Come avviare un'azione legale

Croazia
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European Judicial Network
Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Devo necessariamente rivolgermi ad un’autorità giudiziaria o esiste un’alternativa?

Oltre a portare una controversia dinanzi a un giudice, le parti hanno a disposizione modalità stragiudiziali di risoluzione delle controversie. In Croazia tali modalità includono l'arbitrato, la mediazione e le azioni civili in senso lato volte a giungere a una composizione dinanzi al giudice.

La legge che disciplina la mediazione nelle controversie sorte in ambito civile, commerciale e lavorativo, nonché altre cause relative a diritti che le parti possono esercitare liberamente, è la Zakon o mirenju (legge sulla mediazione) (Narodne Novine, NN; gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia, n. 18/11). Con il termine mediazione, dal latino mediare, si intende qualunque procedura, indipendentemente dalla sua denominazione (mirenje, medijacija, posredovanje, koncilijacija), in cui le parti cercano di risolvere la controversia concludendo un accordo mutuo, ossia, un accordo accettabile per entrambe le parti, in linea con le rispettive esigenze e interessi, con l'ausilio di una terza parte neutra – uno o più mediatori (posrednik, medijator, koncilijator) – che aiuti le parti a giungere a una risoluzione, senza imporre una soluzione vincolante. La mediazione è effettuata nei modi concordati dalle parti. In effetti, questo procedimento è caratterizzato dal carattere facoltativo, dall'autonomia delle parti nel suo contesto, dalla natura volontaria, consensuale, informale e confidenziale, e dall'equità tra le parti del procedimento.

D'altro canto, l'arbitraža o l'izbrano suđenje (arbitrato) è un processo tenuto dinanzi a un collegio arbitrale, che può essere svolto da una persona giuridica o dall'organismo di una persona giuridica incaricato di gestire e condurre l'attività dell'organo giurisdizionale arbitrale. L'arbitrato è una modalità di risoluzione delle controversie facoltativa, rapida, efficiente e non pubblica, nel cui ambito le parti possono decidere chi sarà il giudice in caso di controversia, il luogo dell'arbitrato, il diritto materiale e procedurale applicabile e le lingue del procedimento. La decisione dell'arbitro sui fatti del caso ha valore di sentenza definitiva.

Secondo la legge in materia di procedura civile, Zakon o parničnom postupku, ZPP (codice di procedura civile) (Narodne Novine, NN; Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia), nn. 53/91, 91/92, 112/99, 129/00, 88/01, 117/03, 88/05, 2/07, 84/08, 96/08, 123/08, 57/11, 25/13, 89/14 e 70/19, di seguito "CPC"), l'organo giurisdizionale, tenendo conto delle circostanze, in particolare dell'interesse delle parti e dei terzi legati alle parti, nonché del loro rapporto e del fatto che ci sia una interdipendenza, nell'ambito di un'udienza o in ogni altro momento di un procedimento civile, può invitarle a trovare una conciliazione per la controversia con procedura di mediazione, entro otto giorni, oppure con una decisione può proporre la mediazione (e ciò sia in ambito giudiziale che stragiudiziale). Inoltre, all'udienza preliminare, il giudice propone alle parti di risolvere la controversia ricorrendo al procedimento di mediazione, informandole della possibilità di una conciliazione omologata dal giudice stesso.

In alcuni casi (azioni intentate contro la Repubblica di Croazia), la persona che intende proporre un'azione è tenuta, prima della presentazione dell'atto introduttivo, a contattare la procura di Stato che ha competenza territoriale e per la questione in oggetto, ai fini della rappresentanza dinanzi all'organo giurisdizionale in caso di azione contro la Repubblica di Croazia, e a chiedere una composizione amichevole del contenzioso, ad eccezione dei casi in cui regolamenti specifici fissino un termine per la presentazione di una domanda. Le domande di composizione amichevole di una controversia devono contenere tutte le informazioni necessarie per la presentazione di una normale istanza al tribunale.

2 Ci sono termini da rispettare per introdurre un’azione in giudizio?

Il termine per proporre un'azione dipende dal tipo e dalla natura giuridica dell'azione. Ad esempio, per la tutela giudiziaria dei diritti in materia di lavoro è previsto un termine di quindici giorni, entro il quale il lavoratore è tenuto a presentare la domanda all'autorità giudiziaria competente per la tutela dei diritti violati, dopo avere trasmesso una domanda di protezione dei propri diritti al datore di lavoro, ad eccezione dei casi di domande di risarcimento di danni o di altri crediti finanziari derivanti da rapporti di lavoro.

