere un risarcimento all'autorità di decisione polacca solo se il reato è stato commesso in Polonia. Se il reato è stato commesso in un altro Stato membro dell'UE, è possibile chiedere un risarcimento soltanto in tale Stato. In caso di necessità di assistenza è possibile contattare il Prokurator Okręgowy (procuratore regionale) avente giurisdizione per il proprio luogo di residenza permanente.
Il reato dovrebbe essere denunciato alla polizia o all'ufficio del pubblico ministero, dato che è necessario allegare una copia della denuncia alla domanda di risarcimento. Non è necessario provvedervi di persona. Il pubblico ministero che conduce le indagini preliminari assisterà la vittima nell'ottenere un risarcimento. Si ricorda che denunciare il reato rende la domanda più credibile qualora l'autore del reato non venga individuato.
È possibile presentare la domanda di risarcimento prima della conclusione delle indagini dell'ufficio del pubblico ministero (della polizia) o dei procedimenti dell'organo giurisdizionale. La decisione in merito al riconoscimento di un risarcimento può essere presa prima della conclusione del procedimento penale.
Cercare di ottenere un risarcimento dall'autore del reato ha senso soltanto quando vi è una possibilità realistica di poterlo ottenere da tale persona. Se l'autore del reato non è in grado di pagare un risarcimento è possibile presentare una domanda di risarcimento anche senza dover prima avviare un procedimento penale contro l'autore del reato. In tal caso, la vittima dovrà dimostrare che non riceverà un risarcimento dall'autore del reato Ciò può accadere nel caso in cui l'autore del reato non possieda alcuna proprietà o debba rimanere in carcere senza lavorare per numerosi anni.
Sì, si ha diritto al risarcimento indipendentemente dal fatto che l'autore del reato sia stato identificato o condannato. In tal caso, durante il procedimento per il risarcimento occorre che la vittima dimostri che l'incidente per il quale si richiede un risarcimento era un reato.
Si ricorda che quando si intende ottenere un risarcimento, occorre presentare la domanda entro cinque anni dalla data del reato. Le domande presentate dopo tale termine non saranno prese in esame.
Ad esempio, il risarcimento coprirà:
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici (morali):
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici (morali):
Il risarcimento viene corrisposto in un unico pagamento e viene pagato dall'organo giurisdizionale che ha emesso la decisione per concederlo, entro un mese dalla data in cui tale decisione passa in giudicato.
Il risarcimento sarà ridotto in maniera proporzionale nel caso in cui la condotta della vittima abbia contribuito al reato.
La vittima non riceverà alcun risarcimento nel caso in cui sia stata complice del reato o se ha accettato di assumersene le conseguenze.
La situazione finanziaria della vittima è irrilevante ai fini del risarcimento. Quando la richiesta viene esaminata, l'obiettivo principale consiste nello stabilire se la vittima ha la possibilità di ricevere un risarcimento dall'autore del reato, da un istituto di assistenza sociale o ai sensi di una polizza assicurativa. Il risarcimento verrà riconosciuto nel caso in cui l'organo giurisdizionale constati che la vittima non riceverà un risarcimento da nessuna delle fonti di cui sopra.
L'unica condizione per il riconoscimento di un risarcimento è l'impossibilità di ottenerlo dall'autore del reato, da un istituto di assistenza sociale o ai sensi di una polizza assicurativa.
La vittima sarà invitata a dimostrare i costi sostenuti in relazione al reato. Nel caso in cui intenda ottenere un risarcimento per mancato guadagno, la vittima dovrebbe presentare un documento che dimostri quanto guadagnava. I costi associati a cure e riabilitazione, così come le spese funerarie sono dimostrati nel migliore dei modi presentando le fatture corrispondenti. Qualora non si disponga di fatture, è possibile richiedere l'esame di testimoni oppure la nomina di periti.
Se l'organo giurisdizionale constata che nel caso specifico non è possibile provare in via definitiva che la vittima ha il diritto di ricevere l'importo richiesto, esso può concedere un importo che ritiene appropriato dopo aver preso in considerazione tutte le circostanze.
Il risarcimento non può superare l'importo di 25 000 PLN, oppure di 60 000 PLN in caso di decesso della vittima. Non esistono disposizioni che specifichino un importo minimo per il risarcimento.
Sì, si dovrebbe indicare l'importo richiesto nel modulo di domanda. Non vi sono istruzioni speciali, tuttavia informazioni in merito sono disponibili nella sezione "Come viene calcolato il risarcimento?"
Se la vittima ha ricevuto fondi, dall'autore del reato, da un istituto di assistenza sociale o ai sensi di una polizza assicurativa, per spese funerarie, mancato guadagno o perdita di altri mezzi di sussistenza (ad esempio assegni alimentari) o per i costi associati a cure e riabilitazione, l'organo giurisdizionale detrarrà tali importi dal risarcimento.
Prima che la domanda venga esaminata la vittima può richiedere una somma specifica (una garanzia) per coprire i costi necessari associati a cure, alla riabilitazione o alle spese funerarie. È possibile presentare questa domanda prima di quella per ottenere il risarcimento oppure presentare le due domande insieme.
Di norma, il risarcimento viene concesso una tantum.
Si raccomanda di allegare alla domanda di risarcimento: una copia della denuncia del reato, copie delle decisioni emesse nel contesto di procedimenti penali (ad esempio una decisione di sospensione del procedimento penale), copie di certificati medici o perizie sui danni alla salute, fatture e altri documenti che confermano le informazioni fornite nella domanda.
Qualora si richieda un risarcimento per il decesso di un parente prossimo, occorre allegare il certificato di morte di tale persona e i documenti che confermano la relazione tra il richiedente e la persona deceduta (come un certificato di nascita o un certificato di matrimonio). Se la persona deceduta conviveva con il richiedente occorre allegare una dichiarazione, soggetta a responsabilità penale, nella quale il richiedente attesti tale convivenza.
Quando si chiede un risarcimento si è integralmente esentati dalle spese di giudizio. Ciò significa che il richiedente non sosterrà le spese associate alla presentazione o all'esame della domanda (ad esempio onorari per perizie).
In casi nazionali le domande di risarcimento sono esaminate dal sąd rejonowy (tribunale distrettuale) avente giurisdizione per il proprio luogo di residenza. Solitamente si tratta del tribunale distrettuale situato nella località del richiedente o di quello più vicino ad essa.
Nei casi nazionali la domanda va inviata all'indirizzo dell'organo giurisdizionale che esaminerà il caso.
L'organo giurisdizionale che esaminerà la domanda deciderà se è necessaria la presenza del richiedente durante l'udienza. L'organo giurisdizionale informerà il richiedente nel caso in cui la sua presenza sia obbligatoria notificando la data dell'esame della domanda.
Non esiste un termine entro il quale deve essere presa una decisione in merito a domande di risarcimento. Il tempo necessario per tale decisione dipenderà non soltanto dalla complessità del caso e dalle prove che l'autorità di decisione deve assumere, ma anche dal numero di casi oggetto di esame in quel momento da parte dell'autorità di decisione.
Qualora non si sia soddisfatti della decisione del tribunale è possibile presentare ricorso presso un sąd okręgowy (tribunale regionale). Qualora il richiedente non sia rappresentato da un avvocato dinanzi all'organo giurisdizionale, gli saranno fornite informazioni su come presentare un ricorso.
Il pubblico ministero che conduce le indagini preliminari in merito al reato per il quale il richiedente sta cercando di ottenere un risarcimento fornirà a quest'ultimo le informazioni necessarie sul risarcimento, unitamente a un modello di modulo di domanda e a spiegazioni su come compilarlo.
Informazioni di base sul risarcimento e il modello di modulo di domanda sono disponibili sul sito web del ministero della Giustizia.
Il patrocinio a spese dello Stato viene concesso alle persone che dimostrano di non potersi permettere un avvocato. Si sottolinea che quando si cerca di ottenere un risarcimento ci si può aspettare di ricevere assistenza dal pubblico ministero che conduce il procedimento relativo al reato per il quale si sta richiedendo un risarcimento.
In Polonia, esiste il Fundusz Pomocy Pokrzywdzonym oraz Pomocy Postpenitencjarnej (Fondo di sostegno alle vittime e di assistenza post-penitenziaria), che raccoglie fondi stanziati, tra l'altro, per aiutare le vittime di reati e i loro parenti più prossimi. Tale fondo è amministrato dal ministro della Giustizia. Il sostegno è organizzato in maniera tale che l'amministratore del fondo selezioni, nel contesto di una procedura di gara aperta, le organizzazioni con le offerte ritenute migliori e conceda loro sovvenzioni aventi una destinazione specifica per misure a favore delle vittime di reati. Di norma, in ogni provincia esiste almeno un ente che fornisce sostegno alle vittime di reati.
I fondi sono utilizzati per finanziare attività di sostegno legale, psicologico e materiale. L'assistenza legale fornita può includere l'assistenza nel contesto del tentativo di ottenere il risarcimento.
Qualora si desideri beneficiare di tale aiuto, occorre contattare un'organizzazione non governativa che ha ricevuto una sovvenzione dal ministro della Giustizia a tale scopo e dimostrare di essere vittima di un reato. Un elenco di tali organizzazioni, unitamente ai loro dati di contatto, è disponibile sul sito web del ministero della Giustizia, nella sezione dedicata ad attività / sostegno alle vittime di reato / sostegno alle vittime di reato e ai loro parenti più prossimi - elenco degli enti e organizzazioni (cliccare su: działalność / pomoc pokrzywdzonym przestępstwem / pomoc pokrzywdzonym przestępstwem oraz osobom im najbliższym – lista podmiotów i organizacji).
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
L'indennizzo economico è concesso alle vittime dei seguenti reati, previsti dal codice penale (c.p): tentato omicidio e omicidio premeditato (articoli 188 e 189 c.p.), lesione personale gravissima (articolo 194 c.p.), reati intenzionali violenti, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e aggressione sessuale (articoli 218, 219 e 220 c.p.), tratta di esseri umani e di minorenni (articolo 210 e 211 c.p.), atti di terrorismo e altri reati intenzionali violenti.
L'indennizzo economico è concesso:
In conformità del presente capo, l'indennizzo economico è concesso, su richiesta, alle seguenti categorie di vittime di reato:
Sì, i familiari più stretti (eredi) e gli affini, fino al secondo grado, di una vittima che a seguito di un atto di violenza intenzionale ha subito gravi lesioni personali, ma non è deceduta, possono ricevere un'assistenza economica.
L'indennizzo economico è concesso, su richiesta, alle seguenti categorie di vittime di reato:
L'indennizzo economico è concesso alle categorie di vittime citate sopra, se il reato è stato commesso sul territorio della Romania e se la vittima:
Alle vittime che non rientrano nelle categorie di persone citate sopra l'indennizzo è concesso in virtù delle convenzioni internazionali di cui la Romania è parte.
Sì. L'indennizzo economico è concesso alle vittime se il reato è stato commesso sul territorio della Romania e se la vittima:
No. L'indennizzo economico è concesso se il reato è stato commesso sul territorio della Romania.
Sì. L'indennizzo economico è concesso solo se la vittima ha presentato denuncia agli uffici del pubblico ministero o all'organo giurisdizionale entro 60 giorni dalla data del reato o, nel caso del coniuge, dei figli e delle persone a carico del de cuius, entro 60 giorni dalla data in cui tali persone sono venute a conoscenza del reato.
Nel caso in cui la vittima non sia in grado fisicamente o psicologicamente di segnalare il reato agli uffici del pubblico ministero, il termine di 60 giorni è calcolato dalla data in cui cessa lo stato di incapacità.
Le vittime di età inferiore ai 18 anni e coloro che sono soggetti a un provvedimento di interdizione non sono tenuti a segnalare il reato al pubblico ministero il quale tuttavia può esserne informato dal rappresentante legale del minore o della persona interdetta.
No. La vittima può rivolgersi alla commissione per l'indennizzo delle vittime di reato per richiedere un anticipo sull'importo dell'indennizzo di una somma equivalente a 10 salari minimi di base lordi per paese, stabilita per l'anno in cui è presentata la domanda di anticipo.
L'anticipo può essere richiesto contestualmente alla domanda di indennizzo economico oppure separatamente in qualsiasi momento dopo la notifica degli uffici del pubblico ministero o dell'organo giurisdizionale e al massimo entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di indennizzo. Se l'anticipo è richiesto separatamente, nella domanda è indicata anche la fase del procedimento giudiziario.
L'anticipo è concesso se la situazione economica della vittima è precaria.
La domanda di anticipo sull'indennizzo economico presentata dalla vittima è esaminata da due giudici della commissione per l'indennizzo delle vittime di reato, entro 30 giorni dalla data di presentazione.
Nel caso in cui la domanda di indennizzo economico sia respinta, la vittima deve restituire l'anticipo percepito, a meno che il motivo del rifiuto non sia esclusivamente il fatto che l'autore del reato è insolvente o irreperibile.
La vittima deve rimborsare l'anticipo anche nel caso in cui non abbia presentato la domanda di indennizzo economico entro il termine prescritto.
Sì. Se l'autore del reato è noto, l'indennizzo economico può essere concesso alla vittima che ne abbia presentato domanda; alla vittima che sia parte civile nel procedimento penale; nel caso in cui il colpevole sia insolvente o irreperibile; alla vittima che non abbia ottenuto da una compagnia di assicurazione il pieno risarcimento del danno subito.
