Alimenti e mantenimento

Portogallo
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Rete giudiziaria europea (in materia civile e commerciale)

1 Che cosa si intende in pratica per "alimenti" e "obbligazione alimentare"? Quali persone sono tenute a pagare gli alimenti a un'altra persona?

Il termine "alimenti" è inteso nel senso che designa tutto ciò che è indispensabile per nutrire, alloggiare e vestire una persona. Nel caso di un figlio minorenne, tale termine comprende anche la formazione e l'istruzione.

Secondo la legge, sono obbligati alla prestazione degli alimenti, nell'ordine:

  • il coniuge o l'ex coniuge;
  • i discendenti;
  • gli ascendenti;
  • i fratelli e le sorelle;
  • gli zii e le zie, durante la minore età del beneficiario;
  • il patrigno e la matrigna nei confronti dei figliastri minorenni che, al momento del decesso del coniuge, siano o fossero a loro carico.

Oltre ai casi sopra menzionati in cui l'obbligazione alimentare è sancita dalla legge, l'obbligo di prestare gli alimenti può derivare anche da un legato (legato alimentare disposto con testamento) o da un contratto.

In generale le norme sostanziali che disciplinano le obbligazioni alimentari sono stabilite negli articoli da 2003 a 2023 del codice civile.

2 Sino a quale momento un figlio può beneficiare degli alimenti? Ci sono norme diverse per gli alimenti relativamente ai minori e agli adulti?

Il minore può percepire gli alimenti fino al raggiungimento della maggiore età. La maggiore età si raggiunge a 18 anni. Tra i 16 e i 18 anni, i minori possono ottenere l'emancipazione mediante matrimonio.

Vi sono alcune differenze tra le norme di diritto sostanziale applicabili alle prestazioni alimentari a favore di minori e quelle concernenti gli alimenti a favore di adulti: questi ultimi includono solo le spese per nutrire, alloggiare e vestire una persona, mentre gli alimenti ai minori includono, oltre a tali spese, anche quelle di formazione e istruzione.

Qualora un minore, una volta raggiunta la maggiore età o dopo avere ottenuto l'emancipazione, decida di proseguire la sua formazione o istruzione, può proporre un'azione per ottenere gli alimenti dai genitori. In tal caso, gli alimenti coprono le spese dell'istruzione e formazione del minore nonché quelle necessarie per nutrirlo, alloggiarlo e vestirlo. La durata dell'obbligazione alimentare è stabilita mediante accordo o decisione. Tale decisione fissa una durata adeguata a un periodo ragionevole di istruzione o formazione.

Nell'ipotesi eccezionale sopra menzionata, in cui le prestazioni alimentari vengono somministrate a figli maggiorenni che proseguono gli studi, gli alimenti includono le spese di formazione e istruzione. In particolare, la legge presuppone che quando vengono richieste prestazioni alimentari a favore di un figlio maggiorenne, fino a quando tale figlio non compie 25 anni restano valide le obbligazioni alimentari fissate quando tale figlio era minorenne. In tale caso, spetta al genitore convenuto dimostrare che il pagamento di tali obbligazioni alimentari fissate quando il figlio era minore non sono più necessarie o sono eccessive poiché il minore ha raggiunto la maggiore età.

In particolare le norme sostanziali in materia di alimenti a favore di figli minorenni, maggiorenni o emancipati sono stabilite dagli articoli da 1878 a 1880 e dall'articolo 1905 del codice civile.

In alcuni casi esistono differenze anche tra le norme di procedura civile applicabili alla fissazione ed esecuzione di alimenti a favore di minori e quelle concernenti gli alimenti agli adulti.

Le differenze tra le norme di procedura applicabili sono illustrate nelle risposte alle domande nn. 3 e 10.

3 Per ottenere gli alimenti, il ricorrente deve rivolgersi a un'autorità competente o deve adire un organo giurisdizionale? Quali sono gli elementi principali di tale procedura?

La risposta a tale domanda varia in funzione delle situazioni di seguito descritte.

Assegnazione di alimenti a favore di figli minorenni o tra coniugi in caso di accordo iniziale

La persona obbligata alla prestazione degli alimenti e/o la persona che ha il diritto di riceverli possono accordarsi sulla loro determinazione. Nel caso degli alimenti ai figli minori o tra coniugi, le parti possono chiedere che il loro accordo sia omologato da un organo giurisdizionale o da un Conservador do Registo Civil (ufficiale di stato civile), in funzione delle seguenti circostanze.

In caso di divorzio impugnato, tuttavia, può essere raggiunto un accordo sugli alimenti a favore dei figli minorenni. In tal caso, l'approvazione dell'accordo sugli alimenti a favore dei figli minorenni deve essere richiesta al tribunale nell'ambito del procedimento per disciplinare l'esercizio delle responsabilità genitoriali. Nella sezione successiva sono illustrati gli elementi principali di tale procedimento.

In caso di divorzio consensuale, l'omologazione dell'accordo sugli alimenti tra coniugi e/o a favore di figli minorenni deve essere chiesta all'ufficiale di stato civile. Tale procedimento rientra nella competenza esclusiva dell'ufficiale di stato civile e può essere promosso dinanzi a qualsiasi ufficio di stato civile. Nel caso degli accordi sugli alimenti dovuti ai figli minori, deve essere acquisito il previo parere del pubblico ministero presso l'organo giurisdizionale nel cui territorio si trova l'ufficio di stato civile dinanzi al quale è stato avviato il procedimento. Se l'accordo è omologato, viene pronunciato il divorzio. Se l'accordo non è omologato, il procedimento di divorzio consensuale viene rinviato dinanzi all'organo giurisdizionale che si pronuncerà in merito allo stesso. In tal caso, spetta a detto organo valutare ed omologare gli accordi sugli alimenti dovuti a figli minorenni o tra coniugi.

Le stesse norme valgono per la separazione personale, la dichiarazione di nullità e l'annullamento del matrimonio.

Anche se non si tratta di un divorzio o di una separazione, in presenza di un accordo i genitori devono sottoporre l'accordo che disciplina la responsabilità genitoriale o qualsiasi sua modifica all'omologazione da parte dell'ufficiale di stato civile in maniera analoga a quella descritta sopra.

Assegnazione di alimenti in mancanza di accordo iniziale

Alimenti dovuti dai genitori ai figli minorenni

In caso di divorzio senza il consenso dell'altro coniuge, la fissazione degli alimenti a favore dei figli deve essere richiesta nel contesto del procedimento di tutela destinato a disciplinare l'esercizio della responsabilità genitoriale pendente dinanzi all'organo giurisdizionale. I genitori possono successivamente chiedere l'omologazione dell'accordo sulla responsabilità genitoriale. In mancanza di tale accordo o della sua omologazione, spetta al pubblico ministero chiedere la regolamentazione dell'esercizio della responsabilità genitoriale. Il procedimento si svolge dinanzi all'organo giurisdizionale. I genitori vengono convocati a partecipare ad un'udienza alla quale possono essere invitati a partecipare anche il minore e altri parenti. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo durante tale udienza, il giudice stabilisce accordi provvisori in materia di responsabilità genitoriale e le parti vengono rinviate alla mediazione o ad un'udienza tecnica specializzata. Qualora non sia comunque possibile raggiungere un accordo, i genitori saranno invitati mediante notificazione a presentare memorie e mezzi di prova. Tale fase è seguita da quella di raccolta dei mezzi di prova, di trattazione e di decisione.

Le stesse norme valgono per la separazione personale, la dichiarazione di nullità e l'annullamento del matrimonio.

Alimenti dovuti a minorenni dai genitori o da altri obbligati

Le prestazioni alimentari dovute a un minore possono essere fissate anche nell'ambito di un procedimento di tutela per la determinazione degli alimenti a favore di minori quando, ad esempio, l'azione dev'essere proposta contro obbligati a corrispondere prestazioni alimentari specificamente per tale finalità. Tali procedimenti mirano altresì ad adeguare obbligazioni alimentari precedentemente fissate ed hanno luogo dinanzi a un organo giurisdizionale. Un tale procedimento viene avviato con atto introduttivo accompagnato dai seguenti documenti: certificati attestanti il grado di parentela o di affinità tra il minore e il convenuto; una copia autenticata della decisione giudiziaria che ha precedentemente fissato le obbligazioni alimentari, se del caso; l'elenco dei testimoni. Il convenuto viene citato in giudizio. Successivamente, viene fissata un'udienza per tentare di raggiungere un accordo tra le parti. Se non viene raggiunto un accordo, seguono la risposta del convenuto, l'esame dei testimoni, la trattazione e la decisione.

Alimenti a favore di figli maggiorenni o emancipati

Il procedimento per l'assegnazione degli alimenti a favore di un figlio maggiorenne o emancipato può essere promosso dinanzi a qualsiasi ufficio di stato civile presentando un'istanza contenente l'esposizione dei motivi di fatto e di diritto sui quali si fonda tale istanza. L'istanza deve essere accompagnata da prove documentali e indicare tutte le altre prove. Il convenuto viene citato in giudizio. Se non si oppone, l'istanza viene considerata confermata e le obbligazioni alimentari vengono fissate con decisione dell'ufficiale di stato civile. Se il convenuto si oppone, l'ufficiale di stato civile tenta di conciliare le parti. Se la conciliazione risulta impossibile, il procedimento viene preparato dall'ufficiale di stato civile e deferito all'organo giurisdizionale competente ai fini della decisione.

Se esiste già un procedimento giudiziario in cui sono stati fissati gli alimenti a favore del figlio minorenne, la domanda relativa alla determinazione degli alimenti al figlio che nel frattempo abbia raggiunto la maggiore età o ottenuto l'emancipazione viene riunita al procedimento preesistente ed esaminata dal medesimo organo giurisdizionale anziché dall'ufficio di stato civile.

Tra coniugi o ex-coniugi

In mancanza di accordo iniziale, il procedimento per la fissazione degli alimenti tra coniugi o ex-coniugi va promosso dinanzi a un organo giurisdizionale. Il procedimento si svolge con le modalità dell'azione declaratoria e segue lo stesso iter descritto in appresso per gli alimenti a favore di persone maggiorenni.

Alimenti a favore di persone maggiorenni

Al di fuori dei casi di cui sopra, il procedimento per la determinazione degli alimenti a favore di persone maggiorenni va promosso dinanzi all'organo giurisdizionale (ad esempio in caso di richiesta di alimenti da parte del genitore per i figli). Il procedimento si svolge secondo le modalità di un'azione declaratoria e viene avviato tramite la presentazione di un atto introduttivo dinanzi a un organo giurisdizionale.

