Successioni

Grecia
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Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

 

Questa scheda è stata preparata in cooperazione con il Consiglio del notariato dell'UE (CNUE).

 

1 Come è redatta la disposizione a causa di morte (con testamento, con testamento congiuntivo o con patto successorio)?

Α. La successione volontaria può avere luogo solo mediante testamento (articoli 1710 e 1712 del codice civile).

Sono previsti i seguenti tipi di testamento:

(a) Testamenti comuni:

  • Testamento olografo: scritto per intero, datato e firmato dal testatore di suo pugno (senza utilizzare strumenti meccanici) (articoli da 1721 a 1723 del codice civile). Non è necessario presentare tale testamento a un'autorità. In seguito al decesso del testatore, chiunque detenga un testamento olografo, dopo essere stato informato del decesso e senza ritardo intenzionale, deve presentare il testamento per la pubblicazione al tribunale di primo grado del luogo in cui risiede o a quello dell'ultimo domicilio o dell'ultima residenza del defunto, oppure a un'autorità consolare greca nel caso in cui il possessore del testamento risieda all'estero (articoli 1774 e 1775 del codice civile).
  • Testamento sigillato: sottoscritto dal testatore e presentato in busta sigillata a un notaio alla presenza di tre testimoni o di due notai e un testimone. A seguito del decesso del testatore il notaio deve consegnare personalmente l'originale, senza ritardi intenzionali, al tribunale di primo grado competente per la regione in cui si trova la sua sede (articoli da 1738 a 1748 e articolo 1769 del codice civile).
  • Testamento pubblico: enunciato oralmente dal testatore al notaio alla presenza di tre testimoni o a due notai alla presenza di un testimone. Si redige un atto notarile, che contiene il testamento e viene conservato dal notaio, il quale, dopo essere stato informato del decesso del testatore e senza ritardo intenzionale, deve inviare una copia dell'atto al tribunale di primo grado competente per la regione in cui si trova la sua sede (articoli da 1724 a 1737 e articolo 1769 del codice civile).

(b) Testamenti speciali:

In circostanze eccezionali il testamento può essere fatto a bordo di una nave (articoli da 1749 a 1752 del codice civile) dai militari in campagna (articoli da 1753 a 1756 del codice civile) e dalle persone in isolamento (articolo 1757 del codice civile). Il testamento speciale deve essere consegnato senza ritardo all'autorità consolare greca più vicina o a un notaio in Grecia e notificato alla competente autorità di controllo (articoli 1761 e 1762 del codice civile). Se, dopo tre mesi dalla data in cui sono cessate le circostanze eccezionali che interessavano il testatore, quest'ultimo è ancora in vita, il testamento speciale perde efficacia (articoli da 1758 a 1760 del codice civile).

Tutti i testamenti hanno pari validità e un testamento successivo sostituisce gli eventuali testamenti precedenti, purché il testatore abbia espressamente annullato il testamento precedente oppure se il testamento successivo contiene disposizioni contraddittorie o diverse rispetto a quelle del testamento precedente. In quest'ultimo caso, il testamento successivo sostituisce solo le parti del precedente testamento con le quali è incompatibile (articoli da 1763 a 1768 del codice civile).

In ogni caso, il testatore deve essere dotato di capacità giuridica, agire secondo la propria volontà libera e non limitata e soddisfare i requisiti previsti dalla legge per la valida formazione di ciascun tipo di testamento.

B. In alternativa, si può effettuare una donazione in caso di morte del donante (articoli da 2032 a 2035 del codice civile). In questo caso, tuttavia, il donatario non è considerato erede o successore universale del donante.

C. Il testamento congiunto (vale a dire un testamento fatto da due o più persone con un unico atto) è vietato per legge (articolo 1717 del codice civile).

D. Sono parimenti vietati gli accordi relativi a eredità future (articolo 368 del codice civile).

2 La disposizione a causa di morte deve essere registrata e, in caso affermativo, in che modo?

Α. Non è necessario presentare il testamento olografo a una specifica autorità. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, il testatore può depositarlo presso un notaio affinché lo custodisca (articolo 1722 del codice civile).

B. I testamenti sigillati e quelli pubblici devono essere depositati presso un notaio e formare oggetto di uno specifico atto notarile (articoli 1743 e 1732 del codice civile).