Sì. Se l'autore del reato è ignoto, la vittima può richiedere un indennizzo economico nel caso in cui una compagnia di assicurazione non l'abbia integralmente risarcita per il danno subito.
Se l'autore del reato è noto, la vittima può ottenere l'indennizzo economico quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:
Se l'autore del reato è ignoto, la vittima può presentare una domanda di indennizzo entro un termine di 3 anni dalla data in cui è stato commesso il reato.
L'indennizzo economico è concesso:
L'assistenza è corrisposta in un'unica soluzione.
Non è concesso alcun indennizzo economico nei casi seguenti:
La situazione finanziaria non viene presa in considerazione.
Gli importi versati dall'autore del reato a titolo di risarcimento civilistico del danno e gli indennizzi erogati alla vittima da una compagnia di assicurazione per i danni subiti a seguito del reato sono detratti dall'indennizzo economico concesso alla vittima dallo Stato.
Alla vittima del reato è corrisposto un indennizzo economico per le seguenti categorie di danni subiti:
L'indennizzo economico per i danni materiali di cui al punto 2), lettera a) è concesso a concorrenza di un importo equivalente a 10 salari minimi di base lordi per paese, stabilito per l'anno in cui la vittima ha presentato una domanda di indennizzo economico.
Gli importi versati dall'autore del reato a titolo di risarcimento civilistico del danno e gli indennizzi erogati alla vittima da una compagnia di assicurazione per i danni subiti a seguito del reato sono detratti dall'indennizzo economico concesso alla vittima dallo Stato.
L'indennizzo economico per i danni materiali è concesso a concorrenza di un importo equivalente a 10 salari minimi di base lordi per paese, stabilito per l'anno in cui la vittima ha presentato una domanda di indennizzo economico.
Sì. La domanda di indennizzo economico deve includere:
Alla domanda deve essere allegata una copia dei documenti a sostegno delle informazioni contenute nella domanda stessa e di ogni altro documento rilevante per il trattamento della domanda della vittima.
È possibile ricevere istruzioni, non dall'organo giurisdizionale, ma dai servizi di sostegno alle vittime di reato (istituiti a livello delle direzioni generali dell'assistenza sociale e della protezione dell'infanzia, conformemente alla legge n. 211/2004 relativa alle misure di informazione, sostegno e protezione delle vittime di reato), in conformità della legge, previa una valutazione per determinare la necessità di assistenza della vittima.
Per fornire i servizi di sostegno e di protezione alle vittime di reato, presso ogni direzione generale è istituita una divisione espressamente incaricata dell'assistenza alle vittime, dove operano almeno tre specialisti: assistente sociale, psicologo, consulente giuridico.
L'iter di informazione, sostegno e protezione delle vittime di reato comprende le fasi seguenti:
I servizi di sostegno e protezione sono erogati gratuitamente dalle direzioni generali su richiesta della vittima o dei suoi familiari, ma possono essere erogati anche dai servizi pubblici locali di assistenza sociale, come pure da quelli privati.
La domanda di sostegno e di protezione può essere indirizzata alla direzione generale, ma anche direttamente a un fornitore di servizi sociali privato o pubblico; in questo ultimo caso il fornitore deve informare per iscritto la direzione generale competente per la zona in cui si trova il domicilio o la residenza del beneficiario del servizio in questione.
In virtù della legge, in base alle necessità individuate, le vittime possono essere indirizzate ai servizi sociali, educativi, medici o di interesse generale situati nelle immediate vicinanze.
I servizi di sostegno e protezione erogati alle vittime di reato e alle loro famiglie possono essere i seguenti:
Sì. Gli importi versati dall'autore del reato a titolo di risarcimento civilistico del danno e gli indennizzi erogati alla vittima da una compagnia di assicurazione per i danni subiti a seguito del reato sono detratti dall'indennizzo economico concesso alla vittima dallo Stato.
La vittima può rivolgersi alla commissione per l'indennizzo delle vittime di reato per richiedere un anticipo sull'importo dell'indennizzo di una somma equivalente a 10 salari minimi di base lordi per paese, stabilita per l'anno in cui è presentata la domanda di anticipo.
L'anticipo può essere richiesto contestualmente alla domanda di indennizzo economico oppure separatamente in qualsiasi momento dopo la notifica degli uffici del pubblico ministero o dell'organo giurisdizionale e al massimo entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di indennizzo.
L'anticipo è concesso se la situazione economica della vittima è precaria.
Nel caso in cui la domanda di indennizzo economico sia respinta, la vittima deve restituire l'anticipo percepito, a meno che il motivo del rifiuto non sia esclusivamente il fatto che l'autore del reato è insolvente o irreperibile.
La vittima deve rimborsare l'anticipo anche nel caso in cui non abbia presentato la domanda di indennizzo economico entro il termine prescritto.
La legge n. 211/2004 relativa alle misure di informazione, sostegno e protezione delle vittime di reato non prevede alcun limite, salvo quello imposto all'articolo 27, paragrafo 2, ossia 10 salari minimi di base lordi per paese, stabiliti per l'anno in cui è presentata la domanda di indennizzo economico.
Se l'importo del danno subito è aumentato, può essere presentata una nuova domanda di indennizzo economico.
Alla domanda deve essere allegata una copia dei documenti che giustificano le informazioni contenute nella domanda stessa e di ogni altro documento rilevante per il trattamento della domanda della vittima per esempio: sentenze, ricevute, fatture o documenti comprovanti i pagamenti, certificati medici, perizie).
La domanda di indennizzo economico deve contenere le informazioni seguenti o, se del caso, essere accompagnata da documenti giustificativi contenenti le informazioni seguenti:
No. La domanda di indennizzo economico e di un anticipo sulla somma d'indennizzo sono esenti dall'imposta di bollo.
Per quanto riguarda i casi nazionali, la domanda di indennizzo economico deve essere presentata all'organo giurisdizionale della circoscrizione nella quale la vittima è domiciliata; la domanda è esaminata da due giudici della commissione per l'indennizzo delle vittime di reato, istituita presso ciascun organo giurisdizionale.
Per quanto riguarda i casi transfrontalieri, l'organo decisionale rumeno designato a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, è la commissione per l'indennizzo delle vittime di reato presso il Tribunal București:
Bulevardul Unirii, nr. 37, Sector 3, București, cod 030823
Telefono: +4021 4083600, +4021 4083700
Fax: +4021 3187731
Indirizzo email: tribunalul.bucuresti@just.ro
Per quanto riguarda i casi nazionali, la domanda di indennizzo economico deve essere presentata all'organo giurisdizionale della circoscrizione nella quale la vittima è domiciliata; la domanda è esaminata da due giudici della commissione per l'indennizzo delle vittime di reato, istituita presso ciascun organo giurisdizionale.
Per quanto riguarda i casi transfrontalieri, se il reato è stato commesso sul territorio della Romania e la vittima è un cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea, legalmente soggiornante sul territorio della Romania alla data del reato, o è un cittadino straniero o una persona apolide residente in uno Stato membro dell'Unione europea, legalmente soggiornante sul territorio della Romania alla data del reato, l'organo decisionale rumeno designato a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, è la commissione per l'indennizzo delle vittime di reato presso il Tribunal București:
Bulevardul Unirii, nr. 37, Sector 3, București, cod 030823
Telefono: +4021 4083600, +4021 4083700
Fax: +4021 3187731
Indirizzo email: tribunalul.bucuresti@just.ro
No. La domanda di indennizzo economico e di un anticipo sulla somma d'indennizzo sono esaminate in camera di consiglio, con convocazione della vittima. La partecipazione del procuratore è obbligatoria.
La commissione per l'indennizzo delle vittime di reato, riunita in camera di consiglio composta da due giudici, può ascoltare delle persone, domandare dei documenti e acquisire qualunque altra prova ritenga utile all'esame della domanda.
Da uno a due anni.
La commissione può giungere a una delle seguenti decisioni:
La decisione in merito alla domanda d'indennizzo o di anticipo è notificata alla vittima. La decisione può essere impugnata entro 15 giorni dalla notifica.
Il modulo per presentare la domanda di indennizzo economico nei casi transfrontalieri è allegato (15 Kb) all'ordinanza nº 1319/C/13.5.2008 del ministero della Giustizia.
DA CONFERMARE
Su richiesta, la vittima ha diritto al gratuito patrocinio.
La domanda di gratuito patrocino deve essere presentata all'organo giurisdizionale della circoscrizione in cui la vittima è domiciliata ed è esaminata da due giudici della commissione per l'indennizzo delle vittime di reato, che decidono entro 15 giorni dalla data di deposito della domanda.
Alla domanda di gratuito patrocinio deve essere allegata una copia dei documenti giustificativi delle informazioni fornite e una copia di ogni altro documento in possesso della vittima, pertinente al trattamento della domanda.
La domanda di gratuito patrocinio è esaminata in camera di consiglio, con convocazione della vittima, ed è decisa con ordinanza.
Se la vittima non ha scelto un avvocato, la decisione che accorda il gratuito patrocinio deve includere anche la nomina di un avvocato d'ufficio, conformemente alla legge n. 51/1995 relativa all'organizzazione e all'esercizio della professione forense, ripubblicata, con modifiche e integrazioni, e allo status della professione forense.
La decisione in merito al gratuito patrocinio è notificata alla vittima.
Una decisione di rifiuto del gratuito patrocinio può essere riesaminata dall'organo giurisdizionale della circoscrizione cui appartiene la commissione per l'indennizzo delle vittime di reato, su richiesta della vittima, entro 15 giorni dalla notifica. Il riesame è svolto collegialmente da due giudici.
Il gratuito patrocinio è concesso a ogni vittima per tutta la durata del procedimento, fino a concorrenza di un importo equivalente a due salari minimi di base lordi per paese, stabiliti per l'anno in cui la vittima ha presentato la domanda di gratuito patrocinio. Il gratuito patrocinio è finanziato a valere sul bilancio dello Stato, mediante il bilancio del ministero della Giustizia.
Le disposizioni di cui sopra si applicano, mutatis mutandis, alla concessione dell'importo necessario all'esecuzione della decisione dell'organo giurisdizionale in merito al versamento del risarcimento civilistico del danno a favore della vittima del reato.
Il ministero della Giustizia, in quanto autorità rumena responsabile dell'assistenza designata a norma dell'articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2004/80/CE, fornisce al richiedente le informazioni relative alla possibilità di richiedere un indennizzo economico allo Stato sul cui territorio è stato commesso il reato, i moduli di domanda necessari, come pure orientamento e informazioni generali sulle modalità di compilazione della domanda e sulla documentazione a sostegno richiesta.
Si veda l'ordinanza n. 1319/C/13.5.2008 del ministro della Giustizia. In conformità dell'articolo 2 dell'ordinanza, il ministero della Giustizia assolve le proprie funzioni di autorità di assistenza mediante la direzione per il diritto internazionale e i trattati (Direcția drept internațional și tratate), che può cooperare con altre strutture competenti del ministero. Quando un richiedente presenta una domanda d'indennizzo economico da un altro Stato membro, il ministero della Giustizia, in veste di autorità di assistenza, assolve principalmente le funzioni seguenti: ricevere e accusare il ricevimento della domanda del richiedente; verificare la domanda e informare il richiedente, se del caso, circa i motivi del rigetto della domanda; fornire al richiedente il modulo di domanda e assisterlo nella compilazione, se le condizioni sono soddisfatte; invitare il richiedente a fornire le informazioni e/o i documenti necessari per compilare la domanda; facilitare la traduzione asseverata della decisione resa dall'organo statale competente presso il quale è stata presentata la domanda di indennizzo economico e accertarsi che tale traduzione sia trasmessa al richiedente nel più breve tempo possibile, ecc.
La domanda di gratuito patrocinio e la domanda di concessione dell'importo necessario all'esecuzione della decisione dell'organo giurisdizionale in merito al versamento del risarcimento civilistico del danno a favore della vittima del reato, se sono firmate dalla vittima, contengono i dati richiesti dalla legge e sono corredate dei documenti giustificativi necessari, possono essere presentate anche da organizzazioni non governative attive nel campo della protezione delle vittime.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
Il risarcimento può essere concesso solo alle vittime di reati dolosi violenti. Si tratta di reati commessi intenzionalmente dal loro autore e che costituiscono un'aggressione diretta alla vita e all'integrità fisica, utilizzando la forza (reati compiuti a danno della vita e dell'integrità fisica di una persona, quali omicidio, omicidio colposo, lesioni personali), o una violazione dell'integrità sessuale (reati sessuali).
Un'altra condizione è data dal fatto che, a norma del codice penale, tali reati siano punibili con uno o più anni di detenzione. In altre parole non è possibile ottenere un risarcimento per reati di natura pecuniaria (finanziaria).
Una vittima non ha diritto al risarcimento per lesioni lievi (ad esempio contusioni, abrasioni, lividi) o per altri casi di lesioni fisiche che hanno soltanto un effetto esterno temporaneo o che influenzano la salute della vittima temporaneamente e in misura minore.
