1 Che cosa si intende in pratica per "alimenti" e "obbligazione alimentare"? Quali persone sono tenute a pagare gli alimenti a un'altra persona?
Con "mantenimento" e "alimenti" s'intendono gli obblighi e i diritti dei genitori e dei figli, dei coniugi e dei partner non legati da vincoli di matrimonio, dei parenti in linea retta, dei figli del coniuge e del coniuge del genitore, nei casi previsti dalla Legge sulla famiglia (Obiteljski zakon). Ai sensi della medesima legge, queste persone devono contribuire al reciproco sostentamento a seconda delle proprie capacità e delle esigenze dei percipienti.
Spetta in primo luogo ai genitori provvedere al sostentamento dei figli minorenni. Se un genitore è in grado di lavorare non può essere esentato dall'obbligo di mantenimento del figlio minorenne. Se i genitori non provvedono al sostentamento dei figli minorenni, sono tenuti a farlo i nonni dal lato del genitore inadempiente. Il coniuge del genitore è tenuto al sostentamento dei figli minorenni del coniuge se quest'ultimo non vi provvede.
I genitori sono tenuti a provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni che frequentano la scuola secondaria o corsi universitari o di formazione professionale, nel rispetto di disposizioni specifiche, o che frequentano corsi di istruzione elementare o secondaria per adulti, a condizione che essi adempiano regolarmente e correttamente i loro obblighi, fino all'età massima di ventisei anni.
I genitori sono tenuti a provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni che hanno completato il percorso formativo ma che non riescono a trovare lavoro, per un anno dalla data del completamento degli studi, a condizione che i figli non abbiano ancora compiuto ventisei anni di età. L'obbligo di provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni cessa, prima che sia decorso un anno dal completamento degli studi, alla data del compimento del ventiseiesimo anno di età.
I genitori sono tenuti a provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni inabili al lavoro a causa di disabilità o di malattia grave o permanente, per tutta la durata dell'inabilità.
I figli maggiorenni sono tenuti a pagare gli alimenti al genitore che non sia in grado di lavorare o che non disponga di mezzi sufficienti per vivere o non sia in grado di ottenerli dai suoi beni. I figli maggiorenni del coniuge sono tenuti a pagare gli alimenti al coniuge del genitore che non sia in grado di lavorare o che non disponga di mezzi sufficienti per vivere o non sia in grado di ottenerli dai suoi beni, se quest'ultimo ha provveduto al loro sostentamento o si è occupato di loro per un lungo periodo. I nipoti maggiorenni sono tenuti a pagare gli alimenti ai nonni che non siano in grado di lavorare o che non dispongano di mezzi sufficienti per vivere o non siano in grado di ottenerli dai loro beni, se questi ultimi hanno provveduto al loro sostentamento o si sono occupati di loro per un lungo periodo.
Il coniuge che non dispone di mezzi sufficienti per vivere o non può ottenerli dai propri beni, in quanto è inabile a lavorare o non riesce a trovare lavoro, ha diritto di ricevere gli alimenti dall'altro coniuge, se quest'ultimo dispone di mezzi e possibilità sufficienti. Le norme sulle obbligazioni alimentari tra coniugi si applicano analogamente agli alimenti ai partner non legati da vincolo di matrimonio per la durata dell'unione.
2 Sino a quale momento un figlio può beneficiare degli alimenti? Ci sono norme diverse per gli alimenti relativamente ai minori e agli adulti?
Spetta in primo luogo ai genitori provvedere al sostentamento dei figli minorenni. Se i genitori non provvedono al sostentamento dei figli minorenni, sono tenuti a farlo i nonni del lato del genitore inadempiente. Il coniuge del genitore è tenuto a provvedere al sostentamento dei figli minorenni del coniuge se questi ultimi non possono ottenere il pagamento degli alimenti dal genitore.
I genitori sono tenuti a provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni che frequentano la scuola secondaria o corsi universitari o di formazione professionale, nel rispetto di disposizioni specifiche, o che frequentano corsi di istruzione elementare o secondaria per adulti, a condizione che essi adempiano regolarmente e correttamente i loro obblighi, fino all'età massima di ventisei anni
I genitori sono tenuti a provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni che hanno completato il percorso formativo ma che non riescono a trovare lavoro, per un anno dalla data del completamento degli studi, a condizione che i figli non abbiano ancora compiuto ventisei anni di età. L'obbligo di provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni cessa, prima che sia decorso un anno dal completamento degli studi, alla data del compimento del ventiseiesimo anno di età.
