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Responsabilità genitoriale - diritti di affidamento e visita dei figli

Estonia
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European Judicial Network
Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Qual é il significato nella pratica della nozione di "potestà genitoriale"? Quali sono i diritti e i doveri del titolare della potestà genitoriale?

La responsabilità genitoriale concerne l'affidamento dei figli minori, che contempla l'obbligo e il diritto del genitore di prendersi cura dei propri figli. La responsabilità genitoriale include il diritto di prendersi cura della persona del figlio (affidamento della persona), il diritto di gestirne i beni (amministrazione dei beni) e il diritto di prendere decisioni su questioni che lo riguardano. L'amministrazione dei beni consiste nel diritto e nell'obbligo di gestire il patrimonio dei figli, nonché di rappresentarli. Non è tuttavia precluso il diritto dei figli di amministrare direttamente i loro beni nei casi previsti dalla legge.

I genitori hanno un potere decisionale rispetto ai figli minori, che consiste nel diritto di decidere in merito ad aspetti quotidiani (solitamente connessi alle cure parentali) che li riguardano. In genere le decisioni relative agli aspetti quotidiani sono decisioni ordinarie, frequenti e che non hanno effetti permanenti sullo sviluppo del figlio. Oltre al potere decisionale, il genitore che ha il diritto all'affidamento ha altresì il diritto di rappresentanza dei figli minori. I genitori con affidamento condiviso hanno altresì un diritto di rappresentanza congiunto.

Entrambi i genitori hanno il diritto di mantenere contatti parentali con i figli, che comporta l'obbligo e il diritto dei due genitori di intrattenere contatti diretti con i figli. Il diritto di intrattenere contatti con i figli non dipende dall'esistenza dell'affidamento. I genitori hanno inoltre un obbligo di mantenimento nei confronti dei figli minori.

2 Come regola generale, chi ha la potestà genitoriale sul figlio minore?

I diritti e doveri reciproci dei genitori e dei figli derivano dalla filiazione, accertata secondo la procedura prevista dalla legge. La donna che mette alla luce un figlio ne è la madre, mentre l'uomo con cui l'ha concepito è il padre. Si considera che un figlio sia stato concepito dall'uomo sposato con la madre del bambino al momento della nascita, che ne ha riconosciuto la paternità o la cui paternità è stata stabilita da un tribunale.

I genitori legati da matrimonio esercitano una responsabilità genitoriale congiunta, ossia l'affidamento dei figli. Nel caso in cui non siano sposati alla nascita del figlio, i genitori avranno una responsabilità genitoriale congiunta, a meno che non abbiano espresso la volontà di affidare la responsabilità genitoriale a uno solo dei genitori al momento della presentazione delle dichiarazioni di intenti relative al riconoscimento della paternità o della maternità.

Se nessuno dei genitori di un figlio minore ha il diritto di rappresentanza o se non è possibile verificare la discendenza, il figlio è affidato a un tutore legale. In questo caso sarà il tutore legale ad avere l'affidamento. Il tutore legale ha il dovere di garantire la crescita e lo sviluppo del minore nonché la protezione dei suoi interessi personali e patrimoniali.

Possono essere tutori legali le persone fisiche adulte con piena capacità giuridica (ad esempio, un parente del figlio o un terzo) oppure le persone giuridiche (un'impresa o un'amministrazione locale). La nomina di una persona giuridica quale tutore legale avviene soltanto laddove non siano disponibili persone fisiche adatte o se il genitore ha precisato nel testamento o nella dichiarazione successoria che per la tutela giuridica del figlio debba essere nominata una persona giuridica. La persona giuridica è tenuta sistematicamente a reperire persone fisiche che possano agire quali tutori per le persone sotto la propria tutela e a fornire loro consulenza e formazione.