Il risarcimento può essere concesso nei casi in cui una lesione fisica sia considerata essere quanto meno minore (per esempio, ferite ai danni dei tessuti molli che richiedono punti, fratture semplici, lussazioni semplici e distorsioni, rotture semplici del timpano, commozioni cerebrali con perdita di coscienza molto breve, perdita di uno o due denti, perdita di una nocca).
Sì, può essere riconosciuto un risarcimento in ragione della sofferenza psicologica dovuta al decesso di una persona cara anche ai sopravvissuti della vittima deceduta; ovvero a persone che erano a carico o avevano il diritto di essere a carico della vittima deceduta (in particolare figli minori e di età inferiore ai 26 anni coinvolti in un'istruzione a tempo pieno; a un coniuge o un partner non coniugato che non aveva mezzi di sussistenza ed era disoccupato per ragioni non cagionate da tali persone; ai genitori, qualora non abbiano o non possano acquisire sufficienti mezzi di sussistenza).
No.
No. La condizione formale per la concessione di un risarcimento consiste nel fatto che il richiedente siaun cittadino della Repubblica di Slovenia o di un altro Stato membro dell'UE.
No. Per chiedere il risarcimento, il reato deve essere stato commesso nel territorio della Repubblica di Slovenia o su una nave slovena o su un aeromobile sloveno, indipendentemente dal luogo nel quale tale nave o aeromobile si trovava nel momento in cui è stato commesso il reato.
Sì, l'atto deve essere stato registrato dall'autorità competente (polizia, pubblico ministero) o denunciato alla stessa e trattato come un reato (e non, ad esempio, come un reato minore); inoltre deve sussistere un ragionevole sospetto che sia stato commesso un reato (denuncia presentata con azione penale).
No, tuttavia deve sussistere un ragionevole sospetto che il reato è stato commesso, il che significa che, di norma, deve essere presentata almeno una denuncia che la polizia inoltra all'ufficio della procura in seguito al completamento delle indagini.
Di norma, la base per la concessione del risarcimento in questi casi è rappresentata da una sentenza definitiva ed esecutiva che riconosce alla vittima un risarcimento e che potrebbe essere già stata emessa nel corso di procedimenti penali (decisione relativa ad un'azione civile nel contesto di un procedimento penale) o in un procedimento civile (decisione relativa ad un'azione legale). Una condizione aggiuntiva consiste nel fatto che l'esecuzione (recupero del pagamento) a norma di tale sentenza sia stata infruttuosa o niente affatto possibile (l'autore del reato non ha proprietà, non è possibile recuperare le proprietà).
Esistono tuttavia delle eccezioni per le quali non è necessario chiedere innanzitutto il risarcimento all'autore del reato:
— quando una vittima di un reato appartiene a uno dei gruppi soggetti a protezione speciale, ossia minori, vittime di violenza domestica, disabili, cittadini di un altro Stato membro dell'UE (nei casi transfrontalieri);
— quando l'autore del reato resta sconosciuto (dopo tre mesi dalla registrazione o dalla denuncia del reato, e non è identificato prima della decisione del Comitato per il processo decisionale sul risarcimento) o se l'autore del reato non può essere perseguito (ad esempio nel caso in cui l'autore del reato sia deceduto o abbia un'età inferiore ai 14 anni e non sia penalmente responsabile).
Se l'autore del reato rimane sconosciuto (dopo tre mesi dall'individuazione o dalla denuncia del reato e non viene identificato prima della decisione del Comitato), la vittima può chiedere un risarcimento.
Di norma, il risarcimento è collegato alla condanna dell'autore del reato quando viene richiesto sulla scorta di un titolo esecutivo, ossia una sentenza (nel contesto di procedimenti penali o civili) tramite la quale è stato riconosciuto un risarcimento in favore della vittima, ma quest'ultima non può recuperarlo dall'autore del reato (esecuzione infruttuosa o impossibile).
Nei casi in cui una vittima goda di uno status speciale (minori, disabili o vittime di violenza domestica e vittime in casi transfrontalieri – cittadini di altri Stati membri dell'UE), la condanna dell'autore del reato non costituisce una condizione per richiedere un risarcimento.
Sì, esistono due termini da rispettare per chiedere un risarcimento.
Nei casi che riguardano un autore del reato non noto o gruppi speciali di vittime (minori, vittime di violenza domestica, disabili, cittadini di altri Stati membri dell'UE), il termine per la presentazione della domanda è di 6 mesi dalla data in cui è stato commesso il reato.
Negli altri casi in cui il risarcimento deve essere ricercato innanzitutto presso l'autore del reato, il termine per la presentazione della domanda è di 3 mesi dalla data di ricezione della decisione o della notifica che l'esecuzione non ha avuto esito positivo; laddove l'esecuzione non sia stata proposta, il termine è di tre mesi dalla ricezione delle informazioni relative alla impossibilità di attuare l'esecuzione.
Ad esempio, il risarcimento coprirà:
a) per la vittima del reato:
– danni materiali (non psicologici):
— danni psicologici (morali):
– danni materiali (non psicologici):
— danni psicologici:
– danni materiali (non psicologici):
— danni psicologici (morali):
– danni materiali (non psicologici):
— danni psicologici:
Di norma, il risarcimento viene corrisposto in un unico pagamento, a meno che non sia necessario determinare le condizioni future per la concessione di un risarcimento per periodi di tempo determinati (ad esempio, l'istruzione a tempo pieno di un figlio).
Quando si decide l'importo del risarcimento si tiene conto del comportamento del richiedente durante e dopo la commissione del reato, nonché del suo contributo al verificarsi e all'entità del danno. Il risarcimento può essere ridotto di conseguenza oppure la domanda può essere respinta.
Non vengono controllati i precedenti penali del richiedente, mentre la mancata collaborazione durante il procedimento di risarcimento può comportare la non determinazione di talune circostanze rilevanti per stabilire il diritto al risarcimento e, di conseguenza, le condizioni per il riconoscimento dei danni potrebbero non essere soddisfatte. Se il richiedente non risponde alle richieste dell'autorità di integrazione della domanda di risarcimento, una domanda incompleta può essere respinta.
La situazione finanziaria della vittima non viene controllata e pertanto essa non pregiudica il riconoscimento del diritto al risarcimento o il suo ammontare.
Sì, l'ammontare del risarcimento viene ridotto detraendo qualsiasi altro indennizzo, rimborso o altro pagamento ricevuto dal richiedente su qualsiasi altra base per il medesimo tipo di danno.
Per il dolore fisico e psicologico vengono presi in considerazione gli importi di risarcimento più elevati previsti dalla legge per ciascun tipo di danno e il risarcimento viene determinato sulla base di tali limiti e in relazione alla gravità della lesione o del tipo di danno.
In merito al dolore fisico, norme speciali individuano le categorie di lesioni e la legge fissa gli importi minimi e massimi per tali categorie: da 50 a 500 EUR per le lesioni minori; da 100 a 1 000 EUR per le lesioni intermedie; da 250 a 2 500 EUR per le lesioni gravi; da 500 a 5 000 EUR per le lesioni molto gravi; e da 1 000 a 10 000 EUR per le lesioni estremamente gravi.
Per altri tipi di danni, la legge fa riferimento ad altri regolamenti. Il rimborso delle spese per cure mediche è riconosciuto secondo l'ammontare dei costi dei servizi sanitari erogati dall'assicurazione malattia obbligatoria ai quali la persona assicurata avrebbe diritto ai sensi dei regolamenti della Repubblica di Slovenia in considerazione delle circostanze. Il risarcimento di fondi in ragione della perdita di sostentamento è riconosciuto ai sopravvissuti della vittima deceduta nella misura determinata dalla normativa slovena in materia di assicurazione pensionistica e per invalidità in relazione alla pensione di reversibilità.
Sì, per il dolore fisico si va da un minimo di 50 EUR fino a un massimo di 10 000 EUR; mentre per il dolore psicologico l'importo massimo è pari a 10 000 EUR.
Il risarcimento per il dolore psicologico causato dal decesso di una persona cara può essere concesso a tutti i parenti di una vittima deceduta per un importo pari a fino a 10 000 EUR.
No. Nel modulo di domanda è possibile indicare l'importo del risarcimento, tuttavia ciò non è richiesto dalla legge.
Sì. Sì, l'ammontare del risarcimento fissato per ciascun tipo di danno viene ridotto detraendo qualsiasi altro indennizzo, rimborso o altro pagamento ricevuto dal richiedente su qualsiasi altra base per il medesimo tipo di danno.
No.
La legge non prevede un tale cambiamento della situazione.
Per legge, la domanda deve essere corroborata dai seguenti documenti:
Se un richiedente chiede un risarcimento dopo che non è riuscito a recuperarlo dall'autore del reato, occorre allegare quanto segue:
L'autorità può richiedere ulteriori prove per stabilire le condizioni per la concessione del risarcimento.
No. Non viene addebitata alcuna spesa per domande, azioni e decisioni nel contesto di procedimenti di risarcimento ai sensi della Zakon o odškodnini žrtvam kaznivih dejanj (legge sul risarcimento delle vittime di reati – ZOZKD).
Komisija Vlade Republike Slovenije za odločanje o odškodnini žrtvam kaznivih dejanj (Comitato per il processo decisionale sul risarcimento alle vittime di reati; in appresso il "Comitato").
Al Ministrstvo za pravosodje (ministero della Giustizia), Župančičeva 3, 1000 Lubiana.
No.
Il termine previsto dalla legge per l'emissione di una decisione è di 3 mesi dalla ricezione di una domanda completa. Di norma, il procedimento effettivo dura meno di sei mesi, a seconda delle circostanze individuali.
La decisione del Comitato può essere impugnata avviando un'azione nel contesto di un procedimento amministrativo dinanzi al tribunale amministrativo della Repubblica di Slovenia.
Sul sito web del ministero della Giustizia:
La versione inglese della pagina web:
https://www.gov.si/en/topics/compensation-for-victims-of-crimes/
È possibile ottenere informazioni anche per iscritto oppure telefonicamente:
Ministrstvo za pravosodje (ministero della Giustizia);
Direktorat za kaznovalno pravo in človekove pravice;
Sektor za popravo krivic in podporo žrtvam kaznivih dejanj;
Župančičeva 3, 1000 Ljubljana (Lubiana).
T: +386 1 369 5442
E: gp.mp@gov.si
Per legge la polizia è tenuta a fornire informazioni di base sulle modalità con cui le persone possono esercitare i loro diritti. Anche altri organismi statali che si occupano di vittime sono in genere a conoscenza di tali diritti e forniscono queste informazioni (centri di assistenza sociale, ONG di assistenza alle vittime).
Cfr. sopra.
In questi casi non è possibile beneficiare del patrocinio gratuito a spese dello Stato.
Ai sensi delle norme in materia di procedura amministrativa generale, tuttavia, un funzionario pubblico deve rispettare il principio della tutela dei diritti del richiedente, il che significa che detto funzionario deve consentire al richiedente di esercitare i propri diritti, avvisarlo a tale riguardo, invitarlo a compilare la domanda e fornire spiegazioni, assicurandosi nel contempo che l'ignoranza o la mancanza di conoscenza del richiedente non ne leda i diritti.
Sì, talune ONG offrono assistenza nel far rispettare i diritti delle vittime, ad esempio la Društvo za nenasilno komunikacijo (Società di comunicazione non violenta).
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La legge prevede un risarcimento una tantum per le persone che hanno subito lesioni personali a seguito di reati violenti intenzionali; non è previsto risarcimento per altri tipi di reato. Il risarcimento per lesioni personali riguarda in particolare i reati di omicidio e i reati contro l'integrità fisica. La legge prevede inoltre come categoria separata di reati, per i quali esiste anche il risarcimento per danni non materiali, la tratta di essere umani, lo stupro, l'abuso sessuale, la violenza sessuale, la violenza domestica e la sparizione forzata.
Le vittime di reati violenti ricevono un risarcimento solo in proporzione alle lesioni subite (risarcimento per dolore e riduzione del ruolo sociale). Per i reati di tratta di esseri umani, stupro, abuso sessuale, violenza sessuale, violenza domestica e sparizione forzata la legge prevede un risarcimento per danni non materiali.
Quando una persona decede a causa di un reato violento, secondo la legge hanno diritto di chiedere un risarcimento i suoi parenti, ossia il coniuge e i figli superstiti; in assenza di figli, i genitori superstiti, qualsiasi persona che abbia vissuto con il deceduto sotto lo stesso tetto per almeno un anno prima della sua morte e che abbia mantenuto la casa comune insieme al defunto, e qualsiasi persona a carico del defunto.
No, in questi casi la legge non prevede un risarcimento a favore dei familiari della vittima di reato.
Qualora il danno si sia verificato nella Repubblica slovacca, possono presentare domanda di risarcimento le vittime di reati violenti che siano cittadini della Repubblica slovacca o di un altro Stato membro, oppure apolidi che abbiano la residenza permanente sul territorio della Repubblica slovacca o in un altro Stato membro, o cittadini di un paese terzo conformemente alle condizioni e ai termini previsti dai trattati internazionali ratificati e promulgati a norma di legge. Possono inoltre presentare domanda di risarcimento, sempre che il danno si sia verificato nella Repubblica slovacca, le vittime di reati violenti alle quali sia stato concesso l'asilo, la protezione sussidiaria, il rifugio temporaneo, il permesso di soggiorno, o siano eccezionalmente autorizzate a rimanere sul territorio della Repubblica slovacca.