I genitori sono tenuti a provvedere al sostentamento dei figli maggiorenni inabili al lavoro a causa di disabilità o di malattia grave o permanente, per tutta la durata dell'inabilità.
È maggiorenne chi ha compiuto diciotto anni di età.
3 Per ottenere gli alimenti, il ricorrente deve rivolgersi a un'autorità competente o deve adire un organo giurisdizionale? Quali sono gli elementi principali di tale procedura?
Occorre contattare l'istituto di assistenza sociale croato (Hrvatski zavod za socijalni rad).
Le questioni legate al mantenimento possono essere risolte nel quadro della procedura di consulenza familiare obbligatoria. La consulenza familiare obbligatoria ha luogo prima che venga avviato il procedimento di divorzio qualora vi sia un figlio minorenne avuto in comune, e prima che vengano avviati altri procedimenti giudiziari relativi alla responsabilità genitoriale e al diritto di visita del figlio da parte del genitore. Le disposizioni della Legge sulla famiglia relative alla consulenza obbligatoria prima dell'avvio della procedura di scioglimento del matrimonio qualora vi sia un figlio minorenne avuto in comune si applicano analogamente alla consulenza obbligatoria prima dell'avvio di un procedimento in materia di responsabilità genitoriale e di diritto di vista del minore in caso di cessazione della comunione di vita tra i genitori. La consulenza obbligatoria viene avviata quando una delle parti ne fa domanda all'istituto di assistenza sociale croato. Se i genitori non raggiungono un accordo riguardo a un piano relativo all'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale, l'istituto di assistenza sociale croato consiglierà loro di provare a raggiungere un accordo nel quadro della mediazione familiare, conformemente alle disposizioni della Legge sulla famiglia.
La questione del mantenimento può essere risolta grazie alla mediazione familiare, nella quale le parti cercano di appianare un problema familiare raggiungendo un accordo con l'aiuto di uno o più mediatori. I membri della famiglia partecipano volontariamente alla mediazione familiare. La mediazione familiare ha essenzialmente lo scopo di giungere a stabilire un piano per l'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale e ad altri accordi riguardanti il figlio. Il piano relativo all'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale o gli altri accordi raggiunti nel quadro della mediazione familiare diventano esecutivi se approvati dal giudice nel quadro di un procedimento extragiudiziale avviato su richiesta delle parti. La mediazione familiare può svolgersi indipendentemente dal procedimento giudiziario, prima dell'avvio, nel corso o dopo la conclusione del procedimento stesso.
Anche l'importo dell'assegno di mantenimento dovuto dal genitore che non vive con il figlio può essere stabilito dal piano relativo all'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale, che i genitori stessi possono preparare nel quadro della consulenza familiare obbligatoria o della mediazione familiare. Per acquisire forza esecutiva, il piano relativo all'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale può essere presentato al giudice nel corso di un procedimento extragiudiziale per la verifica del contenuto e ai fini dell'approvazione, conformemente alla Legge sulla famiglia.
Il figlio può presentare domanda di assegno di mantenimento nel quadro di un procedimento extragiudiziale semplificato a tal fine. Le parti in questo procedimento sono il figlio e il genitore che non vive con il figlio. Nei procedimenti in materia di mantenimento il figlio è rappresentato dal genitore che vive con lui. Nei procedimenti semplificati in materia di mantenimento il giudice competente può essere, oltre al giudice con competenza territoriale generale, il giudice del luogo di domicilio o residenza del figlio.
Le decisioni giudiziarie in materia di assegni di mantenimento a favore del figlio sono adottate nelle controversie matrimoniali, nelle cause per la determinazione della maternità o paternità e nelle cause relative all'esercizio della responsabilità genitoriale, conformemente alla Legge sulla famiglia.
In caso di divorzio i coniugi possono raggiungere un accordo in materia di mantenimento che fissi l'importo, le modalità di adempimento di tale obbligo, la sua durata e la sua cessazione. I coniugi possono concludere l'accordo per iscritto e sottoporlo all'approvazione del giudice nel quadro di un procedimento extragiudiziale, affinché acquisisca forza esecutiva.
4 È possibile presentare una richiesta a nome di un parente (in caso affermativo, quale grado), o di un minore?
Nei procedimenti in materia di mantenimento per i figli, le parti sono il figlio e la persona tenuta a provvedere al suo sostentamento ai sensi della Legge sulla famiglia. Il figlio è rappresentato dal genitore convivente. Negli stessi procedimenti, se il genitore convivente dà il suo consenso, il figlio può essere rappresentato dall'istituto di assistenza sociale croato.