In tale atto il ricorrente deve indicare l'organo giurisdizionale adito, identificare le parti e indicarne il nome, il domicilio o la sede legale nonché, se possibile, l'occupazione e il luogo di lavoro, individuare la forma del procedimento, illustrare i fatti e i motivi in diritto posti a fondamento dell'istanza e dichiarare il valore della causa. In calce a tale atto introduttivo devono essere indicati l'elenco dei testimoni e le altre prove richieste. All'atto introduttivo vanno allegati i documenti che comprovano l'avvenuto pagamento della tassa giudiziaria iniziale e il conferimento della procura, se la parte è rappresentata da un avvocato. In alternativa, può essere allegato un documento comprovante la concessione del patrocinio a spese dello Stato.

Se è stato nominato un avvocato, l'atto introduttivo va presentato per via elettronica mediante il modulo disponibile all'indirizzo Citius (mj.pt) secondo le modalità e conformemente alle istruzioni ivi indicate. Se la parte non è rappresentata da un avvocato, può presentare tale atto introduttivo presso la cancelleria dell'organo giurisdizionale con le seguenti modalità: in presenza, con invio a mezzo raccomandata postale; o mediante invio di fax.

Il convenuto è citato in giudizio, risposta del convenuto, saneamento (verifica della corretta instaurazione del procedimento), assunzione delle prove, trattazione e decisione.

A seconda dei casi di cui sopra, le norme procedurali che disciplinano la determinazione degli alimenti:

  • per quanto concerne l'ufficio di stato civile, sono stabilite dagli articoli da 5 a 20 del decreto-legge n. 272/2001 del 13 ottobre 2001 e dagli articoli da 274-A a 274-C della legge in materia di registrazione anagrafica;
  • per quanto concerne gli organi giurisdizionali, sono stabilite dagli articoli da 45 a 47 della legge n. 141/2015 dell'8 settembre 2015 (mantenimento dei figli) e dagli articoli 548 e 550 e seguenti (soggetti tenuti a corrispondere obbligazioni alimentari), dagli articoli 931 e 994 (alimenti spettanti al coniuge in caso di separazione o divorzio) e dall'articolo 989 (alimenti a favore di figli maggiorenni o emancipati) del Codice di procedura civile (codice di procedura civile).

4 È possibile presentare una richiesta a nome di un parente (in caso affermativo, quale grado), o di un minore?

Nel caso degli alimenti dovuti a un minore, la richiesta può essere proposta dal suo rappresentante, dal pubblico ministero, dalla persona che ha il minore in custodia o dal direttore dell'istituto di istruzione o assistenza cui il minore è affidato. Chiunque può segnalare al pubblico ministero la necessità di fissare gli alimenti a favore di un minore (articolo 45 della legge n. 141/2015 dell'8 settembre 2015).

Nel caso degli alimenti dovuti ad adulti incapaci, il procedimento può essere promosso dal loro rappresentante legale (articolo 16 del Codice di procedura civile)).

Al di fuori dei casi di interdizione o inabilitazione, le azioni alimentari concernenti persone maggiorenni e figli maggiorenni o emancipati devono essere proposte direttamente dagli interessati, da un rappresentante processuale da loro designato o da un rappresentante munito di procura speciale a intentare l'azione.

Tuttavia, la legge prevede la seguente particolarità per quanto riguarda i figli maggiorenni: il genitore che si assume la responsabilità principale di pagare le spese dei figli maggiorenni o emancipati che non sono in grado di provvedere al proprio sostentamento può richiedere che l'altro genitore contribuisca al sostentamento e all'educazione di tali figli. Tale contributo può essere conferito in tutto o in parte ai figli maggiorenni o emancipati, qualora il giudice lo ritenga opportuno o previo accordo dei genitori (articolo 989 del Codice di procedura civile).

5 Qualora intenda adire un organo giurisdizionale, come posso individuare il giudice competente?

Alimenti a favore di figli minorenni

La competenza per questioni relative ad azioni di tutela per la regolamentazione dell'esercizio della responsabilità genitoriale e la fissazione di alimenti a favore di minori spetta al Tribunal de Comarca, Juízo de Família e Menores (tribunale distrettuale, sezione per la famiglia e i minori). In mancanza di una sezione per la famiglia e i minori, generalmente la causa viene esaminata dal tribunale distrettuale, sezione locale o sezione con competenza generale.

Per stabilire quale tribunale o sezione abbia la competenza territoriale, si applicano le seguenti norme. In linea di principio, la competenza spetta al tribunale/sezione del luogo in cui risiede il minore al momento in cui viene avviato il procedimento.

Se il luogo di residenza del minore è ignoto, la competenza spetta al tribunale/sezione del luogo in cui risiedono i titolari della responsabilità genitoriale.

Se questi ultimi risiedono in luoghi diversi, la competenza spetta al tribunale/sezione del luogo in cui risiede la persona alla quale è affidato il minore o, in caso di affidamento congiunto, la persona con cui il minore convive.

Se uno dei procedimenti riguarda due o più minorenni, figli dei medesimi genitori e residenti in regioni diverse, la competenza spetta al tribunale/sezione del luogo in cui risiede la maggior parte di essi. A parità di condizioni, la competenza spetta al primo organo giurisdizionale adito.

Se il minore non risiede in Portogallo nel momento in cui viene avviato il procedimento, la competenza spetta al tribunale/sezione del luogo in cui risiedono il ricorrente o il convenuto; se entrambi tali soggetti risiedono all'estero e sono internazionalmente competenti gli organi giurisdizionali portoghesi, l'istanza viene esaminata dal Tribunal da Comarca de Lisboa, Juízo de Família e Menores (tribunale distrettuale di Lisbona, sezione per la famiglia e i minori), in quanto organo giurisdizionale territorialmente competente per il comune di Lisbona.

Alimenti a favore di figli maggiorenni

Un procedimento relativo ad obbligazioni alimentari a favore di figli maggiorenni può essere proposto dinanzi a qualsiasi ufficio di stato civile. Ciò non si applica soltanto se esiste già una causa nel contesto della quale sono stati fissati gli alimenti a favore dei figli. In questo caso, la domanda relativa alla determinazione degli alimenti al figlio che nel frattempo abbia raggiunto la maggiore età o ottenuto l'emancipazione viene riunita al procedimento preesistente ed esaminata dal medesimo organo giurisdizionale.

Alimenti a favore del coniuge o ex-coniuge

Il procedimento per la fissazione degli alimenti tra coniugi o ex-coniugi deve essere promosso dinanzi al tribunale distrettuale, sezione per la famiglia e i minori, competente per il luogo in cui risiede il convenuto. In mancanza di una sezione per la famiglia e i minori, generalmente la causa viene esaminata dal tribunale distrettuale, sezione locale o sezione con competenza generale.

Alimenti a favore di persone maggiorenni

Al di fuori dei casi di cui sopra, il procedimento per la determinazione degli alimenti a favore di persone maggiorenni va promosso dinanzi al tribunale distrettuale: sezione centrale civile (se il valore del procedimento è superiore a 50 000,00 EUR); sezione locale o sezione con competenza generale, laddove esista (se il valore del procedimento non supera i 50 000,00 EUR). Da un punto di vista territoriale, la competenza spetta al tribunale/sezione del luogo di residenza del convenuto.

Esecuzione di alimenti

Di seguito sono indicati gli organi giurisdizionali competenti a conoscere delle azioni speciali per l'esecuzione di alimenti proposte in caso di ritardo nel pagamento.

Se la domanda per la fissazione degli alimenti è stata esaminata dal Tribunal de Comarca, Juízo de Família e Menores (tribunale distrettuale, sezione per la famiglia e i minori), l'azione speciale per l'esecuzione di alimenti viene esaminata da tale organo giurisdizionale nell'ambito dello stesso procedimento, al quale deve essere riunita la domanda di esecuzione.

Se il procedimento in cui sono stati fissati gli alimenti si è svolto dinanzi al Tribunal de Comarca, Juízo Central Cível (tribunale distrettuale, sezione centrale civile), la competenza a conoscere dell'azione speciale per l'esecuzione di alimenti spetta alla Seção de Execução (sezione per l'esecuzione) che sarebbe competente se il procedimento non rientrasse nella competenza di tale sezione centrale in ragione del valore della causa.

Se non esiste una sezione per l'esecuzione, la competenza a conoscere dell'azione speciale per l'esecuzione di alimenti spetta alla sezione civile centrale dinanzi alla quale è stata promossa la corrispondente azione declaratoria e, in tal caso, l'azione esecutiva viene riunita nello stesso procedimento.

Se il procedimento in cui sono stati fissati gli alimenti si è svolto dinanzi al tribunale distrettuale, sezione civile locale o con competenza generale, l'esecuzione ha luogo nell'ambito di tale procedimento a condizione che non esista una sezione per l'esecuzione. Laddove esista una sezione per l'esecuzione, tale sezione (nella cui competenza territoriale rientra il luogo in cui si trova la sezione con competenza generale o la sezione civile locale, dinanzi alla quale è stata promossa l'azione di condanna) è competente a conoscere dell'azione speciale per l'esecuzione di alimenti.

Per quanto riguarda l'esecuzione delle decisioni emesse dal tribunale, anche se l'esecuzione non ha luogo presso il tribunale che ha pronunciato la decisione da eseguire, la domanda di esecuzione viene proposta nell'ambito del procedimento declaratorio in cui è stata emessa detta decisione. In tal caso, se la competenza spetta alla sezione per l'esecuzione, il tribunale che ha pronunciato la condanna le trasmette urgentemente copia della decisione, della domanda che ha dato origine al procedimento di esecuzione e dei documenti che la accompagnano.

La stessa norma vale per i casi in cui non esista una sezione per l'esecuzione e la competenza ai fini del procedimento di esecuzione spetti alla sezione civile locale o sezione con competenza generale.

Se il procedimento in cui sono stati fissati gli alimenti si è svolto presso un ufficio di stato civile anziché dinanzi a un tribunale, la competenza territoriale ai fini del procedimento speciale di esecuzione viene stabilita in base ai seguenti principi:

  • il procedimento di esecuzione deve essere promosso dinanzi al tribunale della residenza dell'esecutato; tuttavia, il creditore può optare per il tribunale del luogo in cui dev'essere eseguita l'obbligazione, se risiede nell'area metropolitana di Lisbona o di Oporto e l'esecutato risiede nella medesima area metropolitana;
  • se il procedimento di esecuzione deve essere promosso nel luogo della residenza dell'esecutato e quest'ultimo non risiede in Portogallo, ma dispone di beni in tale Stato, la competenza per l'esecuzione spetta al tribunale del luogo in cui si trovano i beni in questione.

Per quanto riguarda la competenza ratione materiae per l'esecuzione di alimenti sulla base della decisione di un ufficiale di stato civile, si applicano i seguenti principi.