No, la Slovacchia non consente una simile procedura. È possibile presentare una domanda di risarcimento soltanto se il danno si è verificato sul territorio della Repubblica slovacca.
Il risarcimento può essere richiesto se l'azione penale è già stata avviata e i risultati dell'indagine o dell'indagine sommaria da parte delle autorità di contrasto fino a quel momento non danno adito a ragionevoli dubbi sul fatto che le lesioni personali subite dalla vittima siano dovute a un atto che costituisce un reato. In altre parole, il risarcimento può essere già concesso dopo l'avvio dell'azione penale, ma è irrilevante che l'azione penale sia stata promossa da una denuncia della vittima o in altri modi.
No, la richiesta di risarcimento può essere presentata al ministero subito dopo l'avvio dell'azione penale, a condizione che i risultati delle indagini o delle indagini sommarie condotte dalle autorità di contrasto fino a quel momento non diano adito a ragionevoli dubbi sul fatto che le lesioni personali subite dalla vittima siano dovute a un atto che costituisce un reato.
Tuttavia la richiesta di risarcimento deve essere presentata al ministero entro e non oltre un anno dalla data della sentenza definitiva o del decreto penale di condanna che dichiara l'imputato colpevole di aver commesso il reato che ha causato lesioni personali alla vittima, o della sentenza che lo assolve perché non penalmente responsabile in ragione di infermità mentale o minore età; inoltre la vittima non deve aver ricevuto alcun altro risarcimento per le lesioni personali. Se il procedimento penale è sospeso o chiuso (o posticipato) a norma delle pertinenti disposizioni della legge 301/2005 (codice penale), la vittima può ottenere il risarcimento in virtù di una decisione dell'autorità competente in cui siano esposti i fatti summenzionati. In questo caso tuttavia l'esito dell'indagine, o dell'indagine sommaria, condotta dalle autorità di contrasto non deve dare adito a ragionevoli dubbi sul fatto che il reato che ha causato le lesioni personali alla vittima sia realmente avvenuto.
Se la vittima di un reato violento chiede il risarcimento solo dopo la conclusione del procedimento penale, il diritto al risarcimento è subordinato alla richiesta di risarcimento all'autore del reato presentata prima della conclusione dell'indagine o dell'indagine sommaria. Quanto precede non si applica se il reato ha causato il decesso della vittima o in caso di lesioni provocate da reati penali quali tratta di esseri umani, stupro, violenza sessuale, abuso sessuale, maltrattamento di una persona prossima o di una persona a proprio carico o sparizione forzata.
Qualora l'autore del reato che ha causato il danno alla vittima non sia stato identificato o non se ne conoscano i recapiti, oppure qualora non possa essere sottoposto a procedimento penale per un legittimo impedimento e il danno subito dalla vittima non sia stato pienamente risarcito da altre fonti, la vittima può chiedere un risarcimento solo se l'esito dell'indagine o dell'indagine sommaria condotta dalle autorità di contrasto non dà adito a dubbi motivati sul fatto che il reato che ha causato le lesioni personali alla vittima sia realmente avvenuto. La domanda deve essere accompagnata dalla decisione definitiva emessa dall'autorità incaricata dell'applicazione della legge o dall'organo giurisdizionale che per ultimo ha esaminato la questione, a titolo di prova dei fatti summenzionati.
La richiesta di risarcimento può essere presentata al ministero una volta avviata l'azione penale. La domanda deve essere presentata entro un anno dalla data in cui la sentenza di condanna dell'autore del reato passa in giudicato. Se l'autore del reato non è stato identificato oppure qualora non possa essere sottoposto a procedimento penale per un legittimo impedimento, la domanda deve essere presentata entro un anno dalla data in cui la decisione dell'autorità di contrasto che per ultima ha esaminato la questione passa in giudicato. Alla scadenza di questo periodo, il diritto al risarcimento a norma di legge decade.
Qualora un organo giurisdizionale penale abbia rinviato in sede civile o in altra sede una vittima di un reato violento demandandovi la domanda di risarcimento dei danni lesivi, la domanda deve essere presentata entro un anno dalla data in cui la decisione concernente il diritto della vittima al giudizio civile o ad altro giudizio passa in giudicato. Alla scadenza di questo periodo, il diritto al risarcimento a norma di legge decade.
A titolo di esempio, il risarcimento copre quanto segue.
Il risarcimento è corrisposto esclusivamente per le lesioni personali subite (risarcimento per dolore e riduzione del ruolo sociale) e per i danni morali nei casi previsti dalla legge. Il risarcimento non copre altre perdite o spese.
- Lesioni personali (non psicologiche):
- Non pertinente
- Danni psicologici (non materiali):
- Lesioni personali (non psicologiche):
- Non pertinente
- Danni psicologici (non materiali):
Il risarcimento è corrisposto in un'unica soluzione.
I precedenti penali non incidono sulla possibilità di ricevere un risarcimento dalla Repubblica slovacca. L'autorità competente per la decisione può ridurre l'importo del risarcimento o decidere di non concederlo se la vittima ha concorso alla lesione o non ha esercitato il proprio diritto ad essere risarcita dall'autore del reato che ha procurato le lesioni personali.
La situazione finanziaria della vittima non ha alcuna influenza sulla decisione riguardante il risarcimento.
Sull'importo del risarcimento può incidere il grado di concorso della vittima nella lesione subita o il fatto che la vittima non abbia esercitato il proprio diritto ad essere risarcita direttamente dall'autore del reato.
Se la lesione personale è stata riconosciuta mediante una sentenza, il risarcimento è stabilito in base alla misura del danno precisato nella sentenza; negli altri casi si applica, mutatis mutandis, la legislazione specifica che disciplina i risarcimenti per dolore e riduzione del ruolo sociale. Il risarcimento per danni non materiali nel caso dei reati di tratta di esseri umani, stupro, violenza sessuale o abuso sessuale, violenza domestica o sparizione forzata è pari a dieci volte il salario minimo (all'epoca in cui si è verificato il danno), mentre il risarcimento dei superstiti per danni non materiali, in caso di decesso della vittima a seguito del reato, è pari a 25 volte il salario minimo (all'epoca in cui si è verificato il danno).
La legge non stabilisce un risarcimento minimo. Il risarcimento massimo ammonta a 50 volte il salario minimo vigente all'epoca in cui il reato è stato commesso (nota: l'importo attuale è 31 150 EUR).
Se i danni per lesioni personali sono riconosciuti da una sentenza definitiva o da un decreto penale di condanna, il risarcimento è calcolato e concesso in base alla misura del danno dichiarata nella sentenza o nel decreto penale di condanna. Se nel procedimento penale la vittima e la sua domanda sono rinviate al giudice civile, il calcolo e la concessione del risarcimento per lesioni personali si basano sulla misura del danno precisata nella decisione del giudice civile. . Altrimenti, allo scopo di determinare l'importo specifico del risarcimento, occorre presentare il parere di un perito o di un medico contenente le informazioni necessarie al calcolo dell'importo. Le norme per determinare l'importo del risarcimento sono specificate dalla normativa che stabilisce le regole per calcolare i danni alla persona in generale e non solo per il risarcimento delle vittime di reati violenti.
Sì, il risarcimento è erogato soltanto a condizione che il danno non sia stato risarcito in altro modo (ad esempio da un'assicurazione privata o direttamente dall'autore del reato violento).
Non sono disponibili anticipi sul risarcimento.
Sì, è possibile. La vittima può presentare domanda di risarcimento più di una volta (ad esempio nel caso di un cambiamento della situazione o di un peggioramento dello stato di salute), ma la domanda deve comunque essere presentata nell'arco del periodo di riferimento (ossia entro un anno dalla data in cui una sentenza penale di condanna dell'autore del reato è passata in giudicato oppure, se l'autore del reato non è stato identificato o qualora l'azione penale non possa avere luogo per un legittimo impedimento, entro un anno dalla data in cui la decisione dell'autorità incaricata dell'azione penale che per ultima ha esaminato la questione è passata in giudicato). L'importo totale del risarcimento per il medesimo caso non può comunque ammontare a più di 50 volte il salario minimo.
I procedimenti in materia di risarcimento non prevedono spese.
Decide in merito alle domande di risarcimento il ministero della Giustizia della Repubblica slovacca.
La domanda deve essere inviata all'indirizzo seguente: Ministerstvo spravodlivosti Slovenskej republiky (ministero della Giustizia della Repubblica slovacca), Račianska ul. 71, 813 11 Bratislava.
La vittima non è tenuta a essere presente.
Il ministero della Giustizia della Repubblica slovacca è tenuto a decidere in merito alla domanda di risarcimento entro 4 mesi. A detto periodo è aggiunto il tempo impiegato dalle autorità di contrasto competenti, dagli organi giurisdizionali, dalle altre autorità pubbliche, dagli enti territoriali superiori, dai comuni o da altre persone per cooperare o fornire i documenti richiesti necessari per la decisione.
Se il ministero della Giustizia della Repubblica slovacca non accetta la domanda o la accoglie solo in parte, la vittima di un reato violento ha il diritto di pretendere la tutela dei propri diritti soggettivi mediante un reclamo amministrativo a norma delle pertinenti disposizioni della legge n. 162/2015 (codice di procedura amministrativa).
Nel sito web del ministero della Giustizia della Repubblica slovacca. Nel corso del procedimento penale le vittime sono tenute informate dalle autorità inquirenti in merito alla possibilità di ottenere un risarcimento dalla Repubblica slovacca e alle relative condizioni.
Informazioni sul risarcimento a favore delle vittime di reati sono pubblicate sul sito web del ministero della Giustizia. Le vittime sentite in un procedimento penale inoltre ricevono informazioni (inclusi i recapiti) sulle organizzazioni che offrono aiuto e sostegno alle vittime.
Non è prevista alcuna assistenza legale specifica per la preparazione della domanda di risarcimento. È possibile avvalersi dell'assistenza legale generale erogata dallo Stato mediante il centro di assistenza legale. In aggiunta, lo stesso ministero della Giustizia fornisce indicazioni di base per la presentazione di domande di risarcimento.
Sì, esistono organizzazioni che offrono assistenza e sostegno alle vittime di reati violenti, che però attualmente operano in modo indipendente dallo Stato.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
Le vittime di un reato commesso in Finlandia (o i loro parenti stretti) possono ottenere un indennizzo da parte dello Stato per i danni comportati dal reato. Il diritto all'indennizzo non è limitato dalla natura del reato.
Se il danno da reato è stato causato dall'utilizzo su strada di un autoveicolo, il risarcimento verrà versato essenzialmente dalla polizza di assicurazione del veicolo che ha causato il danno, conformemente alla liikennevakuutuslaki (legge in materia di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione di autoveicoli).
È possibile ottenere un indennizzo per le lesioni personali e le sofferenze provocate da un reato.
Per "lesione personale" si intende un'alterazione dello stato di salute di un soggetto, accertabile con strumenti medici. L'alterazione può essere fisica o psicologica.
Per "sofferenza" si intende invece il sentimento di sofferenza interiore causato dall'evento in questione, che non comporta un'alterazione dello stato di salute clinicamente dimostrata.
Hanno diritto a un indennizzo coloro che hanno perso un parente stretto in seguito a un reato. Per "parente stretto" si intendono i genitori, i figli o il coniuge del defunto o un'altra persona particolarmente prossima.
Coloro che si sono fatti carico delle esequie di una persona deceduta in seguito a un reato possono ottenere un indennizzo per spese di sepoltura ragionevoli.
I parenti stretti di una vittima di un reato possono ricevere un indennizzo per le spese ragionevoli e indispensabili nonché la perdita di guadagno dovute all'assistenza garantita alla vittima. Per "parenti stretti" si intendono i genitori, i figli o il coniuge della persona che ha subito la lesione personale o un'altra persona altrettanto prossima.
Le persone che sono state vittime di un reato in Finlandia hanno in genere diritto a un indennizzo indipendentemente dalla loro cittadinanza o dal luogo di residenza. Ciononostante, l'indennizzo può essere negato se al momento del reato o al momento della domanda di indennizzo il richiedente non viveva in un paese dell'UE oppure se il danno presenta un nesso irrilevante con la Finlandia.
I residenti in Finlandia possono, in talune circostanze, ricevere altresì un indennizzo per lesioni personali e sofferenze causate da un reato commesso all'estero.
L'indennizzo può essere versato se il soggiorno all'estero era dovuto a motivi di lavoro, studio o altre ragioni analoghe. L'indennizzo può altresì essere garantito in modo discrezionale negli altri casi che implicano danni subiti all'estero. In questi casi, i fattori presi in considerazione includeranno il nesso tra il reato e la Finlandia, la prossimità della relazione tra l'autore del reato e la vittima del reato, la natura del danno e le possibilità di ottenere un risarcimento da altra fonte.
È necessario denunciare il reato alla polizia. Se il reato non è stato denunciato o la polizia non è stata informata in altro modo del reato, l'indennizzo può essere versato soltanto per motivi specifici.
Occorre presentare una domanda di indennizzo prima della conclusione delle indagini preliminari o del procedimento giudiziario. Tuttavia, la decisione sulla domanda potrà essere presa soltanto una volta completate le indagini preliminari. Nel caso in cui sia stata promossa un'azione penale, la questione può essere esaminata soltanto quando il tribunale avrà deciso in merito alla causa penale e alle richieste di risarcimento.