Sino alla nomina di un tutore legale, i doveri del tutore sono svolti in via provvisoria dall'amministrazione locale o provinciale del luogo di residenza del minore, iscritto nel registro della popolazione, purché siano soddisfatti i requisiti per l'istituzione della tutela. Nell'esercitare i doveri di tutore, l'amministrazione locale o provinciale ha i diritti e gli obblighi di un tutore legale.

3 Se i genitori sono incapaci o non desiderano esercitare la potestà genitoriale, un’altra persona può essere nominata al loro posto?

I genitori incapaci di esercitare la responsabilità genitoriale nei confronti dei figli o che non desiderino farlo possono decidere di darli in adozione. Il consenso dei genitori all'adozione prende effetto soltanto dopo otto settimane dalla nascita del figlio e non è possibile presentare domanda di adozione al tribunale prima che l'accordo dei genitori divenga effettivo. Con il consenso dei genitori, i figli possono essere affidati alle cure della persona che intende adottarli prima che l'accordo per l'adozione divenga effettivo.

Se nessuno dei genitori di un figlio minorenne ha il diritto di rappresentanza o non è possibile verificare la discendenza, spetta al giudice decidere in merito alla nomina di un tutore legale, di sua iniziativa oppure su richiesta dell'amministrazione locale o provinciale oppure di una persona interessata.

4 Se i genitori divorziano o si separano, le modalità di esercizio della potestà genitoriale come sono regolate per il futuro?

In caso di divorzio o separazione, i genitori dovranno decidere come gestire le questioni riguardanti l'affidamento. I genitori che hanno in affidamento i figli possono decidere le modalità di esercizio del diritto di rappresentanza congiunto. Tuttavia, la modifica delle modalità dell'affidamento, così come la fine dell'affidamento condiviso possono essere decise in sede giudiziaria.

Ciascun genitore ha il diritto di chiedere al giudice, nell'ambito di un procedimento avviato su istanza di parte, di ottenere l'affidamento parziale o esclusivo dei figli. Il giudice può altresì pronunciarsi nelle controversie in materia di affidamento nell'ambito di una causa se chiesto dalle parti assieme a un procedimento di divorzio o per il pagamento delle obbligazioni alimentari.

5 Se i genitori concludono un accordo sulle modalità di esercizio della potestà genitoriale, quali sono le formalità da rispettare perchè l’accordo sia per loro vincolante?

I genitori che hanno l'affidamento dei figli possono decidere liberamente le modalità di esercizio dell'affidamento condiviso. Tuttavia, la modifica delle modalità dell'affidamento nonché la fine dell'affidamento condiviso possono essere decise soltanto in sede giudiziaria. Le questioni connesse all'affidamento sono oggetto di decisioni e disposizioni vincolanti del giudice. Nell'esaminare un caso relativo a un minore, il giudice si basa innanzitutto sull'interesse superiore del minore, tenendo contro di tutte le circostanze e degli interessi legittimi delle persone interessate. I conflitti sull'affidamento sono questioni di diritto di famiglia, che vengono dibattute in tribunale su istanza di parte e si concludono con un ordine restrittivo. Per l'attribuzione dei diritti nei confronti dei figli, i genitori sono tenuti a presentare un'istanza al tribunale.

6 Se i genitori non raggiungono un accordo sulle questioni relative all’esercizio della potestà genitoriale, quali sono i mezzi alternativi di soluzione delle controversie?

I genitori che hanno l'affidamento dei figli possono decidere liberamente le modalità di esercizio dell'affidamento congiunto. Tuttavia, la modifica delle modalità dell'affidamento, nonché la fine dell'affidamento condiviso, può essere decisa soltanto in sede giudiziaria. Per trovare un accordo i genitori possono ricorrere ai servizi di mediazione familiare. L'amministrazione locale può indirizzarli ai servizi competenti. Ad esempio, i genitori possono accordarsi sulla procedura di visita del figlio da soli oppure con l'aiuto di un mediatore familiare. Tuttavia, nel caso in cui l'accordo non venga rispettato, dovranno recarsi in tribunale per ottenere un titolo esecutivo (ad esempio, un ordine restrittivo).