3 Dovrei rivolgermi alle autorità giudiziarie in questo Stato membro?

Sì. In Croazia, nei procedimenti civili, i giudici decidono nei limiti della competenza per l'oggetto della causa definita dalla legge e l'autorità giudiziaria è esercitata dagli organi di giurisdizione ordinaria e speciale, nonché dalla Corte suprema della Repubblica di Croazia (Vrhovni sud Republike Hrvatske).

Gli organi di giurisdizione ordinaria sono i tribunali municipali (općinski sudovi) e i tribunali nazionali (županijski sudovi). Gli organi giurisdizionali speciali sono i tribunali di commercio [trgovački sudovi], i tribunali amministrativi [upravni sudovi], i tribunali penali [prekršajni sudovi], la Corte d'appello di commercio della Repubblica di Croazia [Visoki trgovački sud Republike Hrvatske], la Corte d'appello amministrativa della Repubblica di Croazia [Visoki upravni sud Republike Hrvatske] e la Corte d'appello penale della Repubblica di Croazia [Visoki prekršajni sud Republike Hrvatske].

Il sommo organo giudiziario croato è la Vrhovni sud Republike Hrvatske (Corte suprema della Repubblica di Croazia).

La legge prevede altresì la possibilità di istituire altri tribunali ordinari e speciali, a seconda dell'ambito di competenza o di specifici settori giuridici.

4 In caso affermativo, a quale giudice in particolare mi devo rivolgere in questo Stato membro in funzione del mio domicilio e di quello dell'altra parte o di altri aspetti della mia domanda?

In base alla norma generale, l'organo giurisdizionale competente è il tribunale che ha competenza territoriale per il convenuto, cioè il tribunale competente nella zona in cui il convenuto ha la residenza permanente. Se il convenuto non ha una residenza permanente nella Repubblica di Croazia, l'organo giurisdizionale avente competenza territoriale generale è quello sul cui territorio risiede il convenuto.

Se il convenuto, oltre alla residenza permanente, ha anche una residenza provvisoria in un altro luogo ed è possibile dedurre dalle circostanze che vi risiederà per un lungo periodo di tempo, avrà competenza territoriale ordinaria l'autorità giudiziaria del luogo della residenza.

Per i procedimenti relativi a contenziosi contro un cittadino croato che risiede in modo permanente all'estero, in seguito al distacco lavorativo per un'autorità o una persona giuridica croata, l'organo di giurisdizione ordinaria è quello competente nel luogo dell'ultima residenza permanente conosciuta nella Repubblica di Croazia.

Nelle controversie di carattere internazionale sono competenti gli organi giurisdizionali croati se espressamente prescritto dalla legge o da un trattato internazionale. Qualora la legge o un trattato internazionale non attribuiscano espressamente la competenza a un organo giurisdizionale croato per tipi specifici di controversia, i giudici croati saranno competenti se prescritto da una disposizione giuridica in materia di competenza territoriale degli organi giurisdizionali croati.

5 A quale giudice mi devo rivolgere all'interno di questo Stato membro in funzione della natura della mia pretesa e in funzione dell'importo della controversia ?

Dipende dal tipo di controversia e di disposizioni del CPC che regolamentano gli aspetti riguardanti la competenza territoriale e per l'oggetto della causa.

Il valore di una controversia non è un criterio distinto che incide sulla giurisdizione territoriale o per l'oggetto della causa in Croazia.

6 Posso adire l’autorità giudiziaria da solo oppure devo passare per un intermediario, quale un avvocato?

In base all'organizzazione attuale dei contenziosi di cui al CPC, tutte le parti – persone fisiche o giuridiche – sono libere di scegliere se, nel corso del procedimento, potranno difendersi da sé o essere rappresentate da un intermediario, solitamente un avvocato, a meno che il CPC non preveda altrimenti.

Tuttavia, le disposizioni di cui all'articolo 91 (CPC) pongono limiti significativi al diritto delle parti di difendersi autonomamente: nelle controversie in materia di proprietà se il valore della causa supera i 50 000 HRK, la rappresentanza per le persone giuridiche può essere affidata solo a soggetti che hanno superato l'esame da avvocato.

Analogamente, l'articolo 91 bis del codice dispone che le parti possono chiedere l'autorizzazione a presentare ricorso in Cassazione nonché a dare mandato a un avvocato, salvo i casi in cui una parte abbia superato l'esame di abilitazione come avvocato o il mandatario possa procedere a presentare tali domande, in quanto abilitato a rappresentare la parte in virtù delle disposizioni del codice o di un'altra legge senza essere avvocato, se ha superato il suddetto esame.