Il tribunale distrettuale, sezione per la famiglia e i minori, è competente ad istruire e condurre i procedimenti per l'esecuzione di alimenti tra coniugi o ex-coniugi nonché i procedimenti per l'esecuzione di alimenti a favore di figli minorenni o di figli maggiorenni o emancipati. Tuttavia, poiché in questi casi le rispettive azioni declaratorie non sono state promosse dinanzi alla sezione per la famiglia e i minori, bensì presso l'ufficio di stato civile, gli organi giurisdizionali possono decidere che la competenza spetti al tribunale distrettuale, sezione per l'esecuzione.

Se non esiste una sezione per l'esecuzione, la competenza per l'azione speciale per l'esecuzione di alimenti spetta alla sezione civile locale o alla sezione con competenza generale.

N.B.:
le suddette norme di competenza sono soggette a fluttuazioni nell'interpretazione da parte degli organi giurisdizionali nazionali.

6 Chi avanza la pretesa deve servirsi di un intermediario per adire il giudice (ad esempio: avvocato, autorità centrale o locale ecc.)? Altrimenti, quale procedura dovrà seguire?

Di norma nei procedimenti relativi ad alimenti dovuti a minori non è necessario farsi rappresentare da un avvocato, salvo in fase di impugnazione. I ricorrenti maggiorenni o emancipati (ad esempio l'affidatario del minore) possono stare autonomamente in giudizio quando il procedimento viene esaminato da un organo giurisdizionale di primo grado. Tuttavia, occorre nominare un avvocato per un figlio minorenne quando gli interessi del minore sono in conflitto con quelli dei suoi genitori, del rappresentante legale o della persona che ha di fatto la custodia di tale minore; ciò si applica anche quando un minore sufficientemente maturo ne fa richiesta all'organo giurisdizionale.

Negli altri casi si applicano i seguenti principi generali. La rappresentanza tramite avvocato è obbligatoria:

nelle questioni rientranti nella competenza degli organi giurisdizionali soggette a soglie di valore, per le quali sia ammesso un appello ordinario; nelle cause in cui l'appello è sempre ammesso, a prescindere dal valore; nonché nei procedimenti di appello e nelle cause promosse dinanzi agli organi giurisdizionali di grado superiore.

Attualmente, nel 2022, l'appello ordinario è ammesso solo se il valore della causa è superiore al limite previsto per l'organo giurisdizionale che ha pronunciato la decisione impugnata e quest'ultima è sfavorevole al ricorrente per un valore superiore alla metà del suddetto limite. In caso di dubbio sul valore della soccombenza a carico della parte soccombente, si tiene conto solo del valore della domanda. Tale principio legale è soggetto a varie eccezioni previste dalla medesima disposizione e in altre specifiche norme di legge. Nel 2022, al momento del riesame della presente scheda informativa, in materia civile, il limite cui gli organi giurisdizionali sono soggetti è il seguente: Tribunal da Relação (Corte d'appello) – 30 000,00 EUR; Tribunal de Primeira Instância (organo giurisdizionale di primo grado) – 5 000,00 EUR.

Anche qualora sia obbligatorio farsi rappresentare da un avvocato, i ricorsi che non sollevano questioni di diritto possono essere presentati da avvocati tirocinanti, da procuratori e dalle parti stesse.

7 Adire la giustizia comporta un costo? In caso affermativo quale spesa è prevedibile? Se i mezzi di colui che avanza la pretesa sono insufficienti, si può ottenere un'assistenza giudiziaria gratuita per far fronte alle spese del procedimento?

La risposta a questa domanda varia a seconda che il procedimento per la fissazione degli alimenti si svolga dinanzi a un organo giurisdizionale o a un ufficio di stato civile e che le parti beneficino o meno del patrocinio a spese dello Stato. Se si adiscono organi giurisdizionali si applicano spese di giudizio. L'ufficio di stato civile riscuote invece emolumenti. Spese relative ai procedimenti di competenza degli organi giurisdizionali

Il pagamento di spese è previsto dal regolamento sulle spese processuali.

Il pagamento di spese è previsto dal regolamento sulle spese processuali

Tali spese di giudizio includono la tassa giudiziaria, gli oneri e le spese di parte. Articolo 529 del codice di procedura civile.

Esenzioni

Ai sensi dell'articolo 4, primo comma, lettere i) e l), del regolamento sulle spese processuali.

I minori sono esentati dalle spese dei procedimenti giudiziari se sono rappresentati dal pubblico ministero o da un difensore d'ufficio e sono esentati dagli emolumenti riscossi nei procedimenti dinanzi all'ufficio di stato civile.

I minori e i loro legali rappresentanti sono inoltre esentati dalle spese dei procedimenti di ricorso promossi contro decisioni relative all'applicazione, all'adeguamento o alla revoca di alimenti pronunciate dai tribunali dei minori. I procedimenti condotti presso tribunali dei minori nel contesto dei quali è possibile fissare le obbligazioni alimentari sono solitamente procedimenti in materia di alimenti a favore di figli e procedimenti volti a disciplinare la responsabilità genitoriale. Si tratta di procedimenti speciali, di volontaria giurisdizione.

Ai sensi dell'articolo 15, primo comma, lettera f), del regolamento sulle spese processuali:

Le parti dei procedimenti dinanzi ai tribunali dei minori sono esentate dal pagamento anticipato della tassa giudiziaria, compresi i procedimenti nei quali vengono fissati gli alimenti. In questi casi, le parti devono pagare la tassa giudiziaria, anziché in anticipo, entro dieci giorni dalla decisione resa nel procedimento principale, a prescindere dal suo passaggio in giudicato. Ciò vale anche se la sentenza non è definitiva.

A parte i casi sopra indicati, in linea di principio occorre pagare le spese di giudizio. L'unica eccezione è prevista nel caso in cui le parti beneficino del patrocinio a spese dello Stato e/o nel caso in cui il procedimento in questione sia soggetto all'applicazione del capo V del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2009, richiamato più avanti.

Recupero delle spese

Fatte salve le eccezioni di cui sopra, per proporre un'azione diretta alla fissazione degli alimenti occorre versare una tassa giudiziaria iniziale che costituisce un anticipo sulle spese di giudizio finali.

Tali spese di giudizio includono la tassa giudiziaria, gli oneri e le spese di parte.

Spese di giustizia

Ai fini della determinazione dell'importo della tassa giudiziaria dovuta occorre determinare il valore della causa, in quanto la tassa viene calcolata sulla base di tale valore conformemente a una delle tabelle allegate al regolamento sulle spese processuali.

Il valore dell'azione ai fini dell'applicazione delle suddette tabelle si desume dagli articoli da 296 a 310 del codice di procedura civile.

Ad esempio:

  • il valore di un procedimento per la fissazione di alimenti definitivi è pari al quintuplo della prestazione annuale richiesta nella domanda, vale a dire che il valore della causa corrisponde all'importo della prestazione mensile richiesta moltiplicato per sessanta;
  • il valore di un procedimento per la fissazione di alimenti provvisori è pari all'importo della prestazione mensile richiesta moltiplicato per dodici;
  • il valore di una causa di divorzio o di un procedimento per la regolamentazione dell'esercizio della responsabilità genitoriale avente ad oggetto, oltre agli alimenti, altri beni immateriali è pari almeno al limite previsto per l'organo competente per il ricorso più un centesimo (nel 2022: 30 000,01 EUR - articolo 44 della legge n. 62/2013).

Oneri

Gli oneri sono soggetti alle seguenti norme (articolo 532 del codice di procedura civile, disponibile all'indirizzo Legge n.º 41/2013, del 26 giugno.

Per quanto riguarda le spese e gli oneri inerenti all'istruttoria (onorari dei periti, elaborazione delle relazioni ecc.), di norma ciascuna parte sostiene le spese e gli oneri cui ha dato origine.

Se l'atto istruttorio risulta manifestamente non necessario o dilatorio, la parte che l'ha richiesto ne sostiene le relative spese, a prescindere dalla vittoria o dalla condanna alle spese.

Se tutte le parti hanno un interesse all'atto istruttorio o alla spesa, o ne traggono un analogo vantaggio o non è possibile stabilire quale sia la parte interessata, le spese sono sostenute dalle parti in pari misura.

Spese di parte

Per quanto concerne le spese di parte, l'articolo 533 del codice di procedura civile prevede quanto segue: di norma le spese della parte vittoriosa sono sostenute dalla parte soccombente, secondo una scala progressiva, in proporzione alla soccombenza.

Le spese di parte comprendono gli anticipi delle tasse giudiziarie, le spese effettivamente sostenute dalla parte, gli onorari corrisposti agli agenti dell'esecuzione e le spese da questi sostenute, nonché i compensi dei legali e le spese da questi sostenute.

Conto delle spese

Salvo nei casi sopra indicati in cui le parti sono esentate dall'obbligo di pagamento anticipato della tassa giudiziaria, in linea di principio il cancelliere redige il conto delle spese solo dopo il passaggio in giudicato della decisione e conformemente alla condanna ivi disposta. Il conto è notificato alle parti.

Se non vi sono reclami sul conto o se i reclami sono già stati decisi, la parte soccombente deve pagare quanto dovuto e/o rimborsare alla parte vittoriosa le spese da questa anticipate.

Le spese sostenute dalle parti vengono pagate direttamente dalla parte soccombente a quella creditrice. Se la parte soccombente beneficia del patrocinio a spese dello Stato, il pagamento delle somme dovute alla parte creditrice è a carico dello Stato – articolo 26 del regolamento sulle spese processuali.

Il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti di competenza degli organi giurisdizionali

Se il ricorrente non dispone dei mezzi necessari per pagare le spese del procedimento, può ottenere il patrocinio a spese dello Stato. Secondo la legislazione nazionale, il patrocinio a spese dello Stato può essere concesso solo alle persone fisiche e alle persone giuridiche senza scopo di lucro.

Il regime del patrocinio a spese dello Stato è stabilito dalla legge n.º 34/2004.

Il patrocinio a spese dello Stato può essere accordato alle persone fisiche sotto varie forme: consulenza giuridica, esenzione dalle tasse giudiziarie e dalle spese, pagamento a rate delle tasse giudiziarie e altre spese processuali; assegnazione di un avvocato e pagamento del suo onorario, assegnazione di un avvocato e rateizzazione del suo onorario, assegnazione di un agente dell'esecuzione.

Il sistema portoghese di patrocinio a spese dello Stato, in tutte le forme previste, si applica dinanzi a tutti gli organi giurisdizionali e per qualsiasi tipo di procedimento.

Le domande di patrocinio a spese dello Stato sono presentate su un apposito modulo, che va consegnato personalmente o inviato per posta a qualsiasi servizio pubblico dell'Instituto da Segurança Social IP (Istituto di sicurezza sociale). I moduli e le istruzioni per la loro compilazione sono forniti da tale ente. Il termine ordinario di risposta è di trenta giorni. Informazioni pratiche e moduli sono entrambi disponibili all'indirizzo Proteção Jurídica - seg-social.pt.