Nel determinare le procedure di visita a un minore, il tribunale agisce anche quale organismo di conciliazione nei procedimenti giudiziari, cercando di portare alla conclusione di un accordo tra i genitori sulle visite ai figli. I giudici sentono le parti prima possibile, facendo loro presente la possibilità di avvalersi dell'assistenza di un consulente familiare, in particolare per raggiungere una posizione comune in materia di cure e responsabilità nei confronti dei figli. L'autorità giudiziaria può sospendere i procedimenti relativi ai minori, purché la sospensione non comporti un ritardo pregiudizievole per l'interesse superiore del minore e se le parti interessate sono disposte a ricevere una consulenza stragiudiziale oppure qualora ritenga che, per altre ragioni, la controversia possa essere risolta con un accordo tra le parti.

7 Se i genitori fanno ricorso all’autorità giudiziaria, su quali questioni relative ai figli il giudice può pronunciarsi?

Il giudice è competente a pronunciarsi riguardo alle questioni connesse al diritto dei genitori di mantenere i contatti con i figli, alle modifiche all'affidamento, alla ridefinizione dell'affidamento, all'obbligo di corrispondere le obbligazioni alimentari e alle modifiche all'importo degli alimenti su richiesta di un genitore.

8 Se il tribunale dispone l’affidamento del minore in via esclusiva ad uno dei coniugi, questo significa che il coniuge affidatario potrà assumere decisioni concernenti il minore senza prima consultare l’altro genitore?

I diritti e gli obblighi reciproci di genitori e figli derivano dalla filiazione, in base alla quale il genitore da cui discende un figlio ha il dovere di prendersi cura del figlio. I diritti e gli obblighi reciproci di genitori e figli sono determinati in base a chi ha l'affidamento: se il figlio è affidato soltanto a un genitore, questo ultimo può decidere di tutte le questioni relative al figlio senza consultare l'altro genitore.

Un genitore può avere l'affidamento esclusivo del figlio sin dalla nascita del figlio, ad esempio nei casi in cui i genitori abbiano espresso la volontà di lasciare la responsabilità genitoriale a uno solo dei genitori al momento della presentazione delle dichiarazioni di intenti relative al riconoscimento della paternità. I genitori possono inoltre ottenere l'affidamento esclusivo del figlio, ad esempio, nei tre casi presentati di seguito.

Un genitore ottiene l'affidamento esclusivo presentando al giudice, nell'ambito di un procedimento avviato su istanza di parte, una richiesta affinché gli venga trasferito del tutto o in parte l'affidamento dei figli. Un genitore chiede di norma l'affidamento esclusivo dei figli nel caso in cui i genitori che hanno l'affidamento condiviso dei figli vivano lontani in modo permanente oppure qualora, per altre ragioni, non intendano più avere l'affidamento condiviso.

Un genitore può avere l'affidamento esclusivo anche laddove, in una situazione di affidamento condiviso, l'affidamento all'altro genitore sia stato sospeso. Se l'affidamento esclusivo del figlio concesso a un genitore in base a una legge o a una decisione è sospeso e non vi sono motivi per attendersi che le ragioni della sospensione vengano meno, il giudice dispone l'affidamento esclusivo all'altro genitore, purché ciò sia in linea con l'interesse superiore del minore.

Un giudice disporrà inoltre l'affidamento all'altro genitore qualora il genitore con l'affidamento esclusivo deceda oppure gli sia stato revocato l'affidamento, a meno che ciò non si contrapponga all'interesse superiore del minore.

9 Se il tribunale dispone l’affidamento congiunto del minore, cosa significa questo nella pratica?

In caso di affidamento condiviso, i genitori sono entrambi responsabili dell'affidamento del figlio e onorano l'obbligo di affidamento sotto la loro responsabilità e di comune accordo, prendendo in considerazione il benessere generale del figlio. I genitori che hanno l'affidamento condiviso hanno altresì un diritto di rappresentanza congiunto.

