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Alimenti e mantenimento

Estonia
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European Judicial Network
Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Che cosa si intende in pratica per "alimenti" e "obbligazione alimentare"? Quali persone sono tenute a pagare gli alimenti a un'altra persona?

Ai sensi della Costituzione estone, per "obbligazione alimentare" (põhiseadus) s'intende il dovere dei familiari di provvedere al sostentamento di membri della famiglia che abbiano bisogno di assistenza.

L'assegno alimentare è un importo che deve essere corrisposto a titolo di alimenti e che, di norma, viene versato periodicamente sotto forma di prestazione pecuniaria. Su richiesta dell'avente diritto, in alcuni casi il giudice può disporre che gli alimenti vengano pagati come somma una tantum. Una persona tenuta a pagare gli alimenti a un figlio minorenne può, in presenza di valide ragioni, chiedere di poter soddisfare l'obbligazione in forma non pecuniaria.

In genere, l'obbligo di pagare gli alimenti a una persona bisognosa di assistenza ricade su ascendenti e discendenti di primo grado (in altre parole, un figlio adulto e un genitore sono reciprocamente tenuti a sostenersi). Gli ascendenti di secondo grado hanno un obbligo di mantenimento nei confronti dei discendenti minorenni. Anche i coniugi sono tenuti a mantenere la famiglia attraverso il loro lavoro e il patrimonio, comprese le attività volte a coprire i costi del nucleo domestico e a soddisfare le esigenze ordinarie e straordinarie di entrambi i coniugi e dei loro figli. L'obbligo di pagare gli alimenti a una persona bisognosa di assistenza può essere esteso anche al coniuge divorziato o a una persona con cui il debitore non è sposato, ma con la quale ha avuto un figlio.

Gli alimenti sono costituiti da un'indennità pagata dal genitore di un figlio minorenne, in particolare qualora il genitore non abiti con il figlio o non si occupi della sua educazione. Il coniuge divorziato di una persona bisognosa di assistenza è tenuto a corrispondere gli alimenti anzitutto qualora l'ex coniuge, a causa del divorzio e delle responsabilità legate all'accudimento di un figlio, non sia in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento o abbia bisogno di assistenza a causa dell'età o dello stato di salute. Un individuo che ha avuto un figlio con una persona bisognosa di assistenza è tenuto a pagare gli alimenti a quest'ultima per le 8 settimane antecedenti e i 12 mesi successivi alla nascita del figlio e anche per un periodo più lungo, qualora la necessità di assistenza della persona interessata sia la conseguenza di un problema di salute provocato dall'accudimento del figlio, dalla gravidanza o dal parto.

2 Sino a quale momento un figlio può beneficiare degli alimenti? Ci sono norme diverse per gli alimenti relativamente ai minori e agli adulti?

La maggiore età si raggiunge al compimento dei 18 anni e una persona che non abbia raggiunto tale età è considerata minorenne. Un figlio minorenne ha diritto agli alimenti e i genitori sono i primi soggetti responsabili del sostentamento del figlio, in parti uguali. Il figlio che abbia compiuto 18 anni e stia seguendo un programma di studi di base o secondari presso un istituto d'istruzione di base, un istituto secondario o di formazione professionale o stia completando un diploma di istruzione superiore all'università ha parimenti diritto agli alimenti, ma solo fino al compimento dei 21 anni. La base per il calcolo dell'obbligazione alimentare nei confronti dei minori è diversa da quella utilizzata per i figli adulti. Nel calcolo dell'obbligazione alimentare a favore dei figli adulti, l'entità dell'assegno è determinata in base alle esigenze e al modo di vita abituale dell'avente diritto, ma si presume che gli adulti siano in grado di provvedere autonomamente, almeno in parte, al proprio sostentamento. Una persona ha diritto agli alimenti solo se, dopo aver raggiunto la maggiore età, non ha i mezzi per provvedere al proprio sostentamento e, a causa degli studi o in presenza di altre valide ragioni, non può essere ritenuta in grado di procurarsi un reddito.