Il ricorrente deve allegare all'atto introduttivo la prova documentale dell'avvenuto pagamento della tassa giudiziaria dovuta, o della concessione del patrocinio a spese dello Stato sotto forma di esenzione dal pagamento anticipato della tassa. Se il patrocinio a spese dello Stato è stato concesso sotto forma di rateizzazione della tassa giudiziaria, deve esserne allegata la relativa prova documentale, insieme a quella del pagamento della quota dovuta – articoli 14 e 15 del regolamento sulle spese processuali.

Emolumenti nei casi di competenza dell'ufficio di stato civile

I minori sono esentati dagli emolumenti se sono rappresentati dal pubblico ministero o da un difensore d'ufficio nei casi di competenza dell'ufficio di stato civile.

Gli emolumenti dovuti nei procedimenti di competenza dell'ufficio di stato civile sono indicati nel regolamento sulle tariffe degli uffici di stato civile e dei notai.

Ad esempio, nel 2022 gli emolumenti addebitati nelle cause di competenza degli uffici di stato civile (consultabili all'articolo 18 del regolamento sulle tariffe degli uffici di stato civile e dei notai) sono i seguenti:

  • procedimenti di divorzio o separazione personale consensuale (senza divisione del patrimonio), comprese le decisioni di omologazione degli accordi relativi ad alimenti tra coniugi o a favore di figli minorenni: 280 EUR;
  • procedimenti per l'assegnazione di alimenti ad adulti o minori emancipati: 120 EUR;
  • procedimenti per la modifica di accordi sugli alimenti: 100 EUR.

Tali importi sono validi per il 2022, data di aggiornamento della presente scheda informativa, e sono soggetti a riesame; occorre quindi consultare la normativa nazionale caso per caso.

Patrocino a spese dello Stato nei procedimenti di competenza dell'ufficio di stato civile

Nei procedimenti di competenza dell'ufficio di stato civile, il patrocinio a spese dello Stato viene concesso solamente sotto due forme: la nomina di un avvocato e il pagamento del suo onorario; la nomina di un avvocato e la rateizzazione del suo onorario.

Inoltre dinanzi agli uffici di stato civile alcuni atti sono gratuiti per le persone fisiche che dimostrino di essere soggette a difficoltà finanziarie.

Tali difficoltà finanziarie possono essere dimostrate come segue: mediante un documento rilasciato dalla competente autorità amministrativa; una dichiarazione della competente istituzione pubblica di assistenza sociale presso la quale l'interessato è stato accolto.

In questi casi, sono esenti da spese: gli atti dell'ufficio di stato civile e gli atti concernenti la cittadinanza; le procedure e le dichiarazioni relative a tali atti; i documenti richiesti e le procedure per il loro rilascio; i certificati necessari per qualsiasi scopo.

La stessa norma vale per i procedimenti che rientrano nella competenza dell'ufficio di stato civile presso il quale sono stati fissati gli alimenti.

8 Che tipo di alimenti dev'essere concesso dal giudice e come si calcola il relativo importo? Si può ottenere una modifica della decisione del giudice qualora il costo della vita o la situazione familiare si siano modificate? In caso affermativo, in che modo (ad esempio, con il sistema di indicizzazione automatica)?

Di norma, gli alimenti sono fissati sotto forma di pagamenti in denaro mensili, salvo quanto diversamente disposto da un accordo o da una norma giuridica o qualora sussistano motivi che giustificano misure eccezionali. Ad esempio, se la persona obbligata al pagamento degli alimenti dimostra di non essere in grado di pagarli sotto forma di assegno ma unicamente accogliendo e mantenendo nella propria casa colui che vi ha diritto, in via eccezionale gli alimenti possono essere disposti in tal modo.

Calcolo degli alimenti

L'obbligazione alimentare e il calcolo degli alimenti da versare sono disciplinati dagli articoli da 1878 a 1880, dall'articolo 1905 e dagli articoli da 2003 a 2023 del codice civile.

Gli alimenti sono proporzionali ai mezzi del debitore e alle esigenze di mantenimento del creditore. Gli alimenti vengono fissati tenendo conto anche delle possibilità del creditore di alimenti di provvedere al proprio sostentamento.

Le esigenze del creditore di alimenti variano a seconda che si tratti di minori, di figli maggiorenni che proseguono la formazione o l'istruzione o semplicemente di adulti. Si veda anche la risposta alla domanda n. 1.

Per quanto riguarda i mezzi del debitore da considerare, vanno menzionati i criteri specificamente applicabili a seconda che gli alimenti siano stati fissati a favore di uno o più minori o dell'ex-coniuge.

Alimenti assegnati a un minore

L'obbligo di mantenimento nei confronti di figli minorenni è uno dei doveri fondamentali dei genitori. Tale obbligo è fondato direttamente sull'articolo 36, quinto comma, della costituzione della Repubblica portoghese.

Gli alimenti dovuti ai minori devono essere commisurati alle risorse di cui dispone il debitore di tali obbligazioni alimentari.

Conformemente alla giurisprudenza di principio del Supremo Tribunal de Justiça (Corte suprema portoghese) per calcolare l'importo degli alimenti dovuti a un minore, l'organo giurisdizionale deve tenere conto non solo del valore del reddito corrente del debitore, ma anche, in maniera trasversale e generale, del suo status sociale, della sua capacità lavorativa, del suo dovere di impegnarsi attivamente nell'esercizio di un'attività professionale che gli consenta di adempiere tale obbligo, nonché del suo patrimonio complessivo.

Alimenti assegnati all'ex-coniuge

Per determinare l'importo degli alimenti dovuti all'ex-coniuge, l'organo giurisdizionale deve tenere conto della durata del matrimonio, del contributo all'economia familiare, dell'età e dello stato di salute dei coniugi, delle rispettive qualifiche professionali e possibilità di impiego, del tempo che essi dovranno dedicare alla cura dei figli comuni, dei rispettivi redditi e proventi, di eventuali nuovi matrimoni o convivenze e, in generale, di tutte le circostanze che incidono sulle esigenze del coniuge che riceve gli alimenti e sulle risorse del loro debitore.

Secondo la giurisprudenza nazionale prevalente, il coniuge creditore non può far valere il diritto a mantenere il tenore di vita che aveva durante il matrimonio.

Momento a partire dal quale gli alimenti sono dovuti

Gli alimenti fissati mediante decisione giudiziaria sono dovuti a decorrere dalla data della domanda. Gli alimenti fissati mediante accordo tra le parti omologato dall'autorità giudiziaria o dall'ufficio di stato civile sono dovuti dalla data in cui il debitore è in mora. Il debitore è in mora alla data fissata per il pagamento o, in mancanza, alla data in cui gli viene richiesto il pagamento. Fatti salvi i casi di cui sopra, il diritto interno portoghese non prevede la fissazione di obbligazioni alimentari retroattive.

Adeguamento di alimenti già fissati

Qualora, in seguito alla fissazione degli alimenti, intervenga un mutamento delle circostanze determinanti per la loro la concessione, gli alimenti possono essere adeguati o revocati.

Se non è pendente un procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti, la domanda di adeguamento o revoca viene proposta contestualmente all'azione di condanna. Se è pendente un procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti, la domanda di adeguamento o revoca degli alimenti viene riunita al procedimento di esecuzione.

Il debitore degli alimenti può chiedere che gli stessi siano ridotti o revocati se, ad esempio, sono diminuite le sue possibilità economiche o sono aumentate quelle del creditore di tali alimenti, o se quest'ultimo ha raggiunto la maggiore età o è in grado di provvedere al proprio sostentamento.

Il creditore degli alimenti può chiedere un aumento della prestazione se, ad esempio, la sua situazione economica è peggiorata, si è modificata la sua situazione familiare, sono aumentate le sue esigenze, è aumentato il costo della vita e tale aumento può e deve essere sostenuto dal debitore degli alimenti (in quanto, ad esempio, è aumentata anche la sua retribuzione).

Attualizzazione automatica

Al fine di tenere conto dell'aumento del costo della vita, la decisione che fissa le obbligazioni alimentari può disporre che la somma riconosciuta debba essere soggetta ad attualizzazione automatica periodica (di norma annuale).

L'attualizzazione può essere basata sull'aumento del tasso di inflazione pubblicato annualmente dall'Instituto Nacional de Estatística (Istituto nazionale di statistica) o sull'aumento di un determinato tasso di interesse stabilito dall'organo giurisdizionale. Tuttavia, l'attualizzazione può anche consistere in un incremento annuo fisso per un determinato importo indicato nella decisione.

Spetta al giudice definire tale attualizzazione automatica e scegliere il metodo che ritiene più adeguato per effettuarla, secondo la sua prudente discrezionalità. L'attualizzazione automatica può essere determinata anche mediante accordo omologato tra le parti.

Alimenti provvisori

Oltre agli alimenti definitivi, possono essere fissati anche alimenti provvisori.

Se non sono ancora stati fissati gli alimenti definitivi, l'organo giurisdizionale può, su richiesta del creditore degli alimenti o d'ufficio, se il beneficiario è un minore, concedere alimenti provvisori, che determina secondo equità. Gli alimenti provvisori non sono rimborsati in alcun caso. Essi sono dovuti in pendenza del procedimento principale per la fissazione degli alimenti definitivi. Una volta fissati, gli alimenti definitivi sostituiscono quelli provvisori.

Se è pendente un procedimento di divorzio giudiziale, il giudice può assegnare alimenti provvisori a uno dei coniugi o ai figli in pendenza dell'azione. Se è pendente un procedimento per la regolamentazione della responsabilità genitoriale, il giudice può anche assegnare alimenti provvisori ai figli minorenni. In questi casi, gli alimenti provvisori possono essere fissati in via incidentale nel corso del medesimo procedimento.

In alternativa, gli alimenti provvisori possono essere assegnati nell'ambito di un procedimento sommario, che viene successivamente riunito al procedimento principale in cui devono essere fissati gli alimenti definitivi.

9 In che modo e a chi saranno pagati gli alimenti?

Le obbligazioni alimentari vengono corrisposte secondo le condizioni e alla persona indicati nella decisione giudiziaria o nell'accordo tra le parti omologato dall'organo giurisdizionale.

Di norma, se il beneficiario è un adulto dotato di capacità di agire o un figlio emancipato, la prestazione gli viene corrisposta direttamente.

Se il beneficiario è un adulto non dotato di capacità di agire, la prestazione viene corrisposta al soggetto cui incombe l'obbligo giuridico di esercitare in suo nome i diritti di natura pecuniaria (tutore, curatore o amministratore legale di beni), che può anche essere un'istituzione.