C. I testamenti speciali devono essere notificati a un'autorità di controllo e trasmessi senza ritardo all'autorità consolare greca più vicina o a un notaio in Grecia (articoli 1761 e 1762 del codice civile).

D. Alla morte del testatore, il notaio presso il quale è stato depositato il testamento deve, in caso di testamento pubblico, inviarne copia al tribunale di primo grado e, in caso di testamento sigillato o speciale, consegnare personalmente il testamento originale ai fini della pubblicazione al tribunale di primo grado competente per la regione in cui si trova la sua sede (articoli da 1769 a 1780 del codice civile e articoli da 807 a 811 del codice di procedura civile). Chiunque detenga un testamento olografo, dopo essere stato informato del decesso del testatore e senza ritardo intenzionale, deve presentarlo per la pubblicazione al tribunale di primo grado dell'ultimo domicilio o dell'ultima residenza del testatore, o a quello del proprio domicilio (articoli 1774 e 1775 del codice civile e articoli da 807 a 811 del codice di procedura civile). Se il possessore del testamento risiede all'estero, può presentarlo a un'autorità consolare greca.

E. Chiunque trovi o detenga un testamento olografo e non lo consegni immediatamente a un'autorità competente è passibile di sanzioni civili e penali e, nel caso in cui sia un erede, può essere dichiarato indegno della successione (articoli 914, 902, 903 e 1860 del codice civile, articolo 811 del codice di procedura civile e articoli 222 e 242 del codice penale).

3 Esistono restrizioni alla libertà di disporre causa di morte (ad esempio: quota di legittima)?

Α. I discendenti e i genitori del defunto, nonché il coniuge superstite o un superstite con cui il defunto aveva costituito un'unione registrata, che sarebbero stati chiamati alla successione in qualità di eredi legittimi, hanno diritto a una quota riservata del patrimonio ereditario (articolo 1825 del codice civile e articolo 11 della legge n. 3719/2008).

B. La quota riservata del patrimonio ereditario corrisponde a metà della quota legittima. Il beneficiario legale di una quota riservata è considerato alla stregua di un erede apparente in relazione a tale quota (articolo 1825 del codice civile).

C. La quota in questione viene calcolata con un metodo complesso. Si tiene conto degli attivi imponibili già trasmessi dal defunto al beneficiario e del valore complessivo (nozionale) dell'asse ereditario (articoli da 1830 a 1834 del codice civile).

D. Le eventuali restrizioni imposte dal testamento al beneficiario della quota riservata del patrimonio ereditario sono considerate inesistenti nella misura in cui riguardino tale quota (articolo 1829 del codice civile). Se il patrimonio ancora disponibile al momento del decesso del de cuius non è sufficiente a coprire la quota riservata, il beneficiario della quota può chiedere, attraverso un'azione di revoca della donazione, l'annullamento di una donazione effettuata dal defunto mentre era in vita. Il diritto di promuovere l'azione di revoca è soggetto a un termine legale di prescrizione di due anni dal decesso del de cuius (articoli da 1835 a 1838 del codice civile).

E. Il beneficiario legale della quota riservata del patrimonio non può ricevere tale quota nel caso in cui sia stato diseredato dal de cuius (articoli da 1839 a 1845) o dichiarato indegno (articoli da 1860 a 1864). Il beneficiario legale della quota riservata può rinunciare all'eredità (articoli da 1847 a 1859 del codice civile) o al diritto alla quota riservata (articolo 1826 del codice civile).

4 In mancanza di disposizioni a causa di morte, chi eredita e in che percentuale?

Vi sono sei classi di successibili legittimi. Una persona rientrante in una classe non viene chiamata alla successione se è stata chiamata un'altra persona rientrante in una classe superiore (articolo 1819 del codice civile):

Α. I discendenti del defunto rientrano nella prima classe dei successibili legittimi. La successione è determinata per stirpi. Il discendente più prossimo esclude quelli più remoti del medesimo capo. I figli ereditano il patrimonio in parti uguali (articolo 1813 del codice civile).

Il coniuge superstite rientra anche nella prima classe e riceve un quarto del patrimonio ereditario (articolo 1820 del codice civile).

Un superstite con cui il defunto aveva costituito un'unione registrata rientra anche nella prima classe e riceve un sesto del patrimonio ereditario (articolo 11 della legge n. 3719/2008).