I figli adulti devono presentare domanda indipendentemente all'organo giurisdizionale se desiderano che gli alimenti continuino a essere pagati dopo il compimento della maggiore età e se l'obbligo di pagamento degli alimenti è cessato sulla base di una sentenza precedente.

Altri familiari in linea ascendente o discendente che siano incapaci di provvedere al proprio sostentamento hanno il diritto di ricevere gli alimenti qualora venga dimostrato che hanno bisogno di assistenza.

3 Per ottenere gli alimenti, il ricorrente deve rivolgersi a un'autorità competente o deve adire un organo giurisdizionale? Quali sono gli elementi principali di tale procedura?

Il genitore di un figlio minorenne può essere obbligato ad adempiere la propria obbligazione alimentare. Se il genitore non paga gli alimenti volontariamente, è possibile presentare un'istanza al giudice. A tal fine occorre adire l'organo giurisdizionale con una richiesta di procedura accelerata per l'emissione di un'ingiunzione di pagamento in relazione a un credito alimentare a favore di un figlio (maksekäsu kiirmenetluse avaldus lapse elatisnõudes), o con una domanda giudiziale (hagiavaldus) (azione per il recupero di un credito alimentare (elatishagi)). La presentazione di una domanda di alimenti a favore di un figlio minorenne non comporta il pagamento di oneri statali.

La procedura accelerata relativa a un'ingiunzione di pagamento è una procedura semplificata ed è applicabile solo qualora gli alimenti siano chiesti a favore di un figlio minorenne, il nome del genitore obbligato appaia sul certificato di nascita del figlio, l'importo dell'obbligazione non sia superiore a 1,5 volte l'importo mensile minimo dell'assegno alimentare (v. domanda n. 8) e l'altro genitore non si opponga al pagamento dell'assegno alimentare. Qualora non siano soddisfatte le condizioni per emettere un'ingiunzione di pagamento, per ottenere un assegno alimentare occorre presentare una domanda giudiziale al tribunale di contea (maakohus) della residenza del minore.

Ulteriori dettagli circa la procedura accelerata per l'emissione di un'ingiunzione di pagamento in relazione a un credito alimentare a favore di un figlio minorenne sono reperibili qui. Il modulo della domanda giudiziale per ottenere gli alimenti a favore di un figlio è disponibile qui.

4 È possibile presentare una richiesta a nome di un parente (in caso affermativo, quale grado), o di un minore?

I figli minorenni hanno il diritto di ricevere gli alimenti. Poiché il minore ha una capacità di agire limitata, il suo rappresentante legale (il genitore affidatario) è il soggetto che inoltra al giudice la domanda giudiziale a suo nome. Se il figlio è posto sotto tutela, l'azione deve essere promossa dal tutore quale rappresentante legale del minore.

Un adulto dotato di capacità giuridica può presentare una domanda di alimenti autonomamente.

5 Qualora intenda adire un organo giurisdizionale, come posso individuare il giudice competente?

Le azioni legali dirette a obbligare un genitore a pagare gli alimenti nei confronti del figlio minorenne rientrano nelle cause in materia di alimenti. In tale ambito la domanda giudiziale deve essere presentata dinanzi al tribunale di contea del luogo di residenza del minore. Se il minore non risiede in Estonia, l'azione è promossa dinanzi al giudice del luogo di residenza del convenuto. Se nemmeno quest'ultimo risiede in Estonia, l'azione è promossa dinanzi al giudice del luogo di residenza del ricorrente.

Gli alimenti possono essere richiesti anche nell'ambito di una procedura accelerata relativa a un'ingiunzione di pagamento (v. la risposta alla domanda n. 3).

6 Chi avanza la pretesa deve servirsi di un intermediario per adire il giudice (ad esempio: avvocato, autorità centrale o locale ecc.)? Altrimenti, quale procedura dovrà seguire?