Se il beneficiario è un minore, le obbligazioni alimentari vengono pagate alla persona che ne ha la custodia, che può essere uno dei genitori, un altro membro della famiglia, un terzo (famiglia affidataria) o il direttore dell'istituto cui il minore è affidato.

La legge non impone metodi prestabiliti di pagamento e le parti possono accordarsi sulle modalità della prestazione. In mancanza di accordo, l'organo giurisdizionale stabilisce il metodo più pratico e meno oneroso tanto per la persona che somministra gli alimenti quanto per quella che li riceve.

Generalmente, gli alimenti mensili vengono pagati in contanti e devono essere corrisposti al creditore all'inizio del mese cui si riferiscono.

Il tempo e il luogo del pagamento sono stabiliti nell'accordo o nella decisione che fissa gli alimenti. Se il tempo e il luogo non sono stati definiti, si applicano le norme suppletive del codice civile in materia. Tali norme prevedono che, in linea di principio, in mancanza di accordo:

  • le prestazioni alimentari in contanti devono essere corrisposte alla scadenza nel luogo di residenza del creditore;
  • se le prestazioni corrispondono ai mesi del calendario gregoriano, il creditore può esigerne il pagamento in qualsiasi momento a decorrere dal primo giorno del rispettivo mese.

I metodi di pagamento più comuni sono il bonifico bancario, il deposito su conto bancario, il vaglia postale, l'assegno e la consegna personale di contanti.

10 Se la persona su cui grava l'obbligo dell'assegno (debitore) non lo versa volontariamente, quali mezzi ci sono per costringerla ad adempiere?

In caso di mora del debitore, il creditore degli alimenti può fare ricorso a provvedimenti di esecuzione civili o penali.

Provvedimenti di esecuzione civili

Procedimento pre-esecutivo

Nel caso degli alimenti dovuti a minori, fissati nell'ambito di un procedimento per l'esecuzione di alimenti o per la regolamentazione della responsabilità genitoriale, la legge prevede che il creditore possa esperire un procedimento pre-esecutivo.

Il minore beneficiario di alimenti può promuovere tale procedimento come previsto dall'articolo 48 del Regime Geral do Processo Tutelar Cível (regime generale di procedura di tutela civile), a patto che si applichino le seguenti condizioni: mancato rispetto o ritardato rispetto dell'obbligo di versamento degli alimenti; il debitore di alimenti riceve regolarmente redditi da lavoro, una pensione, sussidi, commissioni, percentuali, onorari, premi, contributi o redditi analoghi.

La domanda viene riunita al procedimento giudiziario per la regolamentazione della responsabilità genitoriale o per la fissazione degli alimenti a favore di minori esaminato dall'organo giurisdizionale. Al debitore viene notificato l'obbligo di pagare le obbligazioni alimentari entro dieci giorni dalla scadenza. Se il debitore non produce prova documentale del pagamento, le obbligazioni alimentari vengono detratte mensilmente dalla sua retribuzione o pensione, oppure dal sussidio o da altri redditi di cui è beneficiario. A tal fine viene notificato al soggetto pagatore di procedere mensilmente alla detrazione e di versarne l'importo direttamente sul conto bancario indicato del creditore di tali obbligazioni. Gli importi detratti coprono anche i pagamenti di obbligazioni alimentari che diventano dovute.

Una volta ricevuta la notifica, tutte le persone ed entità incaricate di produrre la documentazione o di pagare le prestazioni sopra indicate assumono la funzione di depositari autorizzati delle somme detratte a titolo di alimenti. Pertanto, qualora tali soggetti omettano di effettuare la detrazione disposta, l'esecuzione prosegue nei loro confronti nell'ambito dello stesso procedimento.

Le detrazioni non coprono gli alimenti scaduti prima della notifica all'obbligato effettuata nell'ambito di tale procedimento. Sono invece coperti gli alimenti in scadenza. Al fine di recuperare gli alimenti scaduti prima della suddetta notifica, il creditore deve promuovere un procedimento di esecuzione. Pertanto, nel caso degli alimenti dovuti a minori, nulla impedisce al creditore di avviare al contempo tanto un procedimento pre-esecutivo (per il pagamento degli importi in scadenza) quanto un procedimento speciale per l'esecuzione (per il pagamento degli importi già scaduti).

Non è obbligatorio promuovere un procedimento pre-esecutivo prima di procedere all'esecuzione. Tale strumento offre un'alternativa all'esecuzione stessa. Non è ammessa opposizione; tuttavia, d'altro canto, il creditore di alimenti dispone di mezzi coercitivi più limitati rispetto a quelli utilizzabili in un procedimento di esecuzione, in quanto può chiedere solo la detrazione da salari, stipendi, pensioni, sussidi o rendite periodiche analoghe (non può chiedere il pignoramento di beni, depositi o diritti di credito).

Nel caso di alimenti dovuti a minori, il creditore può, in alternativa, ricorrere al solo procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti previsto dal codice di procedura civile. In tal modo, il beneficiario può recuperare con un'unica azione tutti gli importi scaduti e in scadenza. Nell'ambito di un'azione di esecuzione, il creditore di alimenti può avvalersi di mezzi di esecuzione più ampi, quali il pignoramento e la consignação de rendimentos (cessione di redditi). Le modalità di tale procedimento saranno illustrate più avanti.

Procedimento per inadempimento

Nel caso di obbligazioni alimentari a favore di figli minorenni fissate nel contesto di un procedimento per regolamentare la responsabilità genitoriale, la legge mette a disposizione del creditore di alimenti anche un procedimento per inadempimento come previsto dall'articolo 41 del regime generale di procedura di tutela civile.

Tale procedimento consente al creditore di chiedere all'organo giurisdizionale di adottare i provvedimenti necessari per l'esecuzione e di condannare il debitore inadempiente al pagamento di una multa. La domanda viene riunita al procedimento principale e l'organo giurisdizionale convoca i genitori a un'udienza o invita il convenuto a presentare le sue osservazioni entro cinque giorni.

I genitori possono accordarsi per modificare il regime fissato. In assenza di un accordo, il giudice si pronuncerà in via provvisoria in merito alla richiesta e rinvierà le parti alla mediazione o un'udienza tecnica specializzata. Qualora non sia comunque possibile raggiungere un accordo, i genitori saranno invitati mediante notificazione a presentare memorie e richiedere mezzi di prova. Tale fase è seguita da quella di raccolta dei mezzi di prova, di trattazione e di decisione.

Procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti

In caso di ritardo della prestazione alimentare, il creditore può promuovere un procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti conformemente agli articolo da 933 a 937 del codice di procedura civile. Questa opzione vale tanto per gli alimenti a favore di minori quanto per quelli corrisposti ad adulti, a prescindere dalla loro natura definitiva o provvisoria.

Nel procedimento speciale per la relativa esecuzione, il ricorrente può chiedere l'adjudicação (aggiudicazione) a suo favore di una quota degli importi, dei salari o delle pensioni percepiti dalla controparte, o che gli siano consegnati redditi del debitore.

Tale aggiudicazione o cessione ha luogo indipendentemente dal pignoramento e si tratta di provvedimenti destinati a coprire il pagamento di importi scaduti e di quelli che diventeranno esigibili.

Quando la parte creditrice richiede l'aggiudicazione di importi, stipendi o pensioni, il soggetto competente per il versamento di tali somme o per il trattamento dei rispettivi pagamenti riceverà una notificazione che lo informa di versare la parte aggiudicata di tali somme direttamente alla parte creditrice. L'importo aggiudicato deve essere versato mensilmente sul conto bancario della parte creditrice che deve fornire il numero di conto nella domanda iniziale.

Se il ricorrente chiede l'assegnazione di redditi, deve indicare i beni sui quali occorre procedere e l'agente dell'esecuzione ordina l'assegnazione di beni ritenuti sufficienti per il soddisfacimento delle obbligazioni alimentari scadute e in scadenza, potendo a tal fine consultare il convenuto.

Se, in seguito all'assegnazione, dovesse risultare che il reddito assegnato è insufficiente, il ricorrente può indicare altri beni. Se, al contrario, i redditi risultano eccessivi, il ricorrente è tenuto a restituire al convenuto i redditi in eccesso, se e quando li riceva. Inoltre, il convenuto può chiedere che l'assegnazione sia limitata a una parte dei beni o abbia ad oggetto beni diversi.

Gli importi aggiudicati o il valore del reddito assegnato devono essere sufficienti per il pagamento delle prestazioni scadute, degli interessi di mora, qualora il creditore ne faccia richiesta, delle prestazioni in scadenza nonché delle attualizzazioni automatiche, se sono state fissate.

Il creditore di alimenti può comunque richiedere il pignoramento di beni del debitore di alimenti. Tale pignoramento può riguardare beni mobili e immobili, depositi bancari, diritti di credito, stabilimenti commerciali o quote societarie.

Se i beni pignorati vengono venduti per estinguere un debito alimentare, la restituzione dell'eccedenza al debitore di alimenti non dovrebbe essere ordinata a meno che il pagamento delle obbligazioni alimentari che diventeranno esigibili sia assicurato in misura ritenuta appropriata dall'organo giurisdizionale, salvo il caso in cui venga fornita una fideiussione o un'altra garanzia adeguata.

Il debitore deve essere citato solo dopo che abbia avuto luogo il pignoramento, l'aggiudicazione o la cessione. L'impugnazione da parte del debitore di alimenti dell'esecuzione o del pignoramento non sospende l'esecuzione.

Qualora venga presentata un'istanza di adeguamento o di cessazione dei pagamenti di obbligazioni alimentari mentre è in corso un'esecuzione speciale per obbligazioni alimentari, tale istanza viene riunita all'esecuzione.

Titolo esecutivo europeo

In caso di inosservanza di un accordo in materia di obbligazioni alimentari derivante da un atto autentico stipulato dinanzi ad autorità amministrative o da un atto autenticato da tali autorità, in uno Stato membro non vincolato dal protocollo dell'Aia del 2007, il creditore delle obbligazioni alimentari può fare affidamento sul regolamento (CE) n. 805/2004 del 21 aprile 2004 che istituisce il titolo esecutivo europeo (articolo 4, paragrafo 3, lettera b), del suddetto regolamento e articolo 68, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 4/2009 del 18 dicembre 2008).

Provvedimenti di esecuzione penali

L'articolo 250 del codice penale prevede e punisce la violazione delle obbligazioni alimentari con la pena della reclusione da un mese a due anni o con una multa fino a 240 giorni, a seconda dei casi ivi contemplati.

Il procedimento penale può essere avviato solo su querela di parte.

Se l'obbligazione viene soddisfatta l'organo giurisdizionale può rinunciare a pronunciarsi o annullare in tutto o in parte il periodo della pena non ancora scontato.

