La mediazione nei paesi dell'UE

Malta

Per risolvere una controversia è possibile ricorrere alla mediazione anziché agire in giudizio. Si tratta di una forma di risoluzione alternativa delle controversie nella quale un mediatore aiuta le parti a raggiungere un accordo. A Malta il governo e gli operatori di giustizia considerano la mediazione uno strumento particolarmente valido.

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Chi contattare?

L'organo governativo di Malta responsabile della mediazione è il Centro maltese per la mediazione, istituito ai sensi del capo 474 del Mediation Act del 2004 (legge maltese sulla mediazione). Il Centro per la mediazione è un servizio a cui le parti possono ricorrere o possono essere rinviate per risolvere il conflitto con l'assistenza di un mediatore.

È possibile contattare il Centro per la mediazione attraverso il cancelliere al seguente indirizzo: Malta Mediation Centre, 158 Triq il-Merkanti, La Valletta VLT 1176.

È anche possibile telefonare al numero +356 23279220 o inviare un'e-mail all'indirizzo info@mediation.mt.

Il Centro fornisce alle parti un elenco di mediatori debitamente accreditati dal medesimo e chiede loro di selezionarne uno di comune accordo. Se le parti non si accordano su un mediatore che sia accettabile per entrambe, il Centro nominerà il mediatore successivo nell'elenco dei mediatori approvati.

In quali settori è ammissibile e/o più comune il ricorso alla mediazione?

È possibile ricorrere alla mediazione in controversie vertenti sul diritto civile, di famiglia, della previdenza sociale, commerciale e industriale. Occorre notare che la mediazione familiare si riferisce a determinate controversie familiari, come le controversie ereditarie o quelle derivanti dalle imprese familiari. Non include la separazione o il divorzio, che sono di competenza del tribunale civile (sezione Famiglia) e sono disciplinati da una legislazione specifica.

Esistono disposizioni specifiche in materia?

La mediazione è un processo volontario. Detto ciò, le parti processuali possono richiedere congiuntamente al tribunale di sospendere il procedimento durante il tentativo di risolvere la controversia attraverso la mediazione. Il tribunale può inoltre sospendere il procedimento di propria iniziativa per la durata del processo di mediazione e ordinare alle parti di dibattere e risolvere la controversia mediante la mediazione. Occorre osservare tuttavia che la mediazione è obbligatoria nelle cause di diritto di famiglia, principalmente in quelle riguardanti la separazione, il diritto di visita ai figli, l'affidamento dei figli e gli alimenti dei figli e/o del coniuge.

Il Centro maltese per la mediazione si è dotato di un codice di condotta che i mediatori sono tenuti a rispettare nei procedimenti di mediazione loro sottoposti.

Il codice prevede misure da osservare rigorosamente. Esso conferisce, ad esempio, al Board of Governors (consiglio di amministrazione) del Centro il potere di intraprendere un'azione disciplinare nei confronti di qualsiasi mediatore la cui condotta non sia conforme a quella richiesta dai principi del Codice o non ne sia all'altezza. Qualsiasi mediatore che risulti aver violato una qualsiasi delle disposizioni del Codice o che si sia comportato in modo inappropriato, sarà rimosso dall'elenco dei mediatori per tutto il tempo che il consiglio di amministrazione riterrà opportuno.

Informazione e formazione

Secondo il Codice di condotta per i mediatori, questi dovrebbero seguire attivamente e cogliere le opportunità di istruzione e formazione che promuovono la competenza nelle abilità di mediazione, in quanto tali opportunità possono presentarsi di tanto in tanto. Il Centro maltese per la mediazione organizza occasionalmente corsi di formazione per mediatori. Il primo corso, sulle competenze necessarie nella mediazione, si è tenuto nel luglio 2008. Un altro corso, finalizzato a fornire una formazione sulle competenze necessarie nella mediazione con particolare riguardo agli aspetti psicologici, sociali e giuridici della separazione, si è tenuto dal 16 al 18 aprile 2009.

Quanto costa la mediazione?

L'importo del contributo da versare è stabilito in base ai regolamenti 2 e 4 del Legal Notice (decreto) 309 del 2008, modificato dal Legal Notice 365 del 2020 (cfr. Legislazione sussidiaria 474.01).

Nella mediazione relativa al Tribunale della Famiglia, le parti possono selezionare, di comune accordo, un mediatore di loro scelta da un elenco di persone nominate dal ministro della Giustizia a tale scopo (in tal caso le parti si fanno carico dei costi della mediazione) o, in alternativa, il tribunale assegna un mediatore, a rotazione, dall'elenco di persone nominate dal ministro della Giustizia per agire in qualità di mediatori nominati dal tribunale (in tal caso gli onorari dovuti ai mediatori sono pagati attraverso il cancelliere degli organi giurisdizionali civili).

L'accordo raggiunto in sede di mediazione è esecutivo?

Ai sensi della direttiva 2008/52/CE, le parti devono poter chiedere che il contenuto di un accordo scritto risultante dalla mediazione sia reso esecutivo. Il Mediation Act del 2004 è stato modificato dalla legge IX del 2010, principalmente al fine di recepire le disposizioni della direttiva che disciplina le controversie transfrontaliere, estendendole anche ai casi nazionali.

Link correlati

Centro maltese per la mediazione

Mediation Act del 2004, Malta

Direttiva 2008/52/CE

Ultimo aggiornamento: 19/05/2023

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