Per inoltrare al giudice una domanda di alimenti occorre proporre un'azione per la quale non è necessario avvalersi dell'aiuto o dei servizi di un intermediario. Il giudice ordina il pagamento degli alimenti a decorrere dalla data di proposizione dell'azione, ma, sulla base di quest'ultima, può anche ordinare che gli alimenti siano pagati retroattivamente a partire da una data anteriore alla proposizione dell'azione (fino a un anno prima).

Il modulo della domanda giudiziale per ottenere gli alimenti a favore di un figlio è disponibile qui.

7 Adire la giustizia comporta un costo? In caso affermativo quale spesa è prevedibile? Se i mezzi di colui che avanza la pretesa sono insufficienti, si può ottenere un'assistenza giudiziaria gratuita per far fronte alle spese del procedimento?

Non è previsto il pagamento di un onere statale per la proposizione di un'azione diretta all'esecuzione di un'obbligazione alimentare a favore di un figlio minorenne, né per chiedere il riesame di una domanda di procedura accelerata per l'emissione di un'ingiunzione di pagamento in relazione a un credito per il mantenimento dei figli.

Esiste la possibilità di avvalersi del patrocinio a spese dello Stato per coprire le spese processuali.

Nel caso del patrocinio a spese dello Stato, all'interessato è assegnato un avvocato d'ufficio dall'Ordine forense dell'Estonia (Eesti Advokatuur). L'avvocato ha il compito di rappresentare il suo assistito in giudizio. Tale forma di patrocinio è a disposizione di coloro che, in ragione della loro situazione finanziaria, non sono in grado di sostenere le spese inerenti alle consulenze giuridiche nel momento in cui hanno bisogno di assistenza legale o che potrebbero sostenere tali spese solo in parte o a rate o, infine, è un servizio a beneficio di persone la cui situazione finanziaria sia tale che, una volta pagate le spese legali, non sarebbero in grado di provvedere al proprio sostentamento. Il beneficio del patrocinio a spese dello Stato non esime la parte dall'obbligo di pagare le altre spese di giudizio.

Ulteriori informazioni dettagliate sul patrocinio a spese dello Stato sono disponibili qui.

Possono fare domanda per ottenere il patrocinio a spese dello Stato a copertura delle spese processuali le persone che non sono in grado di far fronte alle spese giudiziarie a causa della loro situazione finanziaria ovvero che sarebbero in grado di pagare tali spese solo in parte oppure a rate. Deve inoltre esistere una valida ragione per ritenere che la prevista partecipazione al procedimento abbia possibilità di successo.

Il modulo di richiesta del patrocinio a copertura delle spese processuali per le persone fisiche e la dichiarazione relativa alla situazione personale e finanziaria del ricorrente e dei suoi familiari sono disponibili qui.

8 Che tipo di alimenti dev'essere concesso dal giudice e come si calcola il relativo importo? Si può ottenere una modifica della decisione del giudice qualora il costo della vita o la situazione familiare si siano modificate? In caso affermativo, in che modo (ad esempio, con il sistema di indicizzazione automatica)?

Il giudice può disporre che l'obbligazione alimentare nei confronti di un minore abbia un importo fisso oppure variabile, specificando la base per il calcolo di tale importo. Generalmente il giudice dispone che l'assegno alimentare sia versato mensilmente.

Fino alla fine del 2021 l'importo minimo dell'assegno alimentare dipendeva dal salario minimo. L'importo dell'assegno alimentare mensile a favore di un minore non poteva essere inferiore al 50 % del salario minimo stabilito dal governo della Repubblica (pertanto l'importo minimo dell'assegno alimentare stabilito per minore ammontava a 250 EUR nel 2018, a 270 EUR nel 2019 e a 292 EUR nel 2020 e nel 2021).

Con effetto dal 1º gennaio 2022 l'importo minimo dell'assegno alimentare non dipende più dal salario minimo applicabile, bensì è determinato dal giudice in funzione delle esigenze del figlio, della capacità finanziaria dei genitori, delle prestazioni eventualmente percepite e del numero di figli minori che fanno parte della famiglia. L'importo utilizzato come base corrisponde al 50 % dei costi medi mensili di mantenimento del figlio (l'importo di base degli alimenti è pari a 209,20 EUR e viene adeguato il 1° aprile di ogni anno in base alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo rispetto all'anno precedente).