7 Per avviare l’azione in giudizio, a chi devo rivolgermi: al banco del ricevimento, alla cancelleria giudiziaria o a qualche altra amministrazione?

I procedimenti giudiziari civili sono avviati proponendo un'azione dinanzi al giudice competente, direttamente presso la cancelleria di un organo giurisdizionale, a mezzo posto o via cavo.

8 In che lingua posso formulare la mia domanda? Posso presentarla oralmente o devo presentarla necessariamente per iscritto? Posso farlo per fax o per posta elettronica?

I procedimenti civili sono condotti in lingua croata e con l'utilizzo dei caratteri latini, a meno che in determinati organi giudiziari non sia previsto l'uso di un'altra lingua o di un altro alfabeto.

Le parti e gli altri partecipanti di un procedimento propongono azioni, reclami e altre comunicazioni trasmesse all'organo giudiziario in lingua croata e utilizzando i caratteri latini.

È possibile presentare il ricorso direttamente presso la cancelleria dell'organo giurisdizionale, via posta elettronica o per telex, sebbene il metodo di presentazione più diffuso sia il deposito diretto o l'invio per posta.

Il codice di procedura civile prevede la possibilità di trasmettere elettronicamente una memoria. Tale memoria va sottoscritta con firma elettronica qualificata in base alla speciale normativa.

9 Esistono dei moduli per introdurre un’azione in giudizio o, se non esistono, che cosa si deve fare per agire in giudizio? Quali sono gli elementi che il fascicolo deve obbligatoriamente contenere?

I moduli vengono utilizzati soltanto per le controversie di modesta entità. Altre informazioni in merito sono disponibili alla pagina "Controversie di modesta entità – Repubblica di Croazia".

In base alla legge in materia di procedura civile, una domanda deve includere i seguenti allegati: una domanda specifica sul merito e domande accessorie, i fatti su cui l'attore basa la domanda, le prove a sostegno di tali fatti e altri informazioni da allegare nella trasmissione della domanda (articolo 106 del CPC).

Nel fascicolo oltre all'atto introduttivo, occorre includere quanto segue: il nome del giudice, il nome, l'occupazione e il domicilio o la residenza permanente o temporanea delle parti, i loro legali rappresentanti e agenti, se presenti, il numero di identificazione personale dell'attore, l'oggetto della controversia e la firma dichiarativa della parte.

La parte o il rappresentante firmano apponendo il loro nome alla fine degli atti da trasmettere.

Se l'atto contiene una domanda, la parte è tenuta a indicare i fatti su cui è basata la domanda e a presentarne le prove, quando necessario.

Il giudice esamina la domanda anche se l'attore non ha fornito le motivazioni legali a sostegno della domanda e, anche laddove le fornisca, esse non vincolano il giudice.

10 Ci sono diritti da pagare? Se sì, quando bisogna pagarli? L'avvocato deve essere pagato fin dall'inizio?

Per quanto riguarda le spese processuali, la parte è tenuta a versare i relativi oneri disciplinati dalla legge in materia di spese di giudizio (Zakon o sudskim pristojbama, Narodne novine n. 118/18).

Le spese giudiziarie previste dalla suddetta legge si applicano alle persone le cui domande o nel cui interesse sono effettuate le azioni prescritte dalla legge.

Le spese giudiziarie sono dovute, se non diversamente previsto dalla predetta legge, nei seguenti casi:

  • per la presentazione di atti (domande, ricorsi, domande di esecuzione, ecc.), al momento della presentazione e, per gli atti trasmessi da registrare, a registrazione avvenuta;
  • per il deposito di conclusioni, dopo la chiusura definitiva del procedimento per ciascuna delle parti, in modo proporzionale all'esito del caso;
  • per le trascrizioni giudiziarie, ove richieste;
  • per le decisioni giudiziarie, in caso alla parte o al rappresentante venga consegnata una copia della decisione;
  • per i certificati successori, quando diventati definitivi;
  • per i procedimenti in materia di concordato, fallimento e liquidazione: in caso di decisione sulla divisione principale o sull'emissione di una decisione di approvazione di un concordato;
  • per altre azioni: quando viene richiesta l'esecuzione oppure quando è adito un giudice.

In base alla regola generale, è tenuta al pagamento di tutte le spese processuali sostenute dalla controparte e dalla parte eventualmente intervenuta nel procedimento. La parte intervenuta a supporto della parte soccombente è tenuta a sostenere le spese provocate.