B. I genitori, i fratelli e le sorelle del defunto nonché i figli e i nipoti di fratelli e sorelle premorti al de cuius o che abbiano rinunciato ai loro diritti di successione o siano stati dichiarati indegni rientrano anche nella seconda classe. I genitori, i fratelli e le sorelle nonché i figli e i nipoti di fratelli o sorelle premorti al de cuius o che abbiano rinunciato ai loro diritti di successione o siano stati dichiarati indegni, ereditano il patrimonio per stirpi (articolo 1814 del codice civile).

Se i fratelli o le sorelle unilaterali rientrano nella stessa classe dei genitori, o dei fratelli e delle sorelle bilaterali o dei loro figli e nipoti, ricevono metà della quota spettante ai fratelli e alle sorelle bilaterali. Metà della quota spetta inoltre ai figli o nipoti dei fratelli e delle sorelle premorti al de cuius o che abbiano rinunciato al loro diritto di successione o siano stati dichiarati indegni (articolo 1815 del codice civile).

Il coniuge superstite rientra anche nella seconda classe e riceve metà del patrimonio ereditario (articolo 1820 del codice civile).

Una persona superstite con cui il defunto aveva costituito un'unione registrata rientra anche nella seconda classe e riceve un terzo del patrimonio ereditario (articolo 11 della legge n. 3719/2008).

C. I nonni nonché i figli e i nipoti dei discendenti del defunto rientrano nella terza classe dei successibili legittimi.

Se, alla data del decesso del de cuius, i nonni in entrambe le linee sono viventi e non hanno rinunciato al loro diritto di successione né sono stati dichiarati indegni, saranno gli unici beneficiari del patrimonio e lo erediteranno in parti uguali.

Se, al momento del decesso del de cuius, il nonno o la nonna in linea paterna o materna non è vivente oppure ha rinunciato al diritto di successione o è stato/a dichiarato/a indegno/a, gli/le subentrano i suoi figli e nipoti. In mancanza di figli e nipoti, o se essi hanno rinunciato ai loro diritti di successione o sono stati dichiarati indegni, la quota della persona deceduta o che ha rinunciato al diritto di successione o è stata dichiarata indegna si devolve al nonno o alla nonna nella stessa linea e, in mancanza di tale nonno/a o nel caso in cui il/la medesimo/a abbia rinunciato al diritto di successione o sia stato/a dichiarato/a indegno/a, il suo diritto si devolve ai suoi figli e nipoti.

Se, al momento del decesso del de cuius, il nonno e la nonna in linea paterna o materna non sono viventi o hanno rinunciato al loro diritto di successione o sono stati dichiarati indegni e non hanno figli né nipoti oppure se i loro figli e nipoti hanno rinunciato al loro diritto di successione o sono stati dichiarati indegni, gli unici beneficiari sono il nonno o la nonna e i loro figli e nipoti nell'altra linea.

I figli ereditano il patrimonio in parti uguali ed escludono i nipoti del medesimo capo. I figli ereditano il patrimonio per capi (articolo 1816 del codice civile).

Il coniuge superstite rientra anche nella terza classe e riceve metà del patrimonio ereditario (articolo 1820 del codice civile).

La persona superstite con cui il defunto aveva costituito un'unione registrata rientra anche nella terza classe e riceve un terzo del patrimonio ereditario (articolo 11 della legge n. 3719/2008).

D. I bisnonni del defunto rientrano nella quarta classe dei successibili legittimi ed ereditano il patrimonio in quote uguali indipendentemente dalla linea (articolo 1817 del codice civile).

Il coniuge superstite rientra anche nella quarta classe e riceve metà del patrimonio ereditario (articolo 1820 del codice civile).

La persona superstite con cui il defunto aveva costituito un'unione registrata rientra anche nella quarta classe e riceve un terzo del patrimonio ereditario (articolo 11 della legge n. 3719/2008).

E. Il coniuge superstite o la persona superstite con cui il defunto aveva costituito un'unione registrata rientra anche nella quinta classe e riceve l'intero patrimonio ereditario (articolo 1821 del codice civile e articolo 11 della legge n. 3719/2008).

Il coniuge divorziato e la persona superstite con cui il defunto aveva costituito un'unione registrata, se l'unione è stata sciolta mentre il defunto era in vita, non sono inclusi tra i successibili legittimi.