Il genitore convivente resta tuttavia autorizzato, oltre all'istituto di assistenza sociale croato, ad agire nel procedimento. In caso di conflitto tra le azioni promosse rispettivamente dall'istituto di assistenza sociale croato e dal genitore convivente, il giudice tiene conto di tutte le circostanze, e in particolare del benessere del figlio, per decidere se accogliere l'azione promossa dall'istituto di assistenza sociale croato o quella promossa dal genitore.
L'istituto di assistenza sociale croato deve agire in nome del figlio e promuovere e condurre il procedimento volto a ottenere il riconoscimento del mantenimento o un incremento dello stesso, ove il genitore convivente non abbia, ingiustificatamente, esercitato tale diritto per un periodo superiore a tre mesi dal momento in cui il figlio ha acquisito il diritto. L'istituto di assistenza sociale croato rappresenta il figlio nei procedimenti in materia di mantenimento ove il figlio sia stato affidato ad una diversa persona, fisica o giuridica. In tali casi, i genitori non sono autorizzati ad agire nel procedimento in nome del figlio accanto all'istituto di assistenza sociale croato, e la loro responsabilità cessa quando l'istituto di assistenza sociale croato avvia un'azione legale in nome del figlio.
Ai sensi delle disposizioni del Codice di procedura civile croato (Zakon o parničnom postupku), le parti devono essere rappresentate da un avvocato in qualità di procuratore, salvo diversa previsione di legge. La parte può essere rappresentata da un parente in linea diretta, da un fratello, da una sorella o dal coniuge in qualità di procuratori, purché dotati di piena capacità e a condizione che non esercitino illegalmente la professione legale.
5 Qualora intenda adire un organo giurisdizionale, come posso individuare il giudice competente?
In caso di controversie sul mantenimento previsto per legge, in cui l'istante è la persona che richiede tale mantenimento, la competenza, oltre che al giudice con competenza territoriale generale, spetta anche al giudice sul cui territorio l'istante ha il domicilio o la residenza. Se, in una controversia sul mantenimento previsto per legge in cui si riscontri un elemento di estraneità, un giudice croato è competente in quanto l'istante ha domicilio o residenza abituale in Croazia, la competenza territoriale spetta al giudice nel cui territorio l'istante ha domicilio o residenza abituale. Se un giudice croato è competente in quanto il convenuto possiede in Croazia beni da cui si possono riscuotere i contributi di mantenimento, la competenza territoriale spetta al giudice nel cui territorio si trovano tali beni.
La competenza per l'approvazione del piano relativo all'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale spetta al giudice avente la competenza territoriale generale sulla causa riguardante il figlio.
La competenza per l'approvazione dell'accordo in materia di mantenimento per i figli spetta al giudice avente la competenza territoriale generale sulla causa riguardante il figlio.
La competenza per l'approvazione dell'accordo in materia di mantenimento tra coniugi spetta al giudice nel cui territorio i coniugi hanno il domicilio comune. Se i coniugi non hanno un domicilio comune, la competenza spetta al giudice nel cui territorio i coniugi hanno avuto l'ultimo domicilio comune. Se il giudice croato è competente per l'approvazione dell'accordo in materia di alimenti tra coniugi in quanto i coniugi hanno avuto l'ultimo domicilio comune in Croazia, la competenza spetta al giudice nel cui territorio i coniugi hanno avuto l'ultimo domicilio o residenza abituale comune.
Nei procedimenti semplificati in materia di mantenimento il giudice competente può essere, oltre al giudice con competenza territoriale generale, il giudice del luogo di domicilio o residenza del figlio.
6 Chi avanza la pretesa deve servirsi di un intermediario per adire il giudice (ad esempio: avvocato, autorità centrale o locale ecc.)? Altrimenti, quale procedura dovrà seguire?
A norma dell'articolo 89 bis del Codice di procedura civile, le parti possono agire, nell'ambito di un procedimento, personalmente o attraverso un procuratore, ma il giudice può invitare la parte rappresentata da un procuratore a comparire personalmente per rendere dichiarazioni sui fatti oggetto di accertamento nel giudizio. Solo un avvocato può rappresentare una parte come procuratore, salvo diversa previsione di legge. Ai sensi dell'articolo 89a, paragrafo 3, la parte può essere rappresentata da un parente in linea diretta, da un fratello, da una sorella o dal coniuge che agiscono di fatto come procuratori, a condizione che essi abbiano la piena capacità e non stiano esercitando illegalmente la professione legale.
7 Adire la giustizia comporta un costo? In caso affermativo quale spesa è prevedibile? Se i mezzi di colui che avanza la pretesa sono insufficienti, si può ottenere un'assistenza giudiziaria gratuita per far fronte alle spese del procedimento?