Se la causa penale è esaminata da un tribunale, occorre prima cercare di fare valere il diritto al risarcimento mediante sentenza. A tal fine è necessario presentare una domanda di risarcimento nei confronti dell'autore del reato durante il procedimento giudiziario. Il mancato rispetto di tali obblighi comporta in genere un rifiuto del risarcimento dei danni da reato.
È possibile presentare una domanda di indennizzo anche se l'autore del reato non è stato identificato. Occorre allegare alla domanda una copia del verbale della polizia relativo alle indagini preliminari o altre prove attendibili degli eventi verificatisi.
La domanda di indennizzo deve essere presentata entro tre anni dalla data in cui è emessa una sentenza giuridicamente vincolante relativa alla causa di risarcimento. Se il caso non è stato sentito in tribunale, la domanda di indennizzo deve essere presentata entro dieci anni dalla data in cui è stato commesso il reato. Una flessibilità dei termini è ammessa solo in circostanze speciali.
L'indennizzo copre ad esempio:
- Danni materiali (non-psicologici):
- Danni psicologici (morali):
- Danni materiali (non-psicologici):
- Danni psicologici:
L'indennizzo viene in genere corrisposto in un'unica soluzione, ad eccezione di un risarcimento continuativo per la perdita di guadagno o sostentamento. Nella maggior parte dei casi questo tipo di indennizzo è versato sotto forma di assegni mensili regolari.
L'importo dell'indennizzo da erogare può essere ridotto se la vittima ha contribuito con le proprie azioni a causare la lesione. Ad esempio, è possibile che venga applicata una riduzione se la vittima è all'origine di un litigio che si è concluso con la lesione. Non influiscono invece sulla possibilità di ricevere l'indennizzo né sul relativo importo gli eventuali precedenti penali.
Per ottenere un indennizzo è necessario inviare i documenti richiesti dalla Valtiokonttori (tesoreria dello Stato), affinché sia possibile esaminare il caso sul danno da reato. La domanda potrà essere respinta nel caso in cui non vengano presentati i necessari documenti giustificativi.
In genere, la situazione finanziaria non ha incidenza sul diritto a ricevere un indennizzo né sull'importo dell'indennizzo erogato.
Nel decidere l'indennizzo si tiene conto della situazione finanziaria soltanto qualora si chieda il risarcimento di danni ingenti a beni o al patrimonio, adducendo come motivazione l'impossibilità di impedire il verificarsi del danno.
Se la causa sul risarcimento è sentita in tribunale, l'indennizzo è in genere erogato in linea con la decisione del giudice. Laddove la tesoreria dello Stato si discosti dalla sentenza emessa nella causa sul risarcimento, dovrà spiegarne le ragioni nella decisione.
L'autore del reato sarà tenuto a risarcire al richiedente l'importo stabilito dal giudice. Il diritto a ottenere un risarcimento dall'autore del reato verrà ad ogni modo trasferito allo Stato, per l'importo dell'indennizzo concesso dalla tesoreria dello Stato.
Le spese mediche e di altro tipo sono risarcite solo se indispensabili e in nesso causale con il danno o la lesione subita.
Nel determinare l'ammontare dell'indennizzo da erogare per dolori, sofferenze e altri problemi temporanei, si tiene conto della natura e della gravità del danno o della lesione subita, nonché delle principali pratiche di indennizzo. L'importo dell'indennizzo da erogare non può superare la soglia massima fissata dalla legge.
Per "sofferenze" si intende il sentimento di travaglio interiore causato dal reato. L'indennizzo da erogare sarà determinato in base alla natura del reato in questione. Anche l'importo dell'indennizzo è soggetto alle soglie di indennizzo fissate dalla legge.
Il punto di partenza per determinare le eventuali perdite di guadagno è una stima dei guadagni che si sarebbero percepiti se il reato non fosse stato commesso. Sono dedotte dall'importo le eventuali entrate e prestazioni percepite o percepibili indipendentemente dal danno o dalla lesione. L'importo dell'indennizzo da corrispondere non può superare l'importo massimo definito dalla legge.
All'importo totale dell'indennizzo per problemi e sofferenze è applicata una detrazione di base, pari a 220 EUR per un reato commesso nel 2018, mentre non sono pagati interessi sull'indennizzo erogato.
Non esiste un importo minimo che può essere risarcito.
L'importo massimo dell'indennizzo erogabile per lesioni personali e sofferenze causate da un reato è di massimo 61 500 EUR. In aggiunta:
La soglia massima di indennizzo per ciascuna lesione o danno non si applica al risarcimento dei danni dovuti alla perdita di guadagno o del sostentamento qualora l'indennizzo sia versato in modo continuativo.
L'importo massimo dell'indennizzo per danni materiali o patrimoniali è di 31 000 EUR.
L'importo massimo dell'indennizzo erogabile a favore delle vittime di reato e l'importo della deduzione di base vengono verificati ogni tre anni. La prossima verifica degli importi sarà effettuata agli inizi del 2021.
L'importo dell'indennizzo erogato non può essere superiore all'importo della domanda. È possibile chiedere un indennizzo ragionevole, ove necessario, nonché fare riferimento alle somme confermate nella sentenza su cui si basa la domanda di indennizzo.
Se del caso è possibile ottenere consulenza per la causa sul danno da reato dagli operatori del servizio per gli utenti e dalla persona che si occupa del caso di indennizzo in questione.
L'indennizzo corrisposto da fonti pubbliche è secondario rispetto ad altre forme di risarcimento. In altri termini, bisogna cercare di ottenere il risarcimento da altre fonti, ad esempio tramite polizza di assicurazione sanitaria e società assicurative. L'eventuale risarcimento ottenuto sarà dedotto dall'indennizzo concesso.
È possibile trasmettere una domanda scritta per un anticipo dell'indennizzo, se necessario. È possibile ottenere un anticipo dell'indennizzo qualora l'esame della domanda sia ritardato per ragioni al di fuori del controllo del richiedente e qualora si abbia diritto a un indennizzo considerevole.
La tesoreria dello Stato riesaminerà il caso qualora emergano nuove prove. In base ai nuovi elementi di prova è possibile ottenere un indennizzo precedentemente negato o un risarcimento superiore.
Per esempio:
Non sono previste spese per l'esame della domanda di indennizzo.
La domanda di indennizzo è esaminata dalla tesoreria dello Stato.
È possibile inviare la domanda per via elettronica all'indirizzo rikosvahingot@valtiokonttori.fi oppure stampare il modulo e spedirlo all'indirizzo:
State Treasury (tesoreria dello Stato)
P.O. Box (casella postale) 50
00054 State Treasury, Finlandia
Il caso verrà esaminato dalla tesoreria dello Stato per iscritto. Il richiedente non è tenuto a essere presente di persona in nessuna fase del processo.
Il tempo medio per l'esame della domanda è di circa sette mesi. Per una stima dei tempi d'esame è possibile visitare il sito web della tesoreria dello Stato.
La decisione sull'indennizzo può essere impugnata presentando ricorso per iscritto al Vakuutusoikeus (tribunale delle assicurazioni), entro 30 giorni dalla data in cui si è venuti a conoscenza della decisione. Alla decisione sull'indennizzo emessa della tesoreria dello Stato sono allegate indicazioni su come impugnare la decisione.
È possibile trovare i moduli per la domanda d'indennizzo, così come altre informazioni, sulla pagina web della tesoreria dello Stato all'indirizzo https://www.valtiokonttori.fi/en/frontpage/. Potete altresì contattare il servizio per gli utenti telefonando al +358 295 50 2736 o inviando un'e-mail all'indirizzo rikosvahingot@valtiokonttori.fi.
Ulteriori informazioni sul risarcimento dei danni causati da un reato sono reperibili all'indirizzo https://www.valtiokonttori.fi/en/frontpage/. Se necessario è altresì possibile telefonare alla tesoreria dello Stato. Si può ricevere assistenza chiamando il numero +358 295 50 2736.
Chi desidera può far presentare la domanda di indennizzo da un avvocato. Tuttavia, le spese per la presentazione della domanda possono essere rimborsate soltanto se:
È possibile ottenere informazioni e sostegno dall'ufficio finlandese di sostegno alle vittime di reato (Rikosuhripäivystys) (RIKU), ad esempio. I recapiti dell'organizzazione sono elencati nel rispettivo sito web, all'indirizzo https://www.riku.fi/en/home/
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Esistono in genere tre diversi modi per ottenere il risarcimento dei danni causati da un reato, ossia:
Ai diversi tipi di risarcimento si applicano norme differenti. Le informazioni presentate di seguito riguardano soltanto l'indennizzo erogato dallo Stato per i danni da reato.
In principio l'indennizzo per danni da reato può essere concesso per tutte le fattispecie di reato, ma le possibilità di indennizzo dipendono dal tipo di danno o lesione.
L'indennizzo per lesioni personali può essere erogato per tutti i tipi di reato se la lesione è conseguenza diretta del reato.
L'indennizzo può altresì essere concesso per le lesioni rappresentate da gravi danni causati dalla commissione di un reato che implichi un attacco nei confronti della persona (ad esempio, aggressione o stupro), della libertà (ad esempio, privazione illegale della libertà) o della pace (ad esempio, minaccia illegale) o calunnia grave nei confronti della vittima.
L'indennizzo per danni materiali (ad esempio, per furto o danni a cose) o per danni patrimoniali puri (ad esempio, per frode) è concesso soltanto in determinati casi.
Hanno diritto all'indennizzo anche i minori che hanno assistito a reati commessi tra parenti stretti. In casi eccezionali, è concesso un indennizzo per danni materiali o danni patrimoniali puri.
Per quanto riguarda le lesioni personali, l'indennizzo può essere erogato per:
Se una lesione personale ha causato il decesso della vittima, l'indennizzo può essere erogato per coprire:
Nel determinare l'importo dell'indennizzo per la perdita di guadagno e del mantenimento vengono detratte le altre prestazioni cui la persona offesa ha diritto (ad esempio, prestazioni sociali, pensione o risarcimento da parte del datore di lavoro).
Nel caso di un reato contro la persona, la libertà o la pace della vittima oppure calunnia grave che comporti una grave violazione dell'integrità personale, è possibile ottenere un indennizzo per la violazione subita.
L'indennizzo per danni materiali, ad esempio furto o danneggiamento di beni, è erogato solo in casi eccezionali. Questo tipo di indennizzo può essere concesso se il reato è stato commesso da un soggetto che si trovava in stato di affidamento in prova ai servizi sociali, ad esempio un detenuto di un penitenziario o un centro o istituto detentivo (cosiddetti "casi di fuga"). L'indennizzo può essere concesso anche nei casi particolarmente gravi, in cui le possibilità della parte offesa di provvedere al proprio sostentamento hanno subito un serio peggioramento a causa della lesione oppure in cui l'indennizzo rivesta particolare importanza per altri motivi.
L'indennizzo è garantito molto raramente per i danni patrimoniali puri, dovuti ad esempio a frode o appropriazione indebita. L'indennizzo può essere considerato nei casi di fuga soltanto qualora sussistano ragioni specifiche oppure nei casi particolarmente gravi, in cui la lesione ha causato alla parte offesa un serio peggioramento delle possibilità di provvedere al proprio sostentamento oppure laddove l'indennizzo rivesta particolare importanza per altri motivi.
Sì, l'indennizzo è erogato come spiegato sopra. In caso di lesioni a un parente stretto del defunto, viene di norma erogato un indennizzo standard per risarcire il dolore e le sofferenze subite.
Hanno diritto all'indennizzo per tali lesioni il coniuge, i genitori e i figli del defunto, nonché i fratelli che vivevano con la persona deceduta. Di norma i fratelli adulti che non vivevano con il defunto non hanno diritto all'indennizzo.
Qualora la lesione non abbia comportato il decesso della vittima, l'indennizzo è concesso in alcuni casi specifici per lesioni indirette causate a un familiare che aveva con la parte offesa una relazione particolarmente stretta. I casi in cui può essere erogato un indennizzo di questo tipo sono quelli in cui la parte offesa ha subito lesioni gravi e si è trovata in pericolo di vita per un lungo periodo di tempo oppure laddove il familiare in questione ha assistito all'incidente in cui si è verificato il danno e ciò gli abbia causato una lesione mentale.
Hanno diritto all'indennizzo le stesse persone che vi avrebbero diritto qualora il reato avesse comportato il decesso della parte offesa.
Se il reato è stato commesso in Svezia, la parte offesa può ottenere un indennizzo indipendentemente dalla sua cittadinanza o dal paese di residenza. Tuttavia, qualora il reato e la parte offesa abbiano con la Svezia un nesso talmente debole che un indennizzo da parte dello Stato svedese non sarebbe ragionevole, non verrà corrisposto nessun risarcimento. Questa eccezione è applicata in modo restrittivo e non è applicabile ai cittadini di un altro paese dell'UE esposti a un reato doloso e violento in Svezia.
Sì, se il richiedente vive in Svezia può presentare domanda di indennizzo in Svezia, anche se il reato è stato commesso in un altro paese, sia questo uno Stato dell'UE o meno.