Il coniuge superstite contro cui il defunto aveva presentato un ricorso di divorzio sorretto da validi motivi è escluso dalla successione legittima (articolo 1822 del codice civile).

F. Lo Stato greco rientra nella sesta classe dei successibili legittimi e riceve l'intero patrimonio con beneficio d'inventario (articolo 1824 del codice civile e articolo 118 della legge che istituisce il codice civile).

5 Qual è l'autorità competente:

5.1 in materia successoria?

La competenza per le questioni relative alla successione spetta al tribunale della successione, vale a dire il tribunale di primo grado della regione in cui il defunto aveva il suo domicilio al momento del decesso, o la sua residenza in mancanza di domicilio, oppure, in mancanza di residenza, il tribunale di primo grado della capitale (articoli 30 e 180 del codice di procedura civile).

Inoltre, i notai e le autorità consolari greche sono competenti a redigere e custodire gli atti testamentari.

Infine, le autorità tributarie greche sono competenti a ricevere le dichiarazioni fiscali di successione e a riscuotere le relative imposte.

5.2 a ricevere una dichiarazione di rinuncia o di accettazione dell'eredità?

5.3 a ricevere una dichiarazione di accettazione o di rinuncia di un legato?

5.4 a ricevere una dichiarazione di rinuncia o di accettazione di una quota di legittima?

Domande da 5(b) a 5(d): le seguenti dichiarazioni devono essere presentate presso la cancelleria del tribunale della successione:

  • Dichiarazioni relative alla rinuncia all'eredità o al legato da parte di un'erede (erede testamentario, legittimo o apparente). La rinuncia deve essere effettuata entro quattro mesi dalla data in cui il rinunciante è stato informato dell'apertura della successione e del motivo per il quale la successione è stata aperta. Se il defunto o l'erede abitava all'estero, il termine per la rinuncia è prorogato di un anno (articolo 812 del codice di procedura civile e articoli da 1847 a 1859 del codice civile).
  • Dichiarazioni relative all'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario (articolo 812 del codice di procedura civile e articoli da 1902 a 1912 del codice civile).
  • Dichiarazioni relative all'accettazione o alla rinuncia dell'incarico di esecutore testamentario o all'abbandono di tale incarico (articolo 812 del codice di procedura civile e articoli da 2017 a 2031 del codice civile).
  • Dichiarazioni relative all'accettazione o all'abbandono dell'incarico di curatore di un'eredità giacente (articolo 812 del codice di procedura civile e articoli da 1865 a 1870 del codice civile).

6 Breve descrizione della procedura per decidere una successione secondo il diritto nazionale (compreso lo scioglimento del patrimonio e la ripartizione degli attivi, con informazione se la procedura è iniziata su istanza di un giudice o d'ufficio da parte di un'altra autorità competente)

A. L'erede può presentare, entro il termine per la rinuncia all'eredità (vale a dire quattro mesi, o un anno se il de cuius o l'erede risiedeva all'estero al momento dell'apertura della successione – articolo 1847 del codice civile), presso la cancelleria del tribunale della successione (il tribunale competente viene individuato sulla base dell'articolo 810 del codice di procedura civile), una dichiarazione di accettazione dell'eredità con beneficio di inventario. In questo caso, l'erede con beneficio di inventario risponde degli obblighi del patrimonio ereditario nei limiti dei beni che lo costituiscono (articoli 1902 e 1904 del codice civile).

L'erede con beneficio di inventario deve provvedere entro quattro mesi a redigere un inventario dei beni ereditari. Il patrimonio ereditario è costituito da un insieme di beni distinti dal patrimonio personale dell'erede. L'erede con beneficio di inventario deve soddisfare i creditori del patrimonio ereditario e in subordine i legatari. Per rinunciare ai beni ereditari, l'erede con beneficio di inventario deve chiedere l'autorizzazione al tribunale della successione (articoli da 1902 a 1912 del codice civile e articoli 812 e da 838 a 841 del codice di procedura civile).

B. I creditori del patrimonio ereditario o gli eredi possono chiedere al tribunale della successione di provvedere alla liquidazione giudiziale di tale patrimonio (articolo 1913 del codice civile). Il tribunale deve disporre la liquidazione del patrimonio su richiesta dell'erede con beneficio di inventario e, in tal caso, quest'ultimo può trasferire i beni ereditari ai creditori liberandosi di tutti gli obblighi (articolo 1909 del codice civile).