Se i genitori che esercitano l'affidamento condiviso non raggiungono un accordo su una questione fondamentale per il figlio, il giudice può, su richiesta del genitore, assegnare i poteri decisionali per la questione a un solo genitore. In caso di trasferimento dei poteri decisionali, il giudice può limitarne l'esercizio o disporre obblighi supplementari per il genitore che esercita tale diritto.

10 Qual è il tribunale (o altra autorità) competente a decidere in materia di potestà genitoriale?

Le controversie in materia di affidamento sono di competenza dei tribunali di contea. In caso di controversia in materia di affidamento, l'istante deve presentare un'istanza al tribunale di contea affinché si pronunci sulla questione nell'ambito di un procedimento su istanza di parte. L'istanza deve essere presentata presso il tribunale di contea del luogo di residenza del minore.

Nell'istanza devono essere indicati la denominazione del tribunale, i dati personali dell'attore, della persona interessata e dei figli e la domanda esplicita dell'istante. In aggiunta, l'istanza deve contenere i fatti e l'istante è tenuto a elencare e presentare le prove a sua disposizione. L'istanza deve essere firmata dall'istante o dal suo rappresentante. In questo ultimo caso occorre allegare all'istanza una procura o un altro documento che attesti i poteri di rappresentanza.

L'istanza e i documenti giustificativi devono essere presentati per iscritto in lingua estone. Nel caso in cui un'istanza, una domanda, un reclamo o una dichiarazione di opposizione presentata al tribunale da una parte di un procedimento non sia in lingua estone, il giudice chiederà alla parte che ha presentato il documento di fornire una traduzione entro un termine da lui fissato.

Le questioni relative alla determinazione dei diritti dei genitori in merito al figlio e le modalità delle visite, ossia le questioni riguardanti l'affidamento, possono anch'esse essere decise nell'ambito di una causa, purché l'azione sia proposta assieme al procedimento di divorzio o per il pagamento delle obbligazioni alimentari.

11 Qual è la procedura applicabile in questi casi? Esiste una procedura di urgenza?

I giudici esaminano le cause in materia di affidamento su istanza di parte in conformità alle disposizioni riguardanti le azioni. tenendo conto delle differenze previste per i procedimenti avviati su istanza di parte (cfr. Il codice di procedura civile [1]).

Nelle procedure di urgenza, il giudice può decidere soltanto in merito alla domanda di obbligazioni alimentari presentata dal genitore che non vive con il figlio minore. Le questioni relative all'affidamento non possono essere esaminate nell'ambito di una procedura semplificata. Ad ogni modo, trattandosi di questioni esaminate su istanza di parte, differiscono dalle azioni ordinarie. Nelle cause avviate su istanza di parte il giudice verifica i fatti e raccoglie le prove necessarie autonomamente, a meno che la legge non preveda altrimenti. Il giudice non è vincolato dalle richieste o dai fatti presentati dalle parti nell'ambito del procedimento né dalla loro valutazione dei fatti, se non diversamente prescritto dalla legge. In aggiunta, i requisiti per la redazione dei verbali delle udienze e per la comunicazione e/o notificazione degli atti sono meno restrittivi. Nelle questioni relative all'affidamento i giudici possono altresì adottare misure volte a regolamentare l'esercizio dell'affidamento e le visite al figlio durante il procedimento oppure a garantire il futuro rispetto degli accordi.

Il giudice può applicare provvedimenti preventivi o provvisori se vi sono motivi per ritenere che la mancata applicazione delle misure adottate possa rendere difficile o impossibile l'esecuzione di una decisione. Nelle cause di diritto di famiglia esaminate in seguito a istanza di parte, i provvedimenti provvisori possono essere applicati da ogni giudice competente nel luogo dell'adozione delle misure. Tali provvedimenti includono ad esempio il rientro del figlio presso l'altro genitore o il rispetto delle obbligazioni alimentari legali; tra altri aspetti, i giudici possono disporre che il convenuto versi le obbligazioni alimentari durante il periodo del procedimento oppure prevedere garanzie per il rispetto delle obbligazioni alimentari.