Il principio è il seguente: i danni da reato devono essere risarciti nel paese in cui è stato commesso il reato. Se il danno non può essere risarcito totalmente o parzialmente in tale paese, le parti offese che vivono in Svezia possono tuttavia avere diritto a un indennizzo dei danni da reato erogato dallo Stato svedese.
Se il reato è stato commesso in un altro paese dell'UE e in quel paese è previsto un indennizzo per il reato in questione in quel paese, il Brottsoffermyndigheten (l'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime) può offrire a chi presenta una domanda di indennizzo in Svezia assistenza per rivolgere la richiesta al paese in cui è stato commesso il reato. A determinate condizioni, l'indennizzo da parte dello Stato svedese può essere erogato prima che sia valutato il diritto all'indennizzo nell'altro paese dell'UE.
Se il risarcimento dei danni non può essere ottenuto nell'altro paese dell'UE, il diritto all'indennizzo verrà valutato in base alle norme svedesi.
Sì, occorre avere denunciato il reato alla polizia e la parte offesa deve inoltre avere garantito la propria assistenza alla polizia nel corso delle indagini.
Sì, solo raramente l'indennizzo può essere erogato prima della conclusione delle indagini della polizia o di un esame giudiziario.
In principio, se l'autore del reato è stato identificato, per ottenere un indennizzo statale l'autore del reato deve essere stato condannato per il reato in questione. Inoltre, è la persona che ha causato il danno a dovere provvedere in primo luogo al risarcimento dei danni. Pertanto, la domanda deve essere presentata in primis contro l'autore del reato. Se invece dall'indagine emerge che l'autore del reato non è in grado di provvedere al risarcimento dei danni, l'indennizzo verrà versato senza che la parte offesa debba prima chiedere il risarcimento dei danni all'autore del reato.
Sì, è possibile ottenere un indennizzo anche se l'autore del reato non è stato individuato e l'indagine di polizia è quindi stata chiusa. In casi del genere, l'esame del reato e il diritto all'indennizzo saranno basati in larga misura sul contenuto del verbale della polizia. In aggiunta, la parte offesa è tenuta ad addurre prove del fatto che il danno o la lesione siano stati causati dal reato.
Sì, esiste un termine per la presentazione della domanda, che è calcolato come segue:
se è stata emessa una sentenza relativa al reato, la domanda deve essere presentata entro tre anni dalla data in cui la sentenza è passata in giudicato (non è più impugnabile).
se l'indagine di polizia è stata chiusa, la domanda deve essere presentata entro tre anni dalla data in cui si è presa la decisione di chiudere l'indagine.
se non sono state avviate indagini di polizia, la domanda deve essere presentata entro tre anni dalla data del reato.
I minori che abbiano assistito a un reato prima del raggiungimento della maggiore età hanno il diritto di chiedere un indennizzo sino al compimento del 21° anno di età.
Per giustificati motivi una domanda può essere ottenuta anche se presentata in ritardo. Fra i giustificati motivi si annovera la grave malattia del richiedente, che gli ha impedito di presentare tempestivamente la domanda di risarcimento dei danni da reato.
L'indennizzo copre ad esempio:
- Danni materiali (non-psicologici):
Sì, purché il risarcimento non sia erogato da altre fonti.
Sì, purché il risarcimento non sia erogato da altre fonti.
Sì, purché il risarcimento non sia erogato da altre fonti.
No, niente altro a parte il risarcimento per la perdita attuale o futura di guadagno (rendita).
No.
è possibile ottenere un indennizzo per i capi di abbigliamento, gli occhiali da vista e oggetti simili indossati dalla persona offesa nel momento in cui ha subito la lesione.
In altri casi, le possibilità di ricevere un indennizzo per danni materiali sono estremamente limitate (cfr. precedente sezione 1.2).
- Danni psicologici (morali):
Sì. Oltre all'indennizzo per il dolore e le sofferenze, è possibile ottenere un indennizzo in caso di violazione, laddove reato commesso contro la persona, la libertà o la pace della vittima abbia comportato una grave violazione dell'integrità personale della parte offesa.
- Danni materiali (non-psicologici):
Sì, purché il risarcimento non sia erogato da altre fonti.
Sì, se il reato ha causato il decesso della vittima e comportato lesioni personali a una persona particolarmente prossima al defunto, l'indennizzo è concesso purché non si sia ricevuto un risarcimento da altre fonti. Si vedano altresì le sezioni 1.3 e 1.4.
La perdita del sostentamento può essere risarcita a talune condizioni.
- Danni psicologici:
Sì, si veda la sezione 1.3.
Gli importi dell'indennizzo in genere vengono corrisposti in un'unica soluzione. L'indennizzo per eventuali lesioni permanenti può essere adeguato in un secondo momento, quando l'irreversibilità delle lesioni diviene evidente. La perdita di guadagno a lungo termine viene in genere adeguata una volta l'anno con il pagamento di arretrati. Se la lesione ha causato alla parte offesa una disabilità che ne ha ridotto in modo permanente la capacitò di lavorare, la parte offesa può avere diritto, a talune condizioni, all'indennizzo per il mancato guadagno futuro, sotto forma di rendita erogata con pagamenti mensili.
L'indennizzo può essere ridotto o negato del tutto laddove il comportamento della parte offesa abbia aumentato il rischio di lesione, sia per concorso nel reato oppure in modo intenzionale o per negligenza. L'indennizzo è oggetto di un tale adeguamento qualora il reato sia stato causato dall'attività criminale della stessa parte offesa o sia correlato a stupefacenti oppure se la parte offesa ha contribuito attivamente al reato.
La parte offesa deve inoltre avere garantito una ragionevole collaborazione nelle indagini di polizia. In aggiunta la parte offesa è tenuta a contribuire alla procedura di indennizzo messa in atto dall'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime di reato, fornendo informazioni e trasmettendo i documenti necessari per l'esame della domanda. I richiedenti che non collaborino alle indagini di polizia perderanno il diritto all'indennizzo, così come i richiedenti che non contribuiscano al caso.
Per quanto riguarda l'indennizzo per lesioni personali e violazione, la situazione finanziaria del danneggiato non incide sul diritto all'indennizzo o sull'importo dell'indennizzo erogato. In caso di danni materiali e di danni patrimoniali puri, la situazione finanziaria della parte lesa può influire sul diritto al risarcimento e, in alcune circostanze, sull'importo del risarcimento riconosciuto per il danno penale.
L'indennizzo del danno da reato erogato dallo Stato è secondario rispetto a qualsiasi altro risarcimento cui la parte offesa può avere diritto per il danno o la lesione subita. In altri termini, qualsiasi altro risarcimento sarà dedotto dall'indennizzo per danno da reato. Ad esempio, verranno detratti i danni risarciti o che potrebbero essere risarciti nonché eventuali risarcimenti assicurativi cui la parte offesa ha diritto.
L'indennizzo sarà calcolato in linea con le norme stabilite dai testi della legge sull'indennizzo dei danni da reato e della legge sulla responsabilità civile. Il diritto all'indennizzo dei danni da reato è per certi aspetti più limitato rispetto al diritto all'indennizzo dei danni da illecito civile. Il principio sotteso è che l'indennizzo deve rappresentare una forma di riparazione e, per quanto possibile, garantire alla parte offesa il ripristino della situazione finanziaria precedente il danno o la lesione.
Sono coperte tutte le spese indispensabili e ragionevoli, nonché qualsiasi perdita di guadagno causata dal danno o dalla lesione. è fissato un limite massimo per l'indennizzo; cfr. sezione 1.18.
L'indennizzo per il dolore e le sofferenze viene corrisposto in linea con le tabelle predisposte, l'importo normale durante il congedo per malattia è di circa 2 700 SEK al mese (2022), ma può essere concesso un indennizzo più elevato, ad esempio in caso di cura in servizi di terapia intensiva. Per alcuni reati in cui la lesione ha causato il decesso della vittima (risarcimento dei parenti) e in caso di stupro è applicata anche una presunzione di lesione personale, che non dovrà quindi essere dimostrata. In questi casi, per l'indennizzo per il dolore e le sofferenze subite si applicano una serie di parametri: 60 000 SEK in caso di omicidio doloso, 30 000 SEK in caso di omicidio colposo e 15 000 SEK in caso di stupro.
L'indennizzo erogato per invalidità permanente è determinato utilizzando i parametri di riferimento e in base a una perizia medica riguardante l'entità dell'invalidità e all'età del richiedente.
L'indennizzo corrisposto in caso di deturpazione permanente è calcolato utilizzando i parametri di riferimento e in base alla visibilità dello sfregio, alla posizione in cui è stato causato e all'età della parte offesa.
L'indennizzo erogato in caso di violazione è determinato tenendo conto delle circostanze oggettive del reato e indipendentemente dall'esperienza soggettiva della parte offesa. In pratica l'indennizzo può ad esempio ammontare a 5 000 - 20 000 SEK in caso di una minaccia illecita, 5 000 - 100 000 SEK in caso di aggressione, 100 000 SEK in caso di stupro e 100 000 - 150 000 SEK in caso di tentato omicidio.
L'importo minimo dell'indennizzo erogabile è di 100 SEK (dopo la detrazione di base).
L'importo massimo dell'indennizzo erogabile per lesioni personali, inclusi dolore e sofferenze, è di 966 000 SEK (2022). è possibile ottenere altresì un indennizzo per una rendita vitalizia, concesso a determinate condizioni.
L'importo massimo dell'indennizzo erogabile per danni materiali e danni patrimoniali puri è di 482 000 SEK (2022).
Non esiste un limite massimo di indennizzo per i casi di violazione.
Sì, per quanto riguarda le perdite finanziarie, rappresentate ad esempio dalle spese mediche sostenute o dal mancato guadagno, la parte offesa è tenuta a specificare l'importo o a inviare documenti giustificativi che dimostrino la portata dei danni.
L'importo non deve essere precisato per il risarcimento dei danni morali (dolore e sofferenze, violazione, lesioni permanenti e indennizzo a favore di minori che hanno assistito a un reato).
Sì, l'indennizzo erogato dallo Stato per danni da reato è concesso soltanto nella misura in cui il danno non sia coperto da altri tipi di risarcimento cui la parte offesa ha diritto.
No, non è possibile ottenere un anticipo dell'indennizzo.
Sì, purché la domanda non sia in prescrizione, solitamente dieci anni dalla pronuncia della decisione.
Se il richiedente è rappresentato da un legale rappresentante sarà necessario presentare una procura originale. Le spese devono solitamente essere giustificate con le fatture originali. Presentare tale materiale, pertinente per il danno o la lesione in questione, è in genere anche un vantaggio per il richiedente.
Nel caso in cui i documenti necessari non vengano allegati alla domanda, l'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime di reato provvederò a ottenere la documentazione necessaria per valutare il diritto all'indennizzo e determinarne l'eventuale importo, avvalendosi del mandato conferitole dal richiedente al momento della presentazione della domanda. Laddove non riesca a ottenere autonomamente le informazioni e i documenti richiesti, l'autorità darà al richiedente la possibilità di trasmetterli.
No.
L'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime di reato.
Brottsoffermyndigheten, Box 470, 901 09 UMEÅ.
La domanda deve essere inviata utilizzando un modulo specifico. I moduli sono disponibili sul sito web dell'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime di reato all'indirizzo https://www.brottsoffermyndigheten.se/.
I richiedenti in possesso di un documento di identità registrato presso la banca elettronica svedese possono presentare domanda per via elettronica sul sito web https://www.brottsoffermyndigheten.se/.
No.
Il tempo di esame della domanda dipende dal carico di lavoro dell'autorità. Può inoltre dipendere dalla complessità del caso. Il tempo medio di esame della domanda è di circa tre mesi (nel 2022).
Le decisioni dell'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime di reato non sono impugnabili, ma l'autorità può modificare la propria decisione, su richiesta o di propria iniziativa, qualora vengano alla luce nuove circostanze oppure vi siano altre ragioni che lo giustificano. La decisione non può essere modificata a detrimento dell'attore.
I richiedenti che non siano soddisfatti della decisione possono inviare all'autorità una richiesta di riesame del caso. Nella domanda vanno specificate le modifiche auspicate e le ragioni per cui dovrebbero essere apportate. Assieme alla richiesta occorre presentare eventuale materiale aggiuntivo.
L'attore ha sempre diritto al riesame della decisione da parte del Consiglio dell'autorità per il risarcimento dei danni da reato.
È possibile trovare informazioni e il modulo di domanda sul sito web dell'autorità svedese per il sostegno e il risarcimento alle vittime di reato. Le informazioni sull'indennizzo e sulle modalità di presentazione della domanda sono disponibili in diverse lingue e i moduli di domanda in inglese.
è inoltre possibile chiamare il numero di assistenza dell'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime di reato, attivo dalle 9:00 alle 15:00, dal lunedì al venerdì, al n. +46 90 70 82 00. Il numero offre consulenza in svedese e in inglese.
Cfr. sopra.
Informazioni appropriate per i minorenni sono disponibili all'indirizzo https://www.jagvillveta.se/. Le informazioni sono disponibili in più lingue.
Le domande di indennizzo sono di facile compilazione e, in caso di problemi, è possibile chiedere assistenza all'autorità svedese per il sostegno e l'indennizzo delle vittime di reato. Il rimborso delle spese di rappresentanza legale sarà erogato solo laddove vi siano particolari ragioni che lo giustificano.