Il tribunale della successione nomina un liquidatore, il quale invita i creditori a comunicargli le loro pretese. I creditori vengono soddisfatti in via prioritaria rispetto ai legatari (articoli da 1913 a 1922 del codice civile).

C. Se gli eredi sono ignoti (eredità giacente), il tribunale della successione nomina un custode dell'eredità giacente, incaricato di amministrare il patrimonio ereditario e soddisfare i creditori fino a quando non venga individuato un erede (articoli da 1865 a 1870 del codice civile).

D. Se il defunto era già stato sottoposto a procedura fallimentare, tale procedura prosegue nei confronti dell'asse ereditario.

7 Come e quando si diventa eredi o legatari?

Α. Il patrimonio ereditario si devolve automaticamente all'erede al momento del decesso del de cuius. Pertanto, in linea di principio, non è richiesto un esplicito atto di accettazione dell'eredità (articolo 1846 del codice civile).

B. Se un erede indica con il proprio comportamento che intende diventare tale (partecipando alla successione), si ritiene che abbia tacitamente accettato l'eredità (articolo 1849 del codice civile).

C. Qualora l'erede non abbia esercitato il diritto alla rinuncia all'eredità entro il termine stabilito (ossia quattro mesi, o un anno se il de cuius o l'erede risiedeva all'estero al momento dell'apertura della successione – articolo 1847 del codice civile), l'eredità si presume accettata (articolo 1850 del codice civile).

D. È prevista un'eccezione al principio del trasferimento automatico del patrimonio ereditario nel caso in cui l'oggetto dell'eredità sia il diritto di proprietà o un diritto reale su un bene immobile. In questo caso, l'atto di accettazione dell'eredità o il certificato di successione deve essere iscritto nel registro immobiliare o nel registro catastale e l'erede acquista il diritto reale con effetto retroattivo dalla data del decesso del de cuius (articoli 1846, 1193, 1195 e 1198 del codice civile).

8 Gli eredi sono responsabili dei debiti del defunto e, in caso affermativo, a quali condizioni?

Α. L'erede, in quanto successore a titolo universale del defunto, risponde anche con il proprio patrimonio personale degli obblighi dell'eredità, a differenza dei legatari, che sono successori a titolo particolare del defunto (articolo 1901 del codice civile).

B. L'erede può dichiarare presso la cancelleria del tribunale della successione, entro il termine per la rinuncia all'eredità (ossia quattro mesi, o un anno se il de cuius o l'erede risiedeva all'estero al momento dell'apertura della successione – articolo 1847 del codice civile), che ha accettato l'eredità con beneficio di inventario. In questo caso, l'erede con beneficio di inventario risponde degli obblighi dell'eredità entro i limiti del patrimonio ereditario (articoli 1902 e 1904 del codice civile).

C. L'erede con beneficio di inventario deve provvedere entro quattro mesi a redigere un inventario dei beni ereditari. Il patrimonio ereditario è costituito da un insieme di beni distinti dal patrimonio personale dell'erede. L'erede con beneficio di inventario deve soddisfare i creditori del patrimonio ereditario e in subordine i legatari. Per rinunciare ai beni ereditari, l'erede con beneficio di inventario deve chiedere l'autorizzazione al tribunale della successione (articoli da 1902 a 1912 del codice civile e articoli 812 e da 838 a 841 del codice di procedura civile).

D. Durante l'inventario, i creditori del patrimonio ereditario possono chiedere al tribunale della successione di liquidare tale patrimonio (articolo 1913 del codice civile). Il tribunale deve disporre la liquidazione del patrimonio su richiesta dell'erede con beneficio di inventario e, in tal caso, quest'ultimo può trasferire i beni ereditati ai creditori liberandosi di tutti gli obblighi (articolo 1909 del codice civile).

9 Quali sono i documenti e le informazioni che di solito sono richiesti al fine della registrazione di un bene immobile?

Per registrare un immobile ricevuto in eredità occorre un atto pubblico (normalmente un atto notarile di accettazione dell'eredità o un certificato di successione). Tale atto deve essere presentato all'autorità competente (ufficio del registro o ufficio del catasto) per il territorio nel quale è ubicato l'immobile.