A norma dell'articolo 1 della Legge sulle spese di giustizia (Zakon o sudskim pristojbama), tali spese sono dovute per ogni procedimento giudiziario. Il relativo importo è fissato nel Tariffario delle spese di giustizia (Tarifa sudskih pristojbi).
L'articolo 16 della Legge sulle spese di giustizia prevede che i figli siano esentati dalle spese di giustizia se sono parte in procedimenti in materia di alimenti o vertenti sui crediti derivanti da tale diritto.
A norma dell'articolo 172 del Codice di procedura civile, le modalità di esercizio del diritto all'esenzione dal pagamento delle spese di giustizia e del diritto all'assistenza legale, nonché i casi in cui tale esercizio è possibile, sono fissati in un separato provvedimento normativo che disciplina l'assistenza legale gratuita. A norma dell'articolo 176, se una parte ha esercitato il diritto di ottenere l'esenzione dal pagamento delle spese di giustizia sulla base della normativa separata in materia di assistenza legale, il giudice che nel corso del procedimento accerti che tale parte è in grado di sostenere le spese di giustizia e i diritti ne informa immediatamente la competente autorità pubblica.
La Legge sull'assistenza legale gratuita (Zakon o besplatnoj pravnoj pomoći) definisce la portata, i beneficiari e le tipologie di assistenza legale gratuita, i soggetti che la erogano, le condizioni e la procedura per il suo ottenimento, l'assistenza legale transfrontaliera, il finanziamento dell'assistenza legale e il controllo sull'applicazione della legge. La Legge sull'assistenza legale gratuita non si applica se l'assistenza legale è fornita sulla base di disposizioni speciali.
8 Che tipo di alimenti dev'essere concesso dal giudice e come si calcola il relativo importo? Si può ottenere una modifica della decisione del giudice qualora il costo della vita o la situazione familiare si siano modificate? In caso affermativo, in che modo (ad esempio, con il sistema di indicizzazione automatica)?
Il mantenimento dei figli è sempre stabilito con un importo in denaro determinato.
Il genitore convivente partecipa, per la propria quota, all'obbligo di mantenimento del figlio offrendogli le cure quotidiane, mentre il genitore non convivente adempie a tale obbligo nei confronti del figlio provvedendo alle sue esigenze materiali con un sostegno finanziario.
L'importo per le esigenze materiali complessive del figlio, determinate dal giudice nell'ambito di un procedimento civile, riguarda i costi di vitto e alloggio, abbigliamento, igiene, educazione, istruzione, spese sanitarie e altri costi analoghi. L'importo per le esigenze materiali complessive del figlio è fissato in base al tenore di vita del genitore obbligato.
Le esigenze materiali possono essere maggiori se il figlio ha bisogno di cure intensive costanti in ragione delle sue condizioni di salute, e ciò dovrà essere preso in considerazione nel procedimento civile nel fissare l'importo dovuto.
La capacità complessiva del genitore obbligato, determinata dal giudice in sede di procedimento civile, fa riferimento al reddito e alla situazione finanziaria di tale genitore al momento della fissazione dell'importo stesso.
A cadenza annuale, e al più tardi entro il 1° aprile dell'anno in corso, il ministro responsabile per gli affari sociali fissa gli importi monetari minimi, corrispondenti all'importo minimo delle esigenze materiali complessive, dovuti mensilmente come mantenimento per i figli minorenni nella Repubblica di Croazia dai genitori che non vivono con essi.
Gli importi minimi sono fissati in percentuale della retribuzione media mensile netta di una persona che lavora alle dipendenze di una persona giuridica nella Repubblica di Croazia per l'anno precedente (1 148 euro per il 2023 secondo quanto indicato dall'Istituto nazionale di statistica nella Gazzetta ufficiale croata n. 21/24), come segue:
- il 17 % della retribuzione media per un figlio sino ai 6 anni;
- il 20 % della retribuzione media per un figlio tra i 7 e i 12 anni;
- il 22 % della retribuzione media per un figlio tra i 13 e i 18 anni.
In via eccezionale, l'importo a favore del figlio minorenne per le esigenze di mantenimento può essere ridotto ma non può essere inferiore alla metà dell'importo minimo previsto per legge:
- se la persona obbligata deve provvedere al sostentamento di due o più figli, oppure
- se il figlio contribuisce al proprio sostentamento disponendo di entrate proprie.
Con cadenza annuale, e al più tardi entro il 1° aprile dell'anno in corso, il ministro responsabile per gli affari sociali pubblica le tabelle in cui sono determinate le esigenze medie di un figlio minorenne, in funzione dell'età del figlio e del reddito del genitore obbligato secondo le griglie retributive e il costo medio della vita nella Repubblica di Croazia.