L'importo dell'obbligazione è determinato tenendo conto delle seguenti circostanze. Reddito del genitore obbligato. Di norma, all'importo di base è aggiunto il 3 % del salario lordo medio mensile in Estonia per l'anno civile precedente. L'importo da aggiungere è ricalcolato il 1º aprile di ogni anno. Numero di figli che percepiscono alimenti nella stessa famiglia. Tenuto conto del fatto che accudire più figli contemporaneamente può comportare modesti risparmi sui costi (riutilizzo di mobili, vestiti, giocattoli, ecc.), l'importo dell'obbligazione, a partire dal secondo figlio, è inferiore del 15 % all'importo per il primo figlio. Tale importo non è ridotto nel caso di figli nati da parti multipli o con una differenza di età superiore a tre anni.

Assegni familiari. L'assegno per figli a carico e, ai sensi della versione della perekonnaseadus (legge sul diritto di famiglia) entrata in vigore il 1° febbraio 2023, il 50 % dell'assegno per le famiglie con molti figli sono presi in considerazione all'atto di determinare l'importo dell'obbligazione. Se tali assegni sono percepiti dalla persona che chiede gli alimenti, il 50 % dell'assegno è detratto dall'importo dell'obbligazione per ciascun figlio. Se tuttavia sono percepiti dalla persona che versa gli alimenti, il loro importo è aggiunto all'assegno alimentare. Al momento dell'emissione dell'ordinanza per la corresponsione di alimenti, anche l'assegno per le famiglie con molti figli viene calcolato in base alla modifica, anche se non viene corrisposto solo per i figli degli stessi coniugi. Pertanto, nel caso di una famiglia allargata con due figli nati da una relazione precedente e nella quale un genitore abbia avuto più figli dalla nuova relazione, per cui la famiglia ha diritto a ricevere un assegno per le famiglie con molti figli, il 50 % di tale assegno viene preso in considerazione all'atto di determinare l'importo dell'obbligazione alimentare. Tale importo è suddiviso in parti uguali tra il genitore che chiede gli alimenti e il genitore che li versa ed è ulteriormente diviso per il numero totale di figli della famiglia per i quali viene corrisposto l'assegno per le famiglie con molti figli.

Affidamento condiviso del minore. Se un figlio soggiorna presso il genitore che versa gli alimenti per almeno sette periodi di 24 ore al mese in media in un anno, l'importo dell'obbligazione è ridotto in proporzione al tempo trascorso presso il genitore obbligato. Pertanto, se il figlio soggiorna presso ciascun genitore per un periodo di tempo uguale, gli alimenti possono essere richiesti solo sulla base delle maggiori esigenze del figlio, di una differenza significativa nel reddito dei genitori o di una distribuzione iniqua dei costi relativi ai figli tra i genitori.

Informazioni più dettagliate e un calcolatore degli alimenti sono disponibili qui.

Gli importi stabiliti da decisioni giudiziarie adottate prima del 1º gennaio 2022 non diminuiscono automaticamente. Se, in forza di una decisione giudiziaria, un genitore è tenuto a versare a un figlio minorenne alimenti pari all'importo minimo attuale o alla metà del salario minimo mensile, tale importo sarà "congelato" al livello del 2021 (ossia 292 EUR al mese) e di conseguenza l'importo dell'obbligazione non aumenterà più in caso di ulteriore aumento del salario minimo.

Se, in forza di una decisione giudiziaria adottata prima del 1° febbraio 2023, un genitore è tenuto a versare un importo variabile dell'obbligazione alimentare a un figlio minorenne e tale importo dipende dalle fluttuazioni dell'importo dell'assegno per le famiglie con molti figli, l'importo dell'obbligazione determinato sulla base della decisione giudiziaria è calcolato ai sensi dell'articolo 101, quinto comma, della versione della legge sul diritto di famiglia in vigore dal 1° febbraio 2023.