Le spese di rappresentanza degli avvocati, la loro remunerazione e il rimborso dei costi sono regolamentati dalla Zakon o odvjetništvu (legge sulla professione legale) (Narodne Novine (NN, gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia), nn. 9/94, 117/08 traduzione, 50/09, 75/09 e 18/11, 126/21).

Agli avvocati spetta il pagamento di un onorario per i servizi legali e il rimborso delle eventuali spese sostenute per lo svolgimento della prestazione professionale, in base ai compensi stabiliti dall'ordine degli avvocati e approvati dal ministero della Giustizia, dietro emissione di parcella al cliente al momento della prestazione del servizio. In caso di annullamento o di revoca della procura, il rappresentante emette una parcella entro 30 giorni dall'annullamento o dalla revoca del mandato.

Nelle cause in materia di diritto di proprietà, gli avvocati possono concordare con la parte che rappresentano un compenso proporzionato all'esito del procedimento, ossia delle azioni legali intraprese per conto della parte, in linea con gli onorari ufficiali. Contratti di questo tipo sono validi soltanto se conclusi per iscritto.

Nelle questioni in materia di diritto di proprietà, le parti possono quindi regolamentare per iscritto il rapporto con il legale rappresentante.

11 Posso beneficiare del patrocinio a spese dello Stato?

Una parte che abbia bisogno di assistenza legale professionale può rivolgersi, per ottenere consulenza legale gratuita, a un avvocato autorizzato in Croazia in conformità dell'articolo 3 della legge sugli avvocati, a fornire tutte le forme di assistenza legale, in particolare in termini di consulenza legale e preparazione di azioni, reclami, mozioni, richieste, domande, mezzi di ricorso straordinari e altre memorie, nonché a rappresentare parti.

Le parti possono inoltre avvalersi del patrocinio a spese dello Stato. La Zakon o besplatnoj pravnoj pomoći (legge sul patrocinio a spese dello Stato) (gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia, n. 143/13 e 98/19) prevede infatti la possibilità di concedere il gratuito patrocinio ai cittadini che non possono garantirsi in modo autonomo l'assistenza in giudizio di cui hanno bisogno. Le relative informazioni per ottenere tale assistenza nella Repubblica di Croazia si trovano sul sito seguente: https://pravosudje.gov.hr/besplatna-pravna-pomoc/6184.

12 A partire da che momento si considera effettivamente introdotta la mia domanda? Riceverò riscontro dalle autorità sulla validità o meno dell’introduzione della mia domanda?

I procedimenti civili vengono avviati notificando l'atto introduttivo al convenuto.

Dopo l'avvenuta notificazione inizia la fase istruttoria, che include, tra l'altro, l'esame preliminare dell'azione.

Se l'azione non è comprensibile o qualora non contenga il necessario per procedere, il giudice ordina alla parte attrice di correggere la domanda presentata, apportandovi le modifiche necessarie in base alle istruzioni fornite, e la restituirà alla parte ai fini della correzione o della modifica.

13 Potrò avere informazioni precise sul calendario degli eventi che si svolgeranno a seguito della domanda (ad esempio il termine di comparizione)?

Le parti, gli avvocati e i rappresentati sono informati dell'evoluzione della causa dal funzionario della cancelleria sulla base dei dati contenuti nel registro e nel fascicolo.

Le informazioni si limitano ai dati riguardanti la fase del procedimento in questione e i giudici monocratici, i presidenti delle sezioni, i membri del consiglio e i referendari coinvolti nell'esame del caso.

Nel fornire le informazioni, non possono essere fatte dichiarazioni sulla correttezza delle argomentazioni delle parti nell'ambito dei procedimenti instaurati né sul probabile esito del procedimento.

Le informazioni possono essere comunicate per telefono, per e-mail e per iscritto.

Le parti possono, via Internet, accedere alle informazioni riguardanti l'evoluzione del procedimento e i giudici monocratici, i presidenti delle sezioni, i membri del consiglio e i referendari che sentono il caso, qualora per il caso in questione sia disponibile il servizio e-Predmet (Accesso pubblico alle informazioni di base sui procedimenti giudiziari - Cause elettroniche).

I termini per la comparizione in tribunale e altri provvedimenti delle parti o del giudice sono definiti dal CPC.

Ulteriori informazioni sui termini e i tipi di termini sono disponibili nella pagina informativa "Termini processuali – Repubblica di Croazia".

Ultimo aggiornamento: 14/08/2023

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