Il percipiente e la persona obbligata possono chiedere al giudice di aumentare o ridurre l'importo degli assegni, di pronunciarsi sulla loro interruzione o di cambiarne le modalità previste da un precedente titolo esecutivo, ove siano mutate le circostanze.
Nella Repubblica di Croazia gli assegni di mantenimento non sono soggetti a indicizzazione.
9 In che modo e a chi saranno pagati gli alimenti?
Gli assegni vengono versati al beneficiario secondo le modalità stabilite nella decisione giudiziale.
10 Se la persona su cui grava l'obbligo dell'assegno (debitore) non lo versa volontariamente, quali mezzi ci sono per costringerla ad adempiere?
Se la persona su cui grava l'obbligo dell'assegno omette di pagarlo spontaneamente, viene avviato e attuato un procedimento esecutivo.
L'esecuzione mediante pignoramento dello stipendio o delle altre entrate regolari e dei fondi monetari presenti sul conto, azionata per recuperare l'assegno di mantenimento per il figlio, prevale su ogni altra azione esecutiva per il recupero di crediti di altra natura, a prescindere dalla data in cui essi sono sorti.
La persona su cui grava l'obbligo dell'assegno può far mettere a verbale in un'udienza dinanzi al giudice, oppure sancire in un apposito documento certificato, il proprio consenso a utilizzare, interamente o parzialmente, la propria retribuzione, pensione o analoga entrata pecuniaria per il pagamento dell'assegno richiesto dal creditore dello stesso, e a versare direttamente i pagamenti al creditore, come specificato nel documento stesso. Tale documento viene emesso in un esemplare e ha l'efficacia giuridica di un mandato esecutivo definitivo.
11 Si prega di descrivere brevemente i limiti all'esecuzione, in particolare le norme concernenti la tutela del debitore e i periodi di limitazione o di descrizione nel suo sistema di esecuzione.
Il genitore che non ha provveduto a pagare gli alimenti al figlio con lui non convivente è tenuto, per il mancato pagamento, a un risarcimento, che viene calcolato a partire dalla data in cui il diritto è stato riconosciuto sino alla proposizione dell'azione. Il diritto vantato dal figlio nei confronti del genitore che ha omesso di versargli l'assegno di mantenimento è soggetto a un termine di prescrizione di 5 anni a decorrere dal giorno in cui è insorta l'obbligazione.
Come previsto nell'articolo 226 della Legge sulle obbligazioni (Zakon o obveznim odnosima), i crediti per pagamenti periodici dovuti a cadenza annuale o più breve sono soggetti, a prescindere che si tratti di crediti supplementari, quali gli interessi, o di crediti rispetto ai quali è il diritto a estinguersi, come quelli relativi al mantenimento, a un termine di prescrizione di 3 anni a decorrere dalla data in cui ogni singolo pagamento è divenuto esigibile.
A norma dell'articolo 233 della Legge sulle obbligazioni, i diritti riconosciuti in una decisione giudiziale definitiva, in una decisione emanata da un'altra autorità competente, in un accordo giudiziale o in un accordo raggiunto dinanzi a un'altra autorità competente o stipulato mediante atto notarile sono soggetti a un termine di prescrizione di 10 anni, compresi quelli per i quali un più breve termine di prescrizione è previsto ex lege.
Ai sensi dell'articolo 235 della Legge sulle obbligazioni, il termine di prescrizione tra genitori e figli non decorre prima dell'estinzione dei diritti genitoriali.
Ai sensi dell'articolo 172 della Legge sulle esecuzioni (Ovršni zakon), i seguenti beni non possono essere soggetti a esecuzione forzata: gli importi ricevuti a titolo di mantenimento in base alla legge, i risarcimenti percepiti per danni alla salute, perdita o ridotta capacità lavorativa e per la perdita del mantenimento a causa del decesso del soggetto obbligato; le entrate derivanti da prestazioni di invalidità concesse ai sensi delle leggi in materia di assicurazione per gli invalidi; le entrate a titolo di prestazioni sociali; l'indennità temporanea di disoccupazione; gli assegni per figli a carico, salvo diversamente previsto da una legge speciale; gli importi ricevuti a titolo di borse di studio e contributi allo studio; i compensi versati ai detenuti per il lavoro prestato, ad eccezione dei crediti per il mantenimento previsti dalla legge e per il risarcimento del danno cagionato dal detenuto con il reato commesso; proventi derivanti da premi e ricompense; contributi di maternità e di sostegno parentale, salvo diversamente previsto da leggi speciali; altri redditi non assoggettabili a esecuzione in forza di disposizioni speciali.