Un giudice può aumentare e, in presenza di valide ragioni, anche ridurre l'importo minimo dell'assegno alimentare. L'assegno alimentare minimo calcolato mediante una formula prevista per legge può essere aumentato sulla base:

  • delle reali esigenze del figlio;
  • del reddito di ciascun genitore;
  • dell'effettiva ripartizione dei costi relativi ai figli tra i genitori.

Se il reddito del genitore obbligato è superiore alla media, l'importo di base dell'assegno alimentare può essere aumentato, ad esempio, nella misura del 3 % del reddito effettivo del genitore obbligato anziché del salario lordo medio mensile. L'assegno alimentare può essere ridotto solo per un valido motivo, come l'inabilità al lavoro di un genitore o una situazione in cui un genitore abbia un altro figlio che sarebbe finanziariamente svantaggiato rispetto al figlio che percepisce gli alimenti se fosse disposto un assegno alimentare minimo.

In genere, un'eventuale modifica dell'importo dell'obbligazione ha effetto soltanto a far data dall'adozione della decisione giudiziaria, quindi non si applica ai pagamenti in arretrato.

La persona obbligata può chiedere, adducendo un motivo valido, che le sia consentito corrispondere gli alimenti in altro modo. I genitori possono stabilire di comune accordo le condizioni dettagliate di adempimento di un'obbligazione alimentare nei confronti del figlio, comprese le modalità e la frequenza dei pagamenti.

9 In che modo e a chi saranno pagati gli alimenti?

In generale, gli alimenti sono corrisposti mediante il versamento periodico di una somma di denaro. La persona obbligata nei confronti di un minore può chiedere, adducendo motivi validi, che le sia permesso di corrispondere gli alimenti in altro modo. Gli alimenti sono corrisposti dai genitori ai figli minorenni sotto forma di assegno alimentare, in particolare quando un genitore non abita con il figlio o non si occupa della sua educazione. Gli alimenti sono pagati in anticipo per ogni mese civile. Anche se il beneficiario è il figlio, gli alimenti sono generalmente pagati all'altro genitore. Gli alimenti possono essere pagati direttamente al figlio qualora i genitori abbiano espresso il loro accordo o esista una decisione giudiziaria in tal senso.

10 Se la persona su cui grava l'obbligo dell'assegno (debitore) non lo versa volontariamente, quali mezzi ci sono per costringerla ad adempiere?

Quando una decisione giudiziaria sugli alimenti è entrata in vigore o è direttamente eseguibile ma il genitore obbligato non paga, occorre contattare l'ufficiale giudiziario. Se il debitore non effettua il pagamento indicato nella sentenza al momento stabilito, l'ufficiale giudiziario può disporre l'esecuzione forzata dei beni del debitore, su richiesta della persona che ha adottato le misure a garanzia del credito. Per procedere al pignoramento dei beni del debitore l'ufficiale giudiziario deve ricevere una copia della sentenza del giudice assieme alla domanda di esecuzione. Le informazioni relative al debitore e, se possibile, ai suoi beni (luogo di residenza, coordinate di contatto e informazioni disponibili sui beni) dovrebbero essere indicate nella domanda di esecuzione. Qualora il richiedente desideri che l'ufficiale giudiziario usi tutti i mezzi di recupero del credito previsti dalla legge, nella domanda di esecuzione si dovrà indicare che il richiedente avanza pretese sui beni immobili registrati, sui beni mobili e sui crediti del debitore. Nei procedimenti di esecuzione forzata, i crediti alimentari dei figli hanno la precedenza rispetto agli altri crediti ed è possibile sottoporre a pignoramento un maggior numero di beni del debitore al fine di adempiere l'obbligo di pagamento degli alimenti e sospendere, a tempo indeterminato, mediante decisione giudiziaria i seguenti diritti e la validità delle seguenti autorizzazioni: diritti di caccia, diritto di condurre veicoli a motore, porto d'armi e permessi di acquisizione di armi, diritto di condurre imbarcazioni da diporto e moto d'acqua, licenze di pesca.

