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Nel luglio 2016 l’Unione europea ha adottato un Regolamento che semplifica la circolazione di alcuni documenti pubblici tra i paesi dell’UE. Il regolamento mira a ridurre la burocrazia e i costi per i cittadini quando essi devono presentare un documento pubblico rilasciato dalle autorità di un paese dell’UE alle autorità di un altro paese dell’UE. In base a tale regolamento, i documenti pubblici (ad esempio un certificato di nascita o di un atto notarile relativo al matrimonio) rilasciati in un paese dell’Unione europea devono essere accettati come autentici in un altro paese dell’UE senza che ci sia bisogno di un’autenticazione (la cosiddetta “apostille”). I documenti pubblici cui si applica il regolamento sono in particolare lo stato civile (ad esempio, nascita, morte, matrimonio, unione civile registrata, adozione), ma anche la residenza e l’assenza di precedenti penali.
Il regolamento abolisce inoltre l'obbligo di presentare sempre copie autenticate o traduzioni certificate di documenti pubblici rilasciati in un altro Stato membro. Il regolamento introduce moduli multilingue opzionali, moduli standard che possono essere allegati ai documenti pubblici per evitare gli obblighi di traduzione. Il regolamento non disciplina il riconoscimento in un paese dell’UE del contenuto o degli effetti di un documento pubblico emesso in un altro paese dell’UE. Il riconoscimento di tale contenuto o degli effetti dipende dalla normativa del paese in cui sono presentati. Il regolamento si applica dal 16 febbraio 2019.
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