L'articolo 173 della Legge sulle esecuzioni limita le azioni esecutive come riportato di seguito.
- In caso di pignoramento dello stipendio del debitore esecutato, non è assoggettabile a esecuzione un importo pari ai due terzi della retribuzione media netta nella Repubblica di Croazia. Se l'esecuzione è compiuta per riscuotere un credito di mantenimento previsto dalla legge o un risarcimento dovuto per un danno alla salute, la riduzione o la perdita di capacità lavorativa e per la perdita del mantenimento in ragione del decesso del soggetto debitore, l'importo è fissato a metà della retribuzione media netta nella Repubblica di Croazia, salvo che l'esecuzione sia compiuta per riscuotere forzosamente un importo dovuto a titolo di mantenimento per i figli. In tal caso, l'importo escluso dall'esecuzione è pari a un quarto della retribuzione netta media mensile di un dipendente di una persona giuridica nella Repubblica di Croazia per l'anno precedente.
- Se il debitore esecutato percepisce uno stipendio inferiore alla retribuzione media netta nella Repubblica di Croazia, non può essere assoggettato a esecuzione un importo pari ai due terzi della retribuzione del debitore. Se l'esecuzione è compiuta per riscuotere un credito di mantenimento previsto dalla legge o un risarcimento dovuto per un danno alla salute, la riduzione o la perdita di capacità lavorativa e per la perdita del mantenimento in ragione del decesso del soggetto debitore, l'importo è fissato a metà della retribuzione netta corrisposta al debitore esecutato.
- L'espressione "retribuzione media netta" ai sensi del paragrafo 1 indica l'importo medio versato come retribuzione mensile netta ai dipendenti di una persona giuridica nella Repubblica di Croazia nel periodo compreso tra gennaio e agosto dell'anno in corso, come stabilito dall'Ufficio croato di statistica (Državni zavod za statistiku) e pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia (Narodne novine) non oltre il 31 dicembre dell'anno in corso. L'importo così stabilito è applicato nell'anno successivo.
- Le disposizioni dei paragrafi 1 e 2 si applicano all'esecuzione anche quando oggetto di pignoramento sono l'indennità versata in luogo della retribuzione, l'indennità versata per riduzione dell'orario di lavoro o l'indennità per riduzione della retribuzione, le pensioni, la retribuzione del personale militare e gli importi percepiti dai militari di riserva nei periodi in cui svolgono servizio militare e ogni altra entrata regolare in denaro versata al personale civile e militare, ad eccezione dei redditi indicati nei paragrafi 5 e 6.
- È possibile sottoporre ad esecuzione gli importi percepiti da persone disabili a titolo di indennità finanziaria di invalidità fisica o assegno di assistenza solo al fine di riscuotere un credito di mantenimento previsto dalla legge o un risarcimento per un danno alla salute, la riduzione o la perdita di capacità lavorativa e la perdita degli alimenti dovuta al decesso del soggetto obbligato; in tali casi l'importo assoggettabile a esecuzione è fissato a metà delle suddette entrate.
- Gli importi percepiti a titolo di un contratto di assistenza vitalizia o di rendita vitalizia o in forza di un'assicurazione sulla vita possono essere assoggettati a pignoramento soltanto per la parte che supera l'importo che è servito di base per calcolare l'importo del contributo di mantenimento.
12 Esiste un'organizzazione o un'autorità che possa aiutare l'avente diritto a percepire l'assegno?
L'istituto di assistenza sociale croato deve tenere un registro di tutte le decisioni e di tutti gli accordi giudiziali riguardanti i contributi di mantenimento per un figlio minorenne.
Allorché l'istituto di assistenza sociale croato riceve la decisione giudiziale definitiva o l'accordo giudiziale in materia di mantenimento dei figli, deve inviare una comunicazione scritta relativa ai diritti e agli obblighi al genitore convivente con il figlio e al genitore che deve pagare il mantenimento, o all'altra persona che, conformemente all'articolo 288 della Legge sulla famiglia, deve versare tale contributo ai sensi della decisione giudiziale o dell'accordo giudiziale.
In tale comunicazione l'istituto di assistenza sociale croato segnala al genitore che vive con il figlio i seguenti punti:
- avverte il genitore dell'obbligo di informare l'istituto di assistenza sociale croato qualora l'obbligato non adempia al proprio dovere regolarmente e completamente, e
- comunica le condizioni alle quali il figlio ha diritto al mantenimento provvisorio in base alle disposizioni speciali in materia.