Il centro locale di sostegno alle vittime può fornire assistenza per la domanda di indennizzo. È possibile trovare il centro locale di sostegno alle vittime sul sito web http://www.brottsofferjouren.se/; è inoltre possibile chiamare il numero di assistenza 0200-21 20 19.
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È possibile chiedere un risarcimento se si è una vittima incolpevole di un reato violento o se un proprio caro è deceduto a causa di un reato violento. L'allegato B del regime di risarcimento elenca gli eventi che vengono considerati un reato violento o meno ai fini del regime. Anche le persone che hanno subito lesioni essendosi assunte un rischio eccezionale e giustificato al fine di prevenire o limitare gli effetti di un reato, compreso nel fermare una persona sospettata di essere l'autore del reato, hanno diritto a un risarcimento.
È possibile richiedere un risarcimento per:
Non tutte le domande di risarcimento saranno accolte; occorre avere i requisiti necessari ai sensi delle norme del regime di risarcimento.
Se si è un parente stretto di una persona deceduta a causa di lesioni subite, si potrebbe avere il diritto di richiedere un risarcimento. Per poter beneficiare di tale risarcimento occorre rientrare nella categoria di soggetti che il regime di risarcimento denomina "parenti ammissibili".
Un parente ammissibile è una persona che al momento del decesso della persona defunta era:
Si può essere idonei a presentare una domanda per danni psichici qualora si sia stati testimoni o presenti durante il verificarsi di un incidente nel quale una persona cara è stata ferita a seguito di un reato violento. Si può avere diritto a presentare domanda di risarcimento anche nel caso in cui si sia stati coinvolti nei momenti immediatamente successivi a un incidente nel quale una persona cara è rimasta ferita.
Nel caso in cui si presenti una domanda di risarcimento per l'essere stati testimoni o coinvolti nei momenti immediatamente successivi al ferimento di una persona cara, occorre aver subito un danno psichico in conseguenza di tale evento. Sarà necessario presentare prove mediche prodotte da uno psichiatra o uno psicologo clinico a conferma di tale circostanza.
I parenti che possono essere idonei a presentare la domanda sono elencati nei punti precedenti.
Si ha il diritto di ricevere un risarcimento nel contesto del regime di risarcimento in questione soltanto se si soddisfano i requisiti di residenza, cittadinanza o di altra natura specificati all'articolo 10. Ciò significa che occorre essere stati regolarmente residenti nel Regno Unito alla data dell'incidente oppure che è soddisfatta una delle condizioni di cui agli articoli 11 o 13 del regime in questione.
Si avrà diritto a un risarcimento anche se si è cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea (UE), dello Spazio economico europeo (SEE) o del Consiglio della convenzione europea sul risarcimento delle vittime di reati violenti. Disposizioni speciali si applicano alle potenziali vittime della tratta di esseri umani e alle persone che hanno presentato domanda di asilo. Il criterio è contenuto nella sua integralità nell'articolo 10 del regime.
Il risarcimento è dovuto ai sensi del regime per incidenti che si verificano in Gran Bretagna (Scozia, Inghilterra e Galles).
Nel caso di vittime residenti nel Regno Unito (UK) e che hanno subito danni a seguito di un reato violento in un altro paese facente parte dell'Unione europea (UE), possiamo fornire assistenza a presentare una domanda per ottenere un risarcimento da tale paese. Si prega di contattare il gruppo dedicato all'assistenza UE al numero di telefono 0300 003 3061 oppure tramite posta elettronica all'indirizzo eucat@cica.gsi.gov.uk.
Qualora si siano subiti danni al di fuori dell'UE, potrebbe essere possibile presentare una domanda ai sensi di un regime analogo gestito dal paese in questione. Si prega di contattare il Foreign and Commonwealth Office (ministero degli Affari esteri e del Commonwealth) per ulteriori informazioni. Dettagli in merito sono disponibili sul sito https://www.gov.uk.
Sì. Se il reato per il quale si richiede un risarcimento non è stato denunciato alla polizia, non è possibile effettuare alcun pagamento. La denuncia alla polizia di tutti gli incidenti per i quali viene presentata una domanda di risarcimento costituisce un requisito ai sensi del regime.
No. Non occorre necessariamente attendere l'esito di eventuali indagini della polizia o di procedimenti penali prima di presentare una domanda.
Il regime è destinato a fungere da risorsa di ultima istanza. Laddove sia possibile richiedere un risarcimento per altra via, occorre procedere in tal senso. Ci si aspetta che le vittime adottino tutte le misure ragionevoli per ottenere eventuali prestazioni di sicurezza sociale, prestazioni assicurative, danni o risarcimenti ai quali potrebbero aver diritto in ragione delle lesioni subite.
Si potrebbe comunque avere diritto a un risarcimento ai sensi del regime anche se l'aggressore non è noto o non viene condannato. La vittima è tenuta a collaborare pienamente a qualsiasi indagine condotta dalla polizia. Le decisioni nel contesto del regime vengono prese ponderando le diverse probabilità.
Occorre presentare domanda non appena sia ragionevolmente possibile farlo. Nel caso in cui la vittima sia un adulto al momento dell'incidente, di norma la domanda va presentata non oltre due anni dal suo verificarsi. Tale termine può essere esteso soltanto se:
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici (morali):
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici:
Laddove possibile, le domande vengono risolte tramite l'offerta di un unico pagamento forfettario.
Ci possono essere ripercussioni sulla domanda se:
Il regime non prevede l'accertamento delle fonti di reddito.
Non è possibile corrispondere un risarcimento nelle seguenti circostanze:
Il risarcimento non sarà inoltre effettuato o sarà ridotto nel caso in cui la vittima abbia ricevuto un risarcimento per il medesimo pregiudizio da parte di altre fonti, compreso un risarcimento di danni riconosciuto da un organo giurisdizionale civile.
Le norme del regime e il valore degli importi concessi sono stabiliti dal parlamento e sono calcolati facendo riferimento a una tariffa per infortuni. La portata dell'importo concesso varia in base alla gravità del pregiudizio.
L'importo minimo concedibile è 1 000 GBP e quello massimo è 500 000 GBP.
Il risarcimento concedibile sarà calcolato dall'autorità competente.
Il risarcimento sarà ridotto nel caso in cui la vittima abbia ricevuto o abbia diritto a ricevere il versamento di un indennizzo per il medesimo danno subito in ragione di:
Nel caso in cui venga concesso il risarcimento di spese speciali, il pagamento a favore della vittima sarà ridotto per tenere conto delle prestazioni di sicurezza sociale per il medesimo danno e l'indennizzo assicurativo corrisposto, indipendentemente da chi ha versato il premio in caso di domande relative a voci di spesa quali adattamenti alla propria abitazione o assistenza personale.
Laddove l'autorità preposta abbia deciso che la vittima è idonea a ricevere un risarcimento, ma non riesca a prendere una decisione definitiva, detta autorità potrà prendere in considerazione la possibilità di effettuare un versamento provvisorio. Se l'autorità preposta non è in grado di prendere una decisione definitiva, è probabile che ciò sia dovuto al fatto che è necessario attendere di comprendere la portata a lungo termine del danno subito dalla vittima.
L'autorità preposta potrà prendere in considerazione la possibilità di riaprire la gestione di una domanda dopo che è stato effettuato un versamento finale nel caso in cui:
Di norma l'autorità preposta non riaprirà un caso se non entro due anni dalla decisione finale. Qualora si richieda la riapertura di un caso oltre due anni dopo la decisione dell'autorità preposta, tale domanda sarà presa in considerazione soltanto se vengono fornite prove sufficienti per l'adozione di una decisione in merito al caso senza la necessità di ulteriori indagini approfondite.
Le informazioni di cui le autorità preposte necessitano dipendono dal tipo di domanda presentata. Il processo di presentazione delle domande indicherà quali informazioni sono richieste in quel momento. Qualora siano necessarie eventuali ulteriori informazioni l'autorità preposta contatterà il richiedente.
La presentazione di una domanda di risarcimento non comporta costi. Laddove appropriato l'autorità preposta richiederà la presentazione di prove mediche. Qualora per ottenere tali prove mediche sia necessario sostenere dei costi è possibile che ci si aspetti che il richiedente sostenga tali spese. Il costo per l'ottenimento di prove mediche varierà ma il richiedente non sarà tenuto a versare più di 50 GBP in totale.
L'Autorità per il risarcimento dei danni derivanti da reato.
Criminal Injuries Compensation Authority (CICA)
Alexander Bain House
Atlantic Quay
15 York Street
Glasgow
G2 8JQ
Tel.: (UK) +44 (0)300 003 3601; (da fuori il Regno Unito): +44(0)203 684 2517
Sito web: https://www.gov.uk/.
No, tutto avverrà mediante corrispondenza.
Il tempo necessario per valutare la domanda varia a seconda della sua complessità. Ad esempio, le domande concernenti un mancato guadagno richiederanno più tempo rispetto a quelle che comportano soltanto il versamento di un importo ai sensi delle tariffe concernenti i danni subiti. La CICA non finalizzerà una domanda presentata fino a quando la vittima non confermerà di essere guarita dalle lesioni subite, per quanto possibile. L'obiettivo è quello di risolvere i casi semplici entro 12 mesi dalla ricezione delle domande.
Qualora non concordi con la decisione originale e desideri una sua revisione, il richiedente deve inviare alla CICA una domanda scritta di revisione entro 56 giorni dalla data della decisione originale. Il richiedente dovrà allegare qualsiasi prova aggiuntiva che esso desidera venga valutata a sostegno della sua domanda.
Una volta ricevuta la domanda di riesame unitamente a tutte le informazioni a sostegno, un funzionario preposto alla gestione delle domande, diverso da quello che ha adottato la decisione originale, valuterà tale domanda. La decisione di riesame può essere più o meno favorevole rispetto alla decisione originale oppure la decisione originale può essere confermata senza variazioni.
Qualora il richiedente non concordi con una decisione di riesame può presentare ricorso al First-tier Tribunal (sezione Risarcimenti per i danni subiti dalle vittime di reati) in conformità con le norme procedurali di detto organo giurisdizionale. Tali norme sono disponibili sul sito web di tale organo giurisdizionale,
È possibile presentare una domanda di risarcimento tramite il sito web dedicato che contiene altresì informazioni utili sul regime.
Il collegamento al sito web è riportato nel punto precedente e i consulenti del centro assistenza clienti sono a disposizione al numero +44(0)300 003 3601. Si noti che i consulenti del centro assistenza clienti risponderanno esclusivamente in lingua inglese.
Non è necessario disporre di un rappresentante retribuito come un avvocato o una società di gestione delle domande per presentare la domanda di risarcimento. Qualora il richiedente opti per la rappresentanza a pagamento, i costi di tali servizi saranno a carico esclusivo del richiedente stesso.
È possibile contattare il servizio informativo a favore delle vittime per ottenere assistenza per la presentazione della propria domanda.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
Il regime di risarcimento per i reati in Irlanda del Nord è mirato a risarcire le vittime incolpevoli di reati violenti in Irlanda del Nord. Il regime per i reati di danneggiamento è mirato a risarcire i danni materiali.
Possiamo assegnare un risarcimento per danni psicologici o fisici conseguenza di un reato violento e per aggressioni sessuali o fisiche.
Sì, un familiare di una persona deceduta a causa di un reato, o a suo carico, può ottenere un risarcimento.
Una persona a carico è il/la coniuge o il/la convivente, un/a parente e figlio/a della vittima deceduta.
Sì, il familiare di una vittima di reato può ottenere un risarcimento per danni psicologici se la vittima è sopravvissuta a un reato violento.
Sì, il risarcimento può essere corrisposto ai cittadini di qualsiasi nazionalità.
Possiamo prendere in considerazione solo le domande di risarcimento per reati avvenuti in Irlanda del Nord.
Il regime dispone che tutti i richiedenti denuncino il reato alla polizia nel più breve tempo possibile, in funzione di una ragionevole praticabilità.
No, tuttavia si dovrebbe presentare la domanda entro due anni dalla data dell'incidente.
No.
Sì, è possibile ottenere un risarcimento se l'autore del reato non è stato identificato o condannato. Il richiedente deve tuttavia comunicare tutte le circostanze pertinenti del reato alla polizia e collaborare alle indagini.
Si, il richiedente dovrebbe presentare la domanda entro due anni dalla data dell'evento.
a) Per la vittima del reato:
- Danni materiali (non-psicologici):
Gli uffici che si occupano del risarcimento prenderanno in considerazione il risarcimento delle perdite o dei danni materiali o le spese per quanto connesso al trattamento delle lesioni, le spese mediche, le attrezzature speciali, gli adattamenti all'alloggio del richiedente, le spese afferenti alla Court of Protection, i costi sostenuti per l'amministrazione delle questioni legali del richiedente a causa della mancata capacità psicologica. Mancato guadagno o perdita di capacità di reddito.
- Danni psicologici (morali):
Danni psicologici.
- Danni materiali (non-psicologici):
Gli uffici che si occupano del risarcimento pagheranno le spese funerarie in termini ragionevoli. Una persona a carico può ottenere un risarcimento in caso di morte.