Per ulteriori informazioni: http://www.ktimatologio.gr/

9.1 La nomina di un amministratore è obbligatoria o diventa tale solo su richiesta? Se essa è obbligatoria o lo diventa su richiesta, quali sono i necessari adempimenti a tal fine?

Secondo la normativa greca in materia di successioni, il patrimonio si devolve all'erede direttamente alla morte del de cuius, senza l'intervento di un rappresentante o di un curatore (articoli 983 e 1846 del codice civile).

9.2 Chi può eseguire una disposizione a causa di morte del defunto e/o chi può amministrarne il patrimonio?

L'erede stesso, che pertanto deve amministrare il patrimonio ereditario. Se vi sono più eredi, essi amministrano il patrimonio ereditario congiuntamente fino alla sua divisione (articoli da 1884 a 1894 del codice civile).

Il defunto nel suo testamento, oppure gli eredi mediante accordo o istanza presentata al tribunale della successione, possono nominare un esecutore testamentario, incaricato dell'amministrazione e della divisione del patrimonio ereditario (articoli da 2017 a 2031 del codice civile).

Se gli eredi sono ignoti (eredità giacente), il tribunale della successione deve nominare un custode dell'eredità giacente, incaricato di amministrare il patrimonio ereditario e soddisfare i creditori fino a quando non venga individuato un erede (articoli da 1865 a 1870 del codice civile).

9.3 Quali sono i poteri di un amministratore?

L'erede con beneficio di inventario amministra il patrimonio ereditario fino a quando non siano stati soddisfatti i relativi creditori (articoli da 1902 a 1912 del codice civile).

Su richiesta di un creditore o di un erede presentata al tribunale della successione, può essere disposta la liquidazione giudiziale del patrimonio ereditario, alla quale provvede un liquidatore nominato dal medesimo tribunale (articoli da 1913 a 1922 del codice civile).

10 Quali sono i documenti tipicamente emessi secondo il diritto nazionale durante o alla fine del procedimento successorio che provano lo status e i diritti dei beneficiari? Essi hanno specifici effetti probatori?

Α. Gli interessati (eredi, legatari, amministratori fiduciari, esecutori testamentari, creditori e acquirenti del patrimonio ereditario) possono chiedere al tribunale di primo grado competente per la successione di rilasciare loro un certificato di successione nell'ambito del procedimento non contenzioso (articolo 819 del codice di procedura civile).

B. Il certificato di successione è un documento rilasciato dal tribunale di primo grado competente per la successione che contiene le informazioni relative all'eredità (capacità e diritti, quote ereditarie) (articolo 1961 del codice civile e articolo 820 del codice di procedura civile). Il certificato di successione può essere un documento individuale (attestante la capacità e la quota di una singola persona) o collettivo (nel caso in cui sia stato rilasciato a eredi congiunti o a più di una persona) (articolo 1960 del codice civile).

C. Si presume che la persona indicata nel certificato quale erede, legatario, amministratore fiduciario o esecutore testamentario possieda la capacità e i diritti pertinenti indicati nel certificato. Tale presunzione può essere contestata (articolo 821 del codice di procedura civile e articolo 1962 del codice civile).

D. Il certificato di successione conferisce autenticità. I terzi contraenti in buona fede con la parte indicata come erede nel certificato di successione sono tutelati (articolo 822 del codice di procedura civile e articolo 1963 del codice civile).

E. Qualora il certificato emesso contenga errori, può essere revocato, modificato, annullato o rimosso e la decisione giudiziaria sul rilascio del certificato di successione può essere impugnata con tutti i ricorsi ordinari e straordinari (articoli da 1964 a 1966 del codice civile e articoli 823 e 824 del codice di procedura civile).

F. Se l'oggetto dell'eredità è un diritto reale su un bene immobile, l'erede può registrare il certificato di successione (articoli 1846, 1193, 1195 e 1198 del codice civile).

G. Oltre che con il certificato di successione, la capacità e i diritti dell'erede possono essere dimostrati anche con altri documenti (ad esempio copie del testamento, certificati di stato civile, domande dirette ad ottenere sentenze dichiarative, ecc.).

 

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Ultimo aggiornamento: 11/12/2020

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