Nella comunicazione l'istituto di assistenza sociale croato avverte il genitore obbligato, o l'altra persona che, conformemente all'articolo 288 della Legge sulla famiglia, deve pagare il mantenimento ai sensi della decisione giudiziale o dell'accordo giudiziale:
- del fatto che sporgerà denuncia penale entro quindici giorni dalla data in cui avrà appreso che l'obbligo di mantenimento non viene rispettato regolarmente e completamente, e
- del fatto che la Repubblica di Croazia ha diritto di recuperare gli importi del mantenimento provvisorio pagato in base a una disposizione speciale in materia.
13 Le organizzazioni pubbliche o private possono anticipare il pagamento degli alimenti in tutto o in parte in sostituzione del debitore?
Allorché riceve la decisione giudiziale definitiva o l'accordo giudiziale in materia di mantenimento dei figli, l'istituto di assistenza sociale croato deve informare il genitore che vive con il figlio delle condizioni alle quali il figlio ha diritto al mantenimento provvisorio in base alla normativa speciale in materia. I figli che sono cittadini croati e hanno la residenza in Croazia hanno diritto al mantenimento provvisorio alle condizioni stabilite dalla Legge sul mantenimento provvisorio (Zakon o privremenom uzdržavanju), pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia (Narodne novine), n. 92/14. Secondo tale legge, si intende per "figlio" la persona che non ha ancora compiuto il diciottesimo anno di età e al cui sostentamento deve provvedere un genitore conformemente a un ordine esecutivo.
Il figlio ha diritto al mantenimento provvisorio se il genitore che non vive con lui omette, parzialmente o completamente, di adempiere i propri obblighi in merito, e se appare probabile che i nonni del lato della famiglia del genitore inadempiente non contribuiranno al sostentamento del figlio almeno in misura corrispondente all'importo fissato dalla legge come importo del mantenimento provvisorio.
Tale diritto permane fino a quando l'obbligato non riprende i pagamenti almeno nella misura fissata dalla legge come importo del mantenimento provvisorio.
Il figlio ha diritto al mantenimento provvisorio per un periodo complessivo totale non superiore a 3 anni.
Il mantenimento provvisorio è fissato al 50 % del mantenimento minimo previsto dalla legge. Il mantenimento provvisorio non può essere superiore all'importo fissato nel titolo esecutivo.
Pagando l'importo del mantenimento provvisorio, la Repubblica di Croazia assume la posizione giuridica del figlio e ad essa sono trasferiti i diritti a ottenere il mantenimento in misura corrispondente all'importo del mantenimento provvisorio versato, oltre a eventuali diritti accessori. Nel procedimento per l'esecuzione del credito di cui all'articolo 25 della pertinente legge, la Repubblica di Croazia è rappresentata dalla procura competente.
Al Parlamento croato è in corso d'adozione una nuova legge sul mantenimento provvisorio. La nuova proposta di legge facilita l'esercizio di questo diritto, amplia il gruppo dei beneficiari, aumenta l'importo del mantenimento provvisorio e ne estende la durata. Se il genitore obbligato continua a non versare quanto dovuto, è quindi probabile che i figli potranno esercitare il diritto al mantenimento provvisorio ai sensi della nuova legge in materia una volta entrata in vigore.
14 Nel caso in cui il ricorrente si trovi in questo Stato membro e il debitore risieda in un altro paese:
14.1 Posso ottenere l'assistenza di un'autorità o di un'organizzazione privata in questo Stato membro?
Sì. Ai sensi della Legge di applicazione del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari (Zakon o provedbi Uredbe Vijeća (EZ) br. 4/2009 u području nadležnosti, mjerodavnog prava, priznanja i izvršenja odluka te suradnju u stvarima koje se odnose na obveze uzdržavanja), l'autorità centrale per l'attuazione di detto regolamento è il ministero responsabile per gli affari sociali.
Gli organismi responsabili ai sensi del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio sono i giudici e gli uffici dell'istituto di assistenza sociale croato, conformemente al mandato e alla competenza previsti per tali organismi.
Se la parte che cerca di riscuotere un contributo di mantenimento risiede abitualmente nella Repubblica di Croazia, mentre il debitore ha residenza abituale in un altro Stato membro, quella parte può chiedere l'assistenza del Ministero del Lavoro, delle pensioni, della famiglia, della gioventù e delle politiche sociali (Ministarstvo rada, mirovinskoga sustava, obitelji i socijalne politike), che è designato come autorità centrale della Repubblica di Croazia per l'attuazione del regolamento del Consiglio (CE) n. 4/2009.