11 Si prega di descrivere brevemente i limiti all'esecuzione, in particolare le norme concernenti la tutela del debitore e i periodi di limitazione o di descrizione nel suo sistema di esecuzione.

Le norme applicabili al pignoramento di beni o diritti e i rispettivi termini e motivi di opposizione sono stabiliti dagli articoli da 735 a 783 del codice di procedura civile.

In linea di principio, possono essere assoggettati ad esecuzione tutti i beni pignorabili del debitore che secondo la legge possono essere destinati alla soddisfazione del credito esecutato. Il pignoramento è limitato ai beni necessari per pagare il debito oggetto dell'esecuzione e le prevedibili spese del procedimento di esecuzione.

Inoltre, la legge pone alcuni limiti al pignoramento e prevede termini di prescrizione per le obbligazioni alimentari, come di seguito indicato.

Limiti del pignoramento

Alcuni tipi di beni non possono essere pignorati in alcun caso (beni assolutamente impignorabili), mentre altri possono essere pignorati solo in alcuni casi (beni relativamente impignorabili) o parzialmente (beni parzialmente pignorabili).

Beni assolutamente impignorabili

Oltre ai beni che non possono essere pignorati in virtù di una disposizione speciale, sono totalmente impignorabili:

  • i beni o diritti inalienabili;
  • i beni del demanio pubblico dello Stato e delle altre autorità pubbliche;
  • i beni la cui espropriazione forzata sia contraria ai principi accettati di moralità o manchi di giustificazione economica a causa del loro scarso valore patrimoniale;
  • i beni specificatamente destinati all'esercizio di un culto pubblico;
  • i sepolcri;
  • gli strumenti e gli oggetti indispensabili ai disabili e al trattamento dei pazienti.

Beni relativamente impignorabili

Sono relativamente impignorabili i seguenti beni:

  • non possono essere pignorati, tranne nel caso di un'esecuzione per il pagamento di un debito munito di garanzia reale, i beni dello Stato e delle altre autorità pubbliche, degli enti concessionari di opere o di servizi pubblici e delle organizzazioni di beneficienza cui sia stata specificatamente assegnata la realizzazione di compiti di pubblica utilità;
  • gli strumenti e gli oggetti di lavoro del debitore indispensabili per l'esercizio della sua professione o della formazione professionale, a meno che il debitore indichi che possono essere pignorati, se l'esecuzione è destinata al pagamento del loro prezzo di acquisito o del costo della loro riparazione, o se tali beni sono sottoposti a pignoramento in quanto beni materiali di uno stabilimento commerciale;
  • sono impignorabili anche gli strumenti indispensabili per una qualsiasi attività domestica all'interno dell'abitazione in cui risiede stabilmente il debitore, tranne in caso di esecuzione volta al pagamento del prezzo di acquisto o del costo della riparazione di tale abitazione.

Sono impignorabili le somme di denaro o i depositi bancari provenienti dal soddisfacimento di un credito impignorabile agli stessi termini del credito originariamente esistente.

Le succitate norme sull'impignorabilità assoluta e relativa si applicano alla riscossione dei crediti alimentari.

Per quanto riguarda i beni parzialmente pignorabili, di norma, nel procedimento per la relativa esecuzione possono essere pignorati importi superiori a quelli previsti per le esecuzioni fondate su altri crediti, come di seguito esposto.

Beni parzialmente pignorabili

Sono impignorabili i due terzi dell'importo netto dei proventi, salari e pagamenti periodici percepiti a titolo di pensione o altre prestazioni sociali, assicurazione, indennizzo per incidente, rendita vitalizia o prestazioni di qualsiasi natura diretti a garantire il sostentamento del debitore.

Tale impignorabilità è soggetta al limite massimo di tre salari minimi nazionali al momento del pignoramento e a un limite minimo, nel caso in cui il debitore non abbia altri redditi, pari a un salario minimo nazionale. Se il credito ha per oggetto una prestazione alimentare, l'importo corrispondente al totale della pensione sociale non contributiva non è pignorabile.

In caso di pignoramento di denaro o depositi bancari, è impignorabile l'importo corrispondente a un salario minimo nazionale o, nel caso delle obbligazioni alimentari, l'importo corrispondente al totale della pensione sociale non contributiva.

L'impignorabilità prevista per salari, stipendi e pagamenti periodici non può essere cumulata con l'impignorabilità prevista per i contanti e i depositi bancari.

In caso di inosservanza delle norme sopra indicate in materia di pignorabilità, il debitore può opporsi al pignoramento.

Termini di prescrizione

Il termine di prescrizione per crediti alimentari è stabilito dagli articoli 303, 310, 313, 314, 320 e 323 del codice civile.

Il codice civile portoghese prevede un termine di prescrizione di cinque anni per le obbligazioni alimentari scadute (articolo 310, lettera f), del codice civile). Di conseguenza, decorsi cinque anni dalla scadenza dell'obbligazione alimentare, il diritto a tale prestazione si prescrive per mancato esercizio. La citazione in giudizio in un procedimento avente ad oggetto il pagamento degli alimenti interrompe la prescrizione. Da parte sua il debitore può rinunciare alla prescrizione dopo la scadenza del relativo termine. Trattandosi di un termine di prescrizione presuntiva, può essere confutato per ammissione espressa o tacita. L'organo giurisdizionale non può soddisfare la prescrizione d'ufficio; perché produca effetti deve essere eccepita.

Nel caso degli alimenti a favore di minori, la prescrizione non decorre fintanto che il minore non abbia un rappresentante. Anche nel caso in cui il minore abbia un rappresentante, la prescrizione non opera prima che sia trascorso un anno dalla data in cui il minore ha raggiunto la maggiore età.

Il diritto processuale portoghese non indica un termine di prescrizione entro cui il creditore debba proporre l'azione per l'esecuzione di alimenti. Pertanto le obbligazioni alimentari prescritte possono formare oggetto di esecuzione. In tal caso, l'organo giurisdizionale non può constatare d'ufficio il decorso della prescrizione. Perché produca effetti, la prescrizione deve essere eccepita dal debitore, che può opporsi su tale base all'esecuzione.

Opposizione al pignoramento

Gli articoli 784 e 785 del codice di procedura civile stabiliscono le norme riportate di seguito.

Il termine generale per l'impugnazione del pignoramento è di dieci giorni dalla notifica del pignoramento al debitore. Il termine generale per impugnare l'esecuzione è di venti giorni dalla citazione del debitore.

Nel caso del procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti, il debitore è citato in relazione all'esecuzione soltanto dopo il pignoramento, l'aggiudicazione o la cessione di redditi. Unitamente alla citazione, viene notificato al debitore il pignoramento già eseguito.

Nel caso del procedimento pre-esecutivo dinanzi al tribunale dei minori, il debitore degli alimenti viene avvisato prima che sia ordinata la cessione del reddito; tuttavia, non può proporre opposizione, ma solo produrre prova documentale dell'avvenuto pagamento.

12 Esiste un'organizzazione o un'autorità che possa aiutare l'avente diritto a percepire l'assegno?

Nel caso degli alimenti a favore di minori, l'azione corrispondente può essere esercitata dal pubblico ministero. Chiunque può segnalare al pubblico ministero l'esigenza di fissare o adeguare gli alimenti a favore di un minore. A tal fine, il pubblico ministero dispone di un servizio di assistenza al pubblico presso ogni organo giurisdizionale.

13 Le organizzazioni pubbliche o private possono anticipare il pagamento degli alimenti in tutto o in parte in sostituzione del debitore?

Sì, nel caso degli alimenti dovuti a minori. Si tratta del Fundo de Garantia de Alimentos Devidos a Menores (Fondo di garanzia per gli alimenti a favore di minori, in appresso: il Fondo). Il Fondo è amministrato dall'Instituto de Gestão Financeira da Segurança Social IP (Istituto per la gestione finanziaria della sicurezza sociale).

La garanzia per gli alimenti a favore di minori è disciplinata dalla legge n. 164/99.

Il Fondo deve garantire, fino a un dato limite, il pagamento degli alimenti dovuti a minori. Il pagamento viene effettuato su ordine dell'organo giurisdizionale competente.

Presupposti

I presupposti per azionare la garanzia del Fondo sono i seguenti:

  • il minore deve risiedere in Portogallo;
  • gli alimenti devono essere stati fissati con decisione giudiziaria (le decisioni rese dagli ufficiali di stato civile per fissare gli alimenti nei casi rientranti nella loro competenza producono gli stessi effetti delle decisioni giudiziarie);
  • il debitore deve essere inadempiente;
  • deve essere stato promosso il procedimento pre-esecutivo di cui all'articolo 48 del regime generale di procedura di tutela civile (secondo la giurisprudenza nazionale, soggetta a fluttuazioni, tale presupposto può essere soddisfatto anche con una domanda che dia luogo a un procedimento per inadempimento dell'obbligazione alimentare ai sensi dell'articolo 41 del suddetto regime o a un procedimento speciale per l'esecuzione di alimenti);
  • il reddito lordo del minore non deve essere superiore al valore dell'Indexante dos Apoios Sociais (IAS) (indice delle prestazioni sociali);
  • il minore non deve beneficiare del reddito di un'altra persona cui egli è affidato che sia superiore allo IAS (tale condizione sussiste se il reddito pro capite della famiglia del minore non è superiore allo IAS).

Nel 2022, al momento dell'aggiornamento della presente scheda informativa, lo IAS ammontava a 443,20 EUR. In linea di principio l'ammontare dello IAS viene aggiornato ogni anno; si raccomanda di consultare sempre la normativa nazionale pertinente per conoscere l'importo applicabile.

Limiti al pagamento

Una volta accertati i suddetti presupposti, lo Stato garantisce il pagamento mensile delle obbligazioni alimentari, entro il limite di seguito indicato.

Per ciascun debitore, le obbligazioni alimentari riconosciute non possono eccedere mensilmente l'importo di 1 IAS, a prescindere dal numero di figli minorenni.

Entro tale limite, l'importo della prestazione che deve essere garantita dal Fondo viene fissato dall'organo giurisdizionale. Per determinare tale importo, l'organo giurisdizionale tiene conto della capacità economica della famiglia, dell'ammontare degli alimenti fissati e delle specifiche esigenze del minore.

Il Fondo non garantisce le prestazioni scadute. Le prestazioni garantite dal Fondo sono dovute a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello della decisione giudiziaria che ha fissato l'importo da garantire.

Il pagamento è garantito fino a quando il debitore non inizia ad adempiere effettivamente la propria obbligazione.

I pagamenti del Fondo cessano quando il minore raggiunge i diciotto anni.

I minori affidati a istituzioni di assistenza sociale, pubbliche o private senza scopo di lucro, finanziate dallo Stato, da enti pubblici o enti privati di pubblica utilità, nonché i minori affidati a centri tutelari educativi o a centri di detenzione non hanno diritto alle prestazioni alimentari garantite dal Fondo.