[1] Codice di procedura civile (RT I 2005, 26, 197; RT I, 21.06.2014, 58). Online: https://www.riigiteataja.ee/en/eli/513122013001/consolide.

12 È possibile ottenere il patrocinio a spese dello Stato per coprire i costi del procedimento?

Laddove concluda che una persona fisica non possa sostenere i costi del procedimento a causa della propria situazione finanziaria, il giudice può esonerarla da tutti o parte dei costi dell'assistenza legale, nonché dal pagamento delle spese statali.

13 È possibile proporre appello avverso una decisione sulla potestà genitoriale?

Le decisioni pronunciate nei procedimenti su istanza di parte sono titoli esecutivi cui si applicano le disposizioni relative agli ordini restrittivi, a meno che la legge non disponga altrimenti. È possibile proporre ricorso contro un ordine restrittivo in materia di affidamento, conformemente alle disposizioni generali che disciplinano i procedimenti di ricorso, se il ricorrente ritiene che la decisione del tribunale di primo grado sia fondata sulla violazione di una disposizione giuridica (ad esempio, se il tribunale di primo grado ha applicato erroneamente una disposizione di diritto sostanziale o procedurale). Per le suddette ragioni, è altresì possibile proporre un appello per cassazione alla corte suprema.

14 In certi casi potrebbe essere necessario rivolgersi ad un giudice o ad altra autorità per avere una decisione sulla potestà genitoriale da far valere come titolo esecutivo? Quali procedure si applicano in tali casi?

Le questioni riguardanti l'affidamento sono dibattute in un procedimento su presentazione di istanza di parte. Nelle questioni di diritto di famiglia decise su presentazione di un'istanza di parte, il giudice emette un ordine restrittivo, esecutivo dal momento dell'entrata in vigore, a meno che la legge non disponga altrimenti. Un ordine restrittivo emesso in una causa su istanza di parte è un titolo esecutivo. Nel caso in cui un debitore non rispetti volontariamente l'ordine restrittivo in materia di affidamento, l'ordine verrà eseguito nell'ambito di un procedimento esecutivo avviato in seguito alla domanda dell'attore. A tal fine, l'istante deve presentare una domanda a un ufficiale giudiziario competente nel territorio in cui il debitore ha la residenza o la sede e in cui sono situati i suoi beni. Nelle questioni riguardanti le visite ai figli, l'ufficiale giudiziario è coadiuvato per le procedure di esecuzione da un rappresentante dell'amministrazione locale del luogo di residenza del figlio o, in via eccezionale, del luogo di residenza della persona obbligata, specializzato in interazioni coi minori. Se necessario, l'ufficiale giudiziario può proporre all'amministrazione locale di affidare temporaneamente il minore a una struttura di assistenza. Alle persone obbligate che ostacolino l'esecuzione obbligatoria può essere inflitto il pagamento di una sanzione.

15 In che modo si deve agire per far riconoscere ed eseguire in questo Stato membro una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro?

Secondo il regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, le decisioni pronunciate in uno Stato membro sono riconosciute negli altri Stati membri senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento. Il regolamento si applica a tutti gli Stati membri dell'Unione europea, ad eccezione della Danimarca.

Le decisioni relative all'esercizio della responsabilità genitoriale su un minore, emesse ed esecutive in un determinato Stato membro, saranno eseguite in un altro Stato membro dopo esservi state dichiarate esecutive su istanza della parte interessata, purché siano state notificate. A tal fine è necessario presentare al tribunale una domanda di dichiarazione di esecutività

Per sapere a quale tribunale presentare la domanda, si veda qui.

La parte che chiede o contesta il riconoscimento o che chiede una dichiarazione di esecutività deve produrre quanto segue:

a) una copia della decisione che presenti le condizioni di autenticità prescritte, e

b) il certificato relativo alle decisioni sulla responsabilità genitoriale.