14.2 In caso affermativo, come si può contattare l'autorità o l'organizzazione privata?
Si può contattare l'autorità centrale e/o gli organismi competenti ad agire nell'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio.
Per contattare l'autorità centrale:
Ministarstvo rada, mirovinskoga sustava, obitelji i socijalne politike (Ministero del Lavoro, delle pensioni, della famiglia, della gioventù e delle politiche sociali)
Ulica Grada Vukovara 78
10110 Zagabria
E-mail: pisarnica@mrosp.hr
Tel.: +385 1 555 7015
Fax: + 385 1 555 7222
15 Nel caso in cui provenga da un altro paese e il debitore sia in questo Stato membro:
15.1 È possibile rivolgere una richiesta direttamente a tale autorità o organizzazione privata in questo Stato membro?
No. Occorre contattare l'autorità centrale dello Stato in cui l'istante risiede abitualmente, dopodiché la suddetta autorità inoltrerà la domanda all'autorità centrale della Repubblica di Croazia ai sensi dell'articolo 55 del regolamento del Consiglio (CE) n. 4/2009.
15.2 In caso affermativo, come posso mettermi in contatto con tale autorità o organizzazione privata e quale tipo di assistenza posso ricevere?
L'autorità centrale dello Stato in cui l'istante risiede abitualmente invia la domanda al Ministero del Lavoro, delle pensioni, della famiglia e delle politiche sociali, che è l'autorità centrale della Repubblica di Croazia ai fini dell'applicazione del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio.
Per contattare l'autorità centrale:
Ministarstvo rada, mirovinskoga sustava, obitelji i socijalne politike (Ministero del Lavoro, delle pensioni, della famiglia, della gioventù e delle politiche sociali)
Ulica Grada Vukovara 78
10110 Zagabria
E-mail: pisarnica@mrosp.hr
Tel.: +385 1 555 7015
Fax: + 385 1 555 7222
16 Questo Stato membro è vincolato al protocollo dell'Aia del 2007?
Sì.
17 Qualora questo Stato membro non sia vincolato dal protocollo dell'Aia del 2007, quale legge sarà applicabile alla domanda di mantenimento in base alle norme di diritto internazionale privato? Quali sono le corrispondenti norme di diritto privato internazionale?
Non pertinente.
18 Quali sono le norme sull'accesso alla giustizia nei casi transfrontalieri nell'ambito dell'UE secondo la struttura del Capo V del regolamento sugli alimenti?
L'istante contatta l'autorità centrale dello Stato membro, e l'assistenza legale viene fornita nel territorio compreso nell'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, ai sensi degli articoli da 44 a 47; ove necessario, si applicano le disposizioni della Legge sull'assistenza legale gratuita.
19 Quali sono le misure adottate da questo Stato membro per assicurare il funzionamento delle attività descritte all'articolo 51 del regolamento sugli alimenti?
È stata adottata la Legge di applicazione del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari, Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia (Narodne novine), n. 127/2013, e il Ministero del Lavoro, delle pensioni, della famiglia e delle politiche sociali (Ministarstvo rada, mirovinskoga sustava, obitelji i socijalne politike) è stato designato come autorità centrale ai fini del regolamento n. 4/2009 del Consiglio.
Per ulteriori informazioni consultare:
- la Legge sulla famiglia (Obiteljski zakon), Gazzetta ufficiale della Repubblica di Croazia (Narodne novine, NN) nn. 103/15, 98/19, 47/20 e 49/23
- la Legge sulle esecuzioni (Ovršni zakon), NN nn. 112/12, 25/13, 93/14, 55/16, 73/17, 131/20 e 114/22
- la Legge sul diritto internazionale privato (Zakon o međunarodnom privatnom pravu), NN n. 101/17
- la Legge sull'assistenza legale gratuita (Zakon o besplatnoj pravnoj pomoći), NN nn. 143/13 e 98/19
- la Legge di applicazione del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari (Zakon o provedbi Uredbe Vijeća (EZ) br. 4/2009 u području nadležnosti, mjerodavnog prava, priznanja i izvršenja odluka te suradnji u stvarima koje se odnose na obveze uzdržavanja), NN n. 127/13
- il Codice di procedura civile croato (Zakon o parničnom postupku), NN nn. 53/91, 91/92, 58/93, 112/99, 88/01, 117/03, 88/05, 02/07, 84/08, 96/08, 123/08, 57/11, 148/11, 25/13, 89/14, 70/19, 80/22, 114/22
- la Legge sul mantenimento provvisorio (Zakon o privremenom uzdržavanju), NN n/ 92/14
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