Procedimento

La domanda per la fissazione delle prestazioni a carico del Fondo deve essere presentata all'organo giurisdizionale durante il procedimento per inadempimento. La domanda può essere proposta dal pubblico ministero o dal creditore degli alimenti.

Il giudice dispone un'indagine sulle esigenze del minore e, successivamente, adotta una decisione con cui fissa le prestazioni che devono essere pagate dal Fondo entro i limiti sopra indicati.

Nei casi in cui occorra procedere urgentemente al pagamento degli alimenti, il giudice può fissare una prestazione provvisoria che deve essere garantita dal Fondo fino a quando non venga adottata una decisione definitiva.

Il creditore degli alimenti deve rinnovare annualmente la prova della permanenza dei requisiti cui è subordinata la garanzia della prestazione da parte del Fondo, a pena di cessazione della stessa.

Il rappresentante legale del minore o la persona cui il minore è affidato deve informare l'organo giurisdizionale o il Fondo di eventuali variazioni o della cessazione della situazione di inadempimento o della situazione del minore.

Il Fondo si surroga, entro i limiti dei pagamenti da esso effettuati, nei diritti del minore al fine di chiedere il rimborso al debitore degli alimenti.

14 Nel caso in cui il ricorrente si trovi in questo Stato membro e il debitore risieda in un altro paese:

14.1 Posso ottenere l'assistenza di un'autorità o di un'organizzazione privata in questo Stato membro?

Se il creditore degli alimenti si trova in Portogallo e intende recuperarli in un altro Stato membro dell'Unione europea, deve farne domanda alla Direção Geral da Administração da Justiça (Direzione generale dell'amministrazione della giustizia), che è un ente pubblico. La legislazione nazionale non prevede a tal fine l'intervento di un'organizzazione privata.

La Direzione generale dell'amministrazione della giustizia è l'autorità centrale portoghese ai fini dell'applicazione del regolamento (CE) del Consiglio n. 4/2009, del 18 dicembre 2008, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari (di seguito indicato anche come il "regolamento").

Tale regolamento consente il recupero transfrontaliero dei crediti alimentari e si applica alle decisioni emesse in qualsiasi Stato membro dell'Unione europea (di seguito indicato anche come "Stato membro") nonché a quelle emesse in qualsiasi Stato non membro dell'Unione europea (di seguito indicato anche come "paese terzo"). Il regolamento non si applica solo alle decisioni che fissano le obbligazioni alimentari adottate dopo la sua entrata in vigore, il 18 giugno 2011, ma anche a quelle adottate prima di tale data, e riguarda il recupero delle prestazioni scadute e in scadenza, delle attualizzazioni automatiche disposte dalla decisione e degli interessi di mora. Ai sensi del regolamento, si possono recuperare le obbligazioni alimentari fissate mediante ordinanza di un organo giurisdizionale o decisione di un'altra autorità competente.

La domanda per il recupero di alimenti in un altro Stato membro va proposta alla Direzione generale dell'amministrazione della giustizia compilando e accludendo gli appositi moduli allegati al regolamento. Il creditore deve allegare ai moduli determinati documenti e informazioni, che possono essere, a seconda dei casi: un certificato della sentenza o della decisione che ha fissato gli alimenti definitivi, unitamente al certificato di passaggio in giudicato, che deve consistere nel modulo di cui all'allegato I del regolamento; un documento attestante che il creditore ha beneficiato o può beneficiare del patrocinio a spese dello Stato o di un procedimento gratuito; le coordinate bancarie per il deposito degli importi recuperati; i certificati di nascita dei figli minorenni; i certificati di frequenza scolastica dei figli maggiorenni; la procura conferita all'autorità centrale; l'elenco degli importi dovuti.

Il modulo o i moduli da compilare nonché i documenti e le informazioni che il creditore deve allegare sono elencati nelle istruzioni disponibili presso la Direzione generale dell'amministrazione della giustizia. I dati di contatto di tale autorità sono indicati nella risposta alla domanda n. 14.2.

I tipi di procedimento che possono essere richiesti alla Direzione generale dell'amministrazione della giustizia sono indicati nella risposta alla domanda n. 15.2.

14.2 In caso affermativo, come si può contattare l'autorità o l'organizzazione privata?

Di seguito sono indicati i dati di contatto dell'autorità centrale portoghese:

Direzione generale dell'amministrazione della giustizia

Direzione generale dell'amministrazione della giustizia D. João II, 1.08.01 D/E 1990-097 LISBONA - PORTOGALLO

Tel.: (+351) 21 790 65 00

Indirizzo di posta elettronica: correio.dsjcji@dgaj.mj.pt

Sito web: http://www.dgaj.mj.pt/

Lingue: portoghese, spagnolo, francese e inglese.

15 Nel caso in cui provenga da un altro paese e il debitore sia in questo Stato membro:

15.1 È possibile rivolgere una richiesta direttamente a tale autorità o organizzazione privata in questo Stato membro?

In qualità di autorità centrale ai sensi del summenzionato regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, la Direzione generale dell'amministrazione della giustizia fornisce l'assistenza necessaria, come illustrato nella risposta alla domanda n. 14.1.

Se il creditore degli alimenti si trova in un altro Stato membro e intende chiedere l'applicazione di uno dei procedimenti previsti dal regolamento, deve presentare la domanda presso l'autorità centrale designata dallo Stato membro in cui si trova. Tale autorità centrale invia a sua volta la richiesta all'autorità centrale portoghese, la quale si incarica di trasmetterla all'organo giurisdizionale nazionale competente, a seconda dei casi.

15.2 In caso affermativo, come posso mettermi in contatto con tale autorità o organizzazione privata e quale tipo di assistenza posso ricevere?

Se il ricorrente si trova in un altro Stato membro, deve contattare la Direzione generale dell'amministrazione della giustizia tramite l'autorità centrale di tale Stato membro.

L'assistenza può essere fornita con le modalità di seguito indicate.

Ai fini del recupero di somme relative ad alimenti fissati con una decisione emessa in un altro Stato membro, il regolamento contiene tre diverse sezioni di norme:

i) le norme applicabili alle decisioni emesse in uno Stato membro vincolato dal protocollo dell'Aia del 2007 (come nel caso del Portogallo);

ii) le norme applicabili alle decisioni emesse in uno Stato membro non vincolato dal protocollo dell'Aia del 2007;

iii) le norme applicabili alle decisioni emesse in qualsiasi Stato membro.

Le decisioni di cui al punto i):

  • sono riconosciute nello Stato membro richiesto senza possibilità di opposizione;
  • beneficiano dell'abolizione dell'exequatur; sono immediatamente esecutive nello Stato membro richiesto;
  • consentono al creditore degli alimenti di ricorrere ai provvedimenti cautelari previsti dalla legislazione dello Stato membro richiesto.

Le decisioni previste dalla sezione menzionata al punto ii):

  • sono riconosciute nello Stato membro di destinazione, salvo che sia dimostrata l'esistenza di uno dei motivi di rifiuto del riconoscimento previsti dal regolamento;
  • se sono esecutive nello Stato membro di origine, il creditore degli alimenti può chiedere all'organo giurisdizionale o all'autorità competente dello Stato membro richiesto di riconoscerne l'esecutività conformemente alla procedura prevista dal regolamento;
  • il riconoscimento dell'esecutività può riguardare anche solo una parte della decisione.

Le decisioni previste dalla sezione menzionata al punto iii):

  • possono essere provvisoriamente esecutive se lo Stato membro di origine dichiara che l'eventuale impugnazione della decisione non avrà effetto sospensivo;
  • se il creditore invoca la decisione nello Stato membro richiesto, deve dimostrarne l'autenticità presentando i moduli ed effettuando gli altri adempimenti previsti dal regolamento;
  • se necessario, il creditore degli alimenti deve allegare una traduzione della decisione;
  • la decisione viene eseguita conformemente alla legge dello Stato membro richiesto;
  • in nessun caso una decisione può essere riesaminata nel merito nello Stato membro richiesto;
  • i costi derivanti dall'applicazione del regolamento non sono prioritari rispetto al recupero dei crediti alimentari.

All'articolo 56 il regolamento elenca le procedure di cui può avvalersi il creditore di alimenti. In alcuni casi, tali procedure non si applicano solo alle decisioni degli Stati membri, ma anche a quelle di paesi terzi.

Nello specifico, il creditore di alimenti può:

  • chiedere a uno Stato membro il riconoscimento e la dichiarazione di eseguibilità di una decisione emessa in un altro Stato membro;
  • proporre un'azione per la fissazione degli alimenti nello Stato membro richiesto;
  • combinare con tale azione una domanda per la determinazione della filiazione;
  • proporre un'azione per la fissazione degli alimenti nello Stato membro richiesto qualora risulti impossibile ottenere il riconoscimento o l'esecuzione di una decisione emessa in un altro Stato;
  • chiedere la modifica di una decisione emessa nello Stato membro richiesto;
  • chiedere la modifica di una decisione emessa in uno Stato membro diverso dallo Stato membro richiesto.

Tali procedure sono disciplinate dalla legge e dalle norme di competenza dello Stato membro richiesto, salvo che il regolamento preveda un regime diverso. In tal caso, il creditore di alimenti è assistito e rappresentato dall'autorità centrale o da un'altra autorità pubblica o altri organismi o persone designati dallo Stato membro richiesto.

16 Questo Stato membro è vincolato al protocollo dell'Aia del 2007?

Sì, il Portogallo è vincolato dal protocollo dell'Aia del 2007. Pertanto, alle decisioni in materia di alimenti emesse in Portogallo si applicano le seguenti disposizioni del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008: articoli 8 e 13 nonché da 17 a 22.

17 Qualora questo Stato membro non sia vincolato dal protocollo dell'Aia del 2007, quale legge sarà applicabile alla domanda di mantenimento in base alle norme di diritto private internazionale? Quali sono le corrispondenti norme di diritto privato internazionale?

Data la risposta affermativa al quesito precedente, non occorre rispondere a questa domanda.

18 Quali sono le norme sull'accesso alla giustizia nei casi transfrontalieri nell'ambito dell'UE secondo la struttura del Capo V del regolamento sugli alimenti?

La legislazione nazionale portoghese (Legge n. 34/2004) contempla disposizioni che configurano il patrocinio a spese dello Stato conformemente a quanto previsto dal capo V del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008.