11 Si prega di descrivere brevemente i limiti all'esecuzione, in particolare le norme concernenti la tutela del debitore e i periodi di limitazione o di descrizione nel suo sistema di esecuzione.

Una persona è esonerata dal pagamento di un'obbligazione alimentare qualora, alla luce degli altri obblighi di cui è gravata e della situazione finanziaria personale, non sia in grado di provvedere al sostentamento di un'altra persona senza pregiudicare la capacità di provvedere al proprio sostentamento. Ciononostante i genitori non possono essere esonerati dagli obblighi di mantenimento nei confronti dei figli minorenni. Il giudice può anche dispensare la persona obbligata (il debitore) dall'adempimento di un'obbligazione alimentare, porre una limitazione del periodo in cui l'obbligazione deve essere adempiuta o ridurre il relativo importo da versare nei casi in cui risulti estremamente ingiusto chiedere l'adempimento dell'obbligazione, per esempio qualora il bisogno di assistenza dell'avente diritto sia imputabile ad azioni sconsiderate da parte di quest'ultimo.

Il risarcimento dei danni derivanti dal mancato pagamento degli alimenti e dall'inosservanza di un'obbligazione alimentare può essere chiesto con effetto retroattivo fino a un anno prima di proporre un'azione di richiesta di alimenti dinanzi al giudice. Il termine di prescrizione per il pagamento degli alimenti è di 10 anni per ogni singola obbligazione. Detto termine inizia a decorrere alla fine dell'anno civile in cui il credito diventa esigibile. L'obbligazione alimentare costituisce un obbligo personale e cessa con la morte dell'avente diritto o della persona obbligata, con alcune eccezioni applicabili agli anticipi e al recupero di somme.

12 Esiste un'organizzazione o un'autorità che possa aiutare l'avente diritto a percepire l'assegno?

In caso di cause transfrontaliere, l'autorità centrale, ossia la Divisione per la cooperazione giudiziaria internazionale (rahvusvahelise justiitskoostöö talitus) del dipartimento di politica penale del ministero della Giustizia (kriminaalpoliitika osakond), può fornire assistenza.

La domanda di patrocinio a spese dello Stato può essere inoltrata contemporaneamente al deposito della domanda di alimenti presso il giudice competente. Non esiste un'organizzazione o un'autorità separata che fornisca assistenza all'avente diritto nell'ambito di una causa nazionale in materia di alimenti.

13 Le organizzazioni pubbliche o private possono anticipare il pagamento degli alimenti in tutto o in parte in sostituzione del debitore?

Dal 1° gennaio 2017 il genitore che accudisce il figlio ha il diritto di chiedere gli alimenti a carico dello Stato per la durata del procedimento giudiziario e del procedimento di esecuzione all'ente di previdenza sociale (Sotsiaalkindlustusamet). Tale prestazione è temporaneamente erogata dallo Stato a un genitore che provveda da solo all'accudimento e al sostentamento del figlio. Lo Stato si sostituisce quindi al genitore che non paga gli alimenti, recuperando le somme versate presso quest'ultimo in un momento successivo. Per ricevere gli alimenti dallo Stato, l'interessato deve necessariamente presentare una domanda giudiziale di alimenti nell'ambito di una procedura accelerata per l'emissione di un'ingiunzione di pagamento o di un ricorso.

Tali alimenti garantiscono al figlio fino a 100 EUR al mese.

Ulteriori informazioni per la richiesta di tali alimenti sono disponibili qui.

14 Nel caso in cui il ricorrente si trovi in questo Stato membro e il debitore risieda in un altro paese:

14.1 Posso ottenere l'assistenza di un'autorità o di un'organizzazione privata in questo Stato membro?

Al fine di ottenere gli alimenti ai sensi del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, è possibile rivolgersi alla Divisione per la cooperazione giudiziaria internazionale del ministero della Giustizia.

