Sono vittima di un reato, chi devo contattare per un sostegno e assistenza?
Alla persona offesa, sin dal primo contatto con l'autorità procedente, vengono fornite, in una lingua a lei comprensibile, informazioni in merito alle strutture sanitarie presenti sul territorio, alle case famiglia, ai centri antiviolenza e alle case rifugio. Se tra le vittime vi sono minorenni deve essere fatta una segnalazione al Tribunale per i minorenni, che valuterà la situazione e gli interventi di tutela. Se la vittima ne fa richiesta le forze dell'ordine hanno il dovere di metterla in contatto, in qualsiasi momento, con tali centri:
- servizi di sostegno alle vittime
- autorità di assistenza giudiziaria specializzate
- Consigli dell’Ordine
- ONG
- Cliniche legali- servizi di medicina legale
- Autorità statali coinvolte nell’assistenza legale (Ministero di Giustizia, Ministero degli interni)
Organizzazioni di supporto alle vittime
Organizzazioni non Governative - Associazioni coinvolte nell’assistenza legale alle vittime di reato:
- Confederazioni sindacali: CGIL – CISL – UIL;
- Regioni;
- Centri Antiviolenza (CAV);
- Case rifugio
Il sostegno alle vittime è gratuito?
Si tratta di sostegno gratuito.
Che tipo di sostegno si può ricevere dai servizi dello Stato o delle autorità?
I reati commessi con violenza possono comportare effetti traumatici sulla persona, per cui la vittima si può rivolgere agli appositi servizi pubblici della ASL (ad esempio: consultorio familiare) e del Comune di residenza (servizi sociali). Se tra le vittime vi sono minorenni deve essere fatta una segnalazione al Tribunale per i minorenni, che valuterà la situazione e gli interventi di tutela. Se la vittima ne fa richiesta le forze di polizia (carabinieri, polizia di Stato, vigili urbani ecc.) hanno il dovere di metterla in contatto, in qualsiasi momento, con tali centri. Alcuni centri antiviolenza hanno delle residenze protette nelle quali, nei casi più gravi, le vittime di reato possono essere accolte per sfuggire a ulteriori violenze. Per ottenere informazioni e/o entrare in contatto con i centri antiviolenza presenti sul territorio si può anche contattare il numero verde di pubblica utilità 1522, gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La vittima che si trovi in condizioni di difficoltà personale può inoltre chiedere di essere assistita da un Amministratore di Sostegno: un soggetto che opera sotto la direzione del Giudice Tutelare del Tribunale civile e ha il compito di assistere gratuitamente persone che si trovino in difficoltà, anche temporanea, di provvedere ai propri interessi. Si può presentare la richiesta direttamente al Tribunale civile o fare presenti le proprie difficoltà ai Servizi Sociali del Comune di residenza affinché informi il Pubblico Ministero degli affari civili, il quale potrà proporre il ricorso nell’interesse del soggetto debole.
Si segnala, infine, che il 27 marzo 2020 è stata inaugurata l'APP YOUPOL – già esistente dal 2017 per le segnalazioni di mobbing e spaccio di droga – per consentire una richiesta diretta di assistenza ai Comandi di Polizia in caso di
violenza di genere. L'app può essere utilizzata su smartphone, tablet e computer e consente di inviare messaggi (anche multimediali) da inviare alla Sala Operativa. I report vengono visualizzati automaticamente georeferenziati e, chi non volesse registrarsi e fornire i propri dati può effettuare segnalazioni anonime.
Che tipo di sostegno si può ricevere dalle organizzazioni non governative?
Le organizzazioni non governative forniscono diverse tipologie di supporto, tra cui sostegno psicologico, alloggio temporaneo in strutture quali rifugi, assistenza e consulenza legale, supporto materiale, fornitura di beni di prima necessità, ecc.