Per quanto riguarda le persone fisiche, hanno diritto al patrocino a spese dello Stato, sempre che dimostrino le loro difficoltà economiche:

  • i cittadini portoghesi e i cittadini dell'Unione europea;
  • gli stranieri e gli apolidi muniti di un titolo di soggiorno in corso di validità di uno Stato membro dell'Unione europea;
  • gli stranieri sprovvisti di un titolo di soggiorno in corso di validità di uno Stato membro dell'Unione europea, se le leggi dei loro paesi di origine conferiscono lo stesso diritto ai cittadini portoghesi;
  • le persone che vivono o risiedono in uno Stato membro dell'Unione europea diverso dallo Stato membro in cui verrà esaminato il caso (controversie transfrontaliere).

Conformemente alla legislazione nazionale, per valutare le difficoltà economiche delle persone fisiche si applicano i seguenti criteri:

  • i ricorrenti il cui reddito familiare rilevante ai fini del patrocinio a spese dello Stato sia pari o inferiore a tre quarti dell'indice delle prestazioni sociali non sono considerati oggettivamente in grado di sostenere alcuna quota delle spese del procedimento e devono quindi beneficiare dell'assegnazione di un agente dell'esecuzione e di consulenza legale gratuita;
  • i ricorrenti il cui reddito familiare rilevante ai fini del patrocinio a spese dello Stato sia superiore ai tre quarti e pari o inferiore a due volte e mezzo l'indice di riferimento delle prestazioni sociali sono considerati oggettivamente in grado di sostenere il costo di una consulenza legale subordinata al pagamento anticipato di una tassa, ma non di sostenere immediatamente le spese del procedimento e, pertanto, beneficiano del patrocinio a spese dello Stato sotto forma di pagamento rateizzato e dell'assegnazione di un agente dell'esecuzione;
  • i ricorrenti il cui reddito familiare rilevante ai fini del patrocinio a spese dello Stato sia superiore a due volte e mezzo l'indice di riferimento delle prestazioni sociali non sono considerati in situazione di insufficienza economica;
  • il reddito rilevante ai fini del patrocinio a spese dello Stato è l'importo risultante dalla differenza tra il reddito familiare netto complessivo e l'ammontare della detrazione relativa al patrocinio a spese dello Stato (i metodi di calcolo di tali importi sono fissati dalla legge);
  • le persone conviventi con la persona che richiede il patrocinio a spese dello Stato sono considerate membri del medesimo gruppo familiare;
  • se il ricorrente o un membro della sua famiglia detiene depositi bancari e titoli negoziabili su un mercato regolamentato ammontanti ad oltre 24 volte l'indice di riferimento delle prestazioni sociali, il ricorrente non è considerato in situazione di difficoltà economiche, a prescindere dal reddito familiare rilevante ai fini del patrocinio a spese dello Stato;
  • il ricorrente può chiedere, in via eccezionale e sulla base di buoni motivi, che il requisito delle difficoltà economiche sia valutato esclusivamente sulla base del suo reddito, del suo patrimonio e delle sue spese correnti o di quelli di alcuni membri del suo gruppo familiare;
  • in caso di controversia con uno o più membri del gruppo familiare, le difficoltà economiche vengono valutate esclusivamente in base al reddito, al patrimonio e alle spese correnti del ricorrente o del ricorrente e di alcuni membri del suo gruppo familiare, ove il ricorrente stesso ne faccia domanda;
  • se, in un caso specifico, il direttore dei servizi di sicurezza sociale competente a decidere sulla concessione del patrocinio a spese dello Stato ritiene che l'applicazione dei criteri indicati nei punti precedenti comporterebbe un manifesto diniego di accesso al diritto e agli organi giurisdizionali, può adottare, con provvedimento motivato, una decisione diversa da quella che sarebbe conseguita all'applicazione dei suddetti criteri.

Il patrocinio a spese dello Stato consente agli interessati di consultare un avvocato per avere informazioni tecniche su una specifica controversia prima di proporre un'azione giudiziaria o di costituirsi in giudizio.

Il patrocinio a spese dello Stato può essere concesso con le seguenti modalità:

  • esenzione dalle tasse giudiziarie e da altre spese relative al procedimento;
  • pagamento a rate delle tasse giudiziarie e altre spese processuali;
  • la nomina di un avvocato e il pagamento del suo onorario;
  • la nomina di un avvocato e la rateizzazione del suo onorario.
  • designazione di un agente dell'esecuzione per il compimento di atti esecutivi (ad esempio un pignoramento).

Il patrocinio a spese dello Stato copre le spese connesse alla natura transfrontaliera della controversia.

Se il patrocinio a spese dello Stato viene richiesto da un cittadino di un altro Stato membro ai fini di un procedimento di competenza degli organi giurisdizionali portoghesi, il beneficio copre le spese di traduzione e interpretariato nonché le spese di viaggio delle persone che devono comparire dinanzi all'organo giurisdizionale, nei casi in cui sia necessaria la loro presenza e/o detto organo ritenga che tali persone non possano essere sentite con altre modalità.

Se il patrocinio a spese dello Stato viene richiesto da un cittadino portoghese per promuovere un procedimento rientrante nella competenza degli organi giurisdizionali di un altro Stato membro, il beneficio copre l'assistenza in fase precontenziosa, fino all'instaurazione del procedimento in un altro Stato membro, nonché le spese relative alla traduzione delle istanze e di altri documenti.

Se la parte che ha chiesto il patrocinio a spese dello Stato rimane soccombente, il sistema di rimborso dei pagamenti anticipati e delle spese sostenute dalla parte vittoriosa si applica a tutte le categorie di beneficiari sopra indicate, senza distinzioni.

Tuttavia, la legislazione nazionale contempla anche norme che configurano il patrocinio a spese dello Stato in termini più restrittivi rispetto a quanto previsto dal capo V del regolamento e che vanno quindi integrate con le disposizioni di tale regolamento.

In Portogallo i minori sono esentati dalle spese se sono rappresentati dal pubblico ministero o da un difensore d'ufficio.

I minori e i loro legali rappresentanti sono inoltre esentati dalle spese dei procedimenti di ricorso promossi contro decisioni relative all'applicazione, all'adeguamento o alla revoca di alimenti pronunciate dai tribunali dei minori.

Le parti dei procedimenti dinanzi ai tribunali dei minori e dei procedimenti vertenti sullo status delle persone sono esentate dal pagamento anticipato della tassa giudiziaria. Secondo la legge nazionale, la maggiore età è fissata al compimento del diciottesimo anno.

Tuttavia, il pagamento anticipato della tassa giudiziaria non può essere richiesto nei procedimenti promossi dinanzi agli organi giurisdizionali portoghesi ai quali si applica il regolamento. Ciò vale indipendentemente dalla circostanza che tali procedimenti riguardino minori o adulti, a prescindere dalla forma del procedimento e dalla circostanza che la domanda relativa agli alimenti venga cumulata con una domanda relativa allo status delle persone (articolo 44 del regolamento).

In questi casi, se il ricorrente non ha diritto al patrocinio a spese dello Stato o a un processo gratuito, la tassa giudiziaria può essere richiesta alla fine del procedimento. Inoltre, i procedimenti di cui all'articolo 56 del regolamento, vertenti sull'obbligazione alimentare dei genitori nei confronti dei figli di età inferiore a ventuno anni (articolo 46 del regolamento), devono essere totalmente gratuiti.

Le disposizioni del regolamento sopra menzionate sono direttamente applicabili e comportano un ampliamento a livello nazionale della portata del patrocinio a spese dello Stato conferito dalla legislazione nazionale.

19 Quali sono le misure adottate da questo Stato membro per assicurare il funzionamento delle attività descritte all'articolo 51 del regolamento sugli alimenti?

Conformemente al menzionato articolo 51 del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, la Direzione generale dell'amministrazione della giustizia, in quanto autorità centrale portoghese, fornisce assistenza nei procedimenti previsti dal regolamento e adotta i provvedimenti necessari a tal scopo.

In particolare, il direttore esecutivo è competente per:

  • trasmettere e ricevere le domande;
  • avviare o agevolare il procedimento presso l'organo giurisdizionale competente;
  • se le circostanze lo richiedono, fornire o facilitare la prestazione del patrocinio a spese dello Stato;
  • contribuire alla localizzazione del debitore;
  • contribuire all'ottenimento di informazioni sul reddito e sui beni del debitore;
  • incoraggiare soluzioni amichevoli per ottenere il pagamento volontario degli alimenti, attraverso la mediazione, la conciliazione e altre procedure analoghe;
  • agevolare l'esecuzione in corso delle decisioni relative alla prestazione degli alimenti, compresi eventuali arretrati;
  • agevolare la riscossione e il rapido trasferimento delle prestazioni alimentari;
  • agevolare l'acquisizione delle prove documentali e di altra natura;
  • fornire assistenza ai fini dell'accertamento della filiazione, se necessario per il recupero degli alimenti;
  • avviare o agevolare i procedimenti diretti a ottenere provvedimenti cautelari per garantire il risultato di un'azione alimentare pendente;
  • agevolare la notificazione o comunicazione di atti.

Al fine di conseguire tali obiettivi, in particolare tramite la Direzione generale dell'amministrazione della giustizia in quanto autorità centrale, lo Stato portoghese ha adottato le seguenti misure:

  • ha aumentato il numero di giuristi e il personale amministrativo addetti alla ricezione e trasmissione dei provvedimenti adottati ai sensi del regolamento;
  • ha reso ora disponibile un mediatore familiare;
  • ha istituito un'area del suo sito Internet dedicata esclusivamente alla cooperazione giudiziaria internazionale in materia civile e commerciale, in cui sono reperibili informazioni relative alle obbligazioni alimentari, istruzioni sui documenti e i moduli necessari per promuovere il procedimento previsto dal regolamento e compilare il modello unificato in cui devono essere indicati gli importi arretrati;
  • su richiesta, trasmette alle autorità competenti per tale finalità la domanda di patrocinio a spese dello Stato;
  • trasmette le domande agli organi giurisdizionali nazionali competenti;
  • provvede alla traduzione dei documenti necessari per avviare un procedimento nei casi in cui il Portogallo sia lo Stato richiesto;
  • chiede informazioni ed elementi di prova alle autorità nazionali di polizia, amministrative e fiscali e alle autorità per l'immigrazione e il controllo delle frontiere riguardo ai recapiti e ai beni del debitore;
  • in riferimento alla conciliazione, se il debitore è stato invitato a comparire o a contattare l'autorità centrale, viene informato in merito alla domanda per la fissazione, l'adeguamento o il recupero degli alimenti e alle possibili alternative, in particolare quelle più convenienti per entrambe le parti, al fine di incoraggiare l'adempimento volontario.

Nota

Il punto di contatto, gli organi giurisdizionali e gli altri enti o autorità non sono vincolati dalle informazioni contenute nella presente scheda informativa. Inoltre occorre comunque leggere i testi giuridici in vigore. Queste informazioni sono aggiornate regolarmente e sono soggette a un'interpretazione evolutiva della giurisprudenza.

 

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Ultimo aggiornamento: 15/01/2024

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