- Danni psicologici:
Una persona a carico può ottenere un risarcimento per sofferenza psicologica.
Il risarcimento è di norma versato in una volta sola.
La domanda può essere ridotta o azzerata se il comportamento del richiedente ha contribuito all'evento, se vi sono precedenti penali con condanne ancora da scontare e in assenza di collaborazione con la polizia o i servizi di risarcimento.
In nessun modo.
I criteri potrebbero influire sul risarcimento nel caso in cui l'aggressore benefici di un risarcimento.
Il risarcimento è calcolato secondo il tariffario delle lesioni che costituisce parte del regime.
Il risarcimento minimo è pari a 1 000 £ e quello massimo è pari a 250 000 £. Non vi sono massimali all'importo complessivo del risarcimento che può essere assegnato.
No, il richiedente non è tenuto a indicare l'importo, bensì a comunicare le lesioni subite.
L'assicurazione privata non incide sull'importo del risarcimento versato. Saranno tuttavia dedotti dalle assegnazioni i risarcimenti ottenuti in qualsiasi sede giudiziaria.
Finché non sussistono questioni di responsabilità, è possibile versare una provvisionale.
Sì, una causa può essere riaperta se le condizioni mediche della vittima hanno subito una variazione tale che il mantenimento della valutazione originaria costituirebbe un'ingiustizia.
un modulo di domanda debitamente compilato; gli uffici competenti per il risarcimento chiederanno al richiedente se sono necessarie ulteriori informazioni (per es. dettagli relativi all'occupazione e al reddito).
Non vi sono spese.
Il regime di risarcimento per i reati in Irlanda del Nord (Northern Ireland Criminal Injuries Compensation Scheme).
Compensation Services, 6th Floor, Millennium House, 25 Great Victoria Street, Belfast, BT2 7AQ.
No.
I tempi medi per emettere la prima decisione sono di 11 mesi e di sei mesi per una eventuale impugnazione.
Il richiedente ha la facoltà di riesame e di impugnazione.
Sul nostro sito web.
Indirizzo del sito web: http://www.nidirect.gov.uk/index/do-it-online/crime-justice-and-the-law-online/make-a-claim-in-cases-of-criminal-damage.htm
Il regime di risarcimento per i reati non contempla il patrocinio a spese dello Stato. È possibile nominare un avvocato per essere assistiti nella domanda di risarcimento per i reati.
Il richiedente può ottenere l'assistenza di Victim Support NI per il procedimento di risarcimento.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.
È possibile chiedere un risarcimento se si è una vittima senza colpe di un reato violento o se un proprio caro è deceduto a causa di un reato violento. L'allegato B del regime di risarcimento elenca gli eventi che vengono considerati un reato violento o meno ai fini del regime. Anche le persone che hanno subito lesioni essendosi assunte un rischio eccezionale e giustificato al fine di prevenire o limitare gli effetti di un reato, compreso nel fermare una persona sospettata di essere l'autore del reato, hanno diritto a un risarcimento.
È possibile richiedere un risarcimento per:
Non tutte le domande di risarcimento saranno accolte; occorre avere i requisiti previsti ai sensi delle norme del regime di risarcimento.
Se si è un parente stretto di una persona deceduta a causa di lesioni subite, si potrebbe avere il diritto di richiedere un risarcimento. Per poter beneficiare di tale risarcimento occorre rientrare nella categoria di soggetti che il regime di risarcimento denomina "parenti ammissibili".
Un parente ammissibile è una persona che al momento del decesso della persona defunta era:
Si può essere idonei a presentare una domanda per danni psichici qualora si sia stati testimoni o presenti durante il verificarsi di un incidente nel quale una persona cara è stata ferita a seguito di un reato violento. Si può avere diritto a presentare domanda di risarcimento anche nel caso in cui si sia stati coinvolti nei momenti immediatamente successivi a un incidente nel quale una persona cara è rimasta ferita.
Nel caso in cui si presenti una domanda di risarcimento per l'essere stati testimoni o coinvolti nei momenti immediatamente successivi al ferimento di una persona cara, occorre aver subito un danno psichico in conseguenza di tale evento. Sarà necessario presentare prove mediche prodotte da uno psichiatra o uno psicologo clinico a conferma di tale circostanza.
I parenti che possono essere idonei a presentare la domanda sono elencati nei punti precedenti.
Si ha il diritto di ricevere un risarcimento nel contesto del regime di risarcimento in questione soltanto se si soddisfano i requisiti di residenza, cittadinanza o di altra natura specificati all'articolo 10. Ciò significa che occorre essere stati regolarmente residenti nel Regno Unito alla data dell'incidente oppure che è soddisfatta una delle condizioni di cui agli articoli 11 o 13 del regime in questione.
Si avrà diritto a un risarcimento anche se si è cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea (UE), dello Spazio economico europeo (SEE) o del Consiglio della convenzione europea sul risarcimento delle vittime di reati violenti. Disposizioni speciali si applicano alle potenziali vittime della tratta di esseri umani e alle persone che hanno presentato domanda di asilo.
Il criterio è contenuto nella sua integralità nell'articolo 10 del regime.
Il risarcimento è dovuto ai sensi del regime per incidenti che si verificano in Gran Bretagna (Scozia, Inghilterra e Galles).
Nel caso di vittime residenti nel Regno Unito (UK) e che hanno subito danni a seguito di un reato violento in un altro paese facente parte dell'Unione europea (UE), possiamo fornire assistenza a presentare una domanda per ottenere un risarcimento da tale paese. Si prega di contattare il gruppo dedicato all'assistenza UE al numero di telefono 0300 003 3061 oppure tramite posta elettronica all'indirizzo eucat@cica.gov.uk.
Qualora si siano subiti danni al di fuori dell'UE, potrebbe essere possibile presentare una domanda ai sensi di un regime analogo gestito dal paese in questione. Si prega di contattare il Foreign and Commonwealth Office (ministero degli Affari esteri e del Commonwealth) per ulteriori informazioni. Dettagli in merito sono disponibili sul sito https://www.gov.uk.
Sì. Se il reato per il quale si richiede un risarcimento non è stato denunciato alla polizia, non è possibile effettuare alcun pagamento. La denuncia alla polizia di tutti gli incidenti per i quali viene presentata una domanda di risarcimento costituisce un requisito ai sensi del regime.
No. Non occorre necessariamente attendere l'esito di eventuali indagini della polizia o di procedimenti penali prima di presentare una domanda.
Il regime è destinato a fungere da risorsa di ultima istanza. Laddove sia possibile richiedere un risarcimento per altra via, occorre procedere in tal senso. Ci si aspetta che le vittime adottino tutte le misure ragionevoli per ottenere prestazioni di sicurezza sociale, prestazioni assicurative, danni o risarcimenti ai quali potrebbero aver diritto in ragione dei danni subiti.
Si potrebbe comunque avere diritto a un risarcimento ai sensi del regime anche se l'aggressore non è noto o non viene condannato. La vittima è tenuta a collaborare pienamente a qualsiasi indagine condotta dalla polizia. Le decisioni nel contesto del regime vengono prese ponderando le diverse probabilità.
Occorre presentare domanda non appena sia ragionevolmente possibile farlo. Nel caso in cui la vittima sia un adulto al momento dell'incidente, di norma la domanda va presentata non oltre due anni dal suo verificarsi. Tale termine può essere esteso soltanto se:
a) per la vittima del reato:
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici (morali):
- danni materiali (non psicologici):
- danni psicologici:
Laddove possibile, le domande vengono risolte tramite l'offerta di un unico pagamento forfettario.
Ci possono essere ripercussioni sulla domanda se:
Il regime non prevede l'accertamento delle fonti di reddito.
Non è possibile corrispondere un risarcimento nelle seguenti circostanze:
Il risarcimento non sarà inoltre effettuato o sarà ridotto nel caso in cui la vittima abbia ricevuto un risarcimento per il medesimo pregiudizio da parte di altre fonti, compreso un risarcimento di danni riconosciuto da un organo giurisdizionale civile.
Le norme del regime e il valore degli importi concessi sono stabiliti dal parlamento e sono calcolati facendo riferimento a una tariffa per infortuni. La portata dell'importo concesso varia in base alla gravità del pregiudizio.
L'importo minimo concedibile è 1 000 GBP e quello massimo è 500 000 GBP.
Il risarcimento concedibile sarà calcolato dall'autorità competente.
Il risarcimento sarà ridotto nel caso in cui la vittima abbia ricevuto o abbia diritto a ricevere il versamento di un indennizzo per il medesimo danno subito in ragione di:
Nel caso in cui venga concesso il risarcimento di spese speciali, il pagamento a favore della vittima sarà ridotto per tenere conto delle prestazioni di sicurezza sociale per il medesimo danno e l'indennizzo assicurativo corrisposto, indipendentemente da chi ha versato il premio in caso di domande relative a voci di spesa quali adattamenti alla propria abitazione o assistenza personale.
Laddove l'autorità preposta abbia deciso che la vittima è idonea a ricevere un risarcimento, ma non riesca a prendere una decisione definitiva, detta autorità potrà prendere in considerazione la possibilità di effettuare un versamento provvisorio. Se l'autorità preposta non è in grado di prendere una decisione definitiva, è probabile che ciò sia dovuto al fatto che è necessario attendere di comprendere la portata a lungo termine del danno subito dalla vittima.
L'autorità preposta potrà prendere in considerazione la possibilità di riaprire la gestione di una domanda dopo che è stato effettuato un versamento finale nel caso in cui:
Di norma l'autorità preposta non riaprirà un caso se non entro due anni dalla decisione finale. Qualora si richieda la riapertura di un caso oltre due anni dopo la decisione dell'autorità preposta, tale domanda sarà presa in considerazione soltanto se vengono fornite prove sufficienti per l'adozione di una decisione in merito al caso senza la necessità di ulteriori indagini approfondite.
La presentazione di una domanda di risarcimento non comporta costi. Laddove appropriato l'autorità preposta richiederà la presentazione di prove mediche. Qualora per ottenere tali prove mediche sia necessario sostenere dei costi è possibile che ci si aspetti che il richiedente sostenga tali spese. Il costo per l'ottenimento di prove mediche varierà ma il richiedente non sarà tenuto a versare più di 50 GBP in totale.
L'Autorità per il risarcimento dei danni derivanti da reato.
Criminal Injuries Compensation Authority (CICA)
Alexander Bain House
Atlantic Quay
15 York Street
Glasgow
G2 8JQ
Tel: (UK) +44 (0)300 003 3601;
(da fuori il Regno Unito): +44(0)203 684 2517
Sito web: https://www.gov.uk
No, tutto avverrà mediante corrispondenza.
Il tempo necessario per valutare la domanda varia a seconda della sua complessità. Ad esempio, le domande concernenti un mancato guadagno richiederanno più tempo rispetto a quelle che comportano soltanto il versamento di un importo ai sensi delle tariffe concernenti i danni subiti. La CICA non finalizzerà una domanda presentata fino a quando la vittima non confermerà di essere guarita dalle lesioni subite, per quanto possibile. L'obiettivo è quello di risolvere i casi semplici entro 12 mesi dalla ricezione delle domande.
Qualora non concordi con la decisione originale e desideri una sua revisione, il richiedente deve inviare alla CICA una domanda scritta di revisione entro 56 giorni dalla data della decisione originale. Il richiedente dovrà allegare qualsiasi prova aggiuntiva che esso desidera venga valutata a sostegno della sua domanda.
Una volta ricevuta la domanda di riesame unitamente a tutte le informazioni a sostegno, un funzionario preposto alla gestione delle domande, diverso da quello che ha adottato la decisione originale, valuterà tale domanda. La decisione di riesame può essere più o meno favorevole rispetto alla decisione originale oppure la decisione originale può essere confermata senza variazioni.
Qualora il richiedente non concordi con una decisione di riesame può presentare ricorso al First-tier Tribunal (sezione Risarcimenti per i danni subiti dalle vittime di reati) in conformità con le norme procedurali di detto organo giurisdizionale. Tali norme sono disponibili sul sito web di tale organo giurisdizionale.
È possibile presentare una domanda di risarcimento tramite l'apposito sito web che contiene altresì informazioni utili sul regime.
Il collegamento al sito web è riportato nel punto precedente e i consulenti del centro assistenza clienti sono disponibili al numero +44(0)300 003 3601. Si noti che i consulenti del centro assistenza clienti risponderanno esclusivamente in lingua inglese.
Non è necessario disporre di un rappresentante retribuito come un avvocato o una società di gestione delle domande per presentare la domanda di risarcimento. Qualora il richiedente opti per la rappresentanza a pagamento, i costi di tali servizi saranno a carico esclusivo del richiedente stesso.
È possibile contattare il servizio informativo a favore delle vittime per ottenere assistenza per la presentazione della propria domanda.
La versione di questa pagina nella lingua nazionale è affidata allo Stato membro interessato. Le traduzioni sono effettuate a cura della Commissione europea. È possibile che eventuali modifiche introdotte nell'originale dallo Stato membro non siano state ancora riportate nelle traduzioni. La Commissione europea declina qualsiasi responsabilità per le informazioni e i dati contenuti nel documento e quelli a cui esso rimanda. Per le norme sul diritto d'autore dello Stato membro responsabile di questa pagina, si veda l'avviso legale.