Qualora la domanda di alimenti debba essere presentata in un altro Stato membro, è necessario inoltrare la richiesta alla Divisione per la cooperazione giudiziaria internazionale del ministero della Giustizia estone e all'autorità competente del paese richiesto. Alla domanda deve essere allegata una copia del certificato di nascita del/i figlio/i o una copia della sentenza giudiziaria di accertamento della paternità. Nel caso in cui la paternità non sia stata accertata, tale informazione deve comparire nella domanda inoltrata nell'altro paese.

Il modulo di domanda è reperibile qui.

14.2 In caso affermativo, come si può contattare l'autorità o l'organizzazione privata?

La Divisione per la cooperazione giudiziaria internazionale del ministero della Giustizia estone può essere contattata telefonicamente al +372 6 208 183 e al +372 7153443, o per posta elettronica agli indirizzi central.authority@just.ee e keskasutus@just.ee.

15 Nel caso in cui provenga da un altro paese e il debitore sia in questo Stato membro:

15.1 È possibile rivolgere una richiesta direttamente a tale autorità o organizzazione privata in questo Stato membro?

La richiesta di un creditore residente in un altro paese riceverà maggiore attenzione se viene inoltrata all'autorità competente del paese di residenza che, a sua volta, si metterà in contatto con l'autorità centrale presso il ministero della Giustizia estone.

15.2 In caso affermativo, come posso mettermi in contatto con tale autorità o organizzazione privata e quale tipo di assistenza posso ricevere?

V. la risposta alla domanda n. 14.1.

16 Questo Stato membro è vincolato al protocollo dell'Aia del 2007?

Il protocollo dell'Aia del 2007 è stato ratificato dall'Unione europea, di cui l'Estonia fa parte dal 1º maggio 2004.

17 Qualora questo Stato membro non sia vincolato dal protocollo dell'Aia del 2007, quale legge sarà applicabile alla domanda di mantenimento in base alle norme di diritto private internazionale? Quali sono le corrispondenti norme di diritto privato internazionale?

V. la risposta alla domanda n. 16.

18 Quali sono le norme sull'accesso alla giustizia nei casi transfrontalieri nell'ambito dell'UE secondo la struttura del Capo V del regolamento sugli alimenti?

Per i casi transfrontalieri nell'ambito dell'Unione europea che riguardano domande di alimenti, il regolamento prevede la prestazione del patrocinio a spese dello Stato per le spese di difesa e processuali. Tale sistema garantisce che la persona interessata sia rappresentata in giudizio da un professionista con competenze giuridiche adeguate e che abbia accesso alla giustizia, provvedendo alla copertura delle spese processuali. Le disposizioni sul patrocinio a spese dello Stato per le spese di difesa e processuali precisano che la legge nazionale è applicabile salvo che il regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio disponga diversamente.

In linea di massima, le persone che vivono in altri Stati membri dell'Unione europea beneficiano delle stesse garanzie applicate alle persone residenti in Estonia. Nell'ambito delle cause transfrontaliere in materia di alimenti è possibile ottenere assistenza e consulenza legale nonché il patrocinio a spese dello Stato per le spese di difesa e processuali attraverso l'autorità centrale, vale a dire la Divisione per la cooperazione giudiziaria internazionale del ministero della Giustizia, conformemente al regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio e, per quanto riguarda gli aspetti non contemplati dal regolamento, in conformità del diritto nazionale.

19 Quali sono le misure adottate da questo Stato membro per assicurare il funzionamento delle attività descritte all'articolo 51 del regolamento sugli alimenti?

Per la cooperazione giudiziaria transfrontaliera è stata creata un'autorità centrale: la Divisione per la cooperazione giudiziaria internazionale del ministero della Giustizia. Al fine di ottenere gli alimenti ai sensi del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, è pertanto possibile chiedere l'assistenza della Divisione per la cooperazione giudiziaria internazionale del ministero della Giustizia, che si occupa dei procedimenti relativi alle richieste internazionali di patrocinio a spese dello Stato.

 

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Ultimo aggiornamento: 19/01/2024

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