Il modulo è disponibile qui.

Le decisioni relative alla responsabilità genitoriale non sono riconosciute nei casi seguenti:

a) se, tenuto conto dell'interesse superiore del figlio, il riconoscimento è manifestamente contrario all'ordine pubblico dello Stato membro richiesto;

b) se, salvo i casi d'urgenza, la decisione è stata resa senza che il figlio abbia avuto la possibilità di essere ascoltato, in violazione dei principi fondamentali di procedura dello Stato membro richiesto;

c) quando è stata resa in contumacia se la domanda giudiziale e un atto equivalente non è stato notificato o comunicato al contumace in tempo utile e in modo tale che questi possa presentare le proprie difese, salvo che sia stato accertato che egli ha accettato inequivocabilmente la decisione;

d) su richiesta di colui che ritiene che la decisione sia lesiva della propria responsabilità genitoriale, se è stata emessa senza dargli la possibilità di essere ascoltato;

e) se la decisione è incompatibile con una decisione successiva sulla responsabilità genitoriale emessa nello Stato membro richiesto;

f) se la decisione è incompatibile con una decisione successiva sulla responsabilità genitoriale emessa in un altro Stato membro o nel paese terzo in cui il figlio risieda, la quale soddisfi le condizioni prescritte per il riconoscimento nello Stato membro richiesto;

o

g) se la procedura prevista dall'articolo 56 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio non è stata rispettata.

16 A quale giudice di questo Stato membro occorre rivolgersi per opporsi al riconoscimento di una decisione sulla responsabilità genitoriale emessa dal giudice di un altro Stato membro? Quale procedura si applica in questi casi?

Per sapere a quale tribunale presentare la domanda, si veda qui.

La parte che chiede o contesta il riconoscimento o che chiede una dichiarazione di esecutività deve produrre quanto segue:

a) una copia della decisione che presenti le condizioni di autenticità prescritte, e

b) il certificato relativo alle decisioni sulla responsabilità genitoriale di cui all'articolo 39 del regolamento (CE) n. 2001/2003 del Consiglio.

Il modulo è disponibile qui.

17 A quale diritto deve fare riferimento il giudice in un procedimento relativo alla responsabilità genitoriale, in cui il minore o le parti non risiedono in questo Stato membro oppure hanno cittadinanze diverse?

A norma della legge estone in materia di diritto privato internazionale [1], i rapporti tra figli e genitori sono disciplinati dalla legge dello Stato di residenza del minore.

Inoltre, agli Stati firmatari si applica la convenzione dell'Aia del 1996 sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di potestà genitoriale e di misure di protezione dei minori.

La scelta della legge applicabile può dipendere altresì dagli accordi sull'assistenza giudiziaria. La Repubblica di Estonia ha sottoscritto accordi in materia di assistenza giudiziaria con i seguenti paesi:

  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici fra la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Estonia, la Repubblica di Lituania e la Repubblica di Lettonia (1993);
  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici in materia civile, penale e di famiglia tra la Repubblica di Estonia e la Federazione russa (1993);
  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici in materia civile e penale tra la Repubblica di Estonia e l'Ucraina (1995);
  • accordo sull'assistenza giudiziaria e i rapporti giuridici in materia civile, penale e di lavoro tra la Repubblica di Estonia e la Repubblica di Polonia (1999).

Poiché tutte le parti degli accordi sull'assistenza giudiziaria conclusi con la Lituania, la Lettonia e la Polonia sono anche parti della convenzione dell'Aia del 1996, le parti hanno deciso di attenersi alle disposizioni della convenzione per determinare la legge applicabile.

[1] Legge in materia di diritto privato internazionale (RT I 2002, 35, 217). Online: https://www.riigiteataja.ee/en/eli/513112013009/consolide.

 

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Ultimo aggiornamento: